Vocabor Franciscus: mi chiamerò Francesco

Chiedo aiuto ai visitatori per un’intervista sul nome che Bergoglio si diede accettando l’elezione. Un’intervista nella quale sono l’intervistato: apparirà in un libro della San Paolo dove Gerolamo Fazzini e Stefano Femminis interrogano una decina di giornalisti, biografi, collaboratori di Francesco. Mi hanno richiesto per il nome che si è scelto il Papa a motivo di quanto ho scritto in materia in diverse occasioni: nei commenti ripropongo qualcuno degli spunti già svolti, dando così il tracciato per il quale chiedo arricchimenti. Grazie.

47 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Nuovo per il nome. Francesco è un papa nuovo per dieci e più aspetti, piccoli e grandi: per la provenienza, per il nome che ha scelto, per la provenienza dall’ordine dei Gesuiti, per le vesti e l’alloggio, per il modo di spostarsi e viaggiare, per il linguaggio, per l’atteggiamento, per le libertà che rivendica e riconosce, per la continua invenzione di gesti di prossimità ai feriti della vita, per l’audacia di parlare fuori dalle parole ricevute con l’intenzione di arrivare a tutti. Nuovo per la precedenza che attribuisce alla predicazione del vangelo rispetto a ogni altro impegno. Nessun papa in epoca contemporanea aveva posto tanti segni di novità in così poco tempo. Neanche Roncalli che aprì le finestre senza temere i venti e neanche Wojtyla, che fu il primo a venire «da un Paese lontano».

    17 Dicembre, 2017 - 23:19
  2. Luigi Accattoli

    Benedetto Francesco Ignazio. Il nome Francesco è il primo dei segni di novità che ci ha raggiunti, prima ancora di vederlo senza la mozzetta e lo stolone. Il primo e forse quello meglio colto dai più. Confesso che pensando lungo i mesi al primo papa gesuita e al nome che si è dato e al predecessore che si era richiamato a un altro santo medievale, con ripetuti salti logici e parabolici sono venuto svolgendo tra me questo gioco del tre: Benedetto, Francesco, Ignazio. Non sono i tre nomi forse più impegnativi della storia che abbiamo alle spalle? Nell’affrontare la turbolenta contemporaneità i papi d’oggi si appellano ai giganti di ieri.

    17 Dicembre, 2017 - 23:20
  3. Luigi Accattoli

    Un ossimoro. Un altro spunto dedico al nome «papa Francesco», scelto da un cardinale che si è fatto da gesuita francescano volendo richiamare al Vangelo “sine glossa”, cioè alla radicalità evangelica. Un nome che «può addirittura apparire come un ossimoro», ha scritto la rivista dei gesuiti di Milano “Aggiornamenti sociali” nel fascicolo di aprile 2013, richiamando la figura retorica che accosta due termini di significato contrario l’uno con l’altro: «Se papa ben rappresenta l’istituzione, Francesco è l’incarnazione del carisma». L’unione delle due dimensioni spinge a immaginare l’avvio di una stagione creativa nella bimillenaria storia della Chiesa cattolica.

    17 Dicembre, 2017 - 23:21
  4. Luigi Accattoli

    Nome nuovo ma atteso. Ho condotto una piccola indagine sull’aspettativa di un Papa di nome Francesco e ho trovano che solo in Italia sono stati almeno una decina i giornalisti, gli scrittori, gli opinionisti, gli uomini e le donne di Chiesa che avevano auspicato un Papa Francesco. Ho preso in esame le premonizioni rintracciate in libri, testate e siti nostrani e chissà quante altre ve ne saranno state nel mondo. Poco più di un gioco, questa indagine, ma utile a collocare nella giusta prospettiva la scelta di un nome che era nel cuore di tanti.

