“Improvvisamente Frodo e Sam, che fissavano il cielo respirando profondamente l’aria fresca, la videro arrivare: una piccola nube proveniente dai colli maledetti, un’ombra nera partita da Mordor, un’immensa forma alata e immonda. Saettò davanti alla luna e con un grido di morte volò verso occidente, oltrepassando il vento con la sua feroce rapidità“: trovi questa metafora del Male che ci assalta a p. 258 del volume LE DUE TORRI di J.R.R.Tolkien, Bompiani 2002. La riporto per dire ai miei visitatori che non conosco altro autore che dopo Dante e Cimabue abbia meglio rappresentato gli assalimenti della Bestia trionfante.
Volò verso occidente oltrepassando il vento – 14
13 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Bestia malvagia, superba e invidiosa da voler oscurare pure la luna, pallido riflesso del sole.
Auguro buona notte a tutti. La mia la passo al lavoro, ed avrò modo e tempo di scrutare il cielo e di assistere all’alba, ma sopra tutto di cercare dentro di me.
Sono curioso: che lavoro? Al chiuso o all’aperto?
“Sobrii estote, vigilate.
Adversarius vester Diabolus
tamquam leo rugiens
circuit
quaerens quem devoret”
(1 Pt V,9)
Come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare
Però, ieri, entrando in una stupenda chiesa in cemento armato e vetri colorati, che si affaccia prima sulla ferrovia e poi sul mare, ho trovato sulla soglia l’immagine – grande – di una porta aperta dalla quale entrava luce, con scritto ai lati: “vieni, chiunque tu sia, vieni: santo o peccatore, pellegrino o vicino, in pace o in guerra, vieni. Vieni, chiunque tu sia, anche se hai infranto i tuoi voti mille e mille volte, vieni”.
C’è questa altissima tensione – che poi è la nostra umanità – tra la santità e il peccato. Forse il vero peccato non è cedere ai morsi della bestia, ma non credere che il Crocefisso ci accolga comunque.
Vieni, chiunque tu sia.
Era una chiesa semovente …
semovente sarebbe un difetto?
quando passa il treno è tremante.
sì, però dopo va ad affacciarsi sul mare.
Chissà perché le immagini con cui gli artisti di ogni epoca hanno rappresentato la personificazione del male sono sempre orribili e spaventose e si fissano con tale potenza nella memoria.
Il Diavolo è la perversione, la sofferenza, il disordine, metà uomo e metà bestia, con le ali da pipistrello, zampe da caprone, con i lineamenti ghignanti, corna e coda, ecc., perché? Perché il male non può essere raffigurato come una bellissima donna, una tavola colma di prelibatezze, uno scrigno d’oro, una botte di vino, ecc.?
Luigi, perchè la Bestia ‘trionfante’?
“Non può un uomo trascorrere una notte insonne e solitaria, senza volgere il suo pensiero ad una donna.”
Quanto alle immagini con cui gli artisti hanno nei secoli raffigurato l’Avversario ricordo una frase di Guareschi (credo da “Don Camillo e i giovani d’oggi”) ove affermava pressappoco così: Il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge: il diavolo – piuttosto – dev’essere bellssimo; come farebbe, altrimenti, a sedurre e circuire?…
Bellissimo, affascinante ed ipnotico!
Il male lo vediamo sempre all’esterno di noi stessi, invece sta all’interno.
Nel momento stesso in cui lo combattiamo, siamo già tra le sue perfide mani. In noi si scatena rabbia, gelosia (della Grazia che abbiamo ricevuto) e ci lasciamo coinvolgere.
In quel momento ci ha preso, abbiamo risposto “sì” alla Sua oscena potenza che ci fa credere dei piccoli dei.
Il male si rifiuta, si combatte con armi diverse da quelle che noi usiamo e si combatte con la totale gratuità di sé … Insomma, come Gesù sulla croce, come Gesù nel deserto. Porre verità al di là della menzogna e lasciarla sul campo senza ingaggiare lotte per avere ragione … Credo sia questo l’unico modo di agire e penso sia questo il motore dell’ amare i propri “nemici” e perdonare dove neppure c’è la richiesta di perdono.
Per @Ignigo nel post precedente:
sono del tuo parere riguardo la “colpa” dei ragazzi. Non è mai del tutto “colpa loro” o dei genitori … Moltissime volte dipende da come ci si rapporta con loro, tenendo presente anche quanto detto sopra. I ragazzi sono nella fase della piena non gratuità di sé.
Gabriella mi riferivo alla Bestia dell’Apocalisse e al suo trionfo quale è detto al capitolo 13: “Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia”. La Bestia dell’Apocalisse, il Principe delle Tenebre di cui parla Gesù nei Vangeli e l’Oscuro Signore di Tolkien sono parenti.
Sto seguendo passo passo i riverberi della tua lettura.
Il giorno che mi deciderò anche io ad affrontare questa lettura,
mi dovro’ ricordare di questa propedeutica.
Stasera a Messa mi hanno chiesto di leggere le “intenzioni”,
dopo la Messa, il Vice mi ha fatto notare che che nella prima ho letto Benedetto sedici invece che sedicesimo.
Ecco cosa succede quando in blog mi abituo a scrivere B16,
sfugge la differenza tra comunicazione virtuale e comunicazione liturgica.
Mah!
per una sera ho fatto da barzelletta per gli amici.
Secondo me ti stai aggravando.