Risorse per il ruolo di profeta della Chiesa in questa società

“Il messaggio cristiano è l’unico in grado di salvare questa società: sarà un’affermazione altisonante, ma chi crede deve anche avere un po’ di orgoglio”: è una tesi chiave contenuta nel volume “Il gregge smarrito” (Rubbettino 2021) che ho qui recensito l’8 luglio. Ora lo sto studiando per parlarne sulla rivista “Il Regno” e lo richiamo per chiedere un aiuto interpretativo ai visitatori che l’hanno letto. Trattandosi di un testo critico nella descrizione della situazione ecclesiale, quell’affermazione – che ho trovato alla pagina 144- mi è suonata come una sinfonia e ho pensato di segnalarvela, corredandola nel primo commento delle tre risorse per la profezia dei cristiani che il libretto formula alla pagina 133.

12 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Chiesa unico soggetto orientato al futuro. Di solito si ha un certo pudore a parlare di profezia. Eppure la profezia può avere anche toni sommessi. In fondo nel panorama mondiale la Chiesa:
    – è l’unico soggetto universale, capace di respirare con la realtà mondiale nella sua concreta essenza;
    – è l’unico soggetto continuista, capace di capire e gestire la naturale concatenazione delle generazioni e della benedizione che le accompagna;
    – è l’unico soggetto orientato al futuro, ‘in avanti e in alto’, per usare una frase teilhardiana, capace quindi di fare storia civile e religiosa insieme.
    Non si deve avere paura di rivendicare queste tre componenti della presenza profetica della Chiesa nel mondo moderno, dandosi carico di indicare e denunciare quanto le conclamate componenti della modernità, che hanno fatto la storia degli ultimi decenni, non abbiano ormai più la forza per innovare il futuro
    .

    4 Settembre, 2021 - 23:14
  2. Luigi Accattoli

    Visitatori belli fate attenzione al testo che ho riportato al commento precedente. Autore principale Giuseppe De Rita, coautori Gennaro Acquaviva, Renato Balduzzi, Liliana Cavani, Ferruccio De Bortoli, Romano Prodi, Andrea Riccardi, Mario Marazziti e altri. Andateli a vedere tutti nella recensione che linkavo nel post. E ditemi che ve ne pare. Un blog serve anche per segnalare parole che meritano, tra le tante che mulinano intorno.

    4 Settembre, 2021 - 23:24
  3. Magari la nostra Chiesa riprendesse un po’ di sprint!

    5 Settembre, 2021 - 12:36
  4. maria cristina venturi

    A quanto ho capito il “gregge smarrito” e’la metafora della chiesa di oggi in cui su 100 pecore ne e’rimasta solo una nel recinto.
    Ma se un pastore ha cento pecore e ne smarrisce 99 su cento restandogliene solo una , chiunque direbbe che e’ stato un pessimo pastore.
    Detto altro termini poiche’ ‘la responsabita’di badare al gregge e”il lavoro del pastore, solo un pastore molto maldestro arriva a smarrire quasi tutto il gregge, per poi doverlo andare a ricercare. Nella parabola evangelica il rapporto e’invertito , una sola pecora si e’smarrita , poiche’ Il Buona Pastore si e’ preso cura del gregge, e va a ricercare anche l’unica smarrita .
    La nostra situazione oggi assomiglia piu’a quel proverbio ” Inutile chiudere le stalle quando i buoi sono scappati “

    5 Settembre, 2021 - 16:26
  5. Fabrizio Scarpino

    Caro Luigi.
    Devo premettere che non ho letto il libro da te citato anche se l’ho inserito tra le mie letture e spero di avere il tempo di poterlo leggere presto. Pertanto non posso commentarlo.
    Posso solo esprimere la mia convinta adesione a quanto rilevi dal volume: il messaggio cristiano è l’unico in grado di salvare questa società: sarà un’affermazione altisonante, ma chi crede deve anche avere un po’ di orgoglio”.
    Al momento però il mondo mi sembra non ascoltare per nulla il messaggio cristiano o forse in realtà, non lo ha mai ascoltato.

    Un abbraccio.

    6 Settembre, 2021 - 13:38
  6. Fabrizio Scarpino

    Caro Luigi.
    Ritengo che l’omelia odierna tenuta dall’Arcivescovo Delpini in occasione della Santa Messa in Duomo per la festa odierna della Natività di Maria e che a Milano coincide con l’apertura dell’anno pastorale sia un vero inno alla Speranza, in primis per me.
    Lo condivido qui:
    https://www.youtube.com/watch?v=Q5C0PW-GabA

    8 Settembre, 2021 - 14:18
  7. Amigoni p. Luigi

    Rif. 7 settembre, ore 14.26 – Bellissimo

    Grazie dell’aiuto, più che pertinente.
    Visto il lungo viaggio di Gesù, da Tiro a Sidone, alla Decapoli – quasi una crociera – si può immaginare che Gesù, stanco di inseguire le 99 pecorelle ebraiche che aveva fatto scappare con la sua predicazione, si sia “messo in uscita” a parlare con un po’ di pecorelle (tante o poche) clandestine.

    9 Settembre, 2021 - 13:55
  8. Amigoni p. Luigi

    Rif. 5 settembre ore 16.26 – Lettura faziosa

    Ammaestrato da insegnamenti che definisco faziosi, provo a leggere, come si deve, Isaia
    5, 1-2: “L’amico aveva un vigna su una fertile collina; se n’era fregato dal vangarla, dal ripulirla da sassi, dal piantare viti scelte, dal costruire torrette di guardia e dallo scavare un pressoio per pigiare l’uva. Né si augurava, anzi non voleva, che facesse bei grappoli. Difatti la vigna produsse solo uva selvatica”.
    Il buon pastore di Luca 15, 1-7, rivisto dagli esegeti/e di oggi, si è ispirato al vero Isaia 5.

    9 Settembre, 2021 - 14:14

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