A Padova, dal Guariento, in grande festa. Ho contato gli angeli che sono stati invitati alla mostra e sono 57. Gli ho chiesto di portare un saluto ai miei visitatori.
Vi mando i 57 angeli del Guariento
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Grazie
🙂
57 angeli ! E arrivano tutti qua con un saluto! Ecco perché stamani mi sentivo l’anima così in festa!
Il pensiero di mandare gli angeli è una prerogativa di Luigi http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=1804
ma è un pensiero che mi è parso così utile, così necessario, che l’ho fatto mio. E ora, quando, per esempio, mi viene in mente una persona a cui voglio bene ma che non posso subito raggiungere per dirglielo, gli mando gli angeli.
Proprio agli angeli pensavo, con più insistenza del solito, in questi giorni, a partire dal post su Lorenzo Lotto. E gli angeli che avevo in mente mi suggerirono di commentare il post sulla bambina di Ancona con “Quando il bambino era bambino…”, la poesia che Peter Handke scrisse per il film di Wenders “Il cielo sopra Berlino”.
E angeli questa mattina mi hanno fatto trovare nella posta un qualcosa (due foto) che lo stesso amico che me l’ha inviato commenta con la sola parola “incredibile”: un invio “incredibile” (credo che ve ne parlerò) che non può essere stato architettato che in cielo.
Fiorenza, quanto mi piaci:-)
Vorrei sapere tante cose della mostra, delle tue impressioni, ma in realtà dice tutto quel “dal Guariento, in grande festa”.
Grazie anche da me.
E’ reciproco, Nico.
Grazie Luigi del bel pensiero.
Sento che tra quei 57 c’è anche il mio, lo saluto.
Nascendo, siamo poco meno degli angeli. Di poco inferiori agli angeli.
Noi: umani, mortali, fallibili.
Noi siamo di poco inferiore agli angeli: ma ce ne dimentichiamo, o forse non facciamo il possibile per ricordarcelo. O forse facciamo finta di non ricordarcelo, perchè crediamo sia più conveniente così, perchè ci illudiamo sia più conveniente così.
5+7=12
un numero pieno di significato e se sono angeli …
Grazie Luigi, ne abbiamo sempre bisogno, ed io ne rimando un po’ a te.
Se fossi un angelo vorrei “risalire il fiume” (fio sa di che cosa parlo), per vincere la corrente e attraversare il guado della morte, come hanno fatto miliardi di uomini prima di me, come faranno le persone che amo, come hanno fatto le persone che ho amato. Vorrei avere dita che mi consentissero di digitare su una tastiera, come faccio ora, e la possibilità che qualcuno del pianerottolo, incontrandomi prima o poi, mi vedesse. Vorrei fare fatica per raggiungere un amico, così che il nostro incontro fosse più bello. Vorrei poter abbracciare la donna che amo e generare figli da sostenere nel momento del bisogno, e da loro essere sostenuto. Vorrei avere un corpo, insomma, per segnare il cammino con le mie orme, per legarmi agli altri d’un legame che vincesse la solitudine e la paura della morte, per salvarci insieme già qui, nella carne e nello spirito, sapendo che la salvezza o comincia in questa vita o non è. E tutte queste cose le ho, le abbiamo già.
Caro Luigi
Poiché hai impostato l’argomento sugli angeli, mi hai fatto sorgere qualche curiosità e chiedo il tuo distinto parere.
“Giacobbe…sognava, ed ecco, sulla terra era poggiata una scala e la sua cima giungeva fino ai cieli; ed ecco, su di essa salivano e scendevano gli angeli di Dio.” ( Genesi 28.12)
Secondo te, perché mai li dipingono con le ali, se gli angeli salgono le scale ? Non credi che sarebbe più semplice e meno faticoso per loro volare anziché fare le scale ?