    17 Dicembre, 2017 - 23:22
  5. maria cristina venturi

    Sarebbe interessante indagare anche le ragioni perche’ nessun papa prima di Bergoglio scelse di chiamarsi Francesco. E sarebbe interessante chiedersi se ci fosse ro stati dei papi con tale nome,
    Bergoglio L’ avrebbe scelto? Avrebbe consentito a chiamarsi Francesco II o Francesco V?
    A me pare chiara la volonta’ di non legarsi a NESSUN PAPA del passato, a dare un chiaro segnale che lui inaugurava una ” nuova era” e dunque non poteva prendere nessun nome gia’ portato da un papa ma solo un nome mai portato da alcun papa. La volonta’ di tagliare ogni continuita’ colla istituzione del papato mi pare chiara, come fu chiara la volonta’ di Luciani invece a collegarsi ai suoi due predecessori scegliendo il nome Giovanni Paolo .
    La scelta poi del nome del poverello lo di Assisi la dice lunga sul suo programma: poverta’, chiesa povera per i poveri, amore per gli animali, il creato, anticonformismo.

    18 Dicembre, 2017 - 8:32
  6. Caro Luigi,
    ma non ti viene mai il dubbio che stiate diventando sempre più bergogliocentrici? Se ho capito bene, in questo libro della San Paolo, sarete in dieci a sviscerare ogni dettaglio della sua personalità e a te è toccato il nome. Un argomento veramente imprescindibile.
    Comunque, per quel che vale, la mia opinione è che non ci sia poi tanto da scavare: oltre a quello che ha già detto Maria Cristina Venturi, si può forse aggiungere solo che, probabilmente, il papa ha scelto un nome che pensava piacesse alla gente.

    18 Dicembre, 2017 - 10:21
  7. Un particolare da esperto della “scena dell’annuncio” in piazza San Pietro (l’avrò riguardata feticisticamente alcune centinaia di volte): mi ha sempre colpito che quando Tauran pronunciò il nome del cardinale che era stato eletto, accanto all’entusiasmo “d’ufficio” la folla sembrò rivelare una certa perplessità: anche tra i più “preparati” pochi avevano in mente Bergoglio, non era tra i papabili indicati dalla maggior parte dei giornali, forse parecchi italiani si aspettavano Scola, c’era parecchia simpatia per O’Malley… Ma quando venne pronunciato il nome scelto di Francesco, ci fu un’ovazione. In qualche modo – approssimativamente, oscuramente, ingenuamente forse – il primo messaggio del nuovo papa era passato ancor prima che lui avesse pronunciato la prima parola del suo magistero.

    18 Dicembre, 2017 - 10:37
  8. Victoria Boe

    Detto che, per quanto mi riguarda, non ho mai dato peso al nome scelto da un papa, penso che Bergoglio abbia scelto il nome Francesco per richiamare il poverello di Assisi, avendo in mente come prioritario il programma di mettersi dalla parte dei poveri. Anche perché non appena fu eletto, un cardinale che ben lo conosceva abbracciandolo gli disse: “pensa ai poveri”.

    18 Dicembre, 2017 - 12:00
  9. maria cristina venturi

    Eppure io sono convinta che se ci fosse gia’ stato un Papa Francesco,Bergoglio non avrebbe scelto quel nome. Lui non avrebbe consentito ad essere un Francesco III o un Francesco IV. Lui doveva scegliere un nome mai usato da nessun papa, doveva essere il Primo con quel nome. Certo avrebbe potuto scegliere Ignazio, il nome del Santo fondatore dei gesuiti. Ma allora avrebbe dovuto ricordarsi ogni giorno di quanto si è’ discostato dalla regola di Ignazio: che scrisse nella regola che nessun gesuita doveva accettare mai per nessun motivo cariche ecclesiastiche a vescovo o cardinale. Portare il nome di uno di cui ogni giorno tradisci la regola sarebbe stato piuttosto seccante. Ecco invece il buon Francesco. Preferibilmente non quello storico, L’ asceta che dormiva sulla pietra, digiunava e aveva le stigmate, e pregava e digiunava, ma la figura rivisitata negli anni ‘ 70, la parodia del vero San Francesco , L’ hippy e allegro Francesco dei film anni ’70, simil- capellone, pacifista, straccione e compagnone.

