Dalla Mongolia Francesco saluta il “nobile popolo cinese”

Giornata piena di messaggi, questa ultima vissuta dal Papa che si è fatto missionario in Mongolia: un’esemplare presentazione della partecipazione della Chiesa cattolica al dialogo interreligioso, un saluto al “nobile popolo cinese”, un incoraggiamento al piccolo gregge cristiano sperduto in quell’immensità, un toccante ricordo della messa sul mondo di Teilhard de Chardin scritta dal gesuita francese “esattamente 100 anni fa, nel deserto di Ordos, non molto lontano da qui”. Non faccio commenti, tranne che sulla Cina, ma registro con viva gratitudine questi quattro messaggi, che riporto nei primi quattro commenti

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La Chiesa offre a tutti il tesoro che ha ricevuto. Francesco nell’incontro ecumenico e interreligioso del 3 settembre. Buongiorno a tutti voi, cari fratelli e sorelle! Permettetemi di rivolgermi a voi così, come fratello nella fede con i credenti in Cristo e come fratello di tutti voi, in nome della comune ricerca religiosa e dell’appartenenza alla stessa umanità […]. In società pluralistiche e che credono nei valori democratici, come la Mongolia, ogni istituzione religiosa, regolarmente riconosciuta dall’autorità civile, ha il dovere e in primo luogo il diritto di offrire quello che è e quello che crede, nel rispetto della coscienza altrui e avendo come fine il maggior bene di tutti. In tal senso io vorrei confermarvi che la Chiesa cattolica vuole camminare così, credendo fermamente nel dialogo ecumenico, nel dialogo interreligioso e nel dialogo culturale. La sua fede si fonda sull’eterno dialogo tra Dio e l’umanità, incarnatosi nella persona di Gesù Cristo. Con umiltà e nello spirito di servizio che ha animato la vita del Maestro, venuto nel mondo non «per farsi servire ma per servire» (Mc 10,45), la Chiesa oggi offre il tesoro che ha ricevuto ad ogni persona e cultura, rimanendo in atteggiamento di apertura e ascolto di quanto le altre tradizioni religiose hanno da offrire. Il dialogo, infatti, non è antitetico all’annuncio: non appiattisce le differenze, ma aiuta a comprenderle, le preserva nella loro originalità e le mette in grado di confrontarsi per un arricchimento franco e reciproco. Così si può ritrovare nell’umanità benedetta dal Cielo la chiave per camminare sulla terra. Fratelli e sorelle, abbiamo un’origine comune, che conferisce a tutti la stessa dignità, e abbiamo un cammino condiviso, che non possiamo percorrere se non insieme, dimorando sotto il medesimo cielo che ci avvolge e ci illumina.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/09/03/0602/01297.html

    3 Settembre, 2023 - 22:32
  2. Luigi Accattoli

    Saluto al nobile popolo cinese. Dopo la messa – 3 settembre. Questi due fratelli vescovi, l’emerito di Hong Kong e l’attuale vescovo di Hong Kong: io vorrei approfittare della loro presenza per inviare un caloroso saluto al nobile popolo cinese. A tutto il popolo auguro il meglio, e andare avanti, progredire sempre! E ai cattolici cinesi chiedo di essere buoni cristiani e buoni cittadini. A tutti. Grazie

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/09/03/0603/01298.html#sal

    [Alla celebrazione era presente un gruppo di cattolici cinesi accompagnati da due arcivescovi di Hong Kong, uno in carica e uno emerito. I cattolici provenienti dalla Cina non erano accompagnati da loro sacerdoti e vescovi perchè il Governo di Pechino non ha autorizzato la loro presenza: il saluto del Papa va letto in riferimento a quella presenza dei fedeli e a quell’assenza dei sacerdoti e dei vescovi – è un saluto che ringrazia per la presenza e che chiede la fine delle restrizioni]

