Williamson: “Chiedo perdono davanti a Dio”

“Il Santo Padre e il mio Superiore, il Vescovo Bernard Fellay, mi hanno chiesto di riconsiderare le dichiarazioni da me rilasciate alla televisione svedese quattro mesi fa, per il fatto che le loro conseguenze sono state così gravi. Tenendo conto di queste conseguenze, posso affermare in tutta sincerità che mi rammarico di aver espresso quelle dichiarazioni, e che se avessi saputo in anticipo il danno e il dolore che avrebbero arrecato, soprattutto alla Chiesa, ma anche ai sopravvissuti e ai parenti delle vittime che hanno subito ingiustizie sotto il Terzo Reich, non le avrei rilasciate. Ho espresso alla televisione svedese solo un’opinione (…”Io penso”…”Io penso”…) di un non-storico, un’opinione formatasi 20 anni fa sulla base delle prove allora disponibili, e da allora raramente espressa in pubblico. Gli eventi delle ultime settimane e il consiglio dei superiori della Fraternità San Pio X mi hanno convinto di essere responsabile della pena che ne è derivata. Chiedo perdono davanti a Dio a tutte le anime che si sono onestamente scandalizzate per ciò che ho detto. Come ha affermato il Santo Padre, ogni atto di violenza ingiusta contro un uomo ferisce tutta l’umanità. +Richard Williamson, Londra 26 February 2009 – E’ inevitabile che gli scandali avvengano, l’importante è trarne – se possibile – un insegnamento. Stavolta a mio parere è stato possibile. Immagino che domani si possa avere un vantaggio anche dalla ritrattazione delle ripetute affermazioni dello stesso Williams e del confratello vescovo lefebvriano Tissier de Mallerais sul Concilio, sulla riforma liturgica di Paolo VI e sulle eresie di cui sarebbe responsabile il teologo Joseph Ratzinger. Vedi post dal 24 gennaio al 4 febbraio.

39 Comments

  1. fiorenza

    E adesso, pover’uomo?

    26 Febbraio, 2009 - 17:55
  2. La vita continua ad andare avanti per Williamson e per tutti gli altri cristiani e non cristiani.
    Dopo Williamson restiamo in attesa della conversione di tutta la Chiesa.

    26 Febbraio, 2009 - 18:03
  3. mattlar

    Del tutto apprezzabile la dichiarazione. E devo dire che manifesta anche un certo coraggio da parte dello stesso williamson: non è facile ammettere i propri errori e chiedere scusa, specialmente quando le cose si mettono in modo così clamoroso e schiacciante contro se stessi. Credo che si debba riconoscere a Williamson di essere una persona che ha dignità.

    26 Febbraio, 2009 - 18:20
  4. tonizzo

    Ma mi faccia il piacere, vent’anni fa si sapeva perfettamente tutto o quasi delle camere a gas, dell’Olocausto e della soluzione finale. Schindler’s List è un film del 1993, Exodus della fine degli anni 50. L’opinione di un “non-storico”? Anche presunti storici negano l’esistenza di tutto questo e dello sterminio di 6 milioni di esseri umani. Eccellenza, le sue scuse sono così piene di sbavature da riuscire quasi più ridicole delle sue dichiarazioni.

    26 Febbraio, 2009 - 18:33
  5. Nino

    Mattlar con pie intenzioni ci dice che “non è facile ammettere i propri errori e chiedere scusa, specialmente quando le cose si mettono in modo così clamoroso e schiacciante contro se stessi.”

    ——————————————-
    Vedi matt, qui non si tratta di ammettere di essere passati con il rosso a semaforo verde, rubricabile nella categoria dell’errore.

    Questa è roba da KKK.

    E’ connivenza con la più grave delle colpe di cui si è macchiato un popolo in tutta la storia dell’umanità.

    Williamson, non è un illetterato o un povero rimbambito sotto attacco da qualche malattia della mente. E’ un V E S C O V O ovvero un pastore di uomini e di anime della Chiesa di Cristo, appena perdonato e riammesso.
    E con l’aggravante che non era e non è il solo della sua cara fraternità di san Pio X a pensarla così.

