Francesco sulla guerra di Ucraina: “Una cosa del diavolo che vuole distruggere”

Il Papa ha parlato a lungo, stamane, con i Vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica Ucraina spiegando alcune sue parole imprudenti sulla “grande Russia”, che aveva detto in un messaggio ai giovani cattolici russi il 25 agosto ed esprimendo il suo sgomento per la “tragedia che vivono gli ucraini, con una dimensione di martirialità di cui non si parla abbastanza”. Nel primo commento riporto il comunicato della Sala Stampa sull’incontro con gli ucraini e nel secondo le parole che Francesco aveva detto lunedì in aereo, di rientro dalla Mongolia su quelle parole imprudenti che hanno ferito i suoi ospiti. Nel terzo riporto la dichiarazione con cui il portavoce vaticano aveva già fornito il 29 agosto una risposta alle proteste degli ucraini per quelle parole. Chiudo con una mia nota

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Comunicato sull’incontro con i vescovi ucraini. Questa mattina, prima dell’Udienza Generale, Papa Francesco ha ricevuto i Vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica Ucraina nello Studio dell’Aula Paolo VI.
    Nel corso dell’incontro, durato quasi due ore, dopo il saluto di Sua Beatitudine Svjatoslav Šev?uk, che ha ricordato la dolorosa situazione in cui versa il suo paese, con la crescita del numero di morti, di feriti, di persone torturate, e ha ringraziato il Papa per l’affetto dimostrato in tanti modi e in tante occasioni, sono intervenuti diversi partecipanti, ognuno per raccontare la sofferenza che in luoghi e modi diversi sta vivendo il popolo ucraino.
    Papa Francesco ha ascoltato con attenzione le parole a lui rivolte, manifestando con alcuni brevi interventi i suoi sentimenti di vicinanza e partecipazione alla tragedia che vivono gli ucraini, con una “dimensione di martirialità” di cui non si parla abbastanza, sottoposti a crudeltà e criminalità. Ha espresso il suo dolore per il senso di impotenza che si sperimenta davanti alla guerra, “una cosa del diavolo, che vuole distruggere”, con un pensiero particolare per i bambini ucraini incontrati durante le udienze: “ti guardano e hanno dimenticato il sorriso” e ha aggiunto: “Questo è uno dei frutti della guerra: togliere il sorriso ai bambini”.
    Per rispondere alla crudeltà della guerra, è emerso il bisogno di più preghiera, per la conversione e la fine del conflitto, e, dando seguito a una richiesta ricevuta durante l’incontro, il Papa ha manifestato il desiderio che nel mese di ottobre, particolarmente nei santuari, si dedichi la preghiera del rosario alla pace e alla pace in Ucraina.
    Nel parlare dell’incontro avuto con alcuni giovani russi nei giorni scorsi, il Papa ha poi fatto riferimento alla risposta data in merito ai giornalisti in aereo di ritorno dalla Mongolia.
    Infine, ha ricordato l’esempio di Gesù durante la Passione, che non rimane vittima degli insulti, delle torture e della Crocifissione, ma testimonia il coraggio di dire la verità, di essere vicini al popolo, perché non si scoraggi. “Non è facile – ha detto – è santità questo, ma il popolo ci vuole santi e maestri di questa strada che Gesù ci ha insegnato”.
    Nel concludere, prima di rivolgersi insieme in preghiera alla Madonna, il Papa ha confidato come tutti i giorni ricordi gli ucraini nella sua preghiera davanti all’icona della Vergine donatagli dall’Arcivescovo Maggiore prima che lasciasse Buenos Aires.

