Con Gesù quel giorno che un discepolo gli disse: insegnaci a pregare

Beato Angelico, Gesù con i discepoli, Convento di San Marco (cella 32, 1438-1450) – Firenze

Amici belli, lunedì 3O completiamo – sempre via Zoom – l’approfondimento delle preghiere sbagliate e giuste che vengono rivolte a Gesù nei Vangeli: l’ultima volta leggemmo nove preghiere sbagliate e stavolta ne leggeremo altrettante di giuste. Tra esse c’è quella del pubblicano che non osa alzare gli occhi al cielo e quella del ladrone sulla croce: segnalo questi casi estremi per dire che a nessuno è negata la possibilità della giusta invocazione, purchè si riconosca la verità della propria condizione. Nei commenti trovi la scheda di preparazione alla lectio. Chi pensa di poter invitare qualche amica/co a collegarsi lo faccia girando loro il link di questo post. L’ultimo dei commenti indica come ottenere il link per il collegamento.

12 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Preghiere rivolte a Gesù nei Vangeli: quelle che egli approva. Nell’ultimo appuntamento – era il 16 gennaio – leggemmo dai quattro Vangeli nove esempi di preghiere disapprovate da Gesù e stavolta ne leggiamo altri nove che il Maestro invece approva: quattro sono richieste d’aiuto da parte di portatori di bisogni vitali (lebbrosi, posseduti, morenti); una è la domanda di un discepolo: “insegnaci a pregare”; due sono richieste d’avere aumentata la fede (il padre dell’epilettico e coralmente i discepoli); c’è poi il ladrone che invoca Gesù dalla croce; e Tommaso l’incredulo che vede Gesù risorto ed esclama “mio Signore e mio Dio”.
    Ho creduto di poter ordinare queste giuste preghiere in una sequenza di progressiva giustezza: dall’invocazione di guarire all’esclamazione del discepolo soccorso nella fede riguardo alla risurrezione. Come già facemmo con le preghiere sbagliate, anche stavolta proveremo ad applicare a noi quanto veniamo apprendendo: che è lecita la preghiera di domanda, quando sono in gioco valori essenziali della vita e la vita stessa; che perenne è la necessità che ci venga insegnata la preghiera e che sempre necessitiamo di un aumento della nostra povera fede; che in morte siamo chiamati all’affidamento ultimo: “ricordati di me”.

    28 Gennaio, 2023 - 16:53
  2. Luigi Accattoli

    Si batteva il petto. Come decimo testo della pedagogia evangelica sull’orazione metteremo infine, come già la volta scorsa, la parabola del fariseo e del pubblicano al Tempio. Allora ascoltammo la preghiera sbagliata del fariseo, mentre stavolta ci fermeremo su quella giusta del pubblicano che “non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: o Dio, abbi pietà di me peccatore”. (Luca 18, 13).
    La volta scorsa notammo che gli osservanti (il fariseo della parabola e i discepoli prediletti) prevalevano tra i preganti in errore. Quella notazione trova ora conferma nel fatto che a proporre preghiere giuste siano prevalentemente dei lontani dall’osservanza o addirittura dalla religione: pubblicani, lebbrosi, una donna pagana, un centurione romano, un padre senza più risorse, addirittura un ladrone sulla croce. La preghiera giusta travolge ogni precedenza sociale: attiene alla verità dell’umano.

    28 Gennaio, 2023 - 16:54
  3. Luigi Accattoli

    TESTI DAI QUATTRO VANGELI
    Un lebbroso chiede d’essere purificatoVenne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. 41Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, sii purificato!” Marco 1,40s; Matteo 8, 1-4; Luca 5, 12-16
    Giàiro prega Gesù per la figlioletta che sta morendoVenne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con insistenza: “La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva”. 24Andò con lui. Marco 5, 22-24; Matteo 9, 18; Luca 8, 40-56
    Una donna di lingua greca implora per la figlia possedutaLo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. 27Ed egli le rispondeva: “Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. 28Ma lei gli replicò: “Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli”. 29Allora le disse: “Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia”. Marco 7, 26-29; Matteo 15, 21-28
    Un centurione chiede la guarigione di un servoEntrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: 6″Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente”. 7Gli disse: “Verrò e lo guarirò”. 8Ma il centurione rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Matteo 8, 5-10; Luca 7, 1-10; Giovanni 4, 46-54