Sono personaggi strani questi angeli, a Giacobbe hanno slogato la coscia, ( Genesi 32.24)
Salmi ci dice che : “ Mandava su di loro la sua ira ardente, Furore e denuncia e angustia,Delegazioni di angeli che recavano calamità .Preparava un sentiero alla sua ira.” ( Salmi 78.49)
E poi, hai notato, ogni volta che compare un angelo c’è una donna che rimane in cinta (Genesi 16.11; Genesi 18.9; Giudici 13.24; )
Non pensi che sia il caso di starne alla larga ?
Marta09 dice “5+7=12 un numero pieno di significati” a me ne basterebbero 6 ma quelli giusti, figurati 12 – Guarda cosa ho trovato in tema di numeri
? Mese e giorno della tragedia 9/11. 9 + 1 + 1 = 11.
? L’11 settembre era il 254° giorno dell’anno. 2 + 5 + 4 = 11.
? Quello che ha colpito la torre nord era il volo 11.
? In quell’aereo c’erano 92 persone a bordo. 9 + 2 = 11.
? L’aereo che ha colpito la torre sud aveva 65 passeggeri. 6 + 5 = 11.
? Le torri gemelle assomigliavano al numero 11.
? L’espressione “New York City” è composta da 11 lettere.
Caro Luigi, fai bene a farci vedere belle cose. Ai nostri giorni ci sono solo opinioni vaganti, mentre è bello contemplare ciò che dura.
Se potessi …vorrei essere “L’Angelo della Vita”. Sempre lì, pronto a sbarrare la via a “L’angelo della morte” ogni volta che tenta di insidiare il corpo e l’anima di un giovane, una giovane, un adolescente, un bambino un’anima fragile- ritengo la morte dell’anima un danno di gran lunga più incalcolabile della stessa perdita della vita terrena, la quale, non è che un piccolissimo segmento visibile nell’invisibile eterno cammino verso la Luce!
Vorrei essere l’Angelo della Vita per dare battaglia a l’angelo della morte, contrastarlo come proprio come un guerriero armato di tutto punto, simile ai 57 Angeli, per annientare quella forza spirituale che opera ,sempre in agguato dentro e fuori di noi, forza nefasta che attrae l’uomo nel buio vortice dell’insoddisfazione, allontanandolo da Dio, per precipitarlo nel vuoto abisso del nulla..
Sono ora rientrato a Roma e ringrazio quanti hanno gradito il mio invito al Guariento. Se vi è possibile, non perdete questa mostra. Gli angeli sono in una sala del Monte di Pietà, che è nelle vicinanze del Duomo. Vi sono altre nove “sezioni” della mostra e un itinerario in dodici tappe. Non mi era mai capitato di vedere un’esposizione così complessa, per luoghi e generi. Il titolo è “Guariento e la Padova carrarese”. Ma chi è interessato specificamente al Guariento, deve andare diritto al Palazzo del Monte di Pietà. Lì sono i 57 angeli.
Questo si legge nel sito della mostra:
La grande monografia sul Guariento allestita a Palazzo del Monte è l’epicentro di una più ampia esposizione che indaga, per la prima volta in modo compito, la “Padova Carrarese”. La mostra si dipana in diverse sedi espositive: i Civici Musei agli Eremitani, Palazzo Zuckermann, il Museo Diocesano e la Casa del Petrarca ad Arquà. In quest’ultima è allestito un approfondimento sul Poeta e i suoi anni padovani.
“Guariento di Arpo è conosciuto come il ‘Maestro degli angeli’, o meglio delle Gerarchie Angeliche composte da Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni. E’ il primo artista di Corte a Padova: di lui non si conoscono l’anno e il luogo di nascita, ma è nota la sua attività che, tra il 1338 e il 1367, lo colloca tra i precursori del gotico internazionale”: così nel vademecum della mostra.
Da sempre ammiratore del Maestro degli Angeli, avevo già cercato di vedere questa mostra, ma non avevo avuto fortuna. Molte cose dipendono dalle coincidenze. Vedi qui la penitente allusione al mancato appuntamento: la trovi nel quinto commento a quel post.
