Il bacio di Giuda nel mosaico delle storie di Cristo di Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna, Secoli V/ VI (493 – 526) – Con questa immagine sobria e regale del Cristo tradito dall’amico Giuda segnalo la registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo. Qui sotto il link all’audio, nel primo commento un’interpretazione del bacio del traditore fornito dallo psicanalista Massimo Recalcati Your browser does not support the audio element.
Foto di Giovanni Benzoni per introdurre un mio articolo, pubblicato dalla rivista Il Regno, sul suicidio come grido a Dio: un argomento che Giovanni, papà di un ragazzo suicida, mi aveva proposto e che io infine ho trattato dopo la sua morte ma in obbedienza alla sua richiesta. Nei commenti l’intero articolo che la rivista ha intitolato Suicidio e preghiera. Le ultime parole di chi si uccide
“Gli si avvicinò e disse ‘Rabbi’ e lo baciò”: il bacio di Giuda come è scolpito da Giovanni Pisano nel pulpito del Duomo di Pisa, uno scontro di occhi ancora più diretto rispetto a quello dipinto – in sorprendente coincidenza di tempo: a inizio Trecento – da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova. Con questa immagine introduco la scheda della lectio di Pizza e Vangelo che faremo domani, 28 ottobre, via Zoom alle 21.00, dedicata appunto alla cattura di Cristo com’è narrata dal Vangelo di Marco al capitolo 14. Nei commenti trovi l’intera scheda e l’invito dei naviganti a collegarsi
Orazione di Cristo nell’Orto degli Ulivi di Duccio di Buoninsegna – tra 1308 e 1311 – Siena Museo dell’Opera del Duomo – con questa immagine introduco la registrazione audio della lectio di Pizza e Vangelo sulla Notte del Getsemani che abbiamo fatto lunedì 14 ottobre via Zoom. Qui sotto il link all’audio, nel primo commento una mia nota alle parole di Gesù: “Ecco il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori” Your browser does not support the audio element.
Eugène Delacroix – Agonia nel Giardino del Getsemani – 1861 – per introdurre la scheda della lectio che faremo lunedì 14 a Pizza e Vangelo, via Zoom alle 21.00, leggendo dal capitolo 14 di Marco i versetti nei quali Gesù supplica il Padre che gli sia risparmiata la passione e la morte. Diremo che quella – per noi cristiani – fu la notte più importante della storia. Nei commenti l’intera scheda
Foto del vescovo Luigi Bettazzi che è sulla copertina della biografia che ne ha scritto – per la San Paolo – il collega Alberto Chiara. Prendendo spunto da questo volume uscito ora e dal testo postumo del vescovo “A tu per tu con Dio” (EDB 2023) ho pubblicato sulla rivista Il Regno una mia memoria di Bettazzi sostenendo che questo patriarca vissuto cent’anni è stato vittima, nella nostra Chiesa, di un’ingiusta sottovalutazione che perdura dopo la morte. Nei commenti riporto la stesura originaria dell’articolo, che ho dovuto ridurre perchè potesse entrare nella pagina della rubrica che tengo sulla rivista
Nicolaj Nikolaevich Ge – L’entrata di Cristo nell’Orto degli Ulivi – 1889: con questa tela del pittore russo amico di Tolstoj segnalo la pubblicazione della registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo, che tenemmo in collegamento Zoom il lunedì 30 settembre, leggendo – dal capitolo 14 di Marco – la conversazione che Gesù e il discepoli conducono lungo il cammino che li porta dal Cenacolo al Getsemani. Qui sotto trovi il link all’audio, nei commenti uno spunto sull’immagine proposta dal pittore Your browser does not support the audio element.
“Coscienza – Giuda” di Nikolai Nikolaevich (1891): mostra in primo piano Giuda che osserva i Dodici che con Gesù, usciti dal Cenacolo, si avviano verso il Giardino degli Ulivi. Secondo il grande pittore russo questo è’ il momento nel quale l’Iscariota si chiede: vado con loro o vado a tradirli? Con questa immagine introduco la lectio di Pizza e Vangelo che faremo domani sera alle 21.00, via Zoom, per leggere dal capitolo 14 di Marco il brano nel quale il Maestro preannuncia ai discepoli che tutti l’abbandoneranno di lì a poco, non appena verrà catturato. Nei commenti l’intera scheda
“Le mani”, scultura di Auguste Rodin (1870-1917): con questa immagine chiedo aiuto ai visitatori per una mia ricerca di testi di suicidi: ultime parole, biglietto lasciato sul tavolo, lettera, testamento. Nel primo commento dico perché faccio questa indagine. L’interpretazione della scultura di Rodin come mani della solitudine e della disperazione è mia: l’artista l’aveva intitolata soltanto “Le mani”. Mani che uno può usare anche contro se stesso. Uno spunto per tale interpretazione mi è venuto dalla copertina del fascicolo della rivista Servitium intitolato “Togliersi la vita”, marzo/aprile 2018
Salendo sul Monte Conero (Ancona) nei giorni della vacanza agostana, ho fotografato questa lapide che si trova all’ingresso dell’Eremo Camaldolese detto Badia di San Pietro, che fu tale fino al 1860 e che oggi è un albergo. La scomunica – qui detta scommunica dal latino excommunicatio – mirava a proteggere la clausura monastica maschile di quell’Eremo, alla pari con la scomunica che ai tempi era riservata agli uomini che avessero violato la clausura dei monasteri femminili. Nei commenti un richiamo a Teresa di Lisieux che vivamente si stupiva di queste scomuniche e una mia divagazione sulla sciolta facilità delle scomuniche fino a tempi recenti
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