    Altrochè persona che ha dignità. Questo è un verme che ha aspettato perfino di essere cacciato dall’Argentina per recitare la parte del contrito una volta arrivato a Londra. Vergogna!

    Per me vale il commento del rabbino Kushner, da me citato in un post precedente e che ripeto:
    “Per un ebreo perdonare i nazisti * non significherebbe-Dio ne guardi- dir loro “Quello che avete fatto è comprensibile. Posso capire cosa vi ha indotto a farlo e non vi odio per questo. Ma significherebbe invece dire : “Quello che avete fatto è assolutamente mostruoso e vi mette fuori dalla categoria degli esseri umani . Ma rifiuto di darvi la possibilità di definire,me, una vittima . Rifiuto di permettere al vostro odio cieco di definire la forma e il contenuto della mia ebraicità. Io non vi odio; vi rifiuto. E allora il nazista rimarrebbe incatenato al suo passato e alla sua coscienza, ma l’ebreo sarebbe libero”.

    * ed io aggiungo : e chi è oggi connivente con il nazismo

    26 Febbraio, 2009 - 20:08
  6. Francesco73

    Viva le scuse, ma qui nel merito non è stato ritrattato nulla.
    E’ tutto annegato in una serie di dichiarate preoccupazioni “altre”: il danno arrecato alla chiesa e al papa, le conseguenze delle proprie dichiarazioni, il dolore suscitato in coloro che “hanno subito ingiustizie sotto il Terzo Reich” (sic), il consiglio dei superiori…
    Per fortuna che ci accontentiamo dei titoli grossi, e va bene così.

    Come ho detto più volte, meglio stendere un velo pietoso su tutta questa vicenda, chè a rimestarla si fa persino peggio.

    26 Febbraio, 2009 - 21:08
  7. Leonardo

    Visto che continuate, continuo anch’io. Williamson, fino a prova contraria, non ha ucciso, ferito o imprigionato nessuno. Ha solo espresso un’opinione aberrante e stupida. Perseguitare qualcuno per le sue opinioni è fascismo. Chi pensa come Nino è fascista dentro, anche se non lo sa.

    26 Febbraio, 2009 - 21:30
  8. Francesco73

    Concordo, è un’opinione aberrante e stupida, nemmeno ritrattata, a leggere bene.
    Ecco perchè non gli darei più importanza, e farei finta che queste scuse siano più che sufficienti. Per lui e suoi mandanti.

    26 Febbraio, 2009 - 21:37
  9. roberto 55

    Concordo con Francesco73 e propongo a Luigi di cambiare argomento.
    Un saluto a tutti.

    Roberto 55

    26 Febbraio, 2009 - 21:52
  10. Leonardo

    Sì, si potrebbe parlare, per esempio, del club dei fotoamatori di papà Beppino.

    26 Febbraio, 2009 - 22:01
  11. ignigo74

    sta di fatto che grazie agli ultimi casi di chiesa cattolica mediatica williamson-dare del boia ad Englaro(cfr Avvenire)-riammettere Levreviani ecc sono aumentati le richieste di sbattezzo e c’è in giro un bell’odio nei confronti della chiesa, complimenti vivissimi.

    26 Febbraio, 2009 - 22:22
  12. Nino

    Leonardo

    Preoccupati di non sapere mai le cose che ancora non sai di te.

    I fascisti “dentro”, e sanno benissimo cosa sono dentro, sono i negazionisti e quelli che come te semplificano sulle vergogne della storia cavandosela con luoghi comuni come “Perseguitare qualcuno per le sue opinioni è fascismo”.

    Per caso essere oggi negazionisti della shoah un opinione?

    E poi chi lo ha perseguitato?

    Qui si parla di un imbecille che si è fatto un autogol in scienza e coscienza.