    28 Gennaio, 2023 - 16:55
  4. Luigi Accattoli

    Uno dei discepoli gli dice “insegnaci a pregare”Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: quando pregate, dite: Padre…. Luca 11, 1s
    Il padre dell’epilettico chiede un accrescimento della fede“Se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. 23Gesù gli disse: “Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede”. 24Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: “Credo; aiuta la mia incredulità”. Marco 9, 22-24; Matteo 17, 14-18; Luca 9, 37-42
    Gli apostoli gli dicono “accresci in noi la fede”Gli apostoli dissero al Signore: 6″Accresci in noi la fede!”. Luca 17, 5s
    Uno dei malfattori gli si affida in morteUno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”. 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: “Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male”. 42E disse: “Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno”. Luca 23, 39-42
    Tommaso crede al Signore risortoVenne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: “Pace a voi!”. 27Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!”. 28Gli rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!” Giovanni 20, 26-29

    28 Gennaio, 2023 - 16:56
  5. Luigi Accattoli

    Abbi pietà di me. Sono parole preziose, tutte quelle che abbiamo letto. Offro qualche minimo spunto per cogliere la loro ricchezza.
    Alla preghiera del pubblicano – ‘O Dio, abbi pietà di me peccatore’ – si rifà l’invocazione del Pellegrino russo: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me, peccatore” (Racconti di un pellegrino russo, Qiqajon, Bose 2005: prima edizione russa 1881). Questa forma di preghiera continua – molto praticata in Oriente – è detta anche “preghiera del nome” e “preghiera del cuore”.
    L’invocazione del lebbroso: “Se vuoi, puoi purificarmi!”, possiamo usarla anche in un senso più ampio rispetto alla purificazione dalla lebbra, come purificazione dal peccato. Papa Francesco una volta ne ha suggerito quest’uso, commentando quel brano evangelico: “Alla sera, prima di andare a letto io prego questa breve preghiera: ‘Signore, se vuoi, puoi purificarmi’. E prego cinque Padre Nostro, uno per ogni piaga di Gesù, perché Gesù ci ha purificato con le piaghe” (Angelus del 22 giugno 2016).
    Quando a Giairo annunciano che la figlioletta è morta, Gesù gli dice: “Non temere, soltanto abbi fede” (Marco 5, 36). Restare nella fede quando si fa l’esperienza della morte è prova suprema per ognuno di noi.

    28 Gennaio, 2023 - 16:58
  6. Luigi Accattoli

    Mio Signore e mio Dio. La cananea (o donna di lingua greca) muove Gesù a pietà con l’umiltà del suo atteggiamento, quando accetta il paragone dei non ebrei con i cani fatto da Gesù, che di suo era insultante: “anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli” (Marco 7, 28). Anche il centurione vince con l’umiltà: “Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito” (Matteo 8, 10). Questa invocazione è entrata nella Liturgia eucaristica.
    L’umiltà, a ben vedere è la cifra di tutte queste preghiere giuste, a partire da quella del discepolo che dice: “Insegnaci a pregare”.
    Il padre dell’epilettico dice “abbi pietà di noi”, che nel testo greco suona “Kyrie eleison”. Questa formula, che è entrata nella liturgia, ricorre almeno 6 volte nei Vangeli: in bocca ai due ciechi di Cafarnao (Matteo 9, 27), alla cananea (Matteo 15, 22), al padre dell’epilettico (Matteo 17, 15), ai due ciechi di Gerico (Matteo 20, 30), al cieco Bartimeo (Marco 10, 47), ai dieci lebbrosi (Luca 17, 13).
    Le due richieste di accrescimento della fede (padre dell’epilettico e i discepoli) sgorgano appunto dall’umile consapevolezza di non averne abbastanza: di fronte al mistero tutti, se siamo sinceri, avvertiamo l’insufficienza della nostra povera fede.
    La preghiera del ladrone è un atto di affidamento simile a quello che in Luca (23, 46) compie lo stesso Gesù prima di spirare: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”.
    L’esclamazione di Tommaso “mio Signore e mio Dio”, così semplice e così piena, potremmo farla nostra ogni giorno. Alla pari con quella del pellegrino russo.