    18 Dicembre, 2017 - 13:52
  10. Luigi Accattoli

    La bile è la bile.

    18 Dicembre, 2017 - 14:16
  11. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Non solo: anche la quantità di sciocchezze scritte, è la quantità di sciocchezze scritte.

    18 Dicembre, 2017 - 15:11
  12. picchio

    Maria Cristina sembri una persona intelligente, ma sta storia del voto proprio non la vuoi capire…un gesuita che diventa vescovo o cardinale non tradisce Ignazio, ma semplicemente ubbidisce come vuole la regola all’altro voto , il quarto, professato in modo solenne dei gesuiti “ obbedire al Papa per le missioni che questo ti vorrà conferire” È ovvio che se il Papa ti ordina di accettare, vescovo o cardinale devi obbedire..altrimenti voli in maniera grave un tuo voto.
    Già nella prima compagnia ci furono vescovi e cardinali, ricordiamo Per esempio Roberto Bellarmino.
    Tra l’altro i quattro voti solenni , castità, povertà e obbedienza e obbedienza speciale al Papa per le missioni sono letti a voce alta di fronte a tutti, i voti minori , tra cui quello di prestarsi a far catechismo ai bimbi, sono firmati in separata sede in sacrestia…

    ci sono anche dei monaci nominati vescovi e cardinali, molti di questi monaci fanno voto di stabilità..Cioè non si possono spostare dal monastero in cui vivono.. È ovvio che anche per loro dopo l’elevazione all’episcopato questi voti non valgono più, non per questo hanno tradito nulla
    Cristina vicquery

    18 Dicembre, 2017 - 16:43
  13. Victoria Boe

    “La bile è la bile.”

    Sì, Luigi, ma tu perché permetti che certi commenti al veleno come quelli della Venturi abbiano il passepartout?
    A me, lo confesso, la bile viene quando li leggo quei commenti lì, tanto sono irriverenti. Sono un’offesa anche al buon senso di chi li legge.
    Abbi il coraggio di cancellarli, per favore.

    18 Dicembre, 2017 - 18:34
  14. Amigoni p. Luigi

    Rif. 13.52 – Francesco il primo

    a) Ultimi documenti, appena trovati, dicono che nel 2005 Bergoglio, comandò imperiosamente ai suoi tanti elettori di ritirare i loro voti perchè non aveva ancora trovato il nome originalissimo da assumere. Ci pensò per ben 8 anni e nel 2013 diede il benestare. E quindi: non Francesco I (troppi re e principi con quel nome, in Francia, Gran Bretagna, Lorena, Toscana ecc. ); non papa Francesco (troppo comune e inflazionato “papa”); non Francesco di Roma (troppo assonante col giullare di Assisi) ma solo Francesco. E così fu.

    b) La disobbedienza gesuitica, incoraggiata, contro Ignazio, per essere arrampicatori ecclesiastici, è famosa.
    La parolaccia “gesuita” infatti non vuol dire, come comunemente si pensa, “ipocrita, falso”, ma, secondo le ultime acquisizioni, “carrierista”. Si cominciò presto, con papi deboli e compiacenti; e si ebbe tra ‘500 ‘600 il cardinal gesuita Bellarmino, senza il quale forse ci saremmo risparmiati i casi Giordano Bruno e Galileo Galilei, oltre che un famoso Catechismo (sciaguratamente imitato in epoca recentissima da papi e aspiranti papi filogesuiti, pronti – uno – a far lui, quasi, anche “il papa nero”). Altri papi filogesuitissimi del ‘900 fecero il Bellarmino beato e santo e “dottore gesuita” della Chiesa. E sì che i gesuiti nel ‘700 erano lì lì per sopprimere il papato.

    c) Per non parlare di Martini, che, annoiatosi nello studio, “simonizzò” GP II fino al punto di farsi fare vescovo in 7-8 giorni. Ma dovette aspettare 3 anni – bilioso come un antibergogliano di oggi – per essere nominato cardinale e penare oltre 20 anni per non riuscire ad essere papa, col nome già pronto di Ignazio Maria I.