    Chi ha espulso il tuo confratello Williamson è il paese in cui da venti anni, ogni giovedi alle 17, passeggiano in silenzio a Buenos Aires davanti alla Casa Rosada, in plaza de Majo, le madri di persone assassinate e fatte sparire nel nulla da restauratori del nazifascismo, che tutt’ora chiedono giustizia e verità.

    Per me il discorso su Williamson e sulla fraternità di san Pio X lo considero definitivamente chiuso.
    E te saluto (alla romana)

    26 Febbraio, 2009 - 22:22
  13. Nino

    Per caso essere oggi negazionisti della shoah è un opinione?

    26 Febbraio, 2009 - 22:23
  14. Massimo D

    Ma perché a Leonardo dà tanto fastidio Beppino Englaro?
    Io al suo posto (cioè se avessi la sua convinzione di aver fatto la cosa giusta e mi avessero fatto passare quello che ha passato) mi comporterei esattamente allo stesso modo: cercherei di affermare il principio per cui mi sono battuto a beneficio di altre persone nella mia condizione.
    Credo che si possa essere in disaccordo con Englaro, e criticare la sua posizione, ma trovo poco decente l’attacco alla persona che ha subito (anche da parte della stampa “cattolica”), nonché tutte queste battutine e allusioni di Leonardo, che sembrano suggerire chissà quale malafede o secondo fine della persona.

    26 Febbraio, 2009 - 22:47
  15. marta09

    Per me è un’emerita str…oltezza! (di nuovo se faccio pasticci da tag svizzero … Luigi perdonami e correggi)

    26 Febbraio, 2009 - 22:55
  16. TRX

    Per ignigo74:
    La storia del padre-boia è stata una forzatura di Repubblica che ha deformato una frase di un giornalista per fargli dire una cosa diversa ed avere così lo spunto per denigrare Avvenire.
    La vicenda la trovi spiegata qui:
    http://www.avvenire.it/Commenti/Basta+una+parola.htm

    Per avere un’idea più ampia di come Repubblica non sia nuova a deformare la realtà gettando fango sull’altrui operato, può essere utile leggere il libro “La vera questa – Analisi critica di un’inchiesta giornalistica” che puoi scaricare gratuitamente qui:
    http://www.avvenireonline.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf

    Salutissimi
    ________
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    26 Febbraio, 2009 - 23:11
  17. affus

    Massimo le origini della destra non risalgono alla rivoluzione francese , è cosa vecchia , questo discorso lo abbiamo superato …..
    Le origini della destra risalgono alla nascita della morale già nel libro della genesi , poi alla legge . Destra è sinonimo di legge , di giustizia …..
    Guardati questo sito e capirai
    http://www.conserv-azione.org/
    ha preso molto dal mio sito .

    27 Febbraio, 2009 - 0:47
  18. affus

    Caro Massimo sentiamo cosa dice geremia in quaresima .

    Alla Casa del re di Giuda dirai : “Amministrate la giustizia ogni mattina ,liberate l’oppresso dalla mano dell’oppressore , se no la mia ira divamperà come un fuoco .” Germia 21,

    Quindi il Signore ha sempre detto ai politici , non di praticare l’ugualitarismo ,che se lo sono inventati di sana pianta i nostri La Pira e company , ma di praticare la giustizia ogni mattina e non soltanto a giorni alterni .
    E’ questo che ci chiede il Signore a livello sociale e nella nostra vita . Poi i psicologismi e i discorsi efebici sul come vivere il vangelo, lasciano il tempo che trovano . E’roba per donnette . Riguardano piu il fariseo che si deve perfezionare spiritualmente e deve sistemarsi la coscienza , non il vero servo del Signore .

    27 Febbraio, 2009 - 8:16
  19. raffaele.savigni

    Affus, risciacquati bene la bocca prima di nominare un sant’uomo come la Pira, che amava i poveri senza cedere in nulla sulla dottrina, ed era devotissimo alla Vergine! La dottrina sociale della Chiesa è una realtà ben precisa e solida, non un’invenzione dei teologi della liberazione.

