Riferisco i dialoghi ascoltati in giro e le scritte sui muri perchè sono convinto che la bellezza sia frequente nelle parole della gente.
La bellezza è frequente
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Riferisco i dialoghi ascoltati in giro e le scritte sui muri perchè sono convinto che la bellezza sia frequente nelle parole della gente.
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buona domenica a tutti 🙂
la bellezza…ci puo’ essere bellezza in una persona, in un luogo, o in alcune parole o discorsi.
oggi sono rimasta veramente affascinata dalle parole di benedetto xvi all’angelus: profonde e sincere, unite ad un grande effetto per i fedeli che lo hanno ricambiato con il grido “ti vogliamo bene”!!
sprigionavo davvero felicita’ dopo l’angelus, visto sul canale telepace, ma in seguito ho avuto la ventura di vedere l’intervista di piero schiavazzi a bruno vespa.
si parlava di comunicazione: dieci minuti di intervista, venti i secondi riservati a papa ratzinger.
eppure ben altri commenti girano sulla tv tedesca dopo l’intervista registrata ieri a castelgandolfo. si parla di benedetto xvi come di un grande, affabile, comunicatore. si sentira’ mai una cosa del genere nel nostro paese? domanda retorica.
Cara Lella, a mitigare la tua amarezza metto qui alcuni titoli sulla capacità di comunicazione di papa Benedetto apparsi sulla stampa italiana di tutte le tendenze in occasione del viaggio in Polonia, facendo presente che molti di più ne avevamo letti l’anno scorso, nei giorni della visita a Colonia.
“Ha saputo parlare ai nostri cuori”. Il popolo di Karol promuove l’erede (La Repubblica 27 maggio)
Polonia: lodi a Ratzinger (La Gazzetta del mezzogiorno 27 maggio)
Polonia: gioia ultrà per il papa (Il Manifesto 27 maggio)
Benedetto il concreto (Europa 27 maggio)
Cosa dice Ratzinger agli atei (Libero 28 maggio)
Il passato che apre al futuro (Il Messaggero 29 maggio)
Un viaggio di svolta (Il Mattino 29 maggio).
Dunque anche nel nostro paese si sente qualcosa, non è vero? Saluti. Luigi
caro accattoli,
ho letto a suo tempo gli articoli da Lei citati, ma, finche’ non si “affranchera’” anche la televisione, temo che la mia amarezza restera’ tale e quale.
io potrei anche citare questo articolo:
PER WOJTYLA ERANO GIUNTI “SOLO??? IN 22MILA
Benedetto XVI moltiplica i chierichetti: in 42mila a Roma per incontrarlo (La padania, 4 agosto 2006);
tuttavia la sostanza non cambierebbe: per uno strano motivo che quasi mi sfugge (in realta’ faccio le mie ipotesi) pare che non si voglia sciogliere il cordone ombelicale con wojtyla.
esempio? per il primo anniversario della morte del papa polacco servizi, programmi tv, speciali di “porta a porta”, dibattiti in tv, sui giornali, libri sfornati per l’occasione.
per il primo anniversario di papa ratzinger? dibattito di dieci minuti a “unomattina” (alle 9.30 del mattino), speciale skytg24 con l’ottimo maria paci (su un canale satellitare), “l’infedele” di lerner, su la7, due libri fotografici e poco altro.
vespa? nemmeno mezza parola. mentana? non ne parliamo…
se queste sono le premesse, temo che la mia amarezza perdurera’ sine die.
personalmente mi sarei accontentata di leggere qualche biografia papale tradotta dal tedesco (nell’ultimo anno ne sono uscite a decine), ma per noi tapini nemmeno questo. pazienza…sara’ per l’anno prossimo…forse!
