«Ricordo una scena che ebbi la possibilità di osservare durante un viaggio, in una nunziatura. Il Papa si aiutava già con un bastone. Lo teneva in mano. C’era uno specchio. Si ferma davanti allo specchio mentre noi l’osserviamo incuriositi e con il bastone minaccia se stesso nella sua immagine riflessa: vedi di camminare dritto»: il racconto (riportato da Avvenire del 28 aprile) è di Piero Marini, per 18 anni cerimoniere di Giovanni Paolo e di Benedetto. Mi è piaciuto e gli ho dedicato un bicchiere di Vino Nuovo.
Wojtyla a se stesso: vedi di camminare dritto
10 Comments
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CHIEDO SCUSA A LUIGI. MA…..
il grande maestro Maasaki Suzuki dirigerà il Yale Schola Cantorum & il Yale Baroque Ensemble ne “La Passione Secondo Matteo” di Johann Sebastian Bach. L’ingresso (a partire dalle ore 19:30) è libero fino ad esaurimento posti. Ricordo che il maestro Suzuki è uno dei massimi interpreti a livello mondiale di quel genio musicale che è Bach e io prediligo il suo modo di interpetare il Grande Maestro.
Chi può, cerchi di esserci a questo appuntamento di altissimo livello!!!
Purtroppo io lo mancherò per altri impegni.
Fortunato chi potrà intervenire.
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE A ROMA
mercoledì 11 maggio 2011
ore 20 (ingresso a partire dalle ore 19,30)
La Passione ha una durata complessiva di circa 3 ore
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
AVVISO SACRO
Passione secondo San Matteo
Yale Schola Cantorum
Masaaki Suzuki, direttore
Juilliard415 – Yale Baroque Ensemble
Robert Mealy, konzertmeister
Karol e Maasaki.
Due diversi direttori d’orchestra, due diversi tipi di bastone/bacchetta, due diverse orchestre, la partitura di entrambi è un capolavoro
🙂
Le persone veramente intelligenti sanno guardare se stesse con ironia. Qui c’è però qualcosa di più, la volontà di dominare le proprie insufficienze. “Camminare diritti”: credo che questo possa essere inteso soprattutto in senso spirituale.
A me invece piace pensare che un papa come GP II, da amante del nuoto, delle camminate… si riferisse proprio al suo corpo, insegnandoci la cura di questo meraviglioso nostro essere carnali.
“Vedi di camminare dritto”, come dico al mio papà che si incurva:
non cedere,
stai dritto,
guarda in faccia il mondo.
…eh..camminare dritto per un parkinsoniano è quasi impossibile -togliamo il quasi- [lo so perché mia madre fu letteralmente assalita dal morbo in giovane età perciò…conosco la bestia, purtroppo] e forse l’ammonire se stesso era un modo, magari inconscio, di esorcizzare, “gabbare” la malattia, parlare con essa nel tentativo di ammansirla, renderla docile alla propria volontà pur convivendoci e accettandola in tutta la sua brutalità e aggressività. Sono solo supposizioni, tentativi per entrare in sintonia col sentire profondo di questo uomo straordinario!
Io metterei insieme le opinioni di Nico e Antonella, facendone un tutt’uno, e facendola “mia opinione”.
C’è anche il narcisismo tipico degli attori.
Domanda: “Cosa è meglio, sapere dove andare senza sapere come o sapere come andare senza sapere dove ?
E vano, vanno, ma dove andranno ?
Decisamente meglio sapere dove andare, poi il come viene di conseguenza..
Giusto spunto, solo che qui intorno nessuno sa dove va né come arrivarci.
Il cielo sta su o giù o dentro di noi ? Gesù salì e scomparve alla vista dicendo “non mi vedrete più” Però disse anche che il vino lo avrebbe bevuto di nuovo. Boh, non si capisce più nulla !