Francesco: sparlare continuamente del Papa è opera del diavolo

26 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Preparavano il Conclave. Francesco ai confratelli gesuiti 1. Buonasera e benvenuti! Grazie per questa visita. Non sapevo che ci fossero tanto gesuiti qui in Slovacchia. Si vede che “la peste” si espande dappertutto. Fate domande: io davvero non me la sento di fare un discorso ai gesuiti.
    L’idea di invitare i gesuiti nei miei viaggi apostolici è di p. Spadaro perché così lui ha materiale per fare un articolo per “La Civiltà Cattolica”, che pubblica sempre queste conversazioni!
    Ecco aspetto le domande. Buttate il pallone al portiere. Dai!

    Un gesuita chiede: «Come sta?». Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene.

    21 Settembre, 2021 - 18:54
  2. Luigi Accattoli

    Amore di uomini. Francesco ai confratelli gesuiti 2. Vicinanza tra voi [abbiate cura della], l’amore tra i fratelli, l’amore austero dei gesuiti che è molto fine, caritatevole, ma anche austero: amore di uomini.

    21 Settembre, 2021 - 18:58
  3. Luigi Accattoli

    La vita ci fa paura. Francesco ai confratelli gesuiti 3. Tu hai detto una parola molto importante, che individua la sofferenza della Chiesa in questo momento: la tentazione di tornare indietro. Stiamo soffrendo questo oggi nella Chiesa: l’ideologia del tornare indietro. È una ideologia che colonizza le menti. È una forma di colonizzazione ideologica. Non è un problema davvero universale, ma piuttosto specifico delle Chiese di alcuni Paesi. La vita ci fa paura. La libertà ci fa paura. In un mondo che è così condizionato dalle dipendenze e dalla virtualità ci fa paura essere liberi. Nell’incontro precedente prendevo come esempio Il grande inquisitore di Dostoevskij: trova Gesù e gli dice: «Perché hai dato la libertà? È pericolosa!». L’inquisitore rimprovera Gesù di averci dato la libertà: sarebbe bastato un po’ di pane e nulla di più. Per questo oggi si torna al passato: per cercare sicurezze. Ci fa paura celebrare davanti al popolo di Dio che ci guarda in faccia e ci dice la verità. Ci fa paura andare avanti nelle esperienze pastorali. Penso al lavoro che è stato fatto – padre Spadaro era presente – al Sinodo sulla famiglia per far capire che le coppie in seconda unione non sono già condannate all’inferno. Ci dà paura accompagnare gente con diversità sessuale.

    21 Settembre, 2021 - 19:02
  4. Luigi Accattoli

    Avanti con la libertà del Vangelo. Francesco ai confratelli gesuiti 4. Ci fanno paura gli incroci dei cammini di cui ci parlava Paolo VI [“dove ci sono incroci di strade, di idee, lì ci sono i gesuiti”]. Questo è il male di questo momento. Cercare la strada nella rigidità e nel clericalismo, che sono due perversioni. Oggi credo che il Signore chieda alla Compagnia di essere libera, con preghiera e discernimento. È un’epoca affascinante, di un fascino bello, fosse anche quello della croce: bello per portare avanti la libertà del Vangelo. La libertà! Questo tornare indietro lo potete vivere nella vostra comunità, nella vostra Provincia, nella Compagnia. Occorre stare attenti e vigilare. La mia non è una lode all’imprudenza, ma voglio segnalarvi che tornare indietro non è la strada giusta. Lo è, invece, andare avanti nel discernimento e nell’obbedienza.

    21 Settembre, 2021 - 19:04
  5. Luigi Accattoli

    Posso meritarmi attacchi perchè sono un peccatore. Francesco ai confratelli gesuiti 5. «Lei come affronta la gente che la guarda con sospetto?». Per esempio, c’è una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi [pare si tratti dell’Eternal Word Television Network, EWTN statunitense]. Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l’ho anche detto ad alcuni di loro. Sì, ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto. A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare, predicare… Alcuni mi accusavano di non parlare della santità. Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista. Eppure ho scritto una Esortazione apostolica intera sulla santità, la Gaudete et exsultate.

