C’è una pietra lanciata nell’agosto del 1938 dai manifestanti nazisti contro le finestre del vescovo di Rottenburg-Stuttgart, Sproll, oppositore del regime. Presto ci sarà una delle pietre con cui il corpo del prete polacco Popielusko fu affondato dai sicari comunisti nella Vistola nell’ottobre del 1984. C’è la mitria del vescovo Luigi Padovese accoltellato dall’autista musulmano in Turchia nel giugno del 2010. C’è un sandalo della missionaria cappuccina Inés Arango uccisa a colpi di lancia dai nativi dell’Amazzonia nel luglio del 1987: è forse in un sandalo che meglio leggiamo il segno delle reliquie povere dei nostri giorni. – E’ l’attacco ad elenco di un mio didascalico articolo sul “Memoriale dei martiri del XX e XXI secolo” che viene crescendo nella Basilica romana di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, pubblicato da LA LETTURA – supplemento domenicale del Corsera – l’8 luglio 2012 a pagina nove con il titolo La cristianità riunita dai nuovi martiri.
Visitate il Memoriale dei martiri dell’Isola Tiberina
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Mi pare forte e importante questo luogo , che ci sbatte sotto il naso come i martiri non siano roba per le pale degli altari, gli occhi volti al cielo e le aureole in testa . I martiri vengono dalla cronaca, prima che dalla storia, anche dalla cronaca nostra. Sono uomini assolutamente normali, come me e come tutti, ma hanno preso Gesù alla lettera. Come quello di Cristo, in molti casi il loro martirio appare “inevitabile”, conseguenza quasi logica del dono di sè fatto con passione nei fatti concretissimi e spesso senza alcuna gloria di vite quotidiane oscure.
Il martirio, la testimonianza data con la vita tutta intera ( e quindi non necessariamente il martirio di sangue) è nel DNA di ogni cristiano, è nel mio e nel nostro. Se io tocco mentalmnte ferro all’idea, o, all’opposto ( ma con il medesimo scopo!) faccio del martirio chissà che esperienza mistica per anime elette e privilegiate, posso seriamente domandarmi se il mio essere cristiano non sia altro che un soprammobile, e nemmeno dei piu’ preziosi, da mettere a mio piacere in bella vista sugli scaffali dozzinali della mia esistenza.
Domanda che infatti io mi pongo un giorno sì e l’altro pure.
Chiedo scusa preventivamente a Luigi e ai frequenttori abituali ” del pianerottolo “, come lo chiamate voi. Io qui sono un imbucato, uno di passaggio, non vorrei rompere le palle piu’ di tanto né essere invadente.
Mi colpisce però una cosa : decine, talvolta parecchie decine, di commenti sugli argomenti piu’ disparati, 1(uno) solo sull’argomento martiri(nuovi).
Per meglio dire, zero, se si considera che quell’uno, è mio.
Ho notato la stessa cosa in altri blog.
Cos’è- lo chiedo senza nessuna provocazione: disagio, “allergia”, fastidio,
eccessivo rispetto,scaramanzia, cosa?
E’ un tema troppo difficile, lontano dalla normalità delle nostre vite, troppo estremo, insomma è un qualcosa che non ci riguarda personalmente?
le domande, ovviamente, le rivolgo prima di tutto a me, quindi non hnno alcun intento polemico.
Tempo fa ho trovato queste parole che mi sono annotate.
“Non accontentarti delle mezze misure , o tutto o nulla, sta ben attenta dì non formarti una mentalità mezza borghese, un sistema di vita spirituale facile e mediocre. Delle giornate dolorose per lo spirito ti potranno certo capitare come sono capitate a Gesù stesso poiché con questo sistema Egli ha voluto redimere il mondo, non illuderti che ci siano altri metodi per salvare le anime che escludano la Croce, il rinnegamento di sé, l’abbandono completo del proprio io, il tutto con amore e gioia!”
( Mario Borzaga)
Queste parole le ha scritte- alla sorella Lucia- un ragazzo di 25 anni.Prete.
Veniva da Trento e dalle sue montagne, se ne è partito missionario per il Laos,e là è rimasto, fatto brutalmente fuori dai guerriglieri qualche mese dopo, insieme al suo “catechista” laotiano.
Io non mi chiamo certamente Lucia, ma quelle parole me le sento ritagliate con le forbici, addosso.
Posso davvero credere che “dare tutto” sia una cosa che riguarda solo i santi?
O perlomeno preti, monaci e suore? Che riguarda comunque sempre altri?
E perché non me? Non è me ( anche me) , tutto di me, che Gesù vuole?
Quella mentalità mezza borghese, quel sistema di vita spirituale facile e mediocre,( dove mescolo e confondo senso del dovere con amore per il prossimo, coscienza con buon senso comune, vita comoda e tranquilla con le Beatitudini,il mio blablabla con la testimonianza) non sono i miei? E, ad essere sincero, non si articola in questo, il mio essere ” cristiano adulto e critico” di cui vado fiero, cioè dare del cristianesimo una mia interpretazione riveduta e corretta, addomesticata, “riammodernata”(?) secondo me, calzata di misura sulle mie esigenze e le mie idee? E se io sono un cristiano adulto, questi qui, questi nomi che Luigi ci ricorda, e tutti quelli che potremo aggiungerci prima e dopo, chi sono?
Pazzi, esaltati, fanatici, cretini, esagitati, teste calde, rintontiti?
O, ” semplicemente” gente di Gesù Cristo?
Insomma: io credo in Gesù Cristo, che è venuto a farsi ammazzare per noi.
Io, sta mia vita, gliela do? Gliela darò? Gliela darei?
Perché io sono bravissimo a prendere in giro gli altri e, se mi ci metto, anche me stesso, parlando di tutto, ma proprio di tutto il resto, fuorché di questo.
Ma con Dio, la presa in giro la vedo difficilina.
Grazie a tutti.
@Lorenzo
Gli utenti del pianerottolo avranno ognuno le loro ragioni per commentare questo o quel post, senza bisogno di invocare motivazioni recondite o esistenziali.
Il commentare non è necessariamente segno di maggior interesse. Certe volte si preferisce leggere, gustare il testo e rimanere in silenzio, anziché aggiungere parole banali o pleonastiche.
Mi pare che le parole di Lorenzo siano giuste ed appropriate al momento storico attuale, in cui – statistiche alla mano – le minoranze cristiane sono in assoluto le più perseguitate.
I martiri sono fra noi ed il loro esempio deve essere uno stimolo per rendere più “credibile” il nostro essere cristiani.
Davanti al Memoriale dei Martiri cristiani, la domanda che mi nasce spontanea – e che porgo a tutti gli utenti del blog e al Dott. Accattoli – è se la fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia?
Io sommessamente penso che sia la fede cristiana stessa ad imporre interiormente e pubblicamente di accettare, perdonare e agire virtuosamente, anche quando non vi è nessuna motivata ragione umana e sentimentale per farlo.
Il segreto che ci ha comunicato Papa Ratzinger – anche quando fu vigliaccamente attaccato dopo le parole pronunciate a Ratisbona sul legame innegabile Islam-violenza – è l’autenticità della sua fede, eroica, razionale e trionfante, anche quando non è politicamente in grado d’imporsi, ed è costretta all’umiliazione.
La convinzione ultima è che così la Chiesa vincerà alla fine non solo in Cielo, ma anche sulla Terra.
Mi piacerebbe conoscere il parere di altri su questo tema.
Saluti a tutti.
Colgo l’invito di Lorenzo per esprimere alcune riflessioni.
Innanzitutto l’idea di un memoriale per i martiri dei nostri giorni ci aiuta a ricordare come in molte parti del mondo non ci sia libertà di coscienza e non sia scontato poter praticare liberamente la propria religione. Questo ci interroga come cittadini e ci dovrebbe rendere più sensibili nei confronti di quelle iniziative politiche che tentano di affrontare il problema.
Dopo l’impatto emotivo sulle ragioni degli assassini, vale la pena riflettere sulle ragioni delle vittime: perchè hanno accettato il rischio di perdere la vita.
In una logica meramente umana questi martiri hanno “perso” la vita, “perdendo” tante occasioni per fare il bene, amare il prossimo… In una logica di fede essi hanno accettato la croce, sapendo che amare Dio e amare il prossimo non è una scelta da mezze misure: è una scelta radicale.
Come Maria, i martiri hanno saputo dire il proprio sì al progetto che il Signore aveva per loro, hanno scelto di essere strumenti inutili a disposizione delle sue mani, hanno accettato di mettere al primo posto Dio, anche a costo della croce. Sono un esempio per tutti noi di grande amore. Forse noi non saremo chiamati a quella forma di martirio, ma siamo chiamati ad amare Dio con tutto il cuore, facendo morire l'”uomo vecchio”, con i suoi egoismi e i suoi peccati e lasciando nascere un “uomo nuovo” (Col 3,5-11).
Preghiamo questi martiri e i tanti altri che magari non saranno mai conosciuti: ci aiutino ad avere il coraggio di portare avanti il nostro cammino di conversione, nella sequela di Gesù, in modo da essere testimoni (martyres) credibili del suo amore.
“Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi”. (Mt 5,11-12).
Essendo della generazione Wojtyla, ho conosciuto soprattutto grazie a lui, alla sua voce, una Chiesa di martiri.
Il primo santo di cui ricordo la canonizzazione – ero un bambinetto della Prima Comunione, e ci fu fatta una bellissima catechesi – è Maximilian Kolbe, del quale tanti anni dopo ho voluto visitare la cella della morte ad Aushwitz (ma ancora non ho visto Niepokalanow, la sua Città dell’Immacolata).
Senza il martirio, inteso almeno come radicale disponibilità, per me la Chiesa non è nemmeno concepibile.
Luca73 ti ringrazio per la domanda che poni: “la fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia?”
Abbozzo questa risposta indiretta: la sensibilità al martirio contemporaneo è legata alla percezione della serietà e pericolosità e drammaticità dell’essere cristiani oggi.
Rischia di non essere sensibile al martirio contemporaneo sia chi sente come sicura la condizione cristiana sia chi confida di poterla adattare al nostro tempo.