    18 Dicembre, 2017 - 18:52
  15. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Un’offesa al buon senso di chi legge non direi, dai, Victoria.
    Piuttosto un’offesa al buon senso di chi li scrive: questo, senz’altro.

    18 Dicembre, 2017 - 18:53
  16. Victoria Boe

    Lorenzo, io quando leggo certi interventi della Venturi mi chiedo: ma questa ci è o ci fa?
    Mi verrebbe da replicare a tono, ma credo che il padrone di casa non gradirebbe.
    Neanche io però gradisco che certi epiteti vengano affibbiati al Papa con tanta maleducazione. Perché questo è: irriverenza e offesa e maleducazione a buon mercato.
    E mi chiedo interdetta perché il padrone del blog tolleri questo modo di fare.
    Aggiungo che per quanto “carrierista” possa essere stato–lo sanno anche i bambini– questo Papa, detto impropriamente “Francesco”, non può essere trattato così da una Venturi qualsiasi.
    Per quanto abbia ambizione chiarissima, e lo si è capito da subito, a lasciar fama di sé come una star pur senza dormire sulla pietra e senza avere le stigmate francescane, avendole già peraltro nell’essere privo di un polmone e nelle gambe che lo fanno zoppicare visibilmente ( ma questo non conta niente per le Venturi di turno che vorrebbero vederlo ad ogni piè sospinto battere le ginocchia a terra), non può essere permesso che una donna qualunque ogni due per tre si diverta a sputare la sua bile su di lui.
    Sai, Lorenzo, in fin dei conti quel che più mi disturba è vedere persone come la suddetta Venturi nutrire una religiosità che è solo “parvenza”, anzi fanatica “ideologia”, lontana mille miglia da quella AUTENTICA del cattolicesimo cristiano. Una religiosità bigotta e ignorante che lascia senza parole.
    Fino a quando, santa pace?

    18 Dicembre, 2017 - 21:49
  17. giuseppe di melchiorre

    Caro e stimato Luigi, io sono stato allievo dei francescani per nove anni e durante il noviziato ho studiato la regola scritta da S. Francesco, quando fondò l’ordine che portava il suo nome (oggi ne sono tre). La Regola comincia così:
    “Regula et vita minorum fratrum haec est: scilicet observare Sanctum Evangelium Domini nostri Jesu Christi, vivendo in oboedientia, sine proprio et in castitate…”
    Tu suggerisce qualcosa l’affermazione secondo la quale osservare il Vangelo, non solo è la regola, ma la vita?
    Buona notte.

    18 Dicembre, 2017 - 22:25
  18. giuseppe di melchiorre

    Ti suggerisce, scusa…

    18 Dicembre, 2017 - 22:26
  19. Leopoldo Calò

    Un tal cialtrone sul soglio di Pietro è la chiara prova che anche l’invisibile Spirito è un’invenzione. Devo dire che i vari Lugaresi, Venturi & C. mi rendono sempre più convinto della giustezza delle mie convinzioni; con il margine di dubbio che le persone mediamente pensanti dovrebbero sempre avere: diciamo un agnosticismo negoziabile.

    19 Dicembre, 2017 - 9:08
  20. Clodine-Claudia Leo

    Associare Galileo Galilei a Giordano Bruno è un falsità, una balla . Bellarmino fu coinvolto solo nel primo processo, poiché nel secondo, quando Galilei fu condannato al carcere, era deceduto.

