Forte monito del Papa ai vescovi europei: se tanti oggi nel nostro continente non avvertono la “gioia contagiosa” del Vangelo e la sua “novità perenne”, ciò è dovuto al fatto che i cristiani quella gioia e quella novità non le hanno testimoniate. Ovvero non hanno saputo attestare che Dio “ha una sola passione: l’uomo”. Nel primo commento un brano dell’omelia di oggi in San Pietro, rivolta ai vescovi del continente.
Francesco: la Chiesa deve mostrare all’umanità europea che “Dio ha una sola passione: l’uomo”
12 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Perché l’Europa abbandona il cristianesimo. Francesco alla CCEE. Tanti in Europa pensano che la fede sia qualcosa di già visto, che appartiene al passato. Perché? Perché non hanno visto Gesù all’opera nelle loro vite. E spesso non lo hanno visto perché noi con le nostre vite non lo abbiamo mostrato abbastanza. Perché Dio si vede nei visi e nei gesti di uomini e donne trasformati dalla sua presenza. E se i cristiani, anziché irradiare la gioia contagiosa del Vangelo, ripropongono schemi religiosi logori, intellettualistici e moralistici, la gente non vede il Buon Pastore. Non riconosce Colui che, innamorato di ogni sua pecora, la chiama per nome e la cerca per mettersela sulle spalle. Non vede Colui di cui predichiamo l’incredibile Passione, proprio perché Egli ha una sola passione: l’uomo. Questo amore divino, misericordioso e sconvolgente, è la novità perenne del Vangelo. E domanda a noi, cari Fratelli, scelte sagge e audaci, fatte in nome della tenerezza folle con cui Cristo ci ha salvati. Non ci chiede di dimostrare, ci chiede di mostrare Dio, come hanno fatto i Santi: non a parole, ma con la vita. Chiede preghiera e povertà, chiede creatività e gratuità. Aiutiamo l’Europa di oggi, malata di stanchezza – questa è la malattia dell’Europa di oggi –, a ritrovare il volto sempre giovane di Gesù e della sua sposa. Non possiamo che dare tutto noi stessi perché si veda questa intramontabile bellezza.
Che sia la CCEE. L’omelia di cui nel blog Francesco l’ha tenuta alle 17.00 di oggi nella Basilica di San Pietro, durante la celebrazione con i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), in occasione del 50° della sua istituzione:
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/09/23/0594/01271.html
Mia mezza nota. Non commento le parole del Papa perché le condivido tutte e mi pare non abbiano bisogno d’interpretazione. Di più: questo blog – nato sette anni prima dell’elezione di Bergoglio – ha sempre sostenuto che solo un’attestazione attrattiva della fede cristiana può incontrare la sete di vita dell’umanità di oggi.
https://gpcentofanti.altervista.org/centrati-nei-vangeli/
Bellissime parole del Papa che condivido pienamente e sulle quali ho configurato l’ultimo scorcio della mia vita
Da Luigi Mortari ricevo questo messaggio:
Buongiorno Luigi. Visto che pare non abbia più la possibilità di connettermi al suo blog volevo commentare brevemente questa frase di Francesco: “Dio ha una sola passione: l’uomo”.
Gli studi ipotizzano un’età dell’universo approssimativa di 13,8 miliardi di anni; L’homo sapiens pare sia comparso 200.000 anni fa; gli ominidi al più 2,6 milioni di anni fa.
Il nostro sistema solare si trova in una zona periferica della via lattea, e il sole non è che una delle centinaia di miliardi di stelle che occupano uno spazio di miliardi di anni luce.
Sono convinto che l’uomo sia amato da Dio, ma fatico a pensare che lui abbia l’uomo come unica passione,
Un saluto cordiale. Luigi Mortari
A Luigi Mortari
Gia’ Pascal si era detto inquietato e angosciato dal pensiero dall’infinita’ dell’Universo, dall’infinita’ dei mondi, delle stelle ,dei pianeti .Per lui incomprensibile il fatto ” che “milioni di mondi ci ignorano “, noi uomini che ci crediamo al centro dell’Universo. Il silenzio e gli abissi di tempo e di spazio dell’infinita’ dei mondi circondano l’uomo che prova una solitudine cosmica.
L’unica risposta e’che dal punto di vista dell’Universo fisico l’umanita’del pianeta Terra e’certo ,nel tempo e nello spazio, un atomo , una quantita’ infinitesimale , ma i cristiani credono che esista un Universo spirituale concentrato con quello fisico ,in tale Universo si muovono gli esseri spirituali, le gerarchie angeliche, le anime .L’uomo ha un corpo ,un anima e uno spirito. E in questo universo spirituale e’ben possibile che l’Uomo sia stato creato a immagine e somiglianza di Dio , cioe’creatura particolare ad Lui affine . Miliardi di stelle e miliardi di miliardi di anni non significano nulla: c’e’un essere nell’infinito universo creato a immagine e somiglianza di Dio, l’uomo.Non una scimmia evoluta e piu’intelligente, comparsa per caso o per l’evoluzione darwiniana, ma un essere dotato di anima e spirito . Un essere comparso non per CASO ma voluto da Dio .La dottrina cattolica tradizionale non usa questo linguaggio”Dio ha una sola passione l’uomo ” un po’ troppo antropomorfo , non si tratta di passione o di sentimento, ma di ontologia. L’uomo e’l’unico essere ,fra miliardi e miliardi di stelle e pianeti, popolati di rocce , di atomi, di idrogeno e di ossigeno, ontologicamente a immagine e somiglianza di Dio.