E’ sensibile al martirio contemporaneo chi avverte l’insicurezza della condizione cristiana e sa che non la potrà assicurare con un qualche aggiornamento.
Tornerò presto su questo chiodo dell’attualità del martirio linkando un articolo che ho scritto per LIBERAL sui martiri or ora riconosciuti Focherini e Puglisi.
Vedi Lorenzo come è facile rimediare ai pochi commenti? Uno ne fa molti “di suo sacco” e li fa piccoli piccoli così impagliano molto.
Impagliare: voce dialettale marchigiana legata alla cura della stalla: “coprire di paglia asciutta la lettera delle mucche e delle altre bestie da stalla”.
Il pianerottolo paragonato a una lettiera. Sorprendente.
Invece per me non è questione tanto di sensibilità al rischio della condizione cristiana contemporanea, quanto di credibilità, tantopiù necessaria oggi ma in fondo in tutti i tempi.
E il martirio indica così una radicale disponibilità, un mettere in gioco totalitario la propria vita. Totus Tuus, si potrebbe dire, mettendo in conto che qualcuno la vita può prendertela davvero, in senso letterale.
Comunque, se dovessi fare una primissima, piccola hit parade dei martiri contemporanei che più amo direi:
– Maximilian Kolbe
– Oscar Romero
– Jerzy Popieluszko
– Rolando Rivi
la fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia?”
Provo a rispondere anch’io. E pure io sommessamente.
Forse , né l’una né l’altra cosa. Non è un “segreto”, perché è annunciata e profetizzata piu’ di una volta da Gesù nel vangelo a tutti quelli che lo seguiranno. “Vincente ” forse la si potrebbe definire, ma nell’ottica rovesciata di Gesù Cristo dove si vince, ci si libera e ci si salva attraverso la sconfitta, il fallimento e il consegnarsi nelle mani degli altri. Non è una “resa”, perché, al contrario delle apparenze, il martirio e la croce, momento della massima debolezza e schiacciamento, dell’essere liquidati, sono in realtà il gesto piu’ libero e piu’ dirompente , se vogliamo anche l’iniziativa piu’ clamorosa che ciascuno di noi puo’ prendere.Che cosa abbiamo di piu’ , della nostra stessa vita? Ci si gioca quella. Non mi sembra una resa, semmai un azzardo.
Per quanto riguarda “la storia”, certo i martiri sono quasi sempre riconducibili e legati a filo doppio a una particolare epoca, e finiscono male in quanto stritolati da un preciso meccanismo storicamente connotato. Ma la varietà dei momenti storici( nessuno non ha conosciuto i suoi martiri) dei contesti pratici e dei periodi è tale che aldilà della realtà storica contingente che ne determina il verificarsi, il martirio dei cristiani appare come un fatto che attraversa i secoli e le terre in modo del tutto trasversale, tanto da rendersi persino “indipendente” dalla storia.
Se la domanda fosse posta a me, mi verrebbe ,sommessissimamente, da dire che “la fede cristiana martoriata” è la fede cristiana e basta.La fede cristiana, se messa in pratica per davvero, viene in qualche modo “martoriata” per forza. In conclusione, se a me nessuno mi perseguita
non è perché sono nato fortunato, o perché c’ho una fede adulta e intelligente: ma perché la mia fede resta evidentemente alle parole e alle intenzioni….
Il consolante è che non è mai troppo tardi, e finché c’è vita c’è speranza ( di darla agli altri ) 🙂
Attendo con impazienza i futuri post di Luigi su Puglisi e Focherini.
Piccola domanda per Fides et ratio.
Chiedersi se essere martire è una realtà che puo’ riguardare anche me, se testimoniare con la vita non sia un’opzione che mi riguarda direttamente.
Sinceramente: dove è il pleonasmo o la banalità?
Poi, hai abbondantemente ragione tu: ognuno parla e commenta quel che vuole, e il silenzio puo’ essere spia di interesse piu’ di molti interventi parlati.
Sono io che devo ringraziarti, caro Luigi, per l’illuminata pacatezza e l’intelligenza dei tuoi post e/o interventi, che testimoniano quanto possa essere accattivante e bella la Fede.
Tu dici “serietà e pericolosità e drammaticità dell’essere cristiani oggi”.
Hai colto perfettamente nel segno!
Aspetto il link all’articolo sui martiri di oggi.
Anche difendere la fede, il proprio credo in Gesù, il Logos, Dio, così come ce lo trasmette da 2000 anni il Sacro deposito fidei catholicae et apostolicae è martirio; testimoniare il motivo di questa fede è martirio, un martirio spirituale certamente, non fisico ma non per questo meno lacerante. Non è impresa testimoniare le ragioni che mi legano a questo cristianesimo piuttosto che a quello annacquato tipico di una società –come pure di una porzione di Chiesa sulla china di un pericoloso protestantesimo- che non vuole più santi e rigetta l’eroismo di chi si batte in modo silenzioso ma non meno efficace nei confronti di chi vorrebbe “abbassare” il prezzo della fede alle esigenze mutevoli e sempre ribassiste della “secolarità” pagana! E’ una fatica estenuante, una lotta contro i falsi maestri, i falsi profeti che fanno il gioco dell’anticristo e vorrebbere marchiare a fuoco il cuore dell’uomo. L’obbedienza di Gesù ci conduce a subire violenza anche sul campo della fede, ad essere oltraggiati, derisi, tacciati di ipocrisia, di bigottismo, e patire…
A proposito del martirio di San Paolo, don Andrea Santoro scriveva in una lettera ai suoi genitori nel 1981:
«Spero di avere la stessa fortuna, grazia e coraggio di morire per il Signore. Ci sono molti modi per morire: l’importante è dire sì a quello che ti manda Dio»
(don Andrea Santoro, “Diario di Terra Santa 1980-1981”, San Paolo 2010, p. 5)
I martiri sono un dono per la Chiesa e per tutti noi. E io spero proprio di essere da loro accolto in Paradiso, come dice la liturgia.
@Lorenzo
non ho notato pleonasmo, né banalità nel tuo intervento, che tuttavia non credo di avere ben compreso.
Ho semplicemente puntualizzato che molti, piuttosto di scrivere la prima cosa stupida che viene loro in mente, preferiscono tacere.
Personalmente, non mi sento in grado di parlare di martirio senza che nulla di quello che andrei a scrivere, mi apparisse inadeguato.
Tutto qui!
Trovo l’idea della difesa dei martiri di una fede uguale alla propria un po’ angusta, come se la libertà di professare una religione non fosse da salvaguardare in ogni caso. Penso anche che le religioni, compresa la cattolica, siano da sempre state considerate un ottimo pretesto per ammazzare i propri simili. Il martirio spirituale di Clodine e di tutti coloro ai quali, come a lei, la storia ha provveduto, per fortuna, a spuntare gli unghioni, mi ricorda tanto il “morire per delle idee ma di morte lenta” di Faber.
Clodine, ho provato a cercarti su fb ma ti… nascondi. 🙂
Sappiamo tutti che “martirio” significa testimonianza. Siamo subito portati a pensare alla morte violenta subìta dagli antichi cristiani per non rinnegare la propria fede, e Tertulliano sostenne che il sangue dei martiri era il seme fecondo di un cristianesimo più vivo e inestinguibile.
Niente da eccepire sulla verità di questa frase incisiva, appropriata per i tempi di Tertulliano ed anche per i nostri.
Molti cristiani sono perseguitati in paesi lontani e molti perdono la
vita per la loro fede.
Grandi sono il dolore e lo sdegno della Chiesa tutta per i fatti atroci di cui quasi ogni giorno veniamo a sapere.
Ma quando il concetto di martirio, non fisico ma spirituale, viene coltivato da un cristianesimo cui piace legarsi al passato, magari compiacendosi di tale legame e considerando “non cristiani”, tantomeno autentici, quelli che amano camminare nella vita di oggi alla sequela del Cristo, con gli occhi rivolti all’oggi e al domani, benedicendo i cambiamenti che la vita porta con sé– come sempre è successo e come è naturale che sia– e privilegiando l’amore concreto predicato continuamente da Gesù, allora vuol dire che qualcosa non quadra nella fede di tali sedicenti cristiani.
Il Cristo non viene rinnegato, viene adorato con forme diverse di liturgia, ma i nostalgici ne fanno una lettura distorta e assurdamente si ritengono “martiri” silenziosi, in quanto difensori–secondo loro– della vera fede. Mera presunzione! Quasi un peccato di orgoglio.
Ebbene, allo stesso modo potrei dire che, adottando lo stesso ragionamento, i cristiani guardati di sbieco, con malevolenza e superbia, da costoro, possono ritenersi “martiri”, anch’essi non fisicamente ma nello spirito, in quanto continuamente bersagliati da espressioni improprie e prive di carità cristiana, spesso irrisi con epiteti ingiustificati.
Costoro arrivano a definire falsi profeti alcune persone straordinarie, autenticamente cristiane cattoliche, ma non solo, che certamente parlano ispirate dallo Spirito. Dato che Dio parla sempre, ed anche oggi, al cuore e alla mente degli uomini.
Chi ha detto che veri profeti devono essere considerati solo quelli di qualche millennio fa?
Mai io potrei ritenere “martiri” spirituali i lefebvriani che hanno prodotto un’ulteriore divisione all’interno del cristianesimo già lacerato da spaccature.
Mai potrei ritenere “martiri” spirituali quei cristiani che disdegnano le novità prodotte da un sacro Concilio voluto da un Papa, santo nel ricordo del mondo intero, e continuato e portato a termine da un altro grande Papa.
Entrambi guidati, pur nella grande conoscenza della Tradizione, dalla perspicace volontà di andare incontro alle legittime esigenze di quella prevalente parte di popolo desiderosa di partecipare attivamente al culto liturgico e di cogliere, da parte della Chiesa, il cuore del messaggio del Signore.
Entrambi convinti che la Chiesa di questa terra non deve avere i piedi incollati ad un basamento inamovibile costruito duemila anni fa, ma che deve muoversi guardando all’oggi e al futuro, pur preservando il meglio del passato.
