Francesco: vaccinarsi e incoraggiare tutti a vaccinarsi è un atto d’amore

“Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore”: così Papa Francesco in un messaggio “ai popoli dell’America Latina” in occasione della campagna di vaccinazione contro il COVID-19. Lo condivido e lo riporto nei primi due commenti.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Per porre fine alla pandemia. Con spirito fraterno, mi unisco a questo messaggio di speranza in un futuro più luminoso. Grazie a Dio e al lavoro di molti, oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia, ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri.
    Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società (cfr. Laudato si’, n. 231, cfr. Fratelli tutti, 184).

    18 Agosto, 2021 - 17:16
  2. Luigi Accattoli

    Per un futuro migliore. Vaccinarci è un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili. Chiedo a Dio che ognuno possa contribuire con il suo piccolo granello di sabbia, il suo piccolo gesto di amore. Per quanto piccolo sia, l’amore è sempre grande. Contribuire con questi piccoli gesti per un futuro migliore.
    Che Dio vi benedica e Grazie!

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/08/18/0504/01095.html#it

    18 Agosto, 2021 - 17:17
  3. Luigi Accattoli

    Voci dai vescovi delle Americhe. All’appello del Papa fanno eco le voci di diversi esponenti degli episcopati del Nord e del Sud America. Il messicano José Horacio Gómez, presidente dei vescovi degli Stati Uniti, si augura che con l’aiuto della fede le persone siano capaci di affrontare i rischi della pandemia e che potremo vaccinarci tutti. Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Città del Messico, invoca il ricorso alla vaccinazione dal Nord al Sud del continente poiché – afferma – siamo tutti interconnessi e la speranza deve essere senza esclusione. Il cardinale Hummes, dal Brasile, si fa portavoce delle stesse parole del Papa: vaccinarsi è un atto d’amore per tutti e precisa che gli sforzi eroici del personale sanitario hanno prodotto vaccini sicuri ed efficaci per tutta la famiglia umana. Di “responsabilità morale per tutta la comunità” parla il cardinale salvadoregno Rosa Chavez: “La nostra scelta di vaccinarci influenza gli altri. Anche il cardinale honduregno Óscar Rodríguez Maradiaga fa sentire il suo appoggio alla campagna di sensibilizzazione: “Abbiamo ancora da conoscere in merito al virus ma una cosa è vera: i vaccini autorizzati funzionano e salvano la vita, sono una chiave per un risanamento personale e universale”. Dal Perù, monsignor Miguel Cabrejos, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), si appella all’unità e torna sull’aspetto di protezione della nostra salute integrale invitando a vaccinarsi perché “la vaccinazione è sicura ed efficace”.

    https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-08/videomessaggio-sulle-vaccinazioni.html

    18 Agosto, 2021 - 17:18
  4. maria cristina venturi

    Il direttore generale dell’AIFA, Nicola Magrini, avvisa che il 30 settembre si chiuderà la campagna vaccinale di massa, inoltre che è stato centrato l’obiettivo fissato al raggiungimento di oltre il 70% della popolazione inoculato.

    “Il 30 settembre si chiude la campagna vaccinale di massa. Obiettivo centrato, raggiungeremo oltre il 70% della popolazione. Un grande risultato“.

    Magrini al Corriere della Sera parla anche dell’eventuale terza dose e chiarisce: “Parlare in modo generico di terza dose è un messaggio che confonde. Un richiamo anticipato non sarà per tutti, solo per gli immunodepressi come trapiantati, pazienti oncologici o coloro che fanno specifiche terapie immunosoppressive che è stato dimostrato beneficiano di una terza dose per raggiungere una buona immunità”.

    Il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco ha aggiunto che “le persone che non appartengono a queste categorie possono stare tranquille” inoltre che “le due dosi già ricevute garantiscono una eccellente protezione”.

    Poi sulla dose vaccinale da fare ogni anno dice che “sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi”.

    Sul costo aumentato dei vaccini e sull’effetto monopolio delle farmaceutiche il dg AIFA crede “sia stato motivato dagli investimenti sulla produzione e la distribuzione di vaccini efficaci anche contro le varianti virali da rendere disponibili già nei primi 2 trimestri del 2022”, poi spiega che “questo aumento dei prezzi sia completamente difendibile sul piano etico è da valutare in modo approfondito, tanto più che siamo in una fase di enorme espansione del mercato”.

    19 Agosto, 2021 - 15:19

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