    28 Gennaio, 2023 - 16:59
  7. Luigi Accattoli

    La chiamano Pizza e Vangelo. Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada – qui nel blog – nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo nel blog i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 20 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano – un suggerimento, uno spunto, una critica – nella preparazione della lectio. Gli incontri si chiamano “pizza e Vangelo” perchè prima si mangia una pizza e poi si fa la lectio. Ora da remoto la pizza non c’è ma teniamo duro con il Vangelo in attesa che torni anche lei.

    28 Gennaio, 2023 - 17:02
  8. Luigi Accattoli

    Siamo un gruppo di una trentina di lettori della Bibbia che da vent’anni si riunisce a casa mia per una lettura continuata del Nuovo Testamento: abbiamo fatto ad oggi il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli e ora stiamo leggendo il Vangelo di Marco. Dall’arrivo della pandemia gli incontri avvengono via Zoom e il giro si è allargato da trenta a cinquanta e oltre. Chi non è stato mai agli incontri in presenza e non si è mai collegato, e magari non abita a Roma, e lunedì voglia provarci, scriva qui sotto nei commenti la sua richiesta o mi scriva in privato [andando alla finestra “manda un’email” che è sotto la mia foto] e io privatamente gli indicherò il modo di unirsi al meeting, che andrà dalle ore 21.00 alle 22.30 di lunedì 30 gennaio. L’appuntamento precedente fu lunedì 16 gennaio e la registrazione audio di quell’incontro la trovi nel post del 23 gennaio:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/quando-i-discepoli-facevano-a-gesu-richieste-sbagliate-e-quelle-che-gli-facciamo-noi-oggi/

    28 Gennaio, 2023 - 17:06
  9. maria cristina venturi

    Non so se ci sono preghiere giuste e preghiere sbagliate.
    La preghiera deve essere sincera e spontanea cioe’ venire dal cuore non dalle elucubrazioni mentali.
    Uno sta annegando e prega Aiuto salvami !
    Nei Salmi il salmista prega ” Dal profondo a te grido Signore ,Signore ascolta la mia voce !”
    Dal profondo. La preghiera deve sorgere dal profondo cioe’ dal profondo del cuore, non dalla dialettica dell’ intelletto. . E’ il grido della creatura in angoscia non la riflessione manierata . Nessuno ,neppure noi uomini che siamo cattivi, puo’ restare indifferente ad una invocazione di aiuto . Tanto meno lo sara’ Dio che e’ amore .
    Invece le preghiere artefatte cerebrali noiose tipo le ” preghiere dei fedeli” , signore fa’ che abbiamo governanti sensibili al cambiamento climatico e via discorrendo, questo genere di preghiere non è”
    che siano sbagliate e’ che non sono proprio preghiere,
    La vera preghiera e’ spontanea ,istintiva . Non manierata ,preparata ,politicamente corretta

    28 Gennaio, 2023 - 21:51
  10. maria cristina venturi

    La preghiera piu’ bella in assoluto e’ quella del Pellegrino Russo,l La preghiera che ripetuta nel cuore ad ogni respiro e’ come un mantra :
    Signore Gesu’ figlio di Dio abbi pieta’ di me peccatore.
    Questa preghiera nella spiritualita’ ortodossa del Monte Athos e dei pellegrini russi ha avuto una tale influenza e una tale potenza da divenire un a particolare spiritualita’ l Esicasmo.

    28 Gennaio, 2023 - 21:58
  11. Luigi Accattoli

    A Maria Cristina Venturi. La spontaneità è certamente un elemento che caratterizza la buona preghiera ma da sola non garantisce affatto che la preghiera sia giusta. Quella del fariseo al Tempio a me pare spontaneissima: “O Dio, ti ringrazio perchè non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri”. Lui la pensava proprio così. E’ spontanea anche la preghiera di Pietro che, d’impeto, scongiura Gesù di non imboccare la via della croce. Tanto spontanea che non è riuscito a trattenersi. La preghiera dei figli del tuono che vorrebbero incenerire i samaritani eretici: altro che spontanea. Trascinante. Quella della loro madre che raccomanda i figli: che c’è di più spontaneo di un cuore di mamma? Eppure Gesù dice che il Fariseo non fu giustificato. Chiama Pietro Satana, per quell’impeto del cuore. Rimprovera i figli del tuono. E quanto alla richiesta di essere posti, nel Regno, l’uno a destra e l’altro a sinistra del Signore li ammonisce: “Non sapete quello che chiedete”.

    30 Gennaio, 2023 - 17:19

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