Mi ha fatto enormemente felice
il richiamo di Lorenzo a Mario Borzaga.
Purtroppo anche chi non è fedele dei Cañizares Llovera si interessa ai martiri e ai santi!!!!
Mario Borzaga,
mi ricordo quando il 12 mag 2010
ne avevo riportato un brano del suo diario 1959
che ho, della Città Nuova.
Ne ricordavo anche il link sulla causa di beatificazione.
Mario scomparve nel aprile ’60 mentre portava aiuti,
ci vollero 40 anni per averne notizie….
Grazie a Luigi
per il tuo chiodo fisso
sui martiri,
sui testimoni,
sui santi
di oggi.
Ti ormai ti ho aggiunto all’elenco dei redattori
dei testi evangelici, che ancor oggi si continuano a redigere… 😉
Amo leggere e riflettere sui santi e martiri dell’oggi,
non mi interessano
se vanno nelle nicchie degli altari
mi è del tutto ininfluente
per la mia vita….le nicchie varie…..
La ‘questione’, posta da Bonhoeffer, martire cristiano:
“Siamo stati testimoni silenziosi di azioni malvage, abbiamo conosciuto situazioni di ogni genere, abbiamo imparato l’arte della simulazione e del discorso ambiguo, l’esperienza ci ha resi diffidenti nei confronti degli uomini e spesso siamo rimasti in debito con loro della verità e di una parola libera, conflitti insostenibili ci hanno resi arrendevoli o forse addirittura cinici: possiamo ancora servire a qualcosa? Non di geni, di cinici, di dispregiatori di uomini, di strateghi raffinati avremo bisogno, ma di uomini schietti, semplici, retti. La nostra forza di resistenza interiore nei confronti di ciò che ci viene imposto sarà rimasta abbastanza grande, e la franchezza verso noi stessi abbastanza implacabile, da farci ritrovare la via della schiettezza e della rettitudine?” …
2012…AAA CERCASI …nuovi martiri.
“Mai potrei ritenere “martiri” spirituali quei cristiani che disdegnano le novità prodotte da un sacro Concilio voluto da un Papa, santo nel ricordo del mondo intero, e continuato e portato a termine da un altro grande Papa.”
___________________________________________________________________
Cara Marilisa,
mi sembra un’affermazione improvvida.
Se putacaso,
mons. Fellay o un de’ loro
venisse ucciso
a causa di atto di carità,
di un atto di giustizia,
di un atto di fede in Jhs,
il Fellay o chi per lui sarebbe a mio parere un martire.
Guarda
mi allargo ad uno sproposito,
se persino un Cañizares Llovera
mentre è in uno dei suoi costumi d’epoca, in cappa magna da 10mt.
venisse ucciso mentre dà da bere ad un assetato,
mentre sta soccorrendo un frocio od una puttana,
a motivo della carità e della giustizia,
per me
persino lui sarebbe un martire.
Mai disperare della follia di Xr.
Matteo dice una cosa splendente: mai disperare della follia di Xr.
Senza di quella, niente da fare. Ci aspetta la palude di quella mentalità mezza borghese, quel sistema di vita spirituale facile e mediocre di cui parla Mario B.
Dice Mabuhay: 2012…AAA CERCASI…nuovi martiri.
Fossimo noi?!
Matteo, forse non ho capito o forse tu non sei stato attento.
Concordo con te su quanto hai detto a proposito del “martirio” di chi venisse ucciso nell’atto di un’azione di carità verso il prossimo.
Concordo pienamente sulla “follia” del Cristo.
Ma quando dici: “mi sembra un’ affermazione improvvida”, temo che tu non abbia letto bene le mie parole, a meno che le tue non vogliano avere un accento di benevola ironia.
I cristiani che “disdegnano” le novità prodotte dal CVII sono quelli tradizionalisti, che credono che la devozione consista nel riempirsi la bocca dell’esaltazione del Signore, attribuendogli un culto con antichi rituali.
E pretendono di etichettare i postconciliari come “cristiani sui generis”, “cristiani-fai da te”, “cristiani relativisti” ed altre stupidaggini del genere, ovvero cristiani non autentici.
E pretendono– e questo mi scandalizza– di ritenersi “martiri” perché difendono, a loro dire, la “vera fede”.
E io dovrei ritenerli “martiri”?
Mi fermo qui per non rischiare di andare oltre le righe.
Mi sono spiegata?
Concordo con l’intervento di Clodine, che ringrazio.
Quando mai una istituzione divina come la Chiesa va modernizza!!?? Questa è una idea che germina nelle menti ignoranti, prive di senno,di discernimento incapaci di decifrare gli eventi storici e i segni dei tempi. La Chiesa é moderna di per sé stessa in quanto é giovane, giovane com’è giovane la Parola di Dio: sempre la stessa,costante, mai diversa nel suo incedere! La fedeltà a questa Parola è un imperativo, non possono esserci sconti. Possono cambiano i metodi di predicazione, ma la sostanza , l’essenza è identica oggi , domani e sempre, non vi è cangianza di forme o possibili travisamenti altrimenti si diventa complice della NON essenza ovvero dell’errore e del male- non si può venire a patti col mondo. Chi pensa che Essa .la Prola di Dio- può essere adattabile alle circostanze è in errore. Invero, non fa che cercare delle escamotage che giustifichino i propri attaccamento al mondo e ai vizi tradendo Cristo in primis e in secundis, anche se stessi…per rimanere con in bocca un pugno di cenere..Il cristianesimo, quello autentico così come ci venne tramandato dagli Apostoli, esige coerenza, chiede di andare come i salmoni contro corrente.Il prezzo che si paga è alto, testimoniare costa salato, ma è l’unico modo per contrastare il relativismo, il più grande cancro dei nostri tempi…non c’è alternativa
venia: modernizzata!!!
Faccio sinceramente fatica a comprendere la relazione fra Martirio e Concilio;
ma sarà senz’altro colpa della mia mente limitata…
Certamente gli ossessionati della dualità tradizione-progresso non faticano a inserire questo condimento come usa col prezzemolo in ogni menu…
Quindi anche tu saresti un “martire spirituale”?
Non illuderti: saresti solo un gran presuntuoso.
Mi riferivo a Federico B.
Clodine,
anch’io non capisco questo bisogno di modernità… chi ama le religioni moderne ha un’ampia gamma di scelte: dalla New Age a Scientology, da hare krishna al buddismo, ecc. ecc. Insomma ce n’è per tutti i gusti…
Volere una Chiesa moderna, quando chi la istituì disse chiaramente “non del mondo, ma nel mondo”, mi sembra un po’ come pretendere che un cantante classico si converta al rap … Capisco che il paragone sia arduo, ma può rendere l’idea.
L’dea di “convertire” la Chiesa la mondo è peraltro un po’ bizzarra… ed è figlia di quell’umanesimo individualista e relativista. di cui siamo pervasi.
In questo contesto, ognuno si sente profeta della Chiesa vera ed in questa crede. Cosa c’è di cattolico in questo? Nulla, direi.
Sì, Fides, hai una mente limitata dal momento che o non hai letto bene tutti gli interventi o non hai capito o non hai voluto capire.
E–guarda caso– quelli refrattari a capire sono i tradizionalisti che, per ingiustificabile preconcetto, si ostinano a sostenere l’insostenibile.
E sono quelli che davvero non riescono a vedere i segni dei tempi.
Questi sono i veri NEMICI della Chiesa. Questi allontanano dalla fede chi ha in sé qualche seme che vorrebbe coltivare.
È un peccato grave, altro che “martirio spirituale”.
Io, cara Marilisa,
non sono affatto un TRADIZIONALISTA ed approvo in pieno quanto deliberato in sede di Concilio.
Sei tu che piuttosto, mi sembri lontana anni luce dal Concilio, sia nelle sue costituzioni (Dei Verbum, Lumen Gentium, Sacrosactum Concilium, e Gaudium et Spes) che dalle Dichiarazioni e Decreti emanati.
Probabilmente per vedere la Chiesa come la vedi tu, occorrerebbe il Concilio Vaticano III ed è a quello che ti riferisci…
“iIl relativismo è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re” diceva un saggio di cui non ricordo bene il nome! Ma noi sappiamo cos’è quel cancro che tutto divora: una falsità mascherata, la quale, per quanto ben fatta tuttavia si arriva sempre, con un po’ di attenzione, a distinguerla dal volto.
Del resto, tutto è relativo in questo nostro mondo, non trovi Fides??? Chiedi un po’ alle oche e ai tacchini la loro opinione sul Natale, sulla Pasqua…e sentirai che risposta ti daranno…ehhh….tempi duri, caro amico…!
@Clodine
cosa direbbero i tacchini ????
Semplice: Puli-puli-pu!!!
http://www.youtube.com/watch?v=kpWXhRxeQKo
@Clodine
Quello che colpisce è la facilità di chi difende a spada tratta il Concilio, come fosse l’icona della Chiesa Moderna di sempre nuova concezione, negandone poi i contenuti.
Avessero la compiacenza di studiarlo (anche solo nei compendi alla Bignami) prima di scrivere cose assurde!
Ahahahahahaha….favoloso !!!….Ci cade proprio come il cacio sui maccheroni!? Ah ah ah ah…
A costo di apparire come un “gran presuntuoso” a Marilisa (quella che non offende mai!), continuo a condividere gli interventi di Clodine e Fides.
Aggiungo che l’Anno della fede proposto da Benedetto XVI farà chiarezza sul Concilio Vaticano II e ci aiuterà a comprendere chi è veramente in sintonia con esso. Non vedo l’ora!
Basterebbe molto poco: documentarsi, leggere almeno gli interventi di Benedetto XVI e il suo sforzo inaudito nel porre un freno alle derive di chi ha voluto servirsi del concilio, distorcendo il pensiero dei Padri conciliari, finendo così con l’avvelenare la fonte e distruggere la semente.Purtroppo, caro Fides, distruggere è cosa di un attimo, ricostruire lacrime di secoli…Benedetto XVI sta facendo un grande lavoro di ricostruzione, ma molti sono gli avvoltoi che attendono al varco la fine di questo pontefice: uomo di grande intelligenza e acume teologico.
