Ho capito che valori stabili vogliono anche dire incertezza

Poche notizie e nessuna nuova anche oggi. Le rilevazioni di febbre, saturazione, pressione, battito, ossigeno nel sangue sono stabili e questo è buon segno. Buono di sicuro rispetto al tumulto dei giorni scorsi. Ma con questa polmonite da Covid pare che la tenuta non basti alla guarigione. Ho ancora insufficienza respiratoria sostanziale e – se ho capito – crescente esposizione a insorgenze infiammatorie. Debbo tenere giorno e notte la mascherina dell’ossigeno. A parte il fastidio che ne viene, con bocca e gola aride, cartonate, resta il fatto che non si sa – non si può sapere – se i miei polmoni stanno riprendendosi o peggiorando. Sono anche possibili sgambetti del virus e potrebbero dovermi portare al piano terra dov’è la terapia intensiva. – Anche oggi ho potuto avere la Comunione insieme al compagno di stanza latinista. Poveri di tutto ma abbracciati al Signore. Il padre Giulio ha detto che verrà tutti i giorni.

6 Comments

  1. alphiton

    Grazie Luigi, perché condividendo questa fase così delicata delle tua vita, fai di essa uno strumento di edificazione spirituale per tutti.

    Alberto Farina

    4 Dicembre, 2020 - 9:46
  2. Clodine-Claudia Leo

    Mi unisco ad Alberto Farina, perché, condividere quando si è provati manifesta una notevole forza interiore. Non è facile quando senti di non stare bene e in alcuni momenti sembra che incombano nuvoloni e il sole va e poi torna e a volte si scorge a malapena.
    Noi romani la chiamiamo “gnagnarella” dell’anima, tipo quella pioggerella fastidiosa che ti prende di sorpresa. La conosco, o quanto meno la ricordo , quando venni colpita molti anni fa da una brutta polmonite da virus, scoperta in modo insospettato. Non sentivo nulla di importante, nulla che la facesse presagire se non una tosse secca, sporadica anche, nessuna febbre giusto la debolezza ma avendo da accudire 2 bambini piccoli in età scolare non potevo permettermi di certo alcun tipo di riposo.
    Scoprii per puro caso di essere grave quando, portando i bambini al controllo pediatrico di routine, il medico riconobbe dal mio colorito, dal tipo di tosse ma soprattutto dal sudore della fronte che qualcosa non andava. Mi fece scoprire le spalle e dall’ambulatorio al Policlinico Umberto I fu tutt’uno.
    Entrai a Novembre e uscii che era Pasqua.
    Stetti male, molto male perché i polmoni indeboliscono l’organismo. Eppure passò. Lasciando cicatrici ancora visibili alla lastra ma, passò. Per questo dico a Luigi di non abbattersi. E’ vero che il Covid Sars 19 è quello che è, ma le brutte bestie ci sono sempre state e alla fine, con l’aiuto di Dio, se ne esce. Un abbraccio Luigi, non ti lasciarti abbattere dalla gnagnarella, ti prego!

    4 Dicembre, 2020 - 10:46
  3. Alberto Farina e Clodine hanno detto cose bellissime alle quali mi associo.

    4 Dicembre, 2020 - 14:38
  4. Luigi Accattoli

    Infatti anche io l’ho saputo oggi. Il premio è per la raccolta di storie di Vangelo in pandemia che vado conducendo qui nel blog. Avevo deciso di partecipare al concorso convinto che andassero fatte conoscere…

    4 Dicembre, 2020 - 18:15
  5. ada

    Bravo Luigi! Hai doppiamente vinto il premio: una volta per ciò che stavi raccontando e l’altra per ciò che stai testimoniando ora mentre vivi di persona ciò che raccontavi. Un abbraccio e tanta preghiera
    Ada Murkovic

    5 Dicembre, 2020 - 1:14

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