L’immagine che ho riprodotto nel post è intitolata – nella mostra – SCHIERA DI ANGELI ARMATI. Mi hanno ricordato la compagnia degli elfi che nel Signore degli anelli arrivano inaspettati a difesa del Trobatorrione.
Gli elfi di Tolkien sono imparentati con gli angeli ebraico-cristiani.
Dopo aver passato un paio di giorni con gli angeli della mostra padovana che mi svolavano intorno per ogni dove, mi sento di dire che queste misteriose creature il fratello nostro Guariento le ha avvertire come immagini di Dio a similitudine di come lo siamo noi uomini e donne, ma sereni, forti e accorati come mai noi riusciamo a esserlo in uno stesso momento. Se non forse quando una mamma allatta un figlio in un momento di salute e di pace non avendo intorno alcuna distrazione. In quel momento lei è serena, forte e accorata. In ogni altra occasione noi siamo magari sereni e forti ma non accorati di nulla. O accorati e per nulla sereni. O forti e nè sereni nè accorati.
Grazie Luigi, del pensiero. Grazie di cuore.
Ecco un’immagine convincente di come il Guariento riesca a darci volti di angeli sereni, forti e accorati:
Nella mostra del Guariento il titolo dell’immagine riprodotta nel commento precedente è
GRUPPO DI DIECI ANGELI SEDUTI CORONATO CON GLOBO E FLABELLO GIGLIATO.
Sereni perchè vedono il Padre.
Forti perchè partecipi dell’immortalità divina.
Accorati per la nostra sorte.
@ Leopoldo
Certo che la salvezza comincia in questa vita, Leopoldo.Tu ritieni di non credere, ma le tue parole esprimono, a tua insaputa, desiderio di credere. Ma “credere” non è solo rifugiarsi con la mente in un aldilà misterioso forse popolato di angeli; significa anche stare con i piedi piantati sulla terra e darsi da fare, con amore (che è il Principio di salvezza), per il bene di tutti i fratelli, per diffondere quei valori che vediamo importanti per la tutela della dignità dell’uomo, cioè per portare a compimento il Regno di Dio, un mondo dove solo c’è pace, e che è già iniziato e la cui completa realizzazione procede con lentezza perché è ostacolata dal male verso cui la fragilità della natura umana è incline.E questa debolezza comporta anche sofferenze di adulti e bambini difficilmente accettabili.La vita stessa, in fondo, è mistero. Per questo si ha bisogno dell’aiuto del Cristo che ben conosce la natura umana ed è venuto fra noi per indicarci la strada giusta e per dare un senso al dolore. Con Lui e con l’aiuto dello Spirito Santo che Egli ci ha lasciato, la speranza di un mondo migliore si fa più concreta. Non ho nessuna intenzione, credimi, di convertire né te né nessun altro, perché la conversione è un fatto strettamente personale,un incontro diretto con Dio purché si abbia un po’ di umiltà e si riesca a “vedere” i segni che ogni tanto ci manda. Dico solo che a me è piaciuta immensamente una pagina degli Atti degli apostoli di qualche settimana fa, in cui dopo l’ascensione di Gesù al cielo e mentre i dicepoli stanno fermi a guardare in alto, due uomini in bianche vesti si presentano a loro e dicono: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?” Significa che si deve guardare davanti a sé, anche fra le mille difficoltà della vita, anche nello sgomento di situazioni pressoché indecifrabili e con la paura della morte. Ed è superfluo dire che nella vita si sta con il corpo e con i sensi(che non vanno per niente sottovalutati come si faceva tanti anni fa), fra le bellezze e le dolcezze che essi ci regalano.Tu pensi che la morte ci priverà di esse, e, mi sembra di capire,te ne rammarichi. Ma cosa possiamo sapere, noi, del mistero dei misteri? Affidiamoci a Dio!
