Mi piace molto questo flash su Populonia, unita a Perugia per le origini etrusche e per lo sviluppo medioevale. Di fronte a tanta aristocrazia la mia piccola città … tutto sommato fa anch’essa una bella figura!
Tre poesie estive sulla scia di questa bella foto di Populonia. Sono tratte da https://gpcentofanti.altervista.org/piccolo-magnificat-un-canto-di-tanti-canti/ : sono poesie ispirate ad un prete dal camminare con Dio e tante persone (Populonia me le ha ricordate). Per cui il sottotitolo è Yo vine aqui para cantar y para que cantes conmigo (tratto da Canto general di Pablo Neruda)
Ferragosto
Nel lungo silenzio d’estate,
entrato il ristoro dell’anno,
la poesia saliva dalla carne e dal sangue,
come una caparra dell’assunzione.
Sentivo cantare la vita, persone,
col loro dolore, le gioie,
dentro la sconfinata Compassione.
Tu ad Ischia d’estate
Nel cielo riarso d’estate nubi accaldate,
tristi, si dileguano come fosse un miracolo.
Nella piazzetta, tra i pini e i fichi d’india,
due gatti contendono, nella siesta che odora
di aghi e di resina nuova. Ma il vento leggero
di questa isola anche di quel miagolare fa un dolce eco,
che culla il riposo dell’uomo. Le case bianche, screpolate,
sono fresche, di mura spesse, anche da esse giungono echi
di parole, di bimbi, di risa, di grida. Tutto è un eco di pace,
familiare, di riposo, di vacanza, che va oltre, come un incanto
che forse niente, nessuno, almeno per un poco, vuole davvero
rovinare. Tutto è un eco di te, naturale, anche
al cuore che ancora non ti vede.
La natura della luce
L’amore nasce come un tramonto – diceva – Un raggio di sole infiamma un breve tempo e tutto trasluce, quieto, nel vespro, nella naturale mancanza di senso.
Ma la favilla avvampò nel riposo e ti pensa ogni momento e si stupisce e perdutamente si perde in questo vento.
Mi piace molto questo flash su Populonia, unita a Perugia per le origini etrusche e per lo sviluppo medioevale. Di fronte a tanta aristocrazia la mia piccola città … tutto sommato fa anch’essa una bella figura!
Tre poesie estive sulla scia di questa bella foto di Populonia. Sono tratte da https://gpcentofanti.altervista.org/piccolo-magnificat-un-canto-di-tanti-canti/ : sono poesie ispirate ad un prete dal camminare con Dio e tante persone (Populonia me le ha ricordate). Per cui il sottotitolo è Yo vine aqui para cantar y para que cantes conmigo (tratto da Canto general di Pablo Neruda)
Ferragosto
Nel lungo silenzio d’estate,
entrato il ristoro dell’anno,
la poesia saliva dalla carne e dal sangue,
come una caparra dell’assunzione.
Sentivo cantare la vita, persone,
col loro dolore, le gioie,
dentro la sconfinata Compassione.
Tu ad Ischia d’estate
Nel cielo riarso d’estate nubi accaldate,
tristi, si dileguano come fosse un miracolo.
Nella piazzetta, tra i pini e i fichi d’india,
due gatti contendono, nella siesta che odora
di aghi e di resina nuova. Ma il vento leggero
di questa isola anche di quel miagolare fa un dolce eco,
che culla il riposo dell’uomo. Le case bianche, screpolate,
sono fresche, di mura spesse, anche da esse giungono echi
di parole, di bimbi, di risa, di grida. Tutto è un eco di pace,
familiare, di riposo, di vacanza, che va oltre, come un incanto
che forse niente, nessuno, almeno per un poco, vuole davvero
rovinare. Tutto è un eco di te, naturale, anche
al cuore che ancora non ti vede.
La natura della luce
L’amore nasce come un tramonto – diceva – Un raggio di sole infiamma un breve tempo e tutto trasluce, quieto, nel vespro, nella naturale mancanza di senso.
Ma la favilla avvampò nel riposo e ti pensa ogni momento e si stupisce e perdutamente si perde in questo vento.