Se non si crede questo ‘non si crede al fondamento divino dell’essere umano.Parafrasando San Paolo se l ‘ uomo e’solo una scimmia evoluta, la nostra fede e’vana .
Non credo che Benedetto XVI posso essere accusato di non credere al fondamento divino dell’essere umano. Eppure , richiamandosi peraltro a Giovanni Paolo II e a Pio XII, afferma
” che non vi è opposizione fra la comprensione di fede della creazione e la prova delle scienze empiriche. “Lo ha fatto in un dscorso sintetico e densissimo che ha rivolto alla plenaria della Pontificia Accedemia delle scienze il 31 ottobre 2008 . Nessun anatema, nessun ostracismo, nesuna condanna. ” Affermare che il fondamento del cosmo e dei suoi sviluppi è la sapienza provvida del Creatore NON E’ DIRE che la creazione ha a che fare soltanto con l’inizio della storia del mondo e della vita. Ciò implica, piuttosto, che il Creatore fonda questi sviluppi e li sostiene, li fissa e li mantiene costantemente.” E ancora : ” Nonostante elementi irrazionali, caotici e distruttivi nei lunghi processi di cambiamento del cosmo, la materia in quanto tale è “leggibile”. Possiede una “matematica” innata. La mente umana, quindi, può impegnarsi non solo in una “cosmografia” che studia fenomeni misurabili, ma anche in una “cosmologia” che discerne la logica interna visibile del cosmo” . Non solo: ” resta sempre un’ampia gamma di eventi intellegibili, e il processo è razionale poiché rivela un ordine di corrispondenze evidenti e finalità innegabili: nel mondo inorganico fra microstruttura e macrostruttura, nel mondo animale e organico fra struttura e funzione, e nel mondo spirituale fra conoscenza della verità e aspirazione alla libertà.”
Infine, la Chiesa ringrazia la scienza “di questo mutuo arricchimento nella ricerca della verità e del benessere dell’umanità”, ha riaffermato il Papa alla fine del discorso con parole del suo predecessore.
In buona sostanza : l’evoluzione, non può destare nessuna paura alla teologia o alla fede cristiana. Idem le teorie sull’origine ed evoluzione dell’universo.
Qui il testo integrale del discorso:
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2008/october/documents/hf_ben-xvi_spe_20081031_academy-sciences.html
Una trattazione chiara e oggettiva della “questione evoluzionismo” si puo’ anche trovare anche in questa pagina di Avvenire del 2012, dal titolo ” Creazione, Dio non è contro Darwin “.
Qui il testo integrale:
https://www.avvenire.it/agora/pagine/creazione-dio-non-e-contro-darwin
Gli ultimi quattro commenti mostrano come si possa vanificare un appello del Papa deviando l’attenzione ad aspetti del tutto estranei al suo discorso.
Zezza, naturalmente, ha ragione.
Gli ultimi quattro interventi, due dei quali miei, c’azzeccano un tubo con l’argomento del discorso del Papa. Che Luigi ha il merito, come sempre, di riportare in buona parte in virgolettato e di linkare in versione integrale.
C’azzeccano , invece, aloro modo, con il titolo del post, con quel ” Dio ha una sola passione: l’uomo”, che infatti ha provocato una riflessione e un intervento, al quale sono seguiti gli altri.
Non sappiamo forse qual’è la fisiologia dei commenti in un blog?
Non mi sembra che qui ci siano delle verginelle webbarole.
Quasi sempre dalla sorgente originaria sgorgano ruscelli indipendenti, che possono prendere e prendono pieghe e direzioni del tutto autonome e anche lontanissime dal tema iniziale, se si considera che ognuno di essi è in grado di generarne altri, potenzialmente all’infinito.
E’ il rutilante mondo dei blog, bellezza. Anzi, belzezza.
Rif. 24 settembre ore 20.46 – De Ratzinger numquam satis?
Lo “sconcerto” non è che – qui e negli altri post – ci siano deviazioni, più o meno sensate, rispetto al tema-principe introdotto dall’ideatore del blog. Ma che, non raramente, per riferire o argomentare una ovvia posizione secondo la sana dottrina cattolica, appoggiata sulla Bibbia con il suo universo antropomorfo, bisogna far ricorrere a un passo di Ratzinger pre papa o papa.
Mi sembra eccessivo; e persino poco rispettoso dell’ex papa.