Ciò che ho detto a te, Leopoldo, lo dico prima di tutto a me stessa, che spesso sono presa dallo scoraggiamento di fronte alla durezza e alla confusione della vita.
L’immagine serena, forte e accorata di una madre che allatta e che in quel momento rassomiglia agli angeli di Dio è una delle cose più belle che ho sentito!
Daniela Dichiara è una madre così…
Volti umani sereni forti e accorati, però, io ne ho visti anche in altre situazioni. Molto di rado,certamente. Penso ai volti di certi partecipanti a certe Liturgie degne di questo nome. Credo che anche il Guariento li abbia visti lì. Lì ha visto di sicuro qualche cosa degli angeli. Era ancora una esperienza comune, al suo tempo.
Luigi è molto convincente: quasi sarei tentata di vincere la mia pigrizia per correre a Padova.
Certo, a pensarci bene, è triste che a ricordarci qualcosa degli angeli oggi ci sia solo una mostra, un museo, la poesia…Ancora dalle visioni di Dante essi ci vengono incontro. Ancora l’arte sacra conserva una traccia di quello che era un mondo abitato anche da loro. Poi nulla, se non nelle farneticazioni dei moderni gnostici. Pare che nella Chiesa attuale si sia attenuato, se non spento, il vivissimo senso della presenza angelica. Avanziamo soli, non ricordiamo che esseri soprannaturali “accorati per la nostra sorte” ci circondano, e li perdiamo.
Però c’è questo blog. Qui spesso sono comparsi gli angeli.
@ Marilisa
“significa anche stare con i piedi piantati sulla terra e darsi da fare, con amore (che è il Principio di salvezza), per il bene di tutti i fratelli, per diffondere quei valori che vediamo importanti per la tutela della dignità dell’uomo,”
Ha proprio ragione. Ha provato a spiegarlo anche alla “curia” di Grosseto ?
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/06/17/news/vivono_in_macchina_lei_incinta_perde_il_bimbo-17822481/
Ma come ? ambiscono l’arrivo degli extracomunitari e poi li sfrattano ?
Si, ha ragione dev’essere così che si porta a compimento il Regno sulla terra… ma se c’è la debolezza di cui parla della natura umana, come pensa che ci riusciranno ? E se la vita è mistero, come spera di capirlo e magari spiegarlo ?
E proprio un mistero ha ragione Marilisa.
“Gli elfi di Tolkien sono imparentati con gli angelo ebraico-cristiani.”
Questo è un vero scoop Luigi, grazie.
Il Beato Giovan Dominici da Firenze scrisse un trattato sulla mistica delle immagini, sull’arte che funge da guida spirituale la quale, con la sua potente azione persuasiva può arrivare a descrivere la bellezza degliAngeli [ «Anima per bona supernaturalia collata, est imago totius Caelestis Hierarchiae»] , e, per converso, se eseguita male, può produrre l’effetto contrario «[Anima] si hic vivit vitiose, efficitur imago diversarum bestiarum”..
“Avvisati se dipinture facessi fare in casa a questo fine, ti guardi da ornamenti d’oro e d’ariento, per non farli prima idolatri che fedeli; però che vedendo più candele s’accendono e più capi si scuoprono e pongonsi più ginocchioni in terra alle figure dorate e di preziose pietre ornate che alle vecchie affumate, solo si comprende farsi riverenza all’oro e alle pietre e non alle figure o vero verità per quelle figure ripresentate»
Clodine:
Magna cum laude !
il pensiero teologico ebraico sugli Angeli è straordinario…
Uno studio antichissimo, giurassico direi sull’argomento
Gli Angeli, unici messaggeri secondo gli ebrei che presiedono a 360° e per 365 giorni l’anno l’intero sistema ed ogni periodo è dominato da uno dei 72 angeli [motivo per quale, in un post precedente azzardai una ipotesi sull’assistenza di un potente Argangelo che suggerì e guidò l’intera fioritura dal Rinascimento fino ad un certo percorso e non oltre..)