segnalo un servizio di zdf:
http://www.zdf.de/ZDFmediathek/inhalt/29/0,4070,3964509-6-wm_dsl,00.html
saluti
lella
Cara Lella capisco la tua reazione, ma vorrei dirti di essere felice di vivere in Italia,un Paese dove la voce della Chiesa si fa sentire. È ascoltata o criticata ma può farsi sentire. Puoi seguire le attività del Papa,pregare con lui,andare più facilmente,forse, ascoltarlo a Roma.Puoi leggere giornali come l`Avvenire o altri che parlano della vita della Chiesa.Per chi come me non vive in Italia, è molto,molto più difficile .È rarissimo che si parla del Papa e quando lo si fà è di corsa, in fretta ed é quasi sempre un`informazione orientata non certo in suo favore. In Francia anche giornali cattolici assumono sovente una posizione critica verso il suo Magistero.Al momento della sua elezione i commenti sono stati durissimi .Io ho messo una parabola e posso con gioia seguire Sat 2000 o Telepace.Ero a Roma per Pasqua e presente all`udienza del 19 aprile e, per riallaciarmi alla bellezza nelle parole della gente di cui parla Luigi Accattoli,ho vissuto un esperienza forte, la bellezza delle parole del Papa ,l`affetto tangibile dei fedeli, quei “wir lieben dich”,”ti vogliamo bene”,sono impressi nella mia memoria e nel mio cuore. Non so Lella se ho sollevato un poco la tua amarezza ,ma lo spero. Buona settimana! Luisa
Cara Lella, scusa se mi permetto, io sono assolutamente della tua stessa opinione, ma non credi che tu stia cadendo nello stesso errore che condanni? Cioè, non pensi di essere tu a fare inutili paragoni tra Ratzinger e Wojtyla? Io credo che questo non piacerebbe a nessuno dei due. E’ vero, la Tv, il mezzo di comunicazione di massa più potente e immediato, sta trascurando, fatte le debite eccezioni, i primi passi del Papa. Anche a me, in un primo momento, non è piaciuta questa disparità di trattamento. Ma poi, pensandoci bene, mi sono detto: chi dice che sia un male? Magari Benedetto XVI ha bisogno proprio di non essere sotto i riflettori dei media per portare avanti la Sua missione. Quello che voglio dire è che la Parola di Ratzinger è mirata al cuore, e non c’è bisogno che essa venga sospinta dalle onde di qualche satellite o ripetitore: un bambino adottato a distanza in Benin da un mio collega, ha scritto al “padre adottivo” scrivendo “W il Papa”, solo perchè aveva ricevuto un’immaginetta di Benedetto XVI. Eppure non credo che quel povero bambino disponga in Benin di giornali e televisione. Insomma, quello che voglio dire è che non tutti i mali vengono per nuocere: l’accortezza dei mass media ben si concilia con la riservatezza del Papa. Anche se, mi sia concesso, penso che effettivamente si tenda, in certi settori dell’opinione pubblica, a far passare Papa Benedetto come una sorta di “Papa minore” rispetto a Giovanni Paolo II. Io ho consumato l’indice della mano destra a fare zapping per tutta la stagione televisiva tra Porta a Porta e Matrix per vedere uno speciale su Ratzinger. Sono rimasto deluso, al nuovo Papa è stato dato poco spazio. Ma la Sua opera ha ugualmente toccato i nostri cuori e per questo gli vogliamo tanto bene.
A presto
Gianluca
ciao luisa e grazie per quanto hai scritto.
so che anche la spagna, come la francia, si distingue per critiche feroci al papa, quasi che con la sua elezione fossimo tornati indietro rispetto ai pontificati precedenti. cio’ mi pare assurdo, visto che la teologia di wojtyla era la teologia di ratzinger e nulla, quindi, puo’ essere peggiorato, anzi…
mi fa piacere, luisa, che abbia condiviso con noi il tuo punto di vista e, e’ vero, in un certo senso la mia amarezza e’ un po’ diminuita.
mi riprometto sempre di non arrabbiarmi di fronte a quelle che io considero disparita’ senza senso, ma poi ricado sempre nella polemica.