    21 Settembre, 2021 - 19:07
  6. Luigi Accattoli

    Faccio quello che sento di dover fare. Francesco ai confratelli gesuiti 6. Un cardinale mi ha detto che sono andati da lui due preti appena ordinati chiedendo di studiare il latino per celebrare bene. Lui, che ha senso dello humor, ha risposto: «Ma in diocesi ci sono tanti ispanici! Studiate lo spagnolo per poter predicare. Poi quando avete studiato lo spagnolo, tornate da me e vi dirò quanti vietnamiti ci sono in diocesi, e vi chiederò di studiare il vietnamita. Poi, quando avrete imparato il vietnamita, vi darò il permesso di studiare anche il latino». Così li ha fatti «atterrare», li ha fatti tornare sulla terra. Io vado avanti, non perché voglia fare la rivoluzione. Faccio quello che sento di dover fare. Ci vuole molta pazienza, preghiera e molta carità.

    21 Settembre, 2021 - 19:10
  7. Luigi Accattoli

    Mia nota. Metto al centro delle parole del Papa l’affermazione che il nostro è un tempo “bello per portare avanti la libertà del Vangelo”. Io non sono libero come lui, pur pensando – quando mi viene donato – gli stessi pensieri. Io sarei più cauto. Qualche volta vorrei che anch’egli fosse più cauto. Ma ammiro la libertà di cui è portatore e spero di impararla. L’intendo – quella libertà – come adattamento al ruolo papale della regola d’oro di Ignazio di Loyola: “renderci indifferenti verso tutte le realtà create […] desiderando e scegliendo soltanto quello che ci può condurre meglio al fine per cui siamo creati” [Esercizi spirituali 23]. Può aiutarci a intendere il Papa gesuita questo allenamento – proprio della pedagogia della Compagnia di Gesù – a restare liberi, anzi indifferenti a tutto che non sia il fine. Nel caso di Francesco, il fine è lo stesso del suo ministero, che è quello – nella sua interpretazione – di guidare la Chiesa all’uscita verso l’umanità contemporanea, che non è da vedere “come già condannata”, ma che è da approcciare come destinataria della predicazione evangelica.

    21 Settembre, 2021 - 20:29
  8. maria cristina venturi

    La Chiesa in uscita?
    Mi pare piuttosto la Chiesa che si chiude a riccio….non e’ permesso l’entrata in Vaticano se non ha chi ha il Green Pass.
    Gesu’ha detto Venire a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi.
    Il Vaticano dice Venire solo se siete vaccinati.
    San Francesco bacio’il lebbroso , a rischio di prendersi la lebbra.Il Vaticano esclude il non vaccinato , per non correre il rischio del Covid.
    In tutte le epoche la Chiesa ,i preti si sono prodigati per i malati anche a loro rischio.
    Oggi Il Vaticano discromia fra chi e’vaccinato e chi no.
    Sembra solo a me un plateale tradimento del Verbo per affidarsi al verbo mondano di Pfizer?

    21 Settembre, 2021 - 21:57
  9. Luigi Accattoli

    A Maria Cristina Venturi. Non è un tradimento del Verbo perché il controllo sulla protezione dal virus [tramite la verifica del possesso del “Green Pass vaticano”, o del “Green Pass europeo”, o di una certificazione verde Covid19 estera comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-Cov-2 o la guarigione da SARS-Cov-2, o della effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-Cov-2] non viene applicato a “coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche”. In Vaticano infatti si può andare per i sacramenti ma anche per la benzina, per l’Annona, per la Farmacia, per i Musei, per le mense, per l’Autoparco, per la Biblioteca, per l’Archivio. Cioè per lavoro, commercio, turismo. E in questi casi è comprensibile che vengano adottate cautele analoghe a quelle italiane.

    21 Settembre, 2021 - 23:03
  10. Lorenzo Cuffini

    C’è da ringraziare convintamente Luigi, ancora una volta, per la precisione e la completezza testuali delle citazioni, che consentono a tutti di prendere visione ESATTAMENTE di quel che è stato detto, o dichiarato, o riportato : in questo caso di un intervento papale. Manna per tutti, gratuita e alla portata, anche se i soliti quattro fregnoni se ne strafregano ( anche qui sul blog) e continuano a suonarsela e a cantarsela per conto loro, dall’ Angolo del Cacciapalle nel quale si sono volontariamente rinserrati, come piccoli imperatori del nulla arroccati nella loro personale città proibita.