Oltre ai “custodi” che assicurano protezione e trasmettendo energie e i doni specifici ogni angelo governa per 20 minuti ciascuno durante l’arco della giornata e un giorno specifico (ogni 72 giorni)durante l’arco dell’anno. Per cui ogni 72 giorni l”Angelo preposto a guida della nostra anima e corpo si avvicina personalmente a ciauscuno e intercede [da qui il detto “passò l’Angelo e disse “Amen!”] Questi sono gli angeli del giorno e gli angeli delle missioni . E dico a Leopoldo che “più che risalire il fiume” se fossimo Angeli dovremmo bramare di poterci spingere “Oltre il fiume”….rifletti…rifletti….
Dunque, conti alla mano [ secondo non solo la teologia ebraica ma anche in quella dello Pseudo Dionigi, di Origene ed altri padri che studiarono le gerarchie Angeliche] a partire dal nostro compleanno ogni 72 giorni l’Angelo preposto a nostra custodia ci è talmente accanto da..potersi toccare…e intercede per noi…intercede…dunque..a me il pallottoliere! Sono una capra in matematica..vado…senza indugio..
Luigi, quelle sfere nere che ballonzolano tra le mani degli aulici messaggeri …poggiate ora sulle ginocchia ora leggermente sollevate in modo asimmetrico…rappresentano i pianeti del nostro sistema solare che sono 10 sole compreso…
@ fio
“Però c’è questo blog. Qui spesso sono comparsi gli angeli.”
Egocentrica…
Non scherziamo, Leopoldo: queste son cose serie.
Intanto, abbiamo tempo fino al 31 luglio per vedere tutti gli angeli del Maestro degli angeli: http://www.mostraguariento.it/it/guariento.php
Poi, perché non ricordare certi momenti della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo?
“Noi che misticamente raffiguriamo i Cherubini, e alla Trinità vivificante cantiamo l’inno tre volte santo, deponiamo ogni umana preoccupazione”
“Affinché possiamo accogliere il Re dell’universo scortato invisibilmente dalle angeliche schiere”
Nessuno può superare in bellezza gli angeli del Beato Angelico. Lo stesso Michelangelo vedendoli ebbe a dire: “Angelico deve aver visto gli angeli nel cielo; altrimenti non avrebbe mai potuto dipingerli come ha fatto”. Ma neanche i quadri del Beato Angelico ci danno la più vaga idea degli angeli veri. S. Brigida, che ottenne da Dio particolari visioni celestiali, ci dice che se vedessimo un angelo in tutta la sua bellezza potremmo morire non solo di amore, ma di sacro terrore!
…e fra i poeti nessuno ha descritto gli angeli “sereni forti e accorati ” così bene come Dante, quasi li avesse visti veramente:
” il celestial nocchiero ” delle anime del Purgatorio,( canto II ), immagine indimenticabile di bellezza, forza e velocità…
“cotal m’apparve, s’io ancor lo veggia,
un lume per lo mar venir sì ratto
che ‘l muover suo nessun volar pareggia.
Dal qual com’io un poco ebbi ritratto
l’occhio per domandare al duca mio,
rividil più lucente e maggior fatto.
Poi d’ogne lato ad esso m’appario
un non sapeva che bianco e di sotto
e poco a poco un altro a lui uscìo.
Lo mio maestro ancor non facea motto
mentre che i primi bianchi apparver ali;
allor che ben conobbe il galeotto
gridò. “Fa , fa che le ginocchia cali.
Ecco l’angel di Dio:piega le mani,
omai vedrai di sì fatti officiali.
Vedi che sdegna li argomenti umani,
sì che remo non vuol , ne’ altro velo
che l’ali sue, tra liti sì lontani.
Vedi come l’ha dritte verso ‘l cielo,
trattando l’aere con l’etterne penne,
che non si mutan come mortal pelo.
