È venuto il cappellano e ho avuto di nuovo la Comunione. Ora me ne sto abbracciato al mio Signore come il bambino alla mamma che l’ha appena allattato.
Leggete con me il Salmo 131 – detto della fiducia del bambino, o dell’abbandono in Dio. Nei commenti il testo del Salmo e una mia nota.
Lo leggiamo insieme a te, Luigi.
Roberto Caligaris
Salmo 131
Signore, non si esalta il mio cuore / né i miei occhi guardano in alto, / non vado cercando cose grandi / né meraviglie più alte di me.
Io invece resto quieto e sereno: / come un bimbo svezzato / in braccio a sua madre, / come un bimbo svezzato / è in me l’anima mia.
Israele attenda il Signore, / da ora e per sempre.
Questo Salmo è più grande dell’intero Salterio: c’è il bimbo, c’è la mamma, c’è Israele che attende il Signore per sempre. Io sono il bimbo.
Tanta preghiera
Bellissimo questo salmo. Confortante per noi la serenità di Luigi.
Un ricordo incessante con la corona del Rosario e la mente sul tuo ultimo libro degli scritti di Baget Bozzo davvero commovente e straordinario pensando ai tempi nel quale fu scritto e la profondità teologica. Quanto ci manca e quanto avrebbe scritto di teologico sui giorni odierni. Me lo hai fatto riscoprire.
Luigi, mi unisco alla lettura e ti dico grazie.
Grazie Luigi. Questo salmo piace molto anche a mio marito, insieme preghiamo per te, ma soprattutto con te.