Sono pieno di spavento per l’Afghanistan. Non ho al momento il tempo e la forza per una lettura d’insieme ma voglio dire ai visitatori il mio spavento. Ci provo nei primi tre commenti.
Sono pieno di spavento per l’Afghanistan
9 Comments
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Sofferenza infinita. Sono spaventato per la sofferenza infinita di un popolo esposto ancora e ancora a terribili taglieggiamenti. Le donne ricacciate in schiavitù. Ogni innocente rispetto al dramma collettivo. I giovani presi nella spirale dell’odio. Gli occhi dei bambini spettatori d’ogni macello.
Incapacità del mondo islamico. Spaventato dalla perdurante incapacità dell’insieme del mondo islamico a farsi carico delle proprie tragedie: perché in quel paese, come in tanti altri, sono dei musulmani che crocifiggono altri musulmani. Tremo per i musulmani disarmati che pregano, ai quali guardo come a fratelli.
Impotenza del Nord del mondo. Amareggiato dall’impotenza dell’Occidente come già della Russia – e dunque del Nord del mondo – a portare a quelle popolazioni un vero aiuto che andasse oltre la presenza militare, e che infine si è arreso, divenuta palese l’insufficienza di quella presenza.
Dio abbia pietà dell’Afghanistan. Dio abbia pietà di noi. L’uomo abbia pietà dell’uomo.
https://gpcentofanti.altervista.org/una-lettura-diversa-sullafghanistan/
Mi associo Luigi al tuo grido di pietà . Sono sgomenta e addolorata per il popolo afgano che da molti decenni orami non riesce a vivere in pace .
È sconvolgente pensare all’immenso ammontare di danaro che è stato speso per fomentare la guerra e che avrebbe potuto essere utilizzato per creare benessere e prosperità.
Ada Murkovic
Speriamo che questa esperienza tragica tolga agli occidentali la voglia di fare nuove guerre per “esportare la democrazia” e ai musulmani moderati di rivolgersi ad altri se non a se stessi per cambiare e migliorare i propri paesi. Se il prossimo sara’ l’Iran, consiglierei agli iraniani di considerare bene il trattamento sleale riservato agli afgani che hanno collaborato con la coalizioni occidentale. Le immagini degli uomini aggrappati agli aerei , che cadono nel vuoto, credo siano molto espressive: non vi fidate degli occidentali, privi del senso dell’onore e della lealta’ ,pronti a usarvi e poi gettarvi .
La vicenda dell’Afghanistan mi colpisce tanto che non sento più nemmeno l’interesse di ascoltare i telegiornali. Si può discutere quanto si vuole, ma c’è un fatto documentato che non può essere negato. Giustamente Maria Cristina Venturi parla di coloro che si sono aggrappati alle ali o al carrello degli aerei in partenza, andando incontro a una morte sicura. E’ una testimonianza agghiacciante!
È necessario un rinnovamento con l’aiuto di tutti. Già far parlare liberamente (entro i normali limiti) le persone è un grandissimo e talora coraggioso contributo. https://gpcentofanti.altervista.org/manuale-della-rivolta-di-lilliput/