    22 Settembre, 2021 - 8:42
  11. Lorenzo Cuffini

    Molto terra terra e così, a spanne, direi che il papa a questo punto, dopo anni, si è , banalmente, rotto le scatole.
    Personalmente dico: benissimo così.
    🙂

    22 Settembre, 2021 - 9:43
  12. maria cristina venturi

    La notizia del Green Pass in Vaticano l’ho letta sul sito Korazym.org da cui cito:
    ” A partire dal prossimo 1° ottobre è consentito l’ingresso nello Stato della Città del Vaticano e nelle zone extraterritoriali di competenza della Santa Sede esclusivamente ai soggetti muniti del Certificato Digitale Covid dello Stato (Green Pass vaticano), del Certificato Digitale Covid (Green Pass europeo) o di certificazione verde Covid-19 estera comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Sars-CoV-2 o la guarigione da Covid-19, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2. A proposito di ponti da costruire e muri da abbattere…
    È quanto stabilisce l’Ordinanza N.CDXXXIX del 18 settembre 2021 promulgata dalla Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano in materia di emergenza sanitaria pubblica, diffusa alle ore 14.00 di oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. Il controllo è demandato al Corpo della Gendarmeria e le disposizioni odierne “si applicano ai cittadini, ai residenti nello Stato, al personale in servizio, a qualsiasi titolo, nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e nei vari Organismi della Curia Romana e delle Istituzioni ad essa collegate, a tutti i visitatori e fruitori di servizi”. “Viene fatta eccezione – si legge nell’Ordinanza – per coloro che partecipano alle celebrazioni liturgiche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento del rito, fatte salve le vigenti prescrizioni sanitarie sul distanziamento, sull’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, sulla limitazione della circolazione e dell’assembramento di persone e sull’adozione di peculiari norme igieniche”.

    Ricordiamo che sono disposizioni disattese continuamente dal Capo di stato vaticano stesso, che ci esorta di abbattere i muri (ma non quelli della Città del Vaticano), dal 1º ottobre vieta l’ingresso in Vaticano a chi è privo di Green Pass. Gesù Cristo toccava e guariva i lebbrosi, invece, il suo Vicario in terra non solo non fa entrare i malati in Vaticani ma neanche i sani senza il Green Pass.
    Inoltre, ricordiamo che la Certificazione Verde non cura il Covid-19 e non impedisce al Coronavirus cinese di Wuhan di diffondersi. Il certificato verde, inutile e pericoloso, che non ha alcuna valenza scientifica, definito dalla filosofa francese Delsol una “legge brutale”, viola le regole europee: va contro due Risoluzioni del Consiglio d’Europa in tema di vaccinazione anti-Covid-19 e contro la Legge Eu N. 953, cadute nel vuoto cosmico. In una lettera aperta al Primo Ministro, dei leader Cristiani britannici hanno preso posizione contro il progetto “illiberale” dei passaporti vaccinali, perché “una delle proposte politiche più pericolose mai fatte nella storia”.
    Dal sito Korazym.org