    3 Settembre, 2023 - 22:39
  3. Luigi Accattoli

    Dio compie grandi cose nella piccolezza. Saluto dopo la messa 2. Grazie, Eminenza [risponde al saluto del cardinale Giorgio Marengo, Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar], per le sue parole, e grazie per il vostro dono! Lei ha detto che in questi giorni avete toccato con mano quanto mi sia caro il Popolo di Dio che è in Mongolia. È vero, sono partito per questo pellegrinaggio con molta attesa, con il desiderio di incontrarvi e di conoscervi, e ora ringrazio Dio per voi perché, attraverso di voi, Egli ama compiere grandi cose nella piccolezza. Grazie, perché siete buoni cristiani e onesti cittadini. Andate avanti, con mitezza e senza paura, avvertendo la vicinanza e l’incoraggiamento di tutta la Chiesa, e soprattutto lo sguardo tenero del Signore, che non dimentica nessuno e guarda con amore ciascuno dei suoi figli.
    Saluto i fratelli Vescovi, i sacerdoti, i consacrati e le consacrate, e tutti gli amici venuti qui da diversi Paesi, in particolare da varie regioni dell’immenso continente asiatico, nel quale sono onorato di trovarmi e che abbraccio con grande affetto. Esprimo particolare gratitudine a quanti aiutano la Chiesa locale, sostenendola spiritualmente e materialmente.
    In questi giorni significative delegazioni del Governo hanno presenziato ad ogni evento: ringrazio il Signor Presidente e le Autorità per l’accoglienza e per la cordialità, così come per tutti i preparativi svolti. Ho toccato con mano la tradizionale cordialità: grazie!
    Saluto poi di cuore i fratelli e le sorelle di altre Confessioni cristiane e religioni: continuiamo a crescere insieme nella fraternità, come semi di pace in un mondo tristemente funestato da troppe guerre e conflitti.
    E il mio “grazie” sentito va a tutti coloro che qui hanno lavorato, tanto e da tanto tempo, per rendere bello, per rendere possibile questo viaggio, e a quanti lo hanno preparato con la preghiera.
    Eminenza, ci ha ricordato che la parola “grazie” in lingua mongola deriva dal verbo “rallegrarsi”. Il mio grazie si accorda con questa meravigliosa intuizione della lingua locale, perché è pieno di gioia. È un grazie grande a te, popolo mongolo, per il dono dell’amicizia che ho ricevuto in questi giorni, per la tua capacità genuina di apprezzare anche gli aspetti più semplici della vita, di custodire con sapienza le relazioni e le tradizioni, di coltivare la quotidianità con cura e attenzione.
    Fratelli e sorelle della Mongolia, grazie per la vostra testimonianza, bayarlalaa! [grazie!]. Dio vi benedica. Siete nel mio cuore e nel mio cuore rimarrete. Ricordatemi, per favore, nelle vostre preghiere e nei vostri pensieri. Grazie.

    3 Settembre, 2023 - 22:43
  4. Luigi Accattoli

    La “Messa sul mondo” con Teilhard de Chardin “spesso incompreso”. Saluto dopo la messa 3. La Messa è azione di grazie, “Eucaristia”. Celebrarla in questa terra mi ha fatto ricordare la preghiera del padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin, elevata a Dio esattamente 100 anni fa, nel deserto di Ordos, non molto lontano da qui. Dice così: «Mi prostro, o Signore, dinanzi alla tua Presenza nell’Universo diventato ardente e, sotto le sembianze di tutto ciò che incontrerò, e di tutto ciò che mi accadrà, e di tutto ciò che realizzerò in questo giorno, io Ti desidero, io Ti attendo». Padre Teilhard era impegnato in ricerche geologiche. Desiderava ardentemente celebrare la Santa Messa, ma non aveva con sé né pane né vino. Ecco, allora, che compose la sua “Messa sul mondo”, esprimendo così la sua offerta: «Ricevi, o Signore, questa Ostia totale che la Creazione, mossa dalla tua attrazione, presenta a Te nell’alba nuova». E una preghiera simile era già nata in lui mentre si trovava al fronte durante la Prima guerra mondiale, dove operava come barelliere. Questo sacerdote, spesso incompreso, aveva intuito che «l’Eucaristia è sempre celebrata, in un certo senso – in un certo senso –, sull’altare del mondo» ed è «il centro vitale dell’universo, il centro traboccante di amore e di vita inesauribile» (Enc. Laudato si’, 236), anche in un tempo come il nostro di tensioni e di guerre. Preghiamo, dunque, oggi con le parole di padre Teilhard: «Verbo sfavillante, Potenza ardente, o Tu che plasmi il molteplice per infondergli la tua Vita, abbassa su di noi, Te ne supplico, le tue Mani potenti, le tue Mani premurose, le tue Mani onnipresenti».

    3 Settembre, 2023 - 22:44
  5. La Parola che libera dal male (Vangelo di martedì 5 settembre 2023 e commento)

    4 Settembre, 2023 - 6:38

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