    Tra l’altro, e non da ultimo, il cardinale gesuita nutrì sempre rapporti amichevoli con lo scienziato direttamente e attraverso epistole anche dopo la denuncia di Tommaso Caccini (Firenze1574) principale accusatore del nostro davanti al Santo Uffizio nel 1615.

    Vede caro Amigoni, Tutti sbagliamo.
    Ma quando si sbaglia (in geografia e in altro) si chiede scusa e stop. Non la si tira in lungo.

    19 Dicembre, 2017 - 12:54
  21. Clodine-Claudia Leo

    Mi sembra di ricordare che questo santo, Bellarmino appunto, la cui madre fu Cinzia Cervini , sorella di papa Marcello II -persona di grande spessore che proprio come Albino Luciani ebbe un pontificato che non raggiunse il mese, mentre Luciani, lo raggiunse il mese (lo dico perché su questo blog, si deve essere come al cospetto di dio, se non si vuole incorrere in una fucilazione seduta stante perché qui son tutti storici, tutti teologi, tutti specialisti- dicevo: il Santo Bellarmino è associato alla nomina cardinalizia di papa Bergoglio avvenuta nel 2001, sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II.

    Ora, va da sé che se da Bellarmino si passa al Santo Francesco qualcosa non torna non essendoci tra i due alcun nesso. Se poi furbescamente, da bravo gesuita , lo si vuole trovare perché giova (causa sui) troviamolo pure, ma siccome nessuno ha l’orecchino al naso mi sembra chiaro che possibilità di sovrapposizione tra i due santi non vi sia, né ci si potrebbe sdoppiare nel giro di un decennio ed essere ispirato da Bellarmino prima e dal Santo poverello poi a meno che non si sia schizofrenici. Ma siccome schizofrenico Bergoglio non è, ergo che il riferimento sia più consono all’ altro gesuita: Francesco Saverio canonizzato con Ignazio di Loyola da papa Gregorio XV il 12 marzo 1622.

    19 Dicembre, 2017 - 13:47
  22. Lorenzo Cuffini

    19 dicembre 2017 @ 12:54

    Dunque, non esiste solo una geografia reinterpretata creativamente , ma anche una storia riscritta di sana pianta.
    Da quando in qua Bellarmino non ebbe parte in entrambi i processi, Giordano Bruno e Galilei ?!
    🙂 🙂 🙂
    Anche se si ignorassero i fatti, come giustamente si è copiaincollato integralmente la frasetta di Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Bellarmino al capoverso “il caso Galileo Galilei” ) sul secondo processo a Galilei, ci si spinga al capoverso superiore, ” il caso Giordano Bruno”…..

    19 Dicembre, 2017 - 15:49
  23. Lorenzo Cuffini

    Quanto al giro delle 13,47, l’unica cosa comprensibile è che la madre di Bellarmino fosse Cinzia Cervini, sorella di papa Marcello II.

    19 Dicembre, 2017 - 15:55
  24. Clodine-Claudia Leo

    Per essere amanti della precisione come i nostri Cuffini & Amigoni,sempre pronti a sparare a pallettoni, non dovrebbero sfuggire certe incongruenze. E’ facile dare del cialtrone a chicchessia e poi cavarsela a buon mercato.
    Si da il caso che la morte del Bellarmino avvenne per cause naturali 17 settembre 1621.
    Egli, che mai si dimostrò pregiudizialmente contrario al sistema copernicano e a Galilei era defunto da un pezzo quando questi venne condannato il 12 aprile 1633 .