Poi come più e più verso noi venne
l’uccel divino, più chiaro appariva:
per che l’occhio da presso nol sostenne,
ma chinail giuso; e quei sen venne a riva
con vasello snelletto e leggero
tanto che l’acqua nulla ne ‘nghiottiva.
Da poppa stava il celestial nocchiero
tal che faria beato pur descipto
e più di cento spirti entro sediero.
In exitu Israel de Aegypto
cantavan tutti insieme ad una voce
con quanto di quel salmo è poscia scritto
Poi fece il segno lor di santa croce
ond ‘ei si gittar tutti in su la piaggia,
ed el sen gì , come venne , veloce”
nell’ultimo verso “ed el sen gi’ come venne veloce”
nelle parole brevi mono-o bisillabiche sembra proprio di cogliere foneticamente il volo leggero di un uccello…
Grandissimo Dante!!!!
MC
AHhh…che meraviglia!…
Altra indimenticabile immagine dantesca : l’Angelo ” cortese portinaio” del Purgatorio: come l’angelo “velista” era veloce , questo è statuario, fermo , seduto sulla sua soglia “di diamante”…
(canto IX):
“vidi una porta e tre gradi di sotto
per gire ad essa, di color diversi
ed un portier ch’ ancor non facea motto.
E come l’occhio più e più v’apersi
vidil seder sovra ‘l grado sovrano
tal nella faccia ch’io non lo soffersi;
e una spada nuda avea in mano
che refletteva i raggi sì ver noi,
ch’io dirizzava spesso il viso in vano.
“dite costinci: che volete voi?
cominciò elli a dire” ov’è la scorta?
Guardate che il venir su non vi nòi!”
“Donna del ciel , di queste cose accorta
rispose ‘l mio maestro a lui” pur dianzi
ne disse “andate là: quivi è la Porta.
“Ed ella i passi vostri in bene avanzi
ricominciò il cortese portinaio:
“venite dunque a’ nostri gradi innanzi.
Là ne venimmo: e lo scaglion primaio
bianco marmo era sì pulito e terso
ch’io mi specchiai in esso quale io paio.
Era il secondo tinto più che perso,
d’una petrina ruvida ed arsiccia,
crepata per lo lungo e per traverso.
Lo terzo, che di sopra s’ammassiccia
porfido mi parea sì fiammeggiante
come sangue che fuor di vena spiccia.
Sovra questo tenea ambo le piante
l’Angel di Dio sedendo in su la soglia
che mi sembrava pietra di diamante.
Ehhh..mirabile! Come non credere alla presenza di un suggeritore celeste…
“Guariento di Arpo è conosciuto come il ‘Maestro degli angeli’, o meglio delle Gerarchie Angeliche composte da Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni.”
Se mi permetti caro Luigi, questa definizione è errata o almeno non è scritturale perché gli angeli sono divisi per compiti ma non per autorità ed esiste un solo Arcangelo. ( Capo degli angeli) così tanto per precisare.
“Nel sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret” ( Luca 1.26) vedi non dice arcangelo, ma solo angelo !
Scusa la pignoleria. Ma è per non farti depistare. Sai non tutti sanno che l’adorazione degli angeli “priva del premio ?” ( Colossesi 2.18) e che gli angeli stessi, lo sai vero, hanno rifiutato tale adorazione. ( Rivelazione 22.8-9)
Scusa se ti faccio una domanda, (anche due o tre) ma tu come faresti a riconoscere gli angeli buoni da quelli cattivi ?
“Perciò, affinché non mi sentissi troppo esaltato, mi fu data una spina nella carne, un angelo di Satana, che mi schiaffeggiasse, perché non fossi troppo esaltato” ( 2 Corinti 12.7) Se l’angelo di Satana andava perfino da Paolo non pensi che possa venire anche da te ? come lo riconosceresti ?
