Nel bazar di Marcellina come nel salotto di nonna Speranza

Marcellina nel suo negozio di Abbadia San Salvatore. Nei commenti il come e qualmente e altre foto del fantasioso bazar

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Marcellina nel suo bazar ad Abbadia San Salvatore, all’angolo tra via Cavour e via Monastero. Vende vini, salumi, liquori della tenuta di famiglia – che si chiama Pinzi Pinzuti – e attira l’attenzione con una cascata di specchietti, bambole, tazzine, burattini. Mi ha ricordato il salotto narrato da Guido Gozzano nel poemetto L’amica di nonna Speranza (1911)

    Loreto impagliato e il busto d’Alfieri, di Napoleone
    i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!),
    il caminetto un po’ tetro, le scatole senza confetti,
    i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro,
    un qualche raro balocco, gli scrigni fatti di valve,
    gli oggetti col mònito salve, ricordo, le noci di cocco,
    Venezia ritratta a musaici, gli acquarelli un po’ scialbi,
    le stampe, i cofani, gli albi dipinti d’anemoni arcaici,
    le tele di Massimo d’Azeglio, le miniature,
    i dagherottipi: figure sognanti in perplessità,
    il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone
    e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto,
    il cùcu dell’ore che canta, le sedie parate a damasco
    chermisi… rinasco, rinasco del mille ottocento cinquanta! di nonna Speranza

    12 Agosto, 2021 - 18:18
  2. Luigi Accattoli


    Così a chi passa per via si presenta il marciapiede davanti al negozio di Marcellina

    12 Agosto, 2021 - 19:17
  3. Luigi Accattoli


    Un’immagine del percorso centrale del negozio che è stretto e lungo

    12 Agosto, 2021 - 19:18
  4. Luigi Accattoli


    La cascata dei ricordi

    12 Agosto, 2021 - 19:20
  5. Il salotto di nonna Speranza! Indimenticabile Guido Gozzano.

    13 Agosto, 2021 - 11:22
  6. Amigoni p. Luigi

    Rif. 12 agosto ore 19.21 – discernimenti (in)adeguati
    A proposito di discernimenti di buon senso richiamo quello dell’arcivescovo di Milano che, già dal marzo scorso, autorizza a potere celebrare, il 15 agosto e vigilia, la Messa dell’Assunta in tutte le chiese di rito ambrosiano. A rigore, questa concessione è di un “modernismo totalmente sbracato”, che rompe – senza motivo -oltre un millennio di tradizione liturgica ambrosiana (ben oltre i 200 anni prima di Trento), secondo cui la domenica (ogni domenicam ordinaria, non solo quelle di Avvento, Quaresima e Pasqua) prevale sempre sulle solennità della Madonna e dei santi. Io mi adeguo e obbedisco ma mi sento offeso nel legame alla solida e inviolabile tradizione ambrosiana, che mi appartiene dalla nascita. “L’orientamento segnatalente cristologico e pasquale del rito ambrosiano” richiamato nei principi solenni della Tradizione vien esfregiato in nome di un “devozionalismo populistico” che sovverte le leggi sante dei Padri.

    14 Agosto, 2021 - 22:30
  7. Amigoni p. Luigi

    Correzione al testo delle 22.30 – penultima riga
    …viene sfregiato…

    14 Agosto, 2021 - 22:33

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