    27 Febbraio, 2009 - 8:50
  20. Massimo D

    A TRX: non so cos’abbia scritto Repubblica. A me è bastato leggere direttamente Avvenire perché mi venissero i brividi. Mi spiace, ma nell’epoca della rete, in cui tutto è filmato, registrato e recuperabile con un clic, dire una cosa e poi negare di averla detta è una strategia non funziona più.

    27 Febbraio, 2009 - 9:25
  21. Francesco73

    A proposito di teologia della liberazione, un pericoloso rivoluzionario come me consiglia a tutti la lettura del bel libretto della studiosa Silvia Scatena (scuola di Bologna) uscito in questi tempi per la Carocci (La Teologia della Liberazione).
    Una piccola introduzione al fenomeno storico, utile e ben fatta.

    27 Febbraio, 2009 - 9:38
  22. ignigo74

    TRX
    scusa ma le parole sono pietre.
    la parola boia c’è. e IN avvenire.
    sufficit.

    27 Febbraio, 2009 - 11:12
  23. Leonardo

    Nino può dire quello che vuole, ma la realtà dei fatti è evidente.
    Se Tizio uccide Caio, questo è un omicidio. Se Sempronio sessanta anni dopo dice che Tizio non ha ucciso Caio questa è un’opinione, che può essere assurda ma non fa di Sempronio né un complice né un connivente dell’omicidio. Punire Sempronio per le sue idee sbagliate è puro fascismo. Il resto è aria fritta.

    A Massimo D rispondo che papà Beppino mi dà moltissimo fastidio per le ragioni esaurientemente spiegate da Giuliano Ferrara in un suo recente editoriale:
    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=KV1A1

    Fino a quel che è successo subito dopo la morte di Eluana avevo sospeso il giudizio, ma ora mi pare che tutto sia molto chiaro. (Sul piano oggettivo, si capisce: della piena avvertenza e del deliberato consenso al male che ha fatto e sta facendo non sappiamo nulla e quindi ci asteniamo da qualunque giudizio nel foro interno)

    27 Febbraio, 2009 - 12:39
  24. Leonardo

    Ah, dimenticavo il caro Ignigo74: che rozzezza intellettuale, fanciullo mio! C’è la parola “boia” (in qualunque contesto, dentro qualunque tipo di ragionamento, struttura sintattica, intenzionalità, connotazione semantica: non importa basta che ci sia quella parola) e tanto basta? È per arrivare a questo bel risultato che i tuoi ti hanno fatto studiare (magari senza troppi sacrifici, perché mi pare di aver intuito che sei di famglia ricca, ma insomma … i soldi son soldi e tu sarai sicuramente andato in una costosa scuola privata).

    27 Febbraio, 2009 - 12:43
  25. Leonardo

    Scusate un’ultima deiezione: quando parlavo di non giudicare dicevo sul serio, ma questo vale anche per le troppo facili santificazioni. Mi pare di ricordare che qui vi siete molto entusiasmati per Ingrid Betancourt.
    Ora leggo questo:
    http://www.corriere.it/esteri/09_febbraio_27/alessandra_farkas_ingrid_piu_pericolosa_dei_rapitori_d4a5c950-0496-11de-bb75-00144f02aabc.shtml

    Intendiamoci: può essere tutto falso, un insieme di orribili calunnie; ma potrebbe essere tutto vero; oppure metà e metà. Comunque, vale sempre l’ammonimento biblico: maledetto l’uomo che confida nell’uomo.

