Mi chiama un lettore: dopo tanti anni è ancora fiducioso sulla fede? Sì, rispondo. “La ringrazio” dice lui

Mi chiama da Modena un lettore a me sconosciuto, di nome Renzo, ottant’anni. Mi chiede se ho ancora quella fiducia sull’attualità della fede cristiana di cui avevo scritto nel 1995. Gli dico di sì e lui esulta con me. Nel primo commento il racconto di questo bell’abbraccio telefonico.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Attualità della fede. “Ho avuto una discussione con un amico che ascolta ogni giorno il padre Livio, di Radio Maria, ed è diventato pessimista sulla fede e sulla vita: tutto va a rotoli, arriva il castigo di Dio. Allora caro Luigi mi sono ricordato di un suo libro, Cerco fatti di Vangelo, che è del 1995. Sono andato a prenderlo e ho trovato questa frase che avevo sottolineato: ‘I fatti che racconto in questo libro attestano una straordinaria attualità del Vangelo nell’Italia di oggi. Inducono a pensare che la vita cristiana, osservata nelle cose essenziali, sia meno precaria nel nostro popolo di quanto non dicano le statistiche o le inchieste d’opinione’. Ho letto le sue parole all’amico, che mi ha detto: sono passati trent’anni, vedrai che ora non la pensa più così. Siccome lei nel volume aveva messo indirizzo e numero di telefono, l’ho chiamata per sapere se aveva cambiato opinione”. No, caro Renzo, gli ho risposto: “La penso ancora così. Tant’è che poco fa ho consegnato a un editore un nuovo volume, realizzato insieme al collega giornalista Ciro Fusco, che è intitolato Fatti di Vangelo in pandemia, in esso sosteniamo che il comportamento degli italiani in questa stagione così difficile, in alcuni che sono morti, in tanti guariti e in tutti quelli che si sono mossi per aiutare il prossimo, attesta la vitalità della fede cristiana”. “La ringrazio, sono contento di queste sue parole” mi ha detto Renzo. “E io sono felice della sua chiamata”.

    6 Settembre, 2021 - 21:58
  2. Clodine-Claudia Leo

    Ricordo la prima volta che ti vidi, Luigi, nella Basilica del Sacro Cuore in Via Marsala, presso la Stazione Termini , 13 anni fa. Non ti conoscevo, non avevo ancora letto nulla di te ma qualcosa , nella locandina che annuncia quella breve conferenza, mi incuriosì e così partecipai, invitata dai salesiani. Mi affascinasti , perché il tuo parlare pacato, profondo, scandito da lunghi silenzi , raccontava di un uomo autentico , di una autenticità resa palpabile da un vissuto denso di sfide, di prove, e perciò portatore di un annuncio di fede vissuta sulla propria carne. Questo fece si che in seguito ti seguissi su questo blog ed in presenza., Ti seguii perché catturata proprio da quel tuo essere diverso dai tanti professori emeriti, cattedratici , sacerdoti sapienti che avevo seguito ed ascoltato nelle varie aule magne. Questo per dire che la fede è prerogativa dell’autenticità di coloro i quali , pur essendo e vivendo nel mondo non ne vengono assorbiti , hanno qualcosa di diverso, una distintiva appartenenza al diverso per antonomasia che è Gesù Cristo il soprannaturale, il Divino, l’Umano, differente da tutto ciò che sia mai esistito sulla terra. Differente da Mosè, Elia , il Battista ed ogni altro profeta ,’differente sulla Croce, differente per essenza e natura, nella Gloria ,nel Tempo e per l’Eternità.
    Che la società sia cambiata notevolmente, che sia attraversata da forze luciferine è una realtà questa, palpabile, che ci sovrasta.. Che oggi non si creda nella Verità di Gesù Cristo lo è anch’essa purtroppo e che gran parte dei cristiani manchi di coerenza tra ciò che dice e ciò che professa fino al punto di rinnegare la Verità lo è ancora di più . Ma questo fenomeno regressivo ha superato il singolo inglobando a sé ogni altra forza contraria atta a collaborare perché il nome di Cristo venga cancellato dalla storia, da ogni vita, tolto di mezzo. Un tradimento, insomma, in piena regola, che gli stessi cristiani, senza forse rendersene conto mettono in atto e così Gesù è uguale a qualsiasi altro profeta, uno uomo tra i tanti apparso in preciso momento storico, Cristo è acqua che zampilla ma si preferiscono le cisterne di fango. Allora, esorto tutti gli uomini e le donne di fede, autentici adoratori del Dio vivente, ad invocare lo Spirito Santo perché la fede venga incoraggiata, testimoniata, annunciata, vissuta. E’ infinitamente necessario più dell’acqua, del cibo, del pane, e di ogni altra -seppur nobile- causa.

    7 Settembre, 2021 - 17:54
  3. maria cristina venturi

    “lo scopo del Sinodo […] non è produrre documenti, ma «far germogliare i sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire le speranze, stimolare la fiducia, fasciare le ferite, intrecciare relazioni, resuscitare un’alba di speranza, imparare le une dalle altre e creare un immaginario positivo che illumini le menti, infiamma i cuori, dia forza alle mani”
    Così ,il documento programmatico del Sinodo sulla Sinodalita’ della Chiesa cattolica. Speriamo almeno che sogni, visioni ,profezie e la creazione di un immaginario siano ispirati dallo Spirito Santo e non da quell’ Altro.
    E’facile essere ingannati se si lascia la ragione per andare nel regno dell’immaginario.

    8 Settembre, 2021 - 8:34

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