Auguro di cuore a me e a tutti quanti che qualcuno, un giorno, ci ricordi come martiri, magari col nostro bravo posticino nella Basilica all’Isola tiberina: quale riuscita migliore per uno di Cristo?
Questo vale per i tradizionalisti, i progressisti, i modernisti, i relativisti, i cristiani di base e i lefevriani…perché, come ha fatto osservare acuto e sornione Luigi nel titolo del suo articolo, ” La cristianità E’ RIUNITA DAI NUOVI MARTIRI”.
Per cosa stiamo tanto a scazzottarci?
Ciascuno si tenga le sue convinzioni, e cerchi il modo di dare la sua vita per gli altri.
Fine dei problemi 🙂
@Lorenzo
Infatti le discussioni su tradizionalisti e progressisti, ecc., ecc. mi infastidiscono così come le auto-definizioni di cristiano adulto e critico, da opporre ovviamente a quella di cristiano infantile ed acritico.
E se sbotto, è perché è una forma di classificazione che ha il solo scopo di dividere e creare tensione.
Ed è il solo tema che abbia il potere magico di farmi uscire dai gangheri!
Mi augurerei, Lorenzo, che qualcuno si ricordasse di me per qualche buona azione, anche senza martirio, e rivolgesse al Signore una semplice preghiera.
Solo questo sarebbe molto importante.
L’ esimio Fides deve avere la coda di paglia.
Legge quel che vuole leggere.
Questo fa uscire fuori dai gangheri me: la mancanza di obiettività, che gli fa interpretare male le parole di chi gli sta antipatico.
Lo ha dimostrato– anche cercando invano di dissimulare– fin dalla sua prima comparsa in questo blog.
Vai per la tua strada, Fides, e non rompere le scatole di chi non ti cerca.
Marilisa,
un’Ave Maria per gli amici del pianerottolo la recito tutte le mattine…
Marilisa,
non mi sei né simpatica, né antipatica. Sei per me una persona che scrive delle cose su cui molto spesso non concordo.
E se mi sento di controbattere, sfrutto la possibilità che il nostro ospite mi offre di fare.
Sì, Fides, ma io non sono tua amica, lo sai bene.
E poi io parlavo del post mortem.
E basta, per cortesia.
Se mi posso permettere un consiglio, che ricalca quello di Matteo, se non si conosce, fate una visitina su
http://www.marioborzaga.it
e procuratevi il ” Diario di Un uomo Felice” che è stato ristampato e ora è dinuovo recuperabile.
Ne vale la pena senz’altro!
Avevo letto a suo tempo il diario di Mario Borzaga e condivido la gratitudine di Matteo e di Lorenzo.
Fides et ratio –
“chi ama le religioni moderne ha un’ampia gamma di scelte: dalla New Age a Scientology, da hare krishna al buddismo, ecc. ecc. Insomma ce n’è per tutti i gusti…”
Va bene le opinioni e i surriscaldamenti di umore, ma un pochino di rispetto e attenzione please…: il Buddismo non e’ una religione moderna (e’ nato piu’ di cinque secoli prima di Cristo), ne’ un movimento “chic” alla scientology o una maniaca menata tipo testimoni di geob…
Grazie ! Mabuhay……..
Talvolta nella verve di contraddire ci si dimentica di documentarsi prima di parlare!
Grazie al cielo non sono così sprovveduto da credere che il Buddismo, sia nato ieri.
A questa religione va tutto il mio rispetto. Ma è innegabile che vada molto di moda.
E invece Fides ha detto il giusto. Intanto il buddismo non è una religione -per quanto la si voglia infilare a forza in questo lemma- ma una filosofia, una filosofia adattabile come un guanto ad ogni pensiero che risponda ad una pluralità di concetti relativi al tema della felicità raggiunta attraverso uno stile di vita aperto alla compassione, alle pratiche zen, alla meditazione. Una filosofia orientale, ripresa dai greci con Parmeide e in seguito anche da Spinoza e nei primi del 900 da Rudolf Stainer fonfando il circolo antroposofico. Recentemente la stessa filosofia,o antroposofia che applica alla moltitudine degli enti [entriamo nella metafisica] la stessa natura divina [e, francamente, non credo che il cervello di prinicipessa o quello di Mabu , la coscienza di principessa o quella di Mabu, siano paragonabili a quelle dello scarafaggio, o della mosca malarica e viceversa, poi, se si vuole asserire il contrario bisogna avere il coraggio di dimostrarlo (!) chiudo chiosa] La stessa filosofia, dicevo, viene ripresa alla grande dalla new age, stesse tecniche, stessi concetti, e dunque, il buddismo fai da te è diventata la panacea di chi, riponendo totale fiducia , illimitata fiducia nelle proprie capacità umane e spirituali , è già un santone con tanto di toga rosso arancio, gambe incrociate, womm..mmm…pollice e indice uniti. Eh poveri noi!
venia : fondando il circolo antroposofico [vera diavoleria]
E vogliamo parlare di quella diavoleria che è lo yoga? Quante persone hanno iniziato un corso di yoga per seguire la moda, per “rilassarsi”, per “gioco” e poi sono state trascinate lontano dalla Chiesa, in balia del maligno!
Padre Amorth lo ha detto in più di un’occasione.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/24/l%E2%80%99esorcista-padre-amorth-%E2%80%9Cfare-yoga-satanico-porta-male-come-harry/172928/
Ne avrei da dire carissimo FedericoB….sapessi…!…Grazie per averlo ricordato…
Certe gente non sa, ignora cosa si nasconda dietro la meditazione, la quale, se non è fatta bene, in modo CRISTOCENTRICO, con monaci benedettini o simili si trasforma in una trappola mortale. E’ una disciplina solo apparentemente facile la meditazione, invero, caro Federico, richiede il superamento della barriera rappresentata dalle difficoltà psicologiche: integrare la pratica della meditazione con gli impegni quotidiani, e soprattutto con il nostro stile di vita, se non si è costanti e ottimamente seguiti si pone lo spirito di fronte al più grande ostacolo, le potenze luciferine che si mettono di traverso, quelle forze che Evagrio chiamava “i Demoni della accidia”…Immagina cosa possa esserci in quelle pratiche zen fai da te…specchietti per le allodole pubblicizzate sulle locandine…
Ecco qui i nostri templari e i loro turcopoli alla difesa della verginita’ della fede…e alla caccia di demoni pelati in gonnella…
Io penso che non si puo’ parlare di un’altra religione e/o filosofia ridicolizzandone alcune piu’ o meno fanatiche manifestazioni di suoi simpatizzanti (occidentali poi…!). Non c’e’ niente da difendere ne’ da attaccare. C’e’ solo da rispettare e da dialogare. Come cristiani (vooooww, cristiani!!!!) non ci possiamo permettere di ridicolizzare e mettere continuamente in cattiva luce le varie religioni e i loro aderenti. Si puo’ parlare, dialogare, criticare anche…ma non “satanizzare” ogni cosa. L’unicita’ di Cristo dovrebbe metterci in grado di costruire insieme un mondo piu’ umano, al di la’ delle religioni. L’unicita’ di Cristo non si impone, e i martiri sono li’ a rcordarcelo. Dio si rivela, non si impone e questo e’ il piu’ bell’antidoto a tutta la violenza e intolleranza in nome della religione che a fatica, con moooolta fatica i cristiani…stiamo appena appena imparando…
E ancora circa il Buddismo, non sono stato io, Clo, a definirlo una religione (e la discussione – ancora attuale- non e’ che mi importi poi molto; e sembra che non importi molto neanche a loro), ma una sua -grande- dignita’ ce l’ha. Eccome.
Scriveva Guardini Romano, 1950: “Forse Buddha è l’ultimo genio religioso con cui il Cristianesimo dovrà raggiungere un’intesa. Nessuno ancora ha “tirato fuori” il suo significato per il Cristianesimo.”
E San Agostino, piu’ di mille anni DOPO Buddha, diceva: “Noverim me, noverim te”…
@Mabuhay,
se un esorcista molto scrupoloso come Padre Amorth ha affermato che “pratiche orientali apparentemente innocue come lo yoga sono subdole e pericolose”, significa che nella sua lunga esperienza di esorcismi ha verificato di persona che, in diversi soggetti, queste pratiche siano state all’origine di possessioni e malefici.
Non ridicolizziamo e non disprezziamo le diverse tradizioni filosofiche o religiose (che hanno certamente un loro valore), ma non sottovalutiamo la testimonianza esplicita di chi conosce meglio di noi le insidie del maligno.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglio-articolo/articolo/diavolo-devil-diablo-amorth-yoga-10271/
Si parte dal difendere il Concilio, simulacro della modernità (!)
e si arriva ai templari e ai loro turcopoli.
Siamo strapieni di preti che sono disposti (a parole ovviamente) a salire sul patibolo per difendere qualsiasi altra religione che non sia la propria.
Il masochismo del clero cattolico è arrivato a livelli intollerabili e allucinanti. Se ne rimanessero laici e si scegliessero la religione che più loro aggrada, come le zucchine all’ipermercato.
Ma, dico io, siamo obbligati a tenerceli?
Intanto oggi la mia mensa aziendale si è svuotata… inizia il ramadan è lì non si scherza! Altroché venerdì di quaresima! Così mi piacciono i credenti! Fedeli prima di tutto alla propria religione! Complimenti a loro!
Il “clero cattolico” non è un monolite etichettabile.E’ un bancone di frutta e verdura dove ci trovi ogni razza e tipo di prodotto, di stagione e non. Nel mucchio, ci saranno pure i ” masochisti intollerabili e allucinanti”. Io personalmente non ne conosco, ma non mi stupisce affatto che ci siano. Non sono sicuro però che la disponibilità a difendere ogni altra religione sia una pecca. Ci saranno anche quelli che sembrano parlar meglio delle altre religioni ” che non della propria” : chi sono, gli ipercritici, gli sparatori ad alzo zero, i neosavonarola della Chiesa dal di dentro? Di questi ne conosco anch’io, e parecchi. Ma anche su questo punto, non sono così sicuro che sia tutto male questo eccesso di critica.
