Zaccheo sul sicomoro Papa Francesco Montale e Borges

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Lasciamoci misericordiare. Oltre a riconoscere chi lo cerca, Gesù l’anticipa. Lo vediamo nel gioco di sguardi con Zaccheo. Questi «cercava di vedere chi era Gesù» (v. 3). È interessante che Zaccheo non cercava solo di vedere Gesù, ma di vedere chi era Gesù: cioè di capire che tipo di maestro fosse, quale fosse il suo tratto distintivo. E lo scopre non quando guarda Gesù, ma quando viene guardato da Gesù. Perché mentre Zaccheo cerca di vederlo, Gesù lo vede per primo; prima che Zaccheo parli, Gesù gli parla; prima di invitare Gesù, Gesù viene a casa sua. Ecco chi è Gesù: colui che ci vede per primo, colui che ci ama per primo, colui che ci accoglie per primo […]. Ogni conversione nasce da un anticipo di misericordia, nasce dalla tenerezza di Dio che rapisce il cuore. Se tutto quello che facciamo non parte dallo sguardo di misericordia di Gesù, corriamo il rischio di mondanizzare la fede, di complicarla, di riempirla di tanti contorni: argomenti culturali, visioni efficientiste, opzioni politiche, scelte partitiche… Ma si dimentica l’essenziale, la semplicità della fede, quello che viene prima di tutto: l’incontro vivo con la misericordia di Dio […]. L’invito di oggi è: lasciati “misericordiare” da Dio. Lui viene con la sua misericordia.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/09/21/0724/01477.html

    22 Settembre, 2019 - 22:29
  2. Luigi Accattoli

    Eugenio Montale nei “Diari del 71” ha questi quattro versi che trovo ironici e struggenti:

    Si tratta di arrampicarsi sul sicomoro
    per vedere il Signore se mai passi.
    Ahimè, non sono un rampicante ed anche
    stando in punta di piedi non l’ho mai visto.

    da “Tutte le poesie”, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano, 2004

    Al sicomoro di Zaccheo – cioè al desiderio dell’incontro che salva – Montale aveva già accennato in “Iride”, che è in “Silvae”, una raccolta del 1944-1950 poi confluita in “La Bufera e altro” (1957). “Se t’avventuri / fuor dell’ombra del sicomoro” sono le parole che in “Iride” ci dicono la tentazione dell’allontanamento dal cristianesimo legata alle vicende della guerra mondiale.

    22 Settembre, 2019 - 22:51
  3. Luigi Accattoli

    Da Montale a Borges. Pur tentato d’allontanarsi e inabile a salire sul sicomoro, Montale resta a lungo, per tutta la vita io credo, “in punta di piedi” all’ombra di quell’albero “per vedere il Signore se mai passi”. A mio sentire è lo stesso atteggiamento d’un altro poeta agnostico del secolo scorso, cercante e non trovante come Montale, Jorge Luis Borges. Nella poesia “Cristo in croce” di Borges, che apre la raccolta “I congiurati” (1986), ci sono queste parole che mi paiono essenziali: “Non lo vedo / e insisterò a cercarlo fino al giorno / dei miei ultimi passi sulla terra”.

    22 Settembre, 2019 - 23:03
  4. Luigi Accattoli

    Che dice Francesco all’umanità di oggi, che pare farsi tutta agnostica come Montale e come Borges? Dice che se l’apposti, il Signore si farà trovare. Se resti sulla punta dei piedi, se sali sul sicomoro, se continui a cercarlo fino al giorno dei tuoi ultimi passi.

    Con questa invocazione perchè il Signore ci guardi per primo, do la buonanotte ai miei visitatori.

    22 Settembre, 2019 - 23:14
  5. ada

    Grazie Luigi! Buona notte anche a te
    Ada Murkovic

    23 Settembre, 2019 - 0:03

Lascia un commento