sono fatta cosi’: non sopporto le ingiustizie 🙂
stamattina, a quest’ora, vorrei ringraziare simbolicamente benedetto xvi che ieri ha regalato, a titolo di dono personale (non so esattamente che cosa significhi), due ambulanze da inviare alla popolazioni martoriate del libano.
e’ un bel gesto, fatto nella riservatezza piu’ assoluta (la notizia e’ stata riportata solo da televideo) che fa onore al nostro pontefice.
buona giornata.
lella
ciao gianluca,
in parte posso anche condividere cio’ che dici e cioe’ che non tutti i mali vengono per nuocere, tuttavia mi piacerebbe che non passasse nel pubblico l’idea che ratzinger sia un papa di transizione, minore, quindi trascurabile. mi sembra che abbia fatto molto in questo primo anno di pontificato anche se i piu’ lo sottovalutano e rimpiangono i “bei tempi”.
io non vorrei assolutamente che i media si buttassero su benedetto come fecero su wojtyla, dedicandogli pagine e pagine di quotidiani e riviste solo per parlare di quanto era sportivo e simpatico. questo atteggiamento mi darebbe molto fastidio, perche’ so che il papa, per primo, non gradirebbe certa pubblicita’.
quello che chiedo ai media e’ semplicemente di ricordare, ogni tanto, che prima di wojtyla ci sono stati altri papi (ieri era l’anniversario della morte di paolo vi, ma solo il tg2 ha ricordato questo passaggio dell’angelus) e che oggi abbiamo un successore piu’ che degno.
la mia sensazione e’ che i media parlino si’ del papa, ma non di quello attuale, ne’ di quelli antecedenti l’anno 1978.
vivere nel passato e continuare a far passare l’idea che wojtyla era un papa grande e ratzinger e’ un papa minore non aiuta ne’ i lettori ne’ i telespettatori.
quando vespa dedica nella stagione 2005-2006 almeno quattro puntate di “porta a porta” al papa polacco e una (sull’enciclica) a papa benedetto, iniziando pero’ anche quest’ultima con il discorso sulla beatificazione di wojtyla, io non posso non cogliere la disparita’ di trattamento e…arrabbiarmi.
magari una “puntatina” sul primo anno di pontificato si poteva fare. occuparsi per un paio d’ore di papa ratzinger non significa sminuire papa giovanni paolo II. a volte, quando sento certi servizi e telecronache dal vaticano, mi sembra che la paura sia proprio questa: sminuire o dimenticare papa wojtyla. non sara’ cosi’, papa benedetto e’ talmente diverso che ciascuno di noi ricordera’ sempre entrambe le figure pontificali, cogliendo le affinita’ e le differenze.
ti assicuro, gianluca, che io non vedo l’ora di smetterla di mettere a confronto i due papi, ma non posso farlo finche’ colgo inutili ingiustizie.
saluti
lella
Buongiorno!
Sono d`accordo con te Gianluca che Benedetto XVI parla al nostro cuore e,aggiungerei, alle nostre menti. Ma, vedi, la sua parola bisogna potere ascoltarla o leggerla ed è è qui che sono contenta di avere la parabola, per seguire le udienze del mercoledì ,l` Angelus o le liturgie da lui celebrate. Per non parlare di internet dove leggo i giornali ,visito siti interessanti come il tuo Gianluca e posso discutere con voi grazie a Luigi Accattoli!Sono anche abbonata all` edizione settimanale dell`Osservatore Romano.