Perché a me colpisce sempre un punto.
I preti , santi o no, piacioni o no, simpatici o no( con tutta la milionata di difetti che possono avere e che sono gli stessi nostri ) sul vangelo ci mettono la vita, mica palle.Potranno avere il diritto e anche il dovere di incavolarsi, battere i pugni sul tavolo, uscire un po’ dai fogli ? Lo facciamo noi laici, appesi ai nostri bei paracadute che sono il nostro lavoro, le nostre famiglie, Noi siamo chiesa, certo, ma… fino a un certo punto. E spariamo bordate di ogni tipo.E facciamo bene, intendiamoci. Purtroppo,devo dire, almeno per me, spesso ci fermiamo lì.
Per i preti la chiesa è non solo fede, ma è lavoro, famiglia, relazioni, e vita di ogni giorno. Un surplus di animosità e di partecipazione, quale che sia il tema, è soltanto naturale, no?
Sulla” fedelta’ alla nostra religione ” ci si puo’ incontrare, discutere, confrontarsi e saczzottarsi in continuo. Ciascuno, questo è il bello, con buoni elementi di ragione dalla sua parte. E non muoversi di un millimetro.
Però il cristiano ha questo di decisivo.
La sua cifra, il suo vero ” segno”, di nome e di fatto, è la croce.
Alla luce di questo tutto il resto, comprese le differenze , i precetti, le osservanze, le appartenenze, tutto scolora.
Resta solo una domanda che riguarda direttamente e personalmente ogni cristiano. Sei disposto a finire in croce per Gesù Cristo?!
Che non è una domanda da poco, e si mangia, letteralmente, tutte le altre questioni.
“Dio si rivela, non si impone”, dice Mabu come pizzicato da tarantola. Perché poi tanta friccicarella reazione quando nel contesto non si è che accennato, toccando la punta di un iceberg, ai rischi che comporta la pratica meditativa ispirata al buddismo, allo zen, che procura tante “inedite” emozioni -forse mabu dovrebbe fare un salto alla Scala Santa presso il Vicariato di Roma per rendersi conto se il diavolo esiste. Oh! come cambierebbe idea l’amico Mabu: il diavolo esiste mio caro, purtroppo, e si serve dell’ignoranza dell’uomo[legga mabu la “dotta ignoranza” del cardinale Nicolò Cusano e la teologia negativa, non discordante da quella dell’Aquinate che dice le stesse cose]- ma qui nessuno ha inteso “satanizzare” alcun che!! Tuttavia sarebbe ingenuo non parlare dei rischi, noti a tutti gli inizati che tentano un approccio con questa tecnica, che se ne corrono e di tragici, fino alla follìa, “quando dice bene”. Forse Mabu dovrebbe approfondire l’argomento sul metodo di “orazione esicastica” praticata dai monaci del monte Athos ad esempio. Perché Mabu saprà, immagino ,che tale esercizio non è affatto appannaggio del buddismo ma è praticato da secoli da monaci occidentali ed orientali :da San Bernardo a San Benedetto, da S.Serafino a S.Bruno con la differenza che l’oggetto di questi Padri del deserto è il congiungersi attraverso la “Ruah” Il “pneuma” lo “Spirito Santo” al grande respiro di Dio, mentre i buddismo nel Dio personale che dialoga [Logos]attraverso il tempo e la storia con la sua creatura è parola vuota:Dio non esiste. “Dio si rivela, non si impone” dice Mabu . Ahimé, il principe dei problemi consiste nel fatto che nel buddismo non si contempla alcuna idea di Dio ma solo il “nulla” il nirvana,il “non essere” al di qua e al di la’…
Dio si rivela, è vero, non s’impone!
Concordo con Fides e Lorenzo
Lorenzo scrive
Non sono sicuro però che la disponibilità a difendere ogni altra religione sia una pecca
Mai detto, né pensato
… gli ipercritici, gli sparatori ad alzo zero, i neosavonarola della Chiesa dal di dentro? Di questi ne conosco anch’io, e parecchi. Ma anche su questo punto, non sono così sicuro che sia tutto male questo eccesso di critica.
A parte il casino che creano fra i fedeli, che ascoltando le prediche ora dell’uno e ora dell’altro, finiscono per non capire più nulla, dovrebbero ricordarsi ogni tanto del voto pronunciato di obbedienza; questo, secondo l’Aquinate, è il più importante di tutti i voti. Invece l’infrazione del voto di castità dà scandalo, quella dell’obbedienza è giudicata “non tanto male”
Per i preti la chiesa è non solo fede, ma è lavoro, famiglia, relazioni, e vita di ogni giorno. Un surplus di animosità e di partecipazione, quale che sia il tema, è soltanto naturale, no?
Quando c’è da animarsi sono sempre disponibili; trovarli in Chiesa è un evento raro. Per fortuna loro il terremoto li ha aiutati in questo senso. Le chiese qui sono TUTTE crollate!!!
Resta solo una domanda che riguarda direttamente e personalmente ogni cristiano. Sei disposto a finire in croce per Gesù Cristo?!
Anzitutto TU LO SEI? E, per accettare di morire in croce per Gesù Cristo, devi prima avere una risposta alla fatidica domanda di Cesarea di Filippo: TU CHI DICI CHE IO SIA?
Fraternamente,
Luigi / Fides
“se un esorcista molto scrupoloso come Padre Amorth”
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Ormai
tranne i ciechi, i sordi e gli analfabeti
tutti si sono accorti della deriva apocalittica di Amorth.
Si può ben dire che i geovisti o i Geobisti
gli possono fare un baffo.
Passare dai pazzi per Xr. (martiri e testimoni quotidiani)
ai logorroisimi di amort…..
accidenti che scivoloni !!!!!!
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relativamente a
“orazione esicastica”
prima di lanciare sfrondoni
mi accerterei…………
infatti non è una invenzione di origine monastico-cristiana
ma di origine asiatica,
del mondo religioso precedente al cristianesimo.
Ben poco ha inventato il cristianesimo,
piucchealtro
ha riadattato ai propri fini
quel che gia era nell’esistente
tra filosofie,
religioni
riti
e quant’altro.
Penso
che a Roma abbiamo ottime università teologiche,
e
prima che vengano totalmente colonizzate
da tradizionalisti lobotomizzati,
sarebbe il caso di approfittarne
per mettere da parte un pò di conoscenza.
(Mi piace il vecchio rettore emerito della lateranense Fisichella a Griciliano tutto bardato come il mi’ vecchio zio in quel pontificale di quella vecchia gialla foto degli anni ’40 – La foto d’epoca la conservo con piacere ne’ ricordi di famiglia, ma vedere una bardatura simile nel III millennio….
spero che poi non venga a farmi prediche su l’Evangelizzazione)
________________-
acc
quanti ricordi la scala santa….
quel vecchio prete delle 6 al mattino,
tutte le mattine,
che obbligava tutti a inginocchiarsi
interrompendo la consacrazione….
poveretto…
suvvìa
basta con questo nerbo duro
di sapore fascista
anche se fa comodo a tante donne nonchè uomini……
Caro Luigi/Fides,
come vedi, sulle domande finali, grassetto a parte, concordiamo perfettamente.:)
Clo: so benissimo che al Buddismo “non gliene importa un fico secco di Dio”, anzi non c’e’ proprio Dio, non c’e’ rivelazione. Anche se magari lo desidereresti, non riuscirai a farmi buddista.
Quello che solo chiedo e’ smetterla di ridicolizzare e satanizzare e massonizzare tutto quello che nell’orbe non e’ santa romana chiesa cattolica. Manca solo che mi facciate comunisti bolscevichisenzaDiomangiabambini pure i buddisti adesso! Come on!
E per me finisce qui questa discussione, perche’ tanto e’ proprio inutile.
Oh, non c’è post in cui non salta fuori il riferimento a termini come comunisti e a fascisti.
Una vera e propria fissazione!!!
Ma chisssssssssenefrega di comunisti e fascisti??????
Eh, mio caro Mabu, magari si potesse ridicolizzare…purtroppo c’è molto poco di che stare tranquilli e allegri.Anche nella Santa Romana Chiesa ci sono infiltrazioni massoniche,non credere….ci sono sempre state e sempre ci saranno. Anche e soprattutto nella Santa Romana Chiesa il maligno tenta l’assalto ma “portae inferi non praevalebunt”. Dio non è in tutte le religioni, Dio non è negli idoli induisti, nella dea Kali o nella religione pagana del serpente e neppure in certo sincretismo politeista, animista che spesso si affianca alle pratiche religiose di un certo cristianesimo d’esportazione sud americano; credere che in tutto ci sia lo Spirito Santo è fuorviante e maledettamente ingenuo. Diceva un mio amico missionario brasiliano verace di Racife:” la mia gente di giorno va a Messa e di notte chiama i morti, con danze e tamburi. Gli spiriti si presntano e profetizzano con voci orrende. Tra la mia gente esiste ancora la pratica del Voodu e dello spiritismo che ha satana per padre”. Parole che non dimenticherò mai.
Grande Fides..
.ma quanto mi piace st’uomo!!!!
perchè parlare di fascisti o comunisti
basta esserlo dentro…..
Ma chisssssssssenefrega!!!!!!!!!!!??????????????
Come diceva “lui”:
“me ne frego!”
😉
Me ne frego anche io!
e continuo a farmi le mie sedute di yoga 3 volte la settimana (come faccio da 5 anni) , IN PALESTRA, che mi fanno un gran bene alla schiena e che niente!!!PROPRIO NIENTE!!!!! hanno a che fare con la religione o il credo delle 30 persone che lo praticano con me….
Ma vi rendete conto di quello che dite a volte? Ma che yoga avete in Italia?