    19 Dicembre, 2017 - 16:37
  25. Clodine-Claudia Leo

    P.S

    sfido chiunque a rintracciare la frasetta incriminata sulla filippica di Wiky-pedia

    19 Dicembre, 2017 - 16:39
  26. Amigoni p. Luigi

    Rif. 12.44 – 13,47 – Grande confusione di nomi

    a) Meno male che non è stata segnalata come falsa la frase che nel ‘700 i Gesuiti hanno tentato di sopprimere il papato. Almeno fin lì l’intelligenza ha tenuto.
    b) Bellarmino – forse il primo gesuita (o il primo dei gesuiti famosi) “disobbediente” alla imposizione di non cercare cardinalati e vescovati – ha avuto a che fare “con l’affare G. Bruno” e “l’affare Galilei – primo processo”, come già spiegato poco sopra.
    c) Grazie alla “disobbedienza – obbedienza almeno ai papi” alcuni (non troppi) gesuiti sono diventati cardinali, lungo i secoli. E anche grazie a questa obbediente disobbedienza Bellarmino è stato aureolato come beato, santo e dottore, sia pure tre secoli dopo la morte.
    d) I legami tra Bergoglio e Bellarmino sono stati minimi fino al 2013: essere gesuiti, essere cardinali. Niente altro. Auspico qualcosa di più in futuro.
    Come cardinale a Bergoglio è stato assegnato, senza imbrogli, il titolo di una chiesa romana, come a tutti i cardinali: il titolo presbiterale di san Roberto Bellarmino, parrocchia ai Parioli allora (2001) tenuta dai Gesuiti.
    E su Bellarmino ho chiuso.

    19 Dicembre, 2017 - 16:58
  27. picchio

    ho parlato di roberto bellarmino solo in risposta a Maria cristina venturi che continua tirare in ballo i voti dei gesuiti completamente a sproposito, io non ho, e mi pare nessun altro l’abbia fatto , unito san Roberto Bellarmino a San Francesco.
    Lo stesso Papa Francesco ha spiegato la scelta del nome facendo riferimento a San Francesco e non a Francesco Saverio:
    http://www.tempi.it/il-papa-fa-lo-spiritoso-coi-giornalisti-avete-lavorato-eh-e-spiega-perche-ha-scelto-il-nome-francesco#.Wjk3DFXiYpt

    Facendo ancora riferimento al voto dei gesuiti di rifiutare le cariche ecclesiastiche, un amico mi ricorda che quando Martini fece presente a Giovanni Paolo II il voto e disse quindi di non poter accettare di essere nominato vescovo per “incompatibilità ” con l’essere gesuita ricevette come risposta un tranchant ” quello è un problema mio e non suo” e gli venne ricordato il voto di ubbidienza al papa.

    cristina vicquery

    19 Dicembre, 2017 - 17:08
  28. Clodine-Claudia Leo

    Vede caro Amigoni, Tutti sbagliamo.
    Ma quando si sbaglia (in geografia e in altro) si chiede scusa e stop. Non la si tira in lungo.

    19 Dicembre, 2017 - 17:09
  29. Lorenzo Cuffini

    Solo una postilla sulla sfida (sic!) a “rintracciare la frasetta incriminata sulla filippica di Wiky-pedia”

    Clodine-Claudia Leo scrive,
    19 dicembre 2017 @ 12:54
    “Bellarmino fu coinvolto solo nel primo processo, poiché nel secondo, quando Galilei fu condannato al carcere, era deceduto.”

    Wikipedia scrive:
    ” Bellarmino fu coinvolto solo nel primo processo, poiché nel secondo, quando Galilei fu condannato al carcere, egli era deceduto.”
    Cfr: https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Bellarmino
    Paragrafo : Il caso Galileo Galilei, riga quinta.

    Finis.

    19 Dicembre, 2017 - 17:28
  30. Clodine-Claudia Leo

    Confusione di nomi?
    Quali, dove.
    Confusione è parola inventata per indicare ciò che non si capisce, e spesso non si capisce ciò che non si conosce!
    Pace e bene.

    19 Dicembre, 2017 - 17:32
  31. Clodine-Claudia Leo

    Beh, per una tale ovvietà secondo lei Cuffini, si dovrebbe ricorrere a Wikipedia.org?