Senza queste possibilità ti assicuro che la parola del Papa giungerebbe difficilmente alle mie orecchie! E grazie a Lella : sei una miniera di informazioni ,grazie a te ho scoperto SKY TG24 e oggi televideo e vorrei dirti di non rammaricarti per la tua sensibilità, sono sicura che puoi metterla al servizio di cause belle e giuste! Buona settimana a tutti, Luisa
Sulla Bellezza quotidiana. Anche a me piace molto leggere le scritte sui muri e ascoltare frammenti di conversazione (mi capita, ad esempio, di farlo in treno o in autobus): non so se i momenti di Bellezza siano frequenti, forse sono io che non li so vedere, ma mi sembrano anzi piuttosto rari. Quel che so è che, quando ci sono, corrispondono ad un’anima presente a se stessa e a ciò che le sta intorno. Il nostro clima, di solito, è quello di una grande, generale distrazione che ci prende tutti e che ci fa galleggiare sulla superficie banale delle cose. L’estetica del brutto, che domina la vita sociale, è la forma più insidiosa dell’apostasia moderna. Ma quando capita che qualcuno sia presente a se stesso e alla vita (che vuol dire essere presente a Cristo, perché come dice Paolo: “per noi vivere è Cristo”), allora sì che c’è Bellezza nelle sue parole e nei suoi gesti. C’è della pietas, gentile sig.Accattoli, nel suo lavoro di raccoglitore di queste perle.
A quanto pare, la signora (?) Ciccone, in arte Madonna, ieri sera ha dato il peggio di sè. Perchè durante il suo concerto romano, davanti a 70.000 persone, non solo si è fatta issare su una Croce (che Dio abbia pietà di lei e gli psichiatri facciano un buon lavoro per recuperarla), ma in un video ricco di immagini di dittatori e terroristi, da Mussolini a Bin Laden, per un attimo ha fatto apparire anche Benedetto XVI. E per fortuna che non voleva essere blasfema! Io sono nato sognatore e morirò sognatore… e mentre scrivo questo post sogno ad occhi aperti uno stadio Olimpico che va svuotandosi davanti alle bestemmie della Ciccone. Così non è stato. Anzi, la gente sembra aver gradito o quantomeno non fischiato l’accostamento del Papa al Male. Ciò mi fa inorridire e al tempo stesso mi convince a stringermi sempre più spiritualmente al Santo Padre. Proprio qualche notte fa ho fatto un sogno ricorrente: io ed un mio amico davanti ad un plotone di esecuzione in Cina che gridiamo W il papa prima di essere giustiziati. Io, che valgo meno di niente, darei la vita per il Papa; e il Papa, successore di Pietro, come il buon Pastore, “che dà la vita per le pecore”, farebbe altrettanto per noi tutti. Ma la signora (?) Ciccone e i suoi fans per cosa darebbero la vita? Ideali ne avranno?
Lella, sottoscrivo pienamente le tue osservazioni e anche io sono dell’opinione che i mass media stiano dando poco spazio alla figura e ai messaggi di Benedetto XVI.
Come scrivevo in uno dei post precedenti, però, penso che non sia giusto criticare l’attenzione rivolta al grande Giovanni Paolo II.
Dobbiamo protestare perchè danno poca visibilità a Benedetto, non perchè ne danno troppa a Giovanni Paolo.
Ad ogni buon conto, grazie di cuore per avermi risposto.
Ringrazio Luisa di cuore per le belle parole e per i complimenti al mio sito sul Papa.