Amore mio, c’è lo yoya rilassante,ovvero l’innocuo “training autogeno”, e c’è la cosiddetta meditazione “trascendentale”che è una tecnica mentale, la qual, si dice, che affondi le sue radici nell’antica Scienza Vedica. Purtroppo , tale “scienza dell’intelligenza” fondata e divulgata da Maharishi Mahesh Yogi può trasformarsi in una diavoleria, aprire la porta all’occulto e combinare un maledettissimo mare di guai se praticata da birbaccioni che s’improvvisano santoni !!
Ciao Pri…continua a fare yoga, quella non fa male..
purché si limiti allo stretching per il mal di schiena.
; ) ti abbraccio
Principessa si faccia pure la sua ginnastica, che tanto le fa bene alla schiena.
Ma, visto che, qualche commento fa è sbottata scrivendo: “Talvolta nella verve di contraddire ci si dimentica di documentarsi prima di parlare!” allora mi permetto di citare la definizione di Yoga ripresa dal dizionario della lingua italiana;
YOGA
“Dottrina filosofica indiana e sistema morale-religioso la cui essenza è la meditazione. Ammette l’esistenza di un’anima primordiale anteriore alla materia e sostiene che dall’unione della prima con la seconda nasca lo spirito della vita. La pratica Yoga consiste quindi in una specie di processo di divinizzazione di chi la segue”.
Solo ginnastica? O?mmmmmmm Ma?iiiiii!
Mamma Mia !
qui vedono il diavolo dappertutto……..!!!!
Non si salva nemmeno il blog di Luigiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….
Ma che poi
perchè demonizzare lì dove D-o ha messo scintille della Sua vita divina ???
Non è Lui libero di fare come …. gli pare ?
O noi cristiani e cattolici abbiamo la assoluta esclusiva sul comportamento di D-o ?
e
poi critichiamo gli islamici e i talebani !!!!!
Suvvìa
lasciamo anche alle altre espressioni religiose
di lasciarci lavorare D-o come meglio crede.
Una volta tanto, concordo con Matt-o!
Infatti comincia a piovere!
La libertà religiosa, come la difesa della propria religione, sono capisaldi di una società civile.
Matteo, ma perché la fai sempre fuori dal vasino…dai…!…lo scetticismo su temi tanto delicati e seri , è fuori luogo per un cristiano che ha approcciato seriamente i Vangeli. Forse, approfondire anche alcune derive di religioni autoctone dell’asia orientale,induiste, africane, sud americane….ti aiuterebbe a capire!
Clodine
penso che ti capirei,
se D-o
avesse voluto inventare una religione nuova.
Ma non l’ha fatto.
Sono stati gli uomini che hanno voluto chiamare negli ebrei della dispersione, seguaci di Xr.
il cristianesimo.
Oggi nella provvidenza
abbiamo di nuovo in Israele
diversi ebrei
che professando l’ortodossia ebraica
seguono il messaggio di Xr.
il Rabbi Ebreo figlio di D-o.
Mi spiace che ci sia chi ha bisogno di vedere il male dappertutto.
Cara Clo,
non mi interessano supposte derive,
mi interessano le persone.
Per il resto…
mi è molto difficile farla fuori dal vasino…. non sono circonciso…. per fortuna…,
per chi è maschietto sa cosa vuol dire,
si può tenere più pulito il water.
Alla facciaccia degli americani, israeliti e ismaeliti,
che in Germania paiono inc…..issimi……
e già urlano all’antisemitismo e alla islamofobia….
che orrore
i fondamentalismi delle religioni…..
“La libertà religiosa, come la difesa della propria religione, sono capisaldi di una società civile.”
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Perchè la religiosa è caposaldo ?
La libertà non può ammettere aggettivazioni,
o è libertà di rispettare TUTTI
nella religione, nella sessualità, in tutti i diritti civili,
o non vi è libertà.
Libertà di celebrare i matrimoni in chiesa,
rifiutando
i matrimoni civili,
mentre vengono stigmatizzati i matrimoni solo civili….
(non dite che non è vero… che vi viene il pisello lungo…)
Libertà di annullare matrimoni religiosi dal vaticano,
ma
stigmatizzare l’annullamento dei matrimoni negli effetti civili….
da parte dello Stato civile….
Libertà di creare famiglie religiose in monasteri, conventi, etc….
con effetti sulle leggi civili….
ma
stigmatizzare o perseguitare contro
il riconoscimento di nuove famiglie
da parte dello Stato civile….
beh!
sta libertà religiosa
è una gran c…. di maschera,
che
serve per negare la libertà fondamentale nella dignità della persona.
Il papa che si sollazza con Pinochet,
e che manda a fan… un prete che gli sta davanti in ginocchio
sono la mia icona fondamentale
della LIBERTà RELIGIOSA.
Anche i beati
vivono momenti di rincoglionimento
Cari Fides e Clo,
permettetemi di dire che di lavaggi del cervello ne opera più la televisione che lo yoga o il buddismo che cercano di mettere in contatto le persone con se stesse. Poi, ognuno è liberissimo di pensarla come crede……
Non esiste un cristianesimo fondamentalista, mentre un ebraismo riottoso, e, quello si ,strafondamentalista, sempre pronto a sbarazzarsi delle voci fuori dal coro, ghiotto e pure ladro che ha invaso piano piano tutti i territori circostanti ppropriandosi di tutti i confini dalla Siria al Libano..che ha espropriato gli arabi confinandoli nei lagher, senza farli accedere ad una sola stilla di acqua della quale loro si, gli abrei fanno mambassa, irrigando a volontà margheritine e aiuola, mentre intorno la gente muore, soffoca di sete. La società attuale ebraica in Israele è di due maniere : o strafondamentalista fanatica della Torah sempre li ciondoloni a lamentare davanti al muro, e la grande, grandissima massa di indifferenti, secolarizzati ai quali della Torah non frega un tubo, e si sollazzano come meglio piace essendo quella nazione assai ricca e opulenta.
E gli islamici, ne vogliam parlare!? La sharia è la loro religione. La guerra in nome di Allah. Hai mai visto come ti sbudellano un essere umano nel giro di un istante se solo provi ad offendere il nome santissimo del profeta!? Quello si che è fondamentalismo…giammai il cristianesimo lo sarà, né lo fu…
Eppoi senti, non venirmi a dire che può esserci dialogo sul piano religioso. Questo non potrà mai essere: odiano troppo quell’uomo appeso, e te lo dice una che ha osato esporre la croce al collo, che non se l’e’ tolta mai in quella terra tra due fuochi, come invece han fatto altri…e ne ho pagate le conseguenze. Ti basti qui ricordare le parole di Gesù: cc Se non fossi venuto e
non avessi loro parlato, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa
per il loro peccato. Se non avessi tra loro compiuto opere, che nessun altro ha fatte, non avrebbero colpa; ma ora, benché abbiano veduto,
pure odiano e me e il Padre mio ». (Giov. 15,18-25).
Lo so che non sei d’accordo , conosco il tuo pensiero Matteo, ma con Cristo è stata abolita l’antica Alleanza…inutile ciurlare nel manico. Non mi sento di essere grata all’ebraismo attule per il rifiuto reiterato di Cristo. Lascia stare poi il neo-cristianesimo abbracciato dai neofiti convertiti…per carità…meglio tacere. si aprirebbe un altro controverso capitolo. Mi fermo qui.
Signore mio! E non è lecito rabbrividire nel leggere certe cavolate?
Scusa Pri, ma perché scomodare il Budda. Posso capire i cinesi, gli orientali, ai quali per posizione geografica il cristianesimo li raggiunse di sguincio e tardivamente, quando già il buddismo, filosofia degli illuminati incentrata sul panteismo e la compassione aveva i suoi culti e i suoi templi. Francamente, accendere la stecchetta d’incenso e congiungere le mani dinnanzi al gigante pancione e pelato mi fa strano…non si offendano i cultori del buddismo, con tutto l’affetto che provo per il pacifismo che contraddistingue il pensiero del Budda però, mi sembra di adorare un idolo muto, sordo, e cieco—-Il Cristo mi parla, il Cristo è vivo—Dio è Vivente, non è un idolo, non totem muto, non un simulacro, ma il Vivente—-perché andarsi a cercare l’esotico quando lo stesso Dio ha preso sembianze umane e si è fatto scorticare vivo per noi, per amore…Quando, non un uomo ,seppur illuminato come Budda, ma Dio stesso mi suggerisce oggi e sempre la via, un Dio geloso, che mi brama…non capisco..
Cavolate un corcno, cretina!
Dovresti farti una bella passeggiata da quelle parti, e poi parlare, idiota!
E non ti azzardare a parlarmi dietro marilisa OK! Non mi sporco con te.
Gallina!
Caro Matt-o,
Dicendo che la libertà religiosa è un caposaldo della società civile credevo di aver detto una cosa scontata, dato che questo lemma rientra nelle varie costituzioni delle democrazie occidentali, nelle varie dichiarazioni di diritti civili, ecc.
Ma anche tu questo, anche sulle cose più ovvie devi creare polemiche, inventare chiose grottesche. Che c’entrano il Papa, Pinochete i Santi.
Sei una persona troppo complicata per me, che odio i sofismi.
Fine delle trasmissioni!
Principessa,
sulla Tv sono pienamente d’accordo!
“Non esiste un cristianesimo fondamentalista”
Guarda caso, proprio chi lo dice è fondamentalista.
È fondamentalista chi vede le altre religioni come una spina nel fianco. Chi le guarda con disprezzo pretendendo di dire possessivamente “il mio Dio…” “il mio Gesù…” e negando ogni possibilità di dialogo con le altre religioni.
Piaccia o non piaccia, in tutte le altre religioni, qualunque sia il modo di culto, c’è almeno un barlume di luce divina.
Dio non è un privilegio del cristianesimo. Dio è il Padre di tutti gli uomini, qualunque religione professino.
Chi non accetta questo, si può sbattere da tutte le parti sbraitando a squarciagola, ma non ha capito un bel NULLA della religione cristiana che però pretende di difendere nel modo più sbagliato possibile, citando testi e testi, pregando “Signore, Signore” e cospargendosi il capo di cenere sotto il velo dell’ ipocrisia. E deridendo con una stupidità senza eguali il modo di pregare di chi “è legato” ad un’altra religione.