    Ma la pianti, non si renda ridicolo più del ecessario…

    19 Dicembre, 2017 - 17:47
  32. Lorenzo Cuffini

    Difatti: senza denunciarlo, non lo fa nessuno.
    Quasi…..
    🙂 🙂
    Ri-finis definitivo.

    19 Dicembre, 2017 - 18:14
  33. Clodine-Claudia Leo

    Cuffini, perché non impiega il suo tempo nella preghiera anziché sprecarlo in affannosa ricerca web col solito malizioso tentativo di sbugiardare chiunque le capiti a tiro e in particolare la sottoscritta .

    Lo sanno tutti ormai che lei si mette li, come il canuccio da tartufo, quello animato, con la lente, che appare alla voce “cerca” del Computer e annaspa, annaspa, e cerca, cerca, cerca….

    Cerchi la salvezza della sua anima, piuttosto, è il mio augurio di Natale per lei. Le auguro ogni bene, ma soprattutto la pace.

    19 Dicembre, 2017 - 18:20
  34. giuseppe di melchiorre

    Egregio Luigi, sono convinto che questo aggettivo lo meriti, ma penso non si adatti alla situazione del blog. Egregio significa “Fuori dal gregge”, ma nel tuo blog si è costituito un gregge dal quale desidero allontanarmi. Leggere, come scritto da tal Calò, che sul trono di Pietro c’è un cialtrone, per me è troppo.
    Cialtrone significa:
    “Persona abitualmente trasandata e sciatta nel vestire o nel fare il suo lavoro; ciabattone, abborraccione. / Persona volgare e spregevole, priva di serietà e di correttezza nei rapporti umani o che manca di parola negli affari.”
    Per me è troppo. Ti chiedo la cortesia di annullare la mia password, così non penserò di leggere e quindi intervenire. Ti leggerò solo sul Corriere.
    Intanto ti auguro una rispettosa compagnia per un Natale sereno.

    19 Dicembre, 2017 - 18:52
  35. Victoria Boe

    “Auspico qualcosa di più in futuro.”

    Lei, padre Amigoni, forse auspica che un papa “eretico” come Bergoglio venga un giorno ( il più lontano possibile) santificato?
    Vuole scherzare, vero?
    Intanto, credo che questa non sia una delle tante sue ambizioni, e inoltre si opporrebbe mezzo mondo.
    I lefebvriani prima di tutto, e sono ancora tanti, e poi gli scrittori un po’ squinternati che lo ritengono un usurpatore di titolo, seguiti da quei fedeli tanto ma tanto devoti che si inventano strane storielle per bambini deficienti per additare un nome (Francesco) scelto quasi solo per primeggiare ( “Francesco il primo” e il solo); e poi ancora i teologi, e i loro convinti seguaci, fermi ai tempi di Noè; e ancora, manco a dirlo, i cattolici che vedono nella religione cristiano-cattolica una dimensione solo spirituale, meglio se supportata da digiuni continui e da poderose autoflagellazioni corporali ( che tanto bene fanno all’anima ), e se ne infischiano, tra una preghiera e un’altra, di chi arriva da altri paesi a insudiciare le nostre belle terre baciate dal sole; e pure se ne impipano, tra un’orazione e un sospiro levato al cielo, di chi è povero ( e ben gli sta) e vuole cibarsi di succulente pietanze all’interno di una basilica insieme con il Papa. Sfacciati loro e anche questo strano Papa gesuita.
    Tutti costoro, gentile p. Amigoni, farebbero un’insurrezione se si dovesse verificare l’evento da lei auspicato.
    Meglio non abbandonarsi a desideri esagerati.