Gianluca
A Gianluca racconto come provo a voler bene alla provocatoria Madonna, nonostante la sua croce fuori luogo e quell’inserimento promozionale – nel concerto romano – di un fotogramma del papa tra le icone dell’umana prepotenza. Ci provo e quasi ci riesco riascoltando le parole della canzone “Love Tried To Welcome Me” (L’amore ha cercato di darmi il benvenuto), scritta da Madonna e Dave Hall: “Questa è la mia voce, ma mente / So come ridere / Ma non conosco la felicità / E devo confessare che invece che primavera / È sempre inverno / E il mio cuore è sempre stato / Un cacciatore solitario / Tuttavia / L’amore ha cercato di darmi il benvenuto / Ma la mia anima s’è ritirata”. Credo nella possibilità di dare il benvenuto a ogni provocatore. Saluti, Luigi
A Leonardo dico che ritengo frequenti sia la bellezza che la bontà. E credo ci si possa attrezzare a coglierle. Facendo esercizio di pietas, per dirla con le sue parole. Perchè è vero che la scena del mondo è dominata dallo stordimento, ma la vita riporta continuamente i viventi a se stessi e a quanto li circonda. Allo sguardo di chi esce per strada tutto può apparire brutto e cattivo, ma ci sono pur sempre – intorno – donne che giocano con i bambini, qualche anziano che guarda sereno e gli innamorati a passeggio. Bastano per avviare un esercizio di buona pietas, non crede? Luigi
Ero seduta oggi nella mia macchina ferma a un semaforo e stavo pensando a lei , Signor Accattoli,alla sua gentilezza ,alla sua capacità di cogliere al volo la bellezza in uno scritto ,in una parola ,alla sua curiosità verso l`essere umano,alla sua apertura di cuore che sa vedere il bello e mi interrogavo su me stessa,sul mio spirito spesso troppo analitico,critico che mi fa senza dubbio ogni tanto passare senza vedere o ascoltare…quando un minibus bianco un poco sgangherato è venuto a mettersi davanti a me sulla corsia laterale e sulla porta posteriore in grandi lettere stava scritto : ” LA VIE EST SI BELLE…” la vita è così bella. Sì ho ringraziato la vita per quel” clin d`oeil “, quella occhiata e siccome io non credo al caso so che ciò ha un senso per me e da Ginevra un pensiero riconoscente è volato verso di lei,Signor Accattoli ovunque lei si trovi!
Io credo che una cosa sia provocare, un’altra offendere. Ad ogni buon conto, caro Luigi, il tuo ragionamento, e l’esempio che porti, non fa una piega: da cristiani dobbiamo sforzarci di accettare e voler bene a tutti. Però, sai, mi ferisce tanto, mi piange il cuore, pensare che una rockstar plurimiliardaria faccia il verso al mio Dio, Gesù Cristo, facendosi issare su una croce con una finta corona di spine. E come se non bastasse, accomuna il Papa, Capo della mia religione, a dittatori feroci e sanguinari. Va bene, perdoniamo…dopo tutto, Gesù è andato in Croce (Lui sì, veramente) per il perdono di tutti.
Gianluca
Cara Luisa, così abbiamo saputo che lei vive a Ginevra! Io sono a Roma, come si addice a un vaticanista. Che gran cosa potersi scambiare tranquillamente dei piccoli pensieri tra Ginevra e Roma… Un bel saluto, a ricambio delle vive parole che ha scritto qui sopra. Luigi
Sì è veramente bello nutrire questi scambi a distanza. Scambi leggeri ma che di leggero hanno solo l`apparenza. Ripensavo a ciò che ha scritto Leonardo, e mi dicevo che essere presente a me stessa è essere presente a Cristo,essere cosciente della Sua presenza in me e che agendo sotto lo suo sguardo,non dovrei che poter vedere il Bello cioè Cristo in ogni essere umano.
Hélas,sono purtoppo ancora ben lontana da questo stato di coscienza permanente anche se lo spero,lo cerco,lo desidero.
Ebbene posso permettermi di dirle,Signor Accattoli che è questa coscienza che mi sembra percepire in lei ,sperando di non offuscare la sua modestia .
