“In Austria tutte le comunità della Compagnia di Gesù stanno accogliendo almeno una famiglia di rifugiati. Una notte, alle 11, il direttore della comunità ‘Cardinal Koenig’ ha ricevuto una chiamata dalla Caritas per sapere quanti rifugiati potesse ospitare. E lui ha dato la disponibilità ad accogliere un centinaio di persone”: è un brano di una rassegna delle attività di accoglienza da parte dei Gesuiti europei in risposta all’appello del Papa. Nei commenti altri passi di quella rassegna: leggerla è stato per me un bel respiro.
Voi gesuiti quanti rifugiati potete accogliere? Un centinaio
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In tutta Italia. “Il Provinciale d’Italia, Padre Gianfranco Matarazzo, ha invitato i gesuiti di tutta Italia a prendere seriamente in considerazione la possibilità di accogliere un rifugiato o una famiglia di rifugiati nelle proprie strutture o all’interno della stessa comunità”.
Trentamila nell’anno. “Il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (JRS) si occupa già di decine di migliaia di rifugiati in Europa. In Italia, il JRS aiuta più di 30.000 rifugiati ogni anno con la preparazione quotidiana di pasti caldi, l’offerta di un aiuto medico e legale, la fornitura di materiale scolastico per i bambini, l’attivazione di corsi di lingua, ed altro ancora”.
Utilizzare ogni competenza. “Il Presidente della Conferenza dei gesuiti europei ha scritto una lettera in cui incoraggia i Superiori Maggiori a valutare il miglior modo di intervenire e suggerisce ai superiori di invitare i gesuiti in formazione a offrire il loro aiuto negli alloggi dei rifugiati come parte del loro lavoro apostolico settimanale. ‘Le nostre scuole possono fare dei seminari di sensibilizzazione per insegnanti, genitori, alunni, ed in alcuni casi possono aprire le loro porte per dare accoglienza ad alcuni rifugiati? Alcune delle nostre università hanno centri per i diritti umani o per l’emigrazione, o esperti di dottrina sociale cattolica. Dobbiamo utilizzare queste competenze. Le nostre parrocchie possono organizzare una ‘Domenica solidale’ in cui un rifugiato o un rappresentante di uno dei nostri uffici europei del JRS possa parlare durante la messa’”.
Dono della Misericordia. A queste “risposte” all’appello del Papa venute dai Gesuiti si può assimilare il dormitorio per senzatetto “Dono della Misericordia” realizzata dalla Elemosineria in locali messi a disposizione dalla Curia generalizia della Compagnia di Gesù: i locali erano fino a ora utilizzati da un’Agenzia di viaggio. La struttura può accogliere per la notte fino a 34 uomini e viene gestita dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta. L’Elemosineria, insieme alle Suore di Madre Teresa, si impegna a sostenere economicamente tutta l’attività del dormitorio.
Tutto quello che è detto qui mi piace.
Antonella tu ed io facciamo squadra…
Dobbiamo utilizzare queste competenze.
Bello sentir parlare aziendalmente di competenza anche nel fare del bene.
http://www.agensir.it/sir/documenti/2015/10/00323740_migranti_vademecum_per_accogliere_bene_e_.html
Se è permesso faccio il tifo per la squadra Accattoli-Lignani!
Aléeeeee ohohooooo!