    6 Settembre, 2023 - 18:05
  2. Luigi Accattoli

    Domanda e risposta in aereo il 4 settembre. Recentemente hanno fatto discutere certe sue affermazioni rivolte a giovani cattolici russi riguardanti la grande madre Russia, l’eredità di personaggi come Pietro il grande e Caterina II. Sono affermazioni che, diciamo, hanno molto irritato per esempio gli ucraini, hanno avuto conseguenze anche in ambito diplomatico e sono state un po’ viste come quasi un’esaltazione dell’imperialismo russo e una sorta di avallo anche alle politiche di Putin. Lei, volevo chiederLe, perché ha sentito la necessità di fare queste affermazioni, se ha valutato l’opportunità di farle, se le ripeterebbe; e anche, per chiarezza, se può dirci che cosa pensa degli imperialismi e in particolare di quello russo?
    Papa Francesco. Consideriamo dove è stata fatta la cosa: un dialogo con i giovani russi. Alla fine del dialogo ho dato loro un messaggio, un messaggio che ripeto sempre: di farsi carico della loro eredità. Questo per primo: prendete la vostra eredità. Lo stesso che dico dappertutto. E con questa visione cerco anche di fare il dialogo tra nonni e nipoti: che i nipoti prendano l’eredità. Questo lo dico dappertutto, e questo è stato il messaggio. Un secondo passo, per esplicitare l’eredità: ho detto della grande Russia, perché l’eredità russa è molto buona, è molto bella. Pensa nel campo delle lettere, nel campo della musica, fino ad arrivare a un Dostoevskij che oggi ci parla di umanesimo maturo; si è fatta carico di questo umanesimo, che si è sviluppato, nell’arte e nella letteratura. Questo sarebbe un secondo piano, di quando ho parlato dell’eredità. Il terzo, forse non è stato felice, ma parlando della grande Russia nel senso non tanto geografico, ma culturale, mi è venuto in mente quello che ci hanno insegnato nella scuola: Pietro I, Caterina II, ed è venuto questo terzo aspetto, che forse non è proprio giusto, non so, che ce lo dicano gli storici, ma è stata un’aggiunta che mi è venuta in mente perché l’avevo studiato a scuola. Ma quello che ho detto ai giovani russi è di farsi carico della propria eredità, di prendere la propria eredità, che vuol dire non “andare a comprarla” altrove, sai? Assumere la propria eredità. E quale eredità? Quella della grande Russia: la cultura russa è di una bellezza, di una profondità molto grande, e non va cancellata per problemi politici. Hanno avuto anni bui – politici – in Russia, ma l’eredità sempre è rimasta così, disponibile.
    Poi, Lei parla dell’imperialismo. In realtà, io non pensavo all’imperialismo quando ho detto quello, ho parlato della cultura, e la trasmissione della cultura mai è “imperiale”, mai; è sempre un dialogare, e parlavo di questo. È vero che ci sono degli imperialismi che vogliono imporre la loro ideologia. Mi fermo su questo: quando la cultura viene “distillata” e trasformata in ideologia, questo è il veleno. Si usa la cultura, ma distillata in ideologia. Questo bisogna distinguere: quando si tratta della cultura di un popolo e quando si tratta delle ideologie che sorgono da qualche filosofo, da qualche politico di quel popolo. E questo lo dico per tutti, anche per la Chiesa: dentro la Chiesa a volte si mettono le ideologie, che staccano la Chiesa dalla vita che viene dalla radice e va in su; staccano la Chiesa dall’influsso dello Spirito Santo. Un’ideologia è incapace di incarnarsi, è idea soltanto. Ma quando l’ideologia prende forza e si fa politica, di solito diventa dittatura, diviene incapacità di dialogo, di andare avanti con le culture. E gli imperialismi fanno questo. L’imperialismo sempre si consolida in base a un’ideologia. Dobbiamo distinguere anche nella Chiesa tra dottrina e ideologia: la vera dottrina mai è ideologica, mai; è radicata nel santo popolo fedele di Dio; invece l’ideologia è staccata dalla realtà, staccata dal popolo.

    6 Settembre, 2023 - 18:12
  3. Luigi Accattoli

    Il portavoce vaticano il 29 agosto: “Nelle parole di saluto rivolte a braccio ad alcuni giovani cattolici russi negli scorsi giorni, com’è chiaro dal contesto in cui le ha pronunciate, il Papa intendeva incoraggiare i giovani a conservare e promuovere quanto di positivo c’è nella grande eredità culturale e spirituale russa, e certo non esaltare logiche imperialistiche e personalità di governo, citate per indicare alcuni periodi storici di riferimento”.

    6 Settembre, 2023 - 18:21
  4. Luigi Accattoli

    Mia nota. Ho definito “imprudenti” le parole del Papa sulla “Grande Russia”. Lo stesso Francesco ammette che non furono “felici” o “giuste”. L’ammissione è formulata così nella conversazione in aereo: “Il terzo, forse non è stato felice, ma parlando della grande Russia nel senso non tanto geografico, ma culturale, mi è venuto in mente quello che ci hanno insegnato nella scuola: Pietro I, Caterina II, ed è venuto questo terzo aspetto, che forse non è proprio giusto, non so, che ce lo dicano gli storici, ma è stata un’aggiunta che mi è venuta in mente perché l’avevo studiato a scuola”. E’ uno dei tanti casi nei quali Francesco ha riconosciuto propri errori e ha chiesto scusa. Di questi riconoscimenti gli siamo grati. Ma resta il fatto che le cose sarebbero più felici e giuste – per usare suoi aggettivi – se lui, il Papa, prestasse maggiore attenzione alle parole che pronuncia.

    6 Settembre, 2023 - 18:31
  5. https://gpcentofanti.altervista.org/alla-scuola-del-discernimento-vangelo-di-venerdi-8-settembre-2023-e-commento/

    I popoli vogliono la pace i potenti possono volere la guerra che come ogni cosa è pagata dal sangue dei popoli. Bisogna favorire l’autentica libera maturazione di ciascuno, di ciascuna comunità identitaria ed in momenti distinti lo scambio tra le persone e le comunità e di qui la davvero libera partecipare di ciascuno nel dibattito pubblico. La vera maturazione della gente favorisce una vita più matura della società a tutto campo.

    6 Settembre, 2023 - 20:50
  6. Leonardo Lugaresi

    Strano che, parlando di eredità spirituale della Russia, non gli sia venuto in mente, che ne so, san Sergio di Radonez, o san Dimitri di Rostov (che è dei tempi di Pietro il grande) o san Serafino di Sarov (che è di quelli di Caterina II) o uno dei tanti altri santi di quella terra …

    7 Settembre, 2023 - 9:26
  7. fiorenza

    Fuori tema.
    Luigi, il tuo “ti mando gli angeli” funziona sempre. L’operazione, temuta e fatta stamani, è stata tremenda e, se il mio polso prima era dolorante, per ora sembrerebbe proprio morto. Però… Però i tuoi angeli c’erano, una bella schiera, ho sentito la loro presenza protettiva e benefica. Agivano e agiranno.

    Fiorenza Bettini

    7 Settembre, 2023 - 15:39
  8. Luigi Accattoli

    Fiorenza cara grazie di averci aggiornati. Un bacio al polso e altri due all’una e all’altra guancia.

    7 Settembre, 2023 - 16:58

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