In ascolto dell’incredibile promessa: “I due diventeranno una carne sola”
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Luigi Accattoli
Una carne sola – citazione da Genesi 2, 24 – è testo chiave in Amoris laetitia (2016) di Francesco: vedilo ai paragrafi 73, 75, 161, 190; in Deus caritas est (2006) di Benedetto: vedilo al paragrafo 11; nelle catechesi di Giovanni Paolo II sull’amore umano: Maschio e femmina li creò (1979-1984), nelle quali questa capitale affermazione biblica è richiamata 40 volte, se ho contato bene. Al commento seguente riporto il paragrafo intestato a “una sola carne” che è nell’enciclica programmatica di Papa Benedetto.
20 Marzo, 2023 - 18:55
Luigi Accattoli
Benedictus dixit. Il racconto biblico della creazione parla della solitudine del primo uomo, Adamo, al quale Dio vuole affiancare un aiuto. Fra tutte le creature, nessuna può essere per l’uomo quell’aiuto di cui ha bisogno, sebbene a tutte le bestie selvatiche e a tutti gli uccelli egli abbia dato un nome, integrandoli così nel contesto della sua vita. Allora, da una costola dell’uomo, Dio plasma la donna. Ora Adamo trova l’aiuto di cui ha bisogno: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa» (Gn 2, 23) […]. E il racconto biblico si conclude con una profezia su Adamo: «Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne» (Gn 2, 24).
Due sono qui gli aspetti importanti: l’eros è come radicato nella natura stessa dell’uomo; Adamo è in ricerca e «abbandona suo padre e sua madre» per trovare la donna; solo nel loro insieme rappresentano l’interezza dell’umanità, diventano «una sola carne». Non meno importante è il secondo aspetto: in un orientamento fondato nella creazione, l’eros rimanda l’uomo al matrimonio, a un legame caratterizzato da unicità e definitività; così, e solo così, si realizza la sua intima destinazione. All’immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano. Questo stretto nesso tra eros e matrimonio nella Bibbia quasi non trova paralleli nella letteratura al di fuori di essa.
[Enciclica Deus caritas est, 11]
3. Ricordando che il tempo è superiore allo spazio, desidero ribadire che non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero. Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano.( ) Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, «le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato»
Insomma il principio generale e’ che i due diventeranno una carne sola, cioe’ il matrimonio cristiano e’ monogamico, ma siccome ” il tempo e’ superiore allo spazio eccetera” , tra pochi anni la Chiesa permettera’ di risposarsi dopo un divorzio , perche’ “ogni principio generale puo’ essere interpretato in modo diverso “.
21 Marzo, 2023 - 12:15
Luigi Accattoli
Maria Cristina buon giorno. Papa Francesco è un tipaccio, l’abbiamo capito, ma non ha mai scritto che “ogni principio generale puo’ essere interpretato in modo diverso”. Questo è un concetto tuo, abbilo caro.
Una carne sola – citazione da Genesi 2, 24 – è testo chiave in Amoris laetitia (2016) di Francesco: vedilo ai paragrafi 73, 75, 161, 190; in Deus caritas est (2006) di Benedetto: vedilo al paragrafo 11; nelle catechesi di Giovanni Paolo II sull’amore umano: Maschio e femmina li creò (1979-1984), nelle quali questa capitale affermazione biblica è richiamata 40 volte, se ho contato bene. Al commento seguente riporto il paragrafo intestato a “una sola carne” che è nell’enciclica programmatica di Papa Benedetto.
Benedictus dixit. Il racconto biblico della creazione parla della solitudine del primo uomo, Adamo, al quale Dio vuole affiancare un aiuto. Fra tutte le creature, nessuna può essere per l’uomo quell’aiuto di cui ha bisogno, sebbene a tutte le bestie selvatiche e a tutti gli uccelli egli abbia dato un nome, integrandoli così nel contesto della sua vita. Allora, da una costola dell’uomo, Dio plasma la donna. Ora Adamo trova l’aiuto di cui ha bisogno: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa» (Gn 2, 23) […]. E il racconto biblico si conclude con una profezia su Adamo: «Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne» (Gn 2, 24).
Due sono qui gli aspetti importanti: l’eros è come radicato nella natura stessa dell’uomo; Adamo è in ricerca e «abbandona suo padre e sua madre» per trovare la donna; solo nel loro insieme rappresentano l’interezza dell’umanità, diventano «una sola carne». Non meno importante è il secondo aspetto: in un orientamento fondato nella creazione, l’eros rimanda l’uomo al matrimonio, a un legame caratterizzato da unicità e definitività; così, e solo così, si realizza la sua intima destinazione. All’immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano. Questo stretto nesso tra eros e matrimonio nella Bibbia quasi non trova paralleli nella letteratura al di fuori di essa.
[Enciclica Deus caritas est, 11]
https://gpcentofanti.altervista.org/una-lettura-nuova-della-storia-di-abramo/ in proposito si legga a partire dal capoverso: per lunghi anni Abramo
Da Amoris Laetitia :
3. Ricordando che il tempo è superiore allo spazio, desidero ribadire che non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero. Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano.( ) Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, «le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato»
Insomma il principio generale e’ che i due diventeranno una carne sola, cioe’ il matrimonio cristiano e’ monogamico, ma siccome ” il tempo e’ superiore allo spazio eccetera” , tra pochi anni la Chiesa permettera’ di risposarsi dopo un divorzio , perche’ “ogni principio generale puo’ essere interpretato in modo diverso “.
Maria Cristina buon giorno. Papa Francesco è un tipaccio, l’abbiamo capito, ma non ha mai scritto che “ogni principio generale puo’ essere interpretato in modo diverso”. Questo è un concetto tuo, abbilo caro.