    22 Settembre, 2021 - 14:23
  13. maria cristina venturi

    Per chi non conoscesse il sito Korazym , metto qualche informazione sull’editore che non e’un pericoloso terrapiattisti ne’un seguace di Qanon , ne’ un pazzo ma :
    Vik van Brantegem. Nome completo: Victor Vital (detto Vik) van Brantegem Willems. Nato a Mol in Belgio il 2 dicembre 1946. Cittadino italiano dal 17 maggio 1983. Nominato da Papa Francesco Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno il 15 novembre 2013 e da S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio il 4 luglio 2019. Vive in italia da settembre 1983 e dal 1° maggio 2018 risiede a Macerata Campania in Provincia di Caserta. Ha studiato con i Broeders van Liefde (Fratelli della Carità) a Leopoldsburg, Sint Truiden e Turnhout e alla Rijksuniversiteit Gent (Università Statale di Gent). È stato leader studentesco dal 1966 al 1972, con Vlaams-Nationale Studentenunie (Unione dei Studenti National-Fiamminga), con Katholiek Vlaams Hoogstudentenverbond (Unione Cattolica Fiamminga degli Studenti Universitari) di cui è stato Rifondatore-Presidente all’Università Statale di Gent e con Werkgemeenschap Alternatief (Comunità di Lavoro Alternatief); Segretario del Vlaams Aktiekomitee voor Oost-Europa (Comitato d’azione per l’Europa dell’est); Direttore del Servizio Internazionale d’Informazione di Aiuto alla Chiesa che Soffre (a Tongerlo in Belgio e a Königstein im Taunus in Germania); Fondatore-Direttore del bimensile fiammingo “Alternatief”; Assistente della Sala Stampa della Santa Sede (dal 15 febbraio 1985 al 31 dicembre 2013), con delle alte responsabilità, tra altro dei media in occasione di 104 Viaggi Apostolici fuori dell’Italia e di 131 Visite Pastorali in Italia, della traduzione e pubblicazione delle informazioni in occasione di 17 Assemblea Generali del Sinodo dei Vescovi, della costruzione e gestione di Uffici di accreditamento temporanei, di Centri Servizi Stampa e di Media Center in occasione di Grandi Eventi in Vaticano. Fondatore-Proprietario-Editore di Korazym.org da marzo 2004 e Responsabile della Comunicazione, Ufficio Stampa nella Cancelleria della Real Commissione per l’Italia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio dal 17 giugno 2019.

    22 Settembre, 2021 - 14:29
  14. Lorenzo Cuffini

    Venturi, ti svegli?
    Sarebbe ora.
    Rikeggiti il commento di ieri ore 23.01 appositamente scrittoti ( dunque merce rarissima) da Luigi Accattoli in persona e che rende segatura da pulire in terra il tuo intervento successivo.
    Quanto al curriculum dell’ editore di Korazym, vedo che hai aggiunto un nuovo idolo nel tuo sovraffollato pantheon.
    Poveretto ,per questo.
    E poveretti noi se d’ora innanzi dovessimo sorbirci anche il peana quotidiano su costui, o sul suo sito.
    Breve considerazione: chi legge il blog di Accattoli, è verosimilmente interessato a quel che dice Accatitoli. Se fosse interessato a leggere Korazym, o il sito di Pinco o il blog di Pallo, potrebbe del tutto giovevolmente connettersi – faccio x dire – a Korazym, al Pinco-sito o al Pallo-blog.

    22 Settembre, 2021 - 16:42
  15. Leonardo Lugaresi

    Ma tu Luigi, in coscienza, sei proprio sicuro di far bene collaborando a diffondere queste “parole in libertà” di Francesco? Non sarebbe più di aiuto al papa invocare, per quel poco che sta in te (che comunque è qualcosa perché sai un vaticanista noto e stimato), ciò che, per esempio, auspica oggi anche Matzuzzi, un tuo giovane collega non certo sospettabile di antibergoglismo preconcetto, in un dignitoso articolo sul Foglio? Non sarebbe meglio per tutti, e innanzitutto per lui stesso, ignorare un papa che, alla innocente domanda «come sta», sente il bisogno irrefrenabile di rispondere «Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene».
    Tu. Luigi, che impressione avresti di qualunque altra persona al mondo che, alla domanda “come sta?’”, rispondesse in quel modo?

    22 Settembre, 2021 - 18:26
  16. roberto 55

    Perdonami, Luigi, ma veramente sul tuo blog dobbiamo leggere le fregnacce NoVax della signora Venturi ?

    Roberto Caligaris

    22 Settembre, 2021 - 19:39
  17. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 14.29 – Non ci sono più i papi (e i cristiani) di una volta.
    Bei tempi quando i papi, in santa crociata di pace con tanti cristiani, andavano in Ruanda a predicare la pace e a baciare i tagliatori di teste; o andavano, impavidi, nei campi di concentramento a commuovere i kapo’. Lì si che si usciva ,come Gesù, che, stanco di pregare in solitudine, andava perentoriamente a cercare la morte, che invece i nemici volevano risparmiargli. E beati i nostri tempi, quando agenzie di notizie con direttori che hanno i titoli di coda molto più lunghi del film che trattano uniscono i loro sforzi a montare e smontare falsità che i sismografi registrano con impeccabile banalità.