Gesù Cristo non ha predicato questo.
Il cristianesimo di tali cristiani– chiusi, negativi ed egoisti– non ha linfa vitale e non progredirà di un millimetro nel mondo.
Anch’io sulla Tv sono d’accordo con principessa, infatti, difficilmente la seguo. Ci sono molti contenitori interessanti, divulgativi, di cultura, seri. Ma, accanto a questi, tanta spazzatura…Credo sia un problema globale. Anche in America suppongo, ci sia molta TV trash…con una marea di pubblicità, che è una vera piaga, specie quella occulta…
Antonio o chi tu sei,
nulla di scontato nelle ipocrite libertà religiose,
chi se ne fa paladino,
tra le religioni,
generalmente nega le libertà fondamentali
dei cittadini,
uomini prima che religiosi
creati soprattutto liberi e basta.
Grazie per la fine delle trasmissioni.
comunque
dai santi
alle cornate…..
E di Santi martiri cristiani, uccisi per mano del fontamentalismo islamico se ne contano a decine, compresi sacerdoti, suore, missionari e laici, dal Niger all’estremo oriente . E mentre Il sionismo, a partire da quello americano, medita di muovere guerra ai paesi confinanti Israele con il rischio, sempre più vicino, di trascinarsi dietro l’intera umanità, gli Islamici fanno attentati e massacrano intere popolazioni. Dietro le religioni semite monoteiste, solo il cristianesimo subisce, perché portatore di pace. Mentre l’ebraismo e l’islamismo hanno mire esclusivamente nazionalistiche. L’braismo attuale, si serve dei Profeti canonici dell’Antico Testamento e li arricchisce di predizioni immaginifiche che descrivono il trionfo di Israele sui Pagani o non-Ebrei (gojim): «Israele sarà liberato e vendicato, e, guidato da Jahweh e dal suo Messia, si satollerà nella pace e nell’abbondanza; le 12 Tribù torneranno per imperare sulle Genti domate e calpestate”.Ed ecco che il Regno di Dio di Israele o del Messia,”sarà di questo mondo e riporterà l’Eden quaggiù” L’aspetto è puramente terreno come vedi Matteo e coincide con la Nazione giudaica. In tale concezione la persona umana conta ben poco. Ma Il Signore ci ha rivelato i segni dei tempi…che solo gli ingenui e i ciechi si ostinano a non vedere. Per cui, sul piano umano mi sono fratelli così come sento carne della mia carne l’intera umanit. Ma, sotto il profilo religioso, siccome non muovono un passo verso Cristo, non possono esserci assonanze o intese.
Fine delle trasmissioni
A Maria, donna senza retorica
Fa’ che le nostre labbra rechino il profumo del silenzio.
Santa Maria, donna senza retorica prega noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
Abili nell’usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità. Convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando non sia nulla da dire, siamo diventati prolissi e incontinenti. Esperti nel tessere ragnatele di vocaboli sui crateri del non senso, precipitiamo spesso nelle trappole nere dell’assurdo come mosche nel calamaio. Incapaci di andare al centro delle cose, ci siamo creati un’anima barocca che ad opera i vocaboli come fossero stucchi, e aggiriamo i problemi con le volute delle nostre furbizie letterarie.
Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine di suoni senza costrutto. Si sfalda in 1000 squame di accenti disperati. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo. Ci dà l’illusione della comunione,
ma non raggiunge neppure la dignità del soliloquio. E anche dopo che ne abbiamo pronunciate tante perfino con eleganza e a getto continuo, ci lascia nella pena di una indicibile aridità: come mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto era rimasta soltanto
la contrazione del ghigno.
Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un fiat, prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute,
all’intossicazione di parole. Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa che le nostre voci,
ridotte all’essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio.
Rendici come te, sacramento della trasparenza.
E aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un sì detto a Dio, “ci sia dolce naufragare”: come in un mare sterminato.
(Maria donna dei nostri giorni, p. 15-16)
Don Tonino Bello
Fine delle trasmissioni
Così sia!
Nel paese dei cachi, nuovi commissari tecnici crescono non solo per il calcio ma anche per la formazione ideale dei martiri con tanto di rating.
E perfino nuovi inquisitori sulla incompatibilità dello Yoga.
Così per cazzeggiare.
Ma intanto dove la chiesa di Cristo è mistica e martirizzata crescono vocazioni e cristiani.
Nell’occidente opulento e in via di rievangelizzazione ( si fa per dire ) dai Fisichella, Cristo è ai margini e l’apparato ecclesiale sponda e connivente con il potere si abbuffa di ignavia nel languore di un cristianesimo sempre più da genere di consumo.
Ma è una gran bella domenica, e così tanto per cazzeggiare anch’io, me la godo con i miei nipoti.
Che bell’arringa! Sarebbe stata ancora più credibe e convincente se a farla fosse stato un cristiano d’azione, di quelli che non hanno paura del salto, che non hanno avvolto il loro cristianesimo nell’imballaggio di sicurezza e sufficienza e corrono il rischio dell’avventura pagando di persona. Di chi abbandona le tiepidi serre per uscire all’aria aperta. Ma, giacché il predcozzo giunge da un nonno appagato e felice, beh…tanto cianuro sui cristaini opulenti, risulta a dir poco ozioso…ma si , si fa cosi’, per dire, giusto per cazzeggiare!Buona Domenica
Dio si è rivelato per la prima volta al popolo di Israele, che per questo si ritiene giustamente ( lo sottolineo) “privilegiato”. A lui si è mostrato come un Dio “geloso”,insofferente di adorazione verso altri dèi.
Questo popolo, come altri,ha deviato.Una parte di esso continua a farlo appellandosi a certi contenuti dell’ A.T. e non riconosce il Cristo come Dio. Molti di loro,invece,si sono convertiti.Segno che il messaggio di Cristo, nonostante tutto, è arrivato, li ha conquistati.E questo conta moltissimo.
Il messaggio del Cristo si fa largo lentamente perché rispetta la libertà degli uomini tutti.
Non ha molta rilevanza che Gesù non sia stato “profeta in patria”. Egli lo ha messo in evidenza con rammarico, ma senza odiarli.
D’altro canto anche molti cristiani hanno deviato non avendo capito la sostanza vera delle parole di Gesù.
E molti ancora oggi continuano a farlo professandosi veri cristiani,in realtà mistificando il messaggio con giustificazioni inaccettabili perché nascondono,e neanche troppo, una insopportabile intolleranza.
Fino a quando sarà così, il Regno di Dio tarderà a compiersi.
Il Regno presuppone che non ci sia neanche il minimo substrato di avversione verso il prossimo, qualunche “prossimo”.
Inutile e sciocco dire che gli altri popoli, o altri individui,vengono riconosciuti fratelli ma solo umanamente.Questa frase non ha senso.
I fratelli vanno riconosciuti come tali in tutti gli aspetti della loro vita, quindi anche in quello religioso.Nel momento in cui la loro religione non viene accettata o riconosciuta, la fratellanza o fraternità è manchevole, parziale, è solo verbale.
Tanto per essere chiara: se io avessi un fratello carnale( familiare) musulmano, lo accetterei senza riserve.Perché non deve essere così fra i popoli?
Quelli che fanno dei distinguo, dimostrano–nonostante tante vacue parole–di essere falsamente fratelli di altri. E dimostrano di professare una religione nel senso,per me odioso,dell’ accezione etimologica del termine: sono “legati”, “non liberi”.
Gesù Cristo è venuto per darci la libertà, non per “legarci”.
Egli non ha annullato, come qualcuno ha detto, la vetero-alleanza;l’ha fatta nuova, partendo da essa.Ha chiarito, ha ampliato, ha fatto capire che nei primi due comandamenti è compendiata tutta la legge.
Ma tutto ciò senza catene, in piena libertà per chi comprende il vero significato della parola.
Il vero significato, valido universalmente, è “libertà di coscienza”: la mia, la tua, la loro.
Chi ancora non ha capito questo, è fuori.
Alla libertà di coscienza vanno educati tutti, ma nell’amore.LIBERTÀ NELL’AMORE.
Questo vale per tutti gli individui e per tutti i popoli.
Nella preghiera dei fedeli della Messa di oggi ci sono questi passaggi, che qualcuno dovrebbe tenere bene a mente:
-Per tutti i credenti: perché “nel rispetto delle fedi e dei culti” sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al “dialogo, al confronto e alla condivisione”, preghiamo.
-Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi “maggiormente” nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo.
Mi sembrava che, a proposito di libertà, il Nazzareno si fosse limitato ad affermare: la verità vi farà liberi!
Solo e nient’altro che questo.
Evidentemente le fonti della nostra amica sono diverse e io devo essermi perso qualcosa!
Sic!
Di libertà di coscienza non mi pare ci sia traccia nelle parole di Gesù.
Sbaglio?
Da dove viene dunque questa sua convinzione?
Lui Gesù è l’unica, sola, “Via,Verità, Vita”, vissuta nell’obbedienza al Padre, come noi la dobbiamo a Lui solo, la fedeltà, e alla Parola che salva. La pietà che diventa alibi, per cui , sotto l’ombrello di un generico “amore”, ci si illude di riciclare -con qualche preghiera e offerta- una condotta fondamentalmente contraria alle esigenze dell’onestà e giustizia , è menzognera, come la propria falsa coscienza, e relativa falsa sicurezza. Caro Fides, le parole,come pula se le porta il vento; alla fine della fiera l’Eterno ci domanderà cosa avremo fatto della nostra libertà,e davvero non saprà che farsene della nostra “libertà di coscienza” …. Dio non cercherà in noi, povere creature caduche la perfezione, ma guarderà con benevolenza a chi avrà camminato nella fedeltà, chiarezza e sincerità, e non avrà cercato in Lui il “complice”, disposto a chiudere un occhio su certe faccende. Dio non lo si può ingannare…
Sì, infatti, e poi sai non credo ai piani alti siano simpatici quelli che credono di avere capito tutto e compatiscono quelli che a loro dire non avrebbero capito nulla.