    27 Febbraio, 2009 - 13:02
  26. Giampaolo

    Io trovo coerenti le scuse di Williamson, non ritratta ciò che ha detto, avendolo detto sulla scorta di una ricognizione storiografica (sulla quale si possono avere tutte le riserve che si vuole, ma che esiste. Se solo si rispondesse in sede scientifica a quelle “tesi”, e non se ne arrestassero gli autori, probabilmente non esisterebbe alcun negazionismo), si scusa delle sofferenze causate per ciò che ha detto in tempi in cui quel diceva non aveva alcuna risonanza. Il fatto fosse un Vescovo, ordinato illecitamente all’interno di una confraternita non certo oceanica quanto a presenze, non è un aggravante, era il vescovo di qualche decina persone, e diceva ciò che per lui era la verità. Del resto ai Vescovi è richiesta l’ortodossia nelle verità di fede, non di sposare precise prospettive storiografiche.
    Queste tesi, certo non da tutti, erano sostenute da molti e da molto tempo nella fraternità, chiunque li frequentasse lo sapeva, e nessuno gridava allo scandalo. Oggi invece si usano dichiarazioni datate per gettare, come sempre, fango sulla Chiesa, un film già visto.
    Non credo sia stato facile per una persona con la sua formazione e la sua età formulare queste reiterate scuse, per questo anch’io come Mattlar ne riconosco la dignità.
    Di fedeli a vario titolo che mettono in imbarazzo, per non dir peggio, la Chiesa è piena la storia, è molto meno frequente invece leggere le loro scuse.

    27 Febbraio, 2009 - 13:13
  27. Massimo D

    Caro Leonardo, grazie per il rinvio all’articolo di Ferrara: come quasi sempre, un vaniloquio. A Ferrara il sig. Englaro dà fastidio perché non ne condivide le idee, e questo basta per tacciarlo di malafede, strumentalizzazione, ecc. ecc. A lui (e a te) è ora tutto chiaro sui veri piani di Beppino Englaro… vabbé, contenti voi. Ma a giustificazione della tua indignazione, pensavo che avessi da proporci qualcosa che avesse più sostanza.
    Devo anche difendere Ignigo: l’articolo di Avvenire l’abbiamo letto, e il senso è chiaro a tutti. Non c’era scritto “Beppino Englaro è un boia”, ma la parola “boia” è stata usata, e con riferimento abbastanza chiaro a lui. Ma poi per quanto mi riguarda “assassino”, come ripetuto ancora oggi a nostra edificazione da S. Em. Card. J. L. Barragan, è peggio di boia.

    27 Febbraio, 2009 - 13:30
  28. Leonardo

    Sottoscrivo totalmente l’intervento di Giampaolo.

    A Massimo D, che ha già dato prova con me in altra occasione di essere piuttosto refrattario alle distinzioni e alle argomentazioni un pochino articolate e complesse (un pochino solo), posso solo dire che se lui è contento di lasciarsi imbrogliare da quelli là, va tutto bene.

    27 Febbraio, 2009 - 14:19
  29. Massimo D

    Caro Leonardo, la tua allusione alla mia refrattarietà la rispedisco cordialmente al mittente. Quella volta cui alludi (ricordo benissimo il riferimento ai coniugi di Erba) avevo capito perfettamente il tuo articolatissimo punto, anche senza le tua ripetute precisazioni. Pensi di esprimere un pensiero così originale e complesso? Cosa ti fa pensare che se uno trova inaccettabili le tue argomentazioni, il motivo è che non ha capito? La prima regola è quello di non sottovalutare l’interlocutore. Un tempo era una prerogativa della sinistra quella di avere un complesso di superiorità sul piano della cultura e dell’intelligenza, ora vedo che è un sentimento che trova terreno fertile anche a destra, e per giunta in assenza dei presupposti.

    27 Febbraio, 2009 - 14:42
  30. Luigi Accattoli

    A Leonardo sulla Betancourt. «Ho visto con i miei stessi occhi mentre cercava di impadronirsi del campo con una arroganza fuori controllo. Gli aguzzini ci trattavano meglio di lei». Durante la prigionia la Betancourt avrebbe più volte sottratto cibo ai suoi compagni di sventura, cercando sempre di accaparrarsi il giaciglio migliore dove dormire. «È una donna molto dura. Ha tirato scemi anche i guerriglieri». Dopo il suo tentativo di fuga assieme al connazionale Luis Eladio Perez — peraltro fallito — i terroristi tenevano spesso la Betancourt in catene, giorno e notte. «Eppure non l’ho mai vista piangere o lamentarsi». Ci vedo giusto il tuo carattere. E’ per questo che mi siete simpatici.