    22 Settembre, 2021 - 22:37
  18. Lorenzo Cuffini

    Toh, guarda.
    Esisterebbe dunque un motivo, uno solo, per cui non si sarebbero dovute diffondere queste “parole in libertà” di Francesco?
    E’ sempre fonte di divertimento veder arrampicare sugli specchi.

    23 Settembre, 2021 - 14:34
  19. Leonardo Lugaresi

    Caro Luigi, mi pare che Il Sismografo qui da te ultimamente non si porti, quindi ti chiedo anticipatamente scusa, ma non trovi che quest’analisi, sin troppo minuziosa, dimostri quanto certe parole di Francesco sarebbe meglio, anche per lui, lasciarle stare nel contesto privato in cui sono state pronunciate?
    https://ilsismografo.blogspot.com/2021/09/vaticano-sulla-congiura-denunciata-dal.html
    Altri commentatori, come la Calabrò su Huffington Post, fanno la doppia sottolineatura a Parolin che si smarca, si defila e prende le distanze, in modo – dice lei – «inaudito».
    https://www.huffingtonpost.it/entry/linaudito-controcanto-di-parolin-al-papa_it_614c3485e4b01dff4b6987bc?utm_hp_ref=it-homepage.
    Ripeto: tu che sei tanto buono e gli vuoi tanto bene, non faresti un’opera di carità mettendo il silenziatore su certe uscite?

    23 Settembre, 2021 - 18:01
  20. arneb

    ” quanto certe parole di Francesco sarebbe meglio, anche per lui, lasciarle stare nel contesto privato in cui sono state pronunciate?”
    No, ma sul serio: che problema ha, Lugaresi? Oppure in che mondo vive?
    Le parole di Francesco me le sono salvate. Le ho fatte mie come preziosi. acqua pura, libera da pastoie e mummificazioni che riconciliano e confermano nella fede. Vangelo annunciato oggi e messo in pratica; nel mondo (attuale, non quello di 200 anni fa) ma non del mondo. Finalmente parole che possono essere ascoltate, destare attenzione e non repulsione. Parole di un uomo autentico, fatto, finito, risolto e risoluto. Peccatore confesso. Non quelle di un sorriso ipocrita pizzi e merletti e foreste occultanti di candelabri!
    Silvio Lepora

    23 Settembre, 2021 - 18:37
  21. Lorenzo Cuffini

    “No, ma sul serio: che problema ha, Lugaresi?”
    Uno è evidentissimo e, ahimé per lui, insanabile : si chiama Francesco.

    23 Settembre, 2021 - 20:29
  22. Amigoni p. Luigi

    Rif.: citaz. alle 18.01 di oggi – Quasi una bocciatura, e senza congiura.
    1) Anzitutto, nel giorno di Padre Pio: “Eum (Christum) qui non noverat peccatum pro nobis peccatum fecit (Deus)” – 2 Corint 5, 21. Nell’incarnazione Cristo – Dio – si è fatto peccato. Sic! Peggio: Dio lo ha fatto peccato. Qualche ora di lettura della Scrittura non farebbe male a quelli del Sismografo (visto che gli articoli citati qui ultinamente sono a firma della redazione).
    2) Il dottor Pignattone fa all’anagrafe Pignatone.
    3) Ci sono nell’articolo almeno due periodi (dopo il punto fermo) che iniziano con la minuscola.
    4) La parola e l’idea della congiura non ci sono nelle parole del Papa a Bratislava. Lui dice – ironicamente – che questi tali, monsignori o no, preparavano il conclave. I giornalisti (e le persone di sacrestia) preparano il conclave tutti i giorni. Dal 1978 al 2005 ne han preparati a migliaia.
    5) Nel 2002 Bergoglio era papabile come me, e come tutti i cattolici maschi. Essendo lui cardinale aveva “qualche papabilità” più di me, ma al pari di oltre 100 o 200 cardinali (perché i cardinali hanno voce passiva sempre, anche dopo gli 80 anni).

    Due errori marginali in un testo minuzioso fanno una svista; cinque errori, di cui tre gravi, fanno almeno “tre debiti” , quasi una bocciatura.
    Sottoscrivo: “il Sismografo non si porta punto bene”.

    23 Settembre, 2021 - 23:06
  23. Amigoni p. Luigi

    Intervento ore 23.06, punto 1) – ultima riga:…ultimamente…

    23 Settembre, 2021 - 23:12

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