    19 Dicembre, 2017 - 18:55
  36. Luigi Accattoli

    Giuseppe di Melchiorre tu non leggi nel giusto senso le parole di Leopoldo Calò che non affermava in proprio che il Papa è un cialtrone ma protestava con i visitatori che arrivano ad averne una tale opinione, come a dire: “Che si possa considerare un cialtrone il Papa, è per me un argomento aggiuntivo contro la possibilità di fare affidamento nell’asserita assistenza dell’invisibile Spirito”. E a seguire faceva anche i nomi di chi qui più muove accuse a Francesco. Ora forse puoi rileggere il suo commento cogliendone il procedere per paradosso: “Un tal cialtrone sul soglio di Pietro è la chiara prova che anche l’invisibile Spirito è un’invenzione”. Aggiungo che Leopoldo si dice non credente ma anche estimatore delle novità bergogliane. Dunque Giuseppe non cancello la tua password e tu continua a passare di qua e tieni conto che i miei visitatori ne sanno una o due più di Balzebù.

    19 Dicembre, 2017 - 19:16
  37. picchio

    A luigi accattoli
    A proposito del nome Francesco mi ricordo che Leonardo Boff in un tweet predisse non chi sarebbe stato eletto papa , ma che avrebbe scelto nome francesco.
    Avevo fatto la foto del tweet ma on riesco più a trovarla..
    Cristina vicquery

    19 Dicembre, 2017 - 19:35
  38. Luigi Accattoli

    Scommetteva sul cardinale francescano O’Malley e prevedeva che si sarebbe detto Francesco.

    19 Dicembre, 2017 - 19:45
  39. Clodine-Claudia Leo

    Grazie Luigi Mortari per la bellissima “Da Pacem Cordium” . Con l’antifona al Magnificat di oggi 19 Dicembre, Novena di Natale giorno quarto, auguro a te e a tutti un buon proseguimento in attesa del Santo Bambino.
    Un caro saluto

    “O radice di Jesse posta a segnale dei popoli, innanzi a cui faranno silenzio i re e che le genti invocheranno:vieni a liberarci, non più tardare”.

    Venite, adoriamo il Re Signore che sta per venire.

    https://youtu.be/yN4Uu0OlmTg

    19 Dicembre, 2017 - 20:23
  40. Amigoni p. Luigi

    O’Malley è cappuccino: O.F.M Cap.

    19 Dicembre, 2017 - 20:47
  41. picchio

    Grazie
    Cristina vicquery

    19 Dicembre, 2017 - 20:50
  42. picchio

    Ha azzeccato al 50 %…scommetto che è rimasto sorpreso anche lui quando ha sentito il nome
    Cristina vicquery

    19 Dicembre, 2017 - 20:51
  43. Amigoni p. Luigi

    Rif. 18.55 – Esatto

    Il “qualcosa in più – magis – che auspico” per Bergoglio, per equiparare Bellarmino, è la canonizzazione; che non si nega più a nessun papa. E siccome oggi i tempi sono più rapidi, spero che per lui siano dimezzati gli anni richiesti per l’altro “eminente gesuita”. Non i 300 di Bellarmino, ma 150. Non di meno.

    19 Dicembre, 2017 - 20:59
  44. giuseppe di melchiorre

    Luigi, mi scuso sinceramente con il sig. Leopoldo Calò, e con te.
    Il fatto poi che il sig. Calò si dica non credente me lo rende addirittura più vicino. Perché io credo, ma continuo a cercare… E un non credente, che però non è indifferente all’idea di Dio, lo sento più vicino, appunto, di uno che presume di sapere già tutto. Ma come si fa a sapere tutto di Dio, che è infinito?
    E allora abbraccio il sig. Calò, se me lo permette, e abbraccio anche te, Luigi.
    Sig. Calò, non è che il suo cognome deriva dal greco “kalòs”? Che non significa solo “bello”, ma anche “buono”, “di buona qualità”, “virtuoso”.
    Quando si dice che un ateo ci può insegnare anche qualcosa… Specialmente a me. Grazie.
    E buona notte a tutti.

    19 Dicembre, 2017 - 21:16
  45. Leopoldo Calò

    Tranquillo Giuseppe. Un saluto a te e naturalmente un grazie a Luigi.

    20 Dicembre, 2017 - 9:51

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