    27 Febbraio, 2009 - 15:18
  31. Leonardo

    Evvai! Questa è una seconda tacca sulla mia Colt. Per la seconda volta (e solo con me, lo dico con un certo orgoglio) Luigi depone il fardello del buonismo ad oltranza e colpisce sotto la cintura (anche se poi ci mette un po’ di panna montata per far finta di niente).
    Sono una persona semplice e modesta e queste piccole soddisfazioni, lo ammetto, mi fanno piacere.

    27 Febbraio, 2009 - 15:28
  32. Luigi Accattoli

    Leonardo Ignigo un giorno lamentò che solo con lui me la prendevo. Gli risposi che avveniva perchè pensavo di potermelo permettere.

    27 Febbraio, 2009 - 15:44
  33. Francesco73

    Sono contento, anche per Padre Lombardi quella uscita ieri era solo una pseudoritrattazione che non ritrattava nulla, come ho scritto iersera.
    Mi candido a fare da portavoce della Santa Sede!

    27 Febbraio, 2009 - 16:29
  34. Leonardo

    Luigi, ma io non mi lamento mica! Dove starebbe, se no, il divertimento?

    27 Febbraio, 2009 - 16:43
  35. Luigi Accattoli

    Il Radiogiornale della Radio Vaticana oggi alle 14.00 ha dato questa notizia:
    Una dichiarazione non indirizzata al Papa e non rispettosa di quanto richiesto. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha commentato oggi con queste parole la richiesta di perdono che il vescovo lefebvriano negazionista, Richard Williamson, ha indirizzato alle vittime dell’Olocausto. “Non si tratta – ha affermato padre Lombardi – di una lettera indirizzata al Santo Padre o alla Commissione Ecclesia Dei. La ‘dichiarazione’ del vescovo – ha osservato – non sembra rispettare le condizioni stabilite nella nota della Segreteria di Stato del 4 febbraio 2009, dove si diceva – ha concluso padre Lombardi – che egli ‘dovrà anche prendere in modo assolutamente inequivocabile e pubblico le distanze dalle sue posizioni riguardanti la Shoah”.

    27 Febbraio, 2009 - 17:29
  36. Luigi Accattoli

    Veramente a me la dichiarazione di Williansom pareva buona. Ma io difendo tutte le cause perse.

    27 Febbraio, 2009 - 17:32
  37. Francesco73

    Ma no, Luigi, è che sei buono, ti piace il lieto fine.
    Anche a me, ma qui – in pochi – ce lo potevamo dire che Williamson non aveva ritrattato nulla, aveva solo stiracchiato una dichiarazione in cui nemmeno dissimulava il fatto di esservi stato praticamente costretto.
    Il tutto, peraltro, mentre veniva accolto a Londra da una compagnia di giro che non forniva indizi di grandi ravvedimenti…anzi…

    Comunque, viva i lefebvriani!

    27 Febbraio, 2009 - 17:45
  38. TRX

    Per Massimo D e Ignigo74: riporto il link dell’articolo “incriminato”:
    http://www.avvenire.it/Commenti/Adesso+pero+vogliamo+sapere+tutto.htm

    Io l’ho inteso così: una donna è stata condotta alla morte per le affermazioni che aveva fatto 20 anni prima. I nostri figli rinunceranno a confidarsi su temi quali la vita e la morte quando parleranno con i propri genitori, con i maestri, con gli amici perchè cosi facendo un giorno quelle persone, potrebbero diventare il testimone, l’avvocato, il giudice o il medico che decideranno della loro sorte?

    A me pare un interrogativo generale, seppure retorico, non piegabile ad attribuire qualifiche dirette ad una specifica persona, a meno di non fare come Repubblica che ha alterato il testo della frase originaria presente nell’articolo per dargli un altro senso.

    Tra l’altro è un interrogativo serio, laddove il diritto viene modificato e figure professionali che fino a ieri erano vincolate a salvare la vita ora possono diventare legali dispensatori di morte.

    Salutissimi
    TRX

    4 Marzo, 2009 - 21:35

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