La visita del presidente ucraino al Papa conferma quanto era già chiaro riguardo alla straordinaria difficoltà della missione di pace della Santa Sede: essa per avere una qualche verosimile efficacia dovrebbe essere accettata da ambedue le parti, ma è chiaro che Mosca non lascia spiragli e ora è due volte evidente che Kiev è altrettanto sorda. Nel primo commento le parole di totale chiusura venute ieri da Zelensky tramite Telegram e Twitter. Nel secondo una mia lettura di quelle parole.
Zelensky ringrazia per l’aiuto ma polemizza sul ruolo del Papa
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Zelensky dixit – Così il presidente ucraino ha commentato la visita in Vaticano attraverso i suoi profili Telegram e Twitter: «Incontro con Papa Francesco. Sono grato per la sua personale attenzione alla tragedia di milioni di ucraini. Ho anche richiamato le decine di migliaia di bambini deportati. Dobbiamo fare ogni sforzo per riportarli a casa. Inoltre, ho chiesto di condannare i crimini russi in Ucraina. Perché non può esserci uguaglianza tra la vittima e l’aggressore. Ho anche parlato della nostra formula di pace come dell’unica formula efficace per raggiungere una pace giusta. Gli ho offerto di unirsi alla sua attuazione».
Mia nota. Chiedere al Papa di condannare i crimini russi in Ucraina è sia un misconoscimento, sia un altolà a ogni ipotesi di possibile mediazione della Santa Sede. Misconoscimento perché il Papa ha tante volte parlato di aggressione e di invasione, di violazione del diritto internazionale. Ha dunque condannato la sostanza della responsabilità russa e mai ha messo le due parti su un piano di uguaglianza. La richiesta del presidente ucraino vorrebbe dunque dalla Santa Sede una campagna condannatoria, che ovviamente non potrà esserci. E chiedendo quanto non potrà essere dato egli pronuncia un altolà a futura memoria. Il resto delle sue parole deriva con logica severa di questa affermazione apodittica.
Zelenskyj fa e dice quello che gli ordinano i suoi burattinai. Basta guardarlo: sempre vestito uguale ,lo sguardo fisso e un po’ allucinato, non si lascia mai sfuggire una parola fuori dal copione imparato a memoria ,mai un sorriso, mai semplice moto di umanita’ .
Non serve a nulla incontrarsi con un burattino.
Ieri 13 maggio anni avversario dell’apparizione della Madonna a Fatima :
La Madonna si rivolge cosi’ ai tre bambini «Non abbiate paura! Non vi farò del male!” “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che vuole mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e in supplica per la conversione dei peccatori?” . “Pregate il Rosario ogni giorno, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra”.
https://gpcentofanti.altervista.org/testimoniare/
I popoli sono con il papa. Bisogna dare potere ai popoli. Come? Favorendo le vie dell’autentica e libera formazione di ciascuno. Cercando, scoprendo, sempre più quali sono queste vie. Sono strade che portano in una nuova era, quella dell’uscita dal tecnicismo imperante.
La situazione attuale non favorisce l’emergere di guide politiche mature, che sappiano valutare con equilibrio le vere esigenze della difesa e i punti sui quali bisogna cedere per evitare sofferenze enormi della gente.
13 maggio non è una data casuale, è la Madonna di Fatima, la data della prima apparizione della Vergine nel 1917. Il 5 maggio di quell’anno, precisamente, nel pieno della prima guerra mondiale, papa Benedetto XV invitò i cattolici in giro il mondo a unirsi nella preghiera per la pace. Otto giorni dopo, il 13 maggio, la Vergine appare a tre pastori portoghesi con l’impegno di incontrarsi ogni 13 del mese. Il 13 maggio, questa volta nel 1981, Giovanni Paolo II subì un attentato in Plaza de San Pedro. Il 13 maggio il presidente ucraino è sbarcato a Roma.
Vangelo di lunedì 15 maggio e commento
https://gpcentofanti.altervista.org/fin-dal-principio-un-criterio-decisivo/
Vangelo di martedì 16 maggio e commento
https://gpcentofanti.altervista.org/la-conoscenza-apparente/
“Bloccato dal Presidente ungherese Orban l’ottavo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina dell’European Peace Facility.”
Capito il linguaggio usato dall’ Europa? Chiamano il piano di aiuti militari all’ Ucraina “‘ Piano europeo per facilitare la pace” questi ipocriti al cubo . Come le guerre scatenate dagli Usa erano tutte “umanitarie” ,e i bombardamenti di Kosovo, Libia, Siria, con centinaia di migliaia di vittime civili ” aiuto alla popolazione” .
Una volta cambiato il linguaggio si puo’ fare passare per buono ogni orrore, come prefisse Orwell in 1984″ La guerra e’ pace e la pace e’ guerra “
Operazione militare speciale. E che ne dici, come cambiamento del linguaggio, dell’operazione militare speciale? Non è speciale?
Frequento questo blog da qualche anno e ho sempre apprezzato la qualità dei contenuti e lo stile garbato. Noto però che, ultimamente, a parte Don Centofanti che linka gli articoli del suo blog, non interviene quasi più nessuno, se non Mcv. Costei, con le sue sparate, le sue bizzarrie, talvolta le sue sciocchezze, riproposte in modo martellante, ha sfiancato tutti. Probabilmente Maria Cristina sarà tronfia di quanto ha ottenuto, pensando che, se gli altri si sono via via sfilati, allora è lei ad aver ragione. Non è così: soltanto non ce la facciamo più a reggere il ritmo di tante corbellerie sfornate a guisa di mitragliatrice.
Alberto Farina
Ad Alberto Farina. E’ vero, non c’è più nessuno – quasi nessuno – che commenta. Ma i visitatori sono comunque numerosi e a me non importa che negli anni vi sia stato questo cambiamento. Diciamo che non lo interpreto male: io continuo a svolgere il mio lavoro con l’animo di sempre e – come sempre – cerco la via per risultare utile, o minimamente stimolante, a chi mi legge. Ti ringrazio d’aver lasciato questo saluto. Festeggerò ogni tuo ritorno.