È molto bello quello che lei sta facendo per Orazio Petrosillo,non voglio aggiungere il mio nome,non conoscendolo personalmente, ma lo ricordo nelle mie preghiere. Cari saluti,Luisa
Grazie Luisa della sua vicinanza di sentimento. Una curiosità: come ha conosciuto il mio blog? Luigi
Non me lo ricordo, Luigi,forse ero su un sito che rinviava al suo o, più probabile, grazie à Google dove ho fatto una ricerca per sapere se lei aveva un sito e ho ottenuto 179.000 risultati… per fortuna il suo blog figurava nella prima pagina! Cerco, nella misura del possibile, di tenermi al corrente dell`attività del Papa e del Vaticano in generale, i suoi articoli come quelli dei suoi colleghi vaticanisti mi permettono di farlo. Comunque sia, navigando su internet, sono approdata al suo sito, ne sono felice e la ringrazio ancora per la sua generosa ospitalità. Cari saluti, Luisa
buongiorno a tutti 🙂
cara luisa, e’ sempre un piacere leggerti.
mi fa piacere che, grazie al mio piccolo contributo, tu abbia avuto modo di conoscere skytg24. devo ammettere che e’ il mio canale preferito. in questi giorni il vaticanista stefano maria paci e’ in ferie, ma, quando avrai modo di ascoltarlo, sono certa che ti piacera’: non si e’ lasciato sfuggire il minimo intervento del papa a les combes!
intanto, se il nostro gentile ospite me lo permette, vorrei segnalare un articolo interessante, apparso sulla giornale tedesco “Die Tagespost”, a firma di Armin Schwibach.
in questa acuta e “terribile” analisi e’ concentrato, a mio avviso, il nucleo del pontificato di benedetto xvi:
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=18388
quando leggo certe analisi mi si apre il cuore, nel senso che mi conforta sapere che, in fondo, non vivo sulla luna 🙂
mi ritrovo completamente nel discorso sulla sgambetto di martini e sulla curia, non esattamente all’altezza del papa e urlo: vai bertone!!!
saluti
lella
Ciao Lella;) Una domanda: ma chi sarebbe il nostro gentile ospite? Non capisco;( Se ti riferisci ad Accattoli…beh, forse siamo noi suoi ospiti;) Comunque, complimenti…vedo che sei un’ottima ricercatrice di artiocoli sul Papa;)
Un abbraccio
Cara Lella ,grazie per le tue parole! Ho appena seguito la catechesi del Papa e mi sono commossa fino alle lacrime vedendolo,sorridente,attento,sereno, immerso nell`affetto dei fedeli.E non sono tanto, o solo, queste dimostrazioni così calorose che mi hanno commosso ma è vedere ,sentire come questo affetto riesce a sciogliere la timidezza,la riservatezza naturale di papa Benedetto.E sono felice che quest`uomo sul tramonto della sua vita possa fare l`esperienza di essere amato e non solo stimato,temuto o..detestato.Avrei trovato triste e ingiusto che egli fosse passato alla storia come il terribile,duro intransigente guardiano della dottrina cattolica!
E quanto é bello ascoltarlo parlare,non solo per la chiarezza e profondità delle sue riflessioni ma anche per la musicalità del suo discorso con i suoi adagi,andanti con moto.allegri…la voce si fa bassa,il ritmo si rallenta e poi la voce diventa piû forte ,il ritmo si accellera…anche questa è bellezza no?Cari saluti, Luisa
ciao a tutti 🙂
oggi e’ un giorno un po’ particolare: grazie a Dio, un possibile attacco terroristico di ampie proporzioni e’ stato sventato in tempo!!!
ciao gianluca, noi siamo duplici: ospiti e ospitati 🙂
ciao luisa, non potrei essere piu’ d’accordo con te: ieri il papa ha davvero dimostrato di essere “il grande innamorato di Cristo”, per usare le parole del caro orazio petrosillo, ricordate dall’ottima (e simpatica) giornalista di telepace, angela ambrogetti.
inoltre si intuisce subito che il papa e’ stato per tanti anni professore universitario (uno di quelli bravi): sa modulare la voce in modo tale da tenere sempre alta l’attenzione di chi lo ascolta. e’ davvero bravo tanto a leggere (fra l’altro si scrive da se’ le omelie) quanto a parlare a braccio.
questa, cara luisa, e’ una grande, fantastica, bellezza 🙂
saluti
lella