Lo sai vero, che anche Satana stesso entrò dentro Giuda ( Luca 22.3) tu potresti esserne immune ? Impedirglielo ? come si fa ?
E come faresti a distinguerli nelle figure postate quali sono gli uni e quali gli altri ? quelli di Satana e quelli di Dio ?
E come interpreti questa faccenda dell’angelo di Pietro ? ( Atti 12.15) quando Pietro fu liberato dalla prigione dall’angelo che lo fece evadere, (Atti 12.7-11) si recò alla casa di Maria e bussò, ma la servitrice non aprì e corse dentro a dire di averlo visto, ma “Essi le dissero: “Tu sei pazza”. Ma essa continuava ad affermare vigorosamente che era così. Essi dicevano: “È il suo angelo”. Ma Pietro rimaneva lì a bussare. Quando aprirono, lo videro e furono stupiti” ( Atti 12.15-16)
Secondo te perché dicevano “è il suo angelo ? “ forse che gli angeli assomigliano ai loro protetti ? O pensavano che fosse morto e fosse divenuto un angelo ? Non è stravagante ? tu che dici ? Io non ci capisco più niente con tutti questi angeli. Boh ?
Io, molto più modestamente, sono rimasta agli angioletti delle cartoline, teneri e paffutelli. Mi piace pensare al mio angelo custode come ad un bimbo innocente che ogni tanto mi sfiora con la piccola mano e mi sussurra all’orecchio per mettermi sulla buona strada. Sono infantile? Ebbene sì, lo sono.
ahahahaha…fantastica!…e hai ragione, sono gli Angeli dai bei riccioli biondi di Melozzo da Forli’. Quelli ritratti sulle letterine che si usava scrivere a Natale, tutti brilluccicanti di porporina d’oro , te le ricordi Marilisa?
Eh..te le ricordi che belle quelle letterine!? Oh quanti ricordi… adesso non si vendono più, nessuno crede più negli angeli. Eppure esistono!
Cara Clodine, io di quelle cartoline ne ho tante perché con frequenza( anche un po’ fastidiosa) mi vengono spedite da associazioni varie. E pensare che oggi non si fanno più gli auguri per posta; sembra che non lo sappiano. Comunque, io mi incanto sempre di fronte a quei disegni, li trovo suggestivi e mi riportano ai bei tempi dell’infanzia.
Eh. l’infanzia, che nostalgia dell’infanzia….che bella stagione. Ricordo che aspettavo il Natale con un’ansia, un’euforia….mai più provata nella vita..poi, quella letterina, con i brillantini che ti rimanevano addosso per giorni, e in bella grafia, con un impegno assoluto iniziavo :” caro papà…ti voglio bene…ti prometto….” e giù tutte le migliori intenzioni per farlo felice! La mettevo ben nascosta tra le pieghe del tovagliolo che restava rigido come uno stoccafisso! Era sempre triste mio papà..sempre triste. Però, quando leggeva la letterina, diventava raggiante, s’ illuminava e mi baciava…ero orgogliosa di quei baci, li adoravo. Ma non glie l’ho mai detto, e me ne pentii quando mancò..
Scusa Marilisa, se mi sono lasciata andare…ne avevo bisogno..
Ciao cara…
Hai fatto bene, Clodine, a “lasciarti andare”, tante volte si ha bisogno di aprire il cuore per ritrovare un po’ di serenità. Ti dirò che anch’io non sempre riuscivo a manifestare il mio grande affetto per i miei genitori. Proprio per questo un giorno( forse ispirata dal mio angelo custode di cui ho parlato prima) presi una mia fotografia, che mio padre portava sempre con sé, e sul retro scrissi parole di amore e di richiesta di perdono per tutte le volte in cui, in passato, non lo avevo fatto e in cui forse, in avvenire, non sarei riuscita a farlo. Ne rimase colpito e felice.
Come vedi, le nostre storie per certi versi si assomigliano.
Un abbraccio.