Umiltà, ascolto, obbedienza, contrizione, riconoscenza della nostra infedeltà, queste credo siano virtù più apprezzate.
Fides, studi il catechismo!
È espressione del pensiero della gerarchia. E non faccia acrobazie per giustificare l’ingiustificabile.
Sì, è vero: “Dio non lo si può ingannare”.
Eppure ci sono “i fedelissimi” che credono di poterlo fare nominando a ogni piè sospinto, con finta umiltà, “Signore, Signore” e “Gesù, unica Via, Verità e Vita”.
E nel frattempo ignorando le sue parole che non si riesce a digerire, o interpretandole a proprio uso e consumo.
Cristiani di tal fatta smentiscono il messaggio del Cristo e fanno male alla Chiesa.
Ma Gesù Cristo non lo si può ingannare.
Gesù ha detto, una volta per tutte, a chi vuole ingannarlo: vade retro, Satana!
Ecco, vade retro! Lontana..pussa via…
Vade retro, ipocrita!
“Di chi abbandona le tiepidi serre per uscire all’aria aperta.”
—
Grazie di cuore Clo’.
Ma che bella e piacevole sopresa di saperti aulica e poetessa al tempo stesso.
E’ una ulteriore dote della tua immensa sapienza che hai voluto umilmente nascondere a questo popolo di analfabeti funzionali in cui mi annovero.
Per il resto del tuo sublime post, come sempre di più negli ultimi tempi, cara la mia Clò, è fuffa.
e va bene…! ….Posso dire lo stesso di te, caramente.
Caro Nino, vedi, la tua ironia, sul mio conto, a parte il fatto che non mi tange punto, ma non ti fa onore. Non immaginavo che poche parole, anche auliche e poetiche [si, scrivo poesie, vuoi che ne dedichi una?] potessere ferirti tanto, se così è stato me ne dispiaccio di cuore. Tuttavia, ritengo che, coloro i quali applicano costantemente un pensiero distruttivo, critico, mai aperto alla speranza urtando in un certo qual modo chi in questa Chiesa -malgrado le incrostazioni e intrallazzi, e tutto il male che l’affligge ,di cui tutti sono consapevoli- tuttavia crede, ebbene…chi critica apertamente dovrebbere anche avere gli attributi per incassare eventuali reazioni. Perché vedi, in questa Chiesa sulla quale spesso e volentieri sputi, e non solo tu, c’è un mondo di persone che danno la vita…tutti i giorni, a Roma come a Bogotà, a Milano come a Racife…nel più piccolo e sperduto paese della barbagia come tra gli indigeni dell’Amazzonia. E, se permetti, un tantino urta…
Cara Clo,
Premesso che non soffro della sindrome del “Lama”, e che non debbo incassare nulla, tantomeno le opinioni e i punti di vista diversi dal mio circa la questione “Chiesa”.
Relativamente a “malgrado le incrostazioni e intrallazzi, e tutto il male che l’affligge ,di cui tutti sono consapevoli- tuttavia crede”
Ecco proprio questo è il punto da cui una domanda.
Si può ed è giusto cristianamente parlando credere o accettare a qualcosa di torbido di cui si è consapevoli?
Se si, per me questa è mafiosità, un servizio al maligno.
Per me no! E in questa congrega siffatta che tu chiami chiesa non mi riconosco.
La politica ed il potere gestiti in via diretta ed indiretta tramite i cosiddetti “movimenti” vere e proprie sette globalizzate che assecondano da secoli regimi totalitari in latino america, Africa, Asia e che hanno inquisito ed estromesso i migliori teologi del secolo scorso e di quello presente.
Presbiteri e pastori come Don Milani, P. Balducci, Tonino Bello, Helder Camara, e numerosi altri, noti e meno pubblicizzati.
Che ha santificato in 4 e 4 otto gente come Escrivà, marciatore franchista, mentre beatificare un martire come Romero a vent’anni dal suo assassinio è ancora tabù solo per non dispiacere ai potenti di quel paese e dintorni.
Paesi in cui il 5% delle famiglie detiene il 90% delle risorse.
E nei paesi ricchi dell’occidente non una parola decisa, determinata, convinta, sulle ingiustizie sociali, sulla povertà progressiva di intere nazioni a vantaggio delle lobby finanziarie non lontane da quelle vaticane che ancora oggi , oltre a detenere una banca off shore, non ne consentono l’adeguamento alla trasparenza richiesto dagli organismi internazionali.
Qui, sempre e solo pistolotti sessuofobici o su argomenti che toccano la responsabilità e la coscienza dei singoli.
Che ha disatteso e narcotizzato, prima con Wojtila, poi con l’attuale pontefice il grande annuncio dello Spirito Santo con il CVII.
Forse il prevalere della società dell’immagine nei nostri tempi è così forte e preponderante da aver soppiantato e trasformato i simboli del cristianesimo con il contenuto che è e rimane Cristo.
Grandi masse innamorate di icone, adunate, marce, eventi televisivi sacro-profani dove prevale l’immagine di una chiesa – marketing da merendine Ferrero, da gadget , acqua di Lourdes in bottigliette di plastica votive rappresentative dalla Madre di Dio commercializzate come il gratta e vinci.
Anch’io ho avuto un lungo cammino di conversione, una “chiamata” quella di quello stesso Spirito che ha animato quel benedetto Concilio Vaticano II che voglio mantenere coerentemente nel mio cuore e nella mente.
Nino, mi trovi completamente d’accordo.
Il prete della mia parrocchia, uomo aperto e schietto, recentemente si è espresso, nell’omelia, negativamente nei confronti di quella Chiesa di cui tu parli. E proprio con le motivazioni da te addotte.
Soprattutto riguardo al Wikileaks.
Ha disapprovato totalmente il chiudersi della gerarchia su posizioni di difesa anziché preoccuparsi di far prevalere la parola chiarissima ed esigente del Cristo.
Anch’ io, come te, sono convinta che, nascondendo e attenuando, si dia una mano al Maligno.
Anch’ io ritengo che le storture vadano denunciate senza tentennamenti, affinché chi guida la Chiesa si renda pienamente conto che i fedeli ( che sono anch’ essi Chiesa) hanno voce in capitolo e sono in grado di vedere le negatività e di esprimere dissenso. Anche questo dovrebbe insegnare qualcosa a chi sta al vertice.
Tutti–ha detto il parroco– quando siamo stati battezzati, siamo stati chiamati ad essere “profeti”. Non tutti i cristiani lo sanno.
Molti fedeli si compiacciono –l’ho constatato anche in questo blog–delle “grandi masse innamorate di icone, adunate, marce, eventi televisivi sacro-profani” e credono che la Chiesa sia, perciò, sempre credibile e stabile.
Non è così. Nella Chiesa c’è un vai e vieni continuo: fedeli che si allontanano e altri che si riavvicinano.
Bisogna ricominciare sempre da capo. Bisogna vigilare sempre. La gerarchia più degli altri.
E invocare sempre lo Spirito Santo. Senza stancarsi.
Nino mio caro, ti dico caro senza ironia.
Pensi non condivida il tuo sdegno? Pensi io non sia passata attraverso lo stesso sentimento avverso? Oh come ti sbagli amico mio. Ci sono passata domandandomi più e più volte se valesse la pena continuare ad amare una siffatta entità terrena! Mi ci sono imbattuta come quando si deve attraversare un guado pieno di ingorghi, e di insidie. Se guardassimo agli errori dei papi o l’ecclesiologia medievale, saremmo spiazzati [anch’io come te, e lo dissi a suo tempo su questo spazio, espressi forti dubbi sulla beatificazione di GPII, per gli stessi tuoi interrogativi chiudo chiosa] .
Ma l’Essenza della Chiesa è di ben altra portata, ha in sé una promessa che non è vana né menzognera e si fonda su un evento che non è utopia, ma qualcosa che si è realizzata nella storia: la resurrezione, che la Chiesa crede e proclama; evento che annuncia il rinnovamento del mondo, evento atteso che presuppone la fede. Io si, te lo dico convinta : credo in una nuova creazione alla fine dei tempi, e credo che Chiesa, e nessun altra istituzione terrena, sarà traghettatrice al di la’ del bene e del male. E’ una promesso di qel Dio nel quale credo, di quel Cristi crocifisso e questo mi basta! Credo nell’Avvenire e che all’ottavo giorno, indescrivibile e indeterminabile, Dio consumerà la Sua opera, e tutti conosceremo il Signore.
Un caro saluto
Clo
Tutti i grandi Santi si sono scontrati con il male della Chiesa, molti sono stati avversati e costretti al silenzio. Ma non si sono ribellati, come non si è ribellato Cristo il quale
” non ha opposto resistenza,
non si èsono tirato indietro.
ha presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che Gli strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio l’assiste,
per questo non resta confuso,
per questo rense la sua faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso”
Condivido la risposta di Clodine.
Non è questione di “far finta di niente”, ma di amare la Chiesa con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti, come i Santi di tutti i tempi, come il Signore.
C’è poi un altro aspetto: l’unità di Cristo e della Chiesa, Capo e membra del corpo, implica anche la distinzione dei due in una relazione personale. Questo aspetto spesso viene espresso con l’immagine dello sposo e della sposa. Il Signore stesso si è definito come lo « Sposo » (Mc 2,19) che ama la Chiesa e per la quale ha dato se stesso, « per renderla santa » (Ef 5,26), che ha unito a sé con una Alleanza eterna e di cui non cessa di prendersi cura come del suo proprio corpo.
“Saranno due in una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa” (Ef 5,31-32).
Esattamente…volevo anche sottolinera l’aspetto dell’unità, che è fondamentale …grazie Federico per averlo detto–
[scusate i tanti refusi, non sono brava con la tastiera,troppo veloce il pensiero e incerti i polpastrelli…faccio pietà, lo so…miserere…spero si comprenda comunque il senso..]
Visita effettuata a tre anni e passa da questo articolo di Luigi.
In un giorno -sabato scorso- in cui turisti zero per -sigh!- motivi intuibili.
Sono rimasto più di un’ora. Forte, veramente intenso, momento di spiritualità.