Il Papa oggi alla preghiera di mezzogiorno ha chiesto ai cristiani di aiutare i vescovi e i sacerdoti “ad essere buoni pastori”. Ha preso spunto da uno scritto di San Cesario d’Arles che paragona il Popolo di Dio ad un vitellino che ha fame e vuole il latte dalla mucca, dalla madre, che però sembra come trattenerlo: “E cosa fa il vitellino? Bussa col suo naso alla mammella della mucca, perché venga il latte. E’ bella l’immagine! ‘Così voi – dice questo santo – dovete essere con i pastori: bussare sempre alla loro porta, al loro cuore, perché vi diano il latte della dottrina, il latte della grazia e il latte della guida’. Vi chiedo, per favore, di importunare i pastori, disturbare i pastori, a tutti noi pastori, perché noi diamo a voi il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunare!” – Nei primi commenti due brani dell’omelia del Papa che poco prima aveva ordinato in Basilica 13 preti romani.
Vi chiedo per favore di importunare i pastori
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Non è venuto a condannare. Francesco stamane in San Pietro: Con il sacramento della Penitenza rimetterete i peccati in nome di Cristo e della Chiesa. E qui voglio fermarmi e chiedervi, per l’amore di Gesù Cristo: mai stancatevi di essere misericordiosi! Per favore! Abbiate quella capacità di perdono che ha avuto il Signore, che non è venuto a condannare, ma a perdonare! Abbiate misericordia, tanta! E se viene in voi lo scrupolo di essere troppo ‘perdonatori’, pensate a quel santo prete che andava davanti al Tabernacolo e diceva: “Signore, perdonami se ho perdonato troppo. Ma sei Tu che mi hai dato il cattivo esempio!”.
Gente bastonata in confessione. Ancora Francesco stamane: A me fa tanto dolore quanto trovo gente che non va più a confessarsi perché è stata bastonata – male – sgridata; hanno sentito che le porte delle chiese gli si chiudevano in faccia! Per favore, non fate questo: misericordia, misericordia! Il buon pastore entra per la porta e la porta della misericordia sono le piaghe del Signore: se voi non entrate nel vostro ministero per le piaghe del Signore, non sarete buoni pastori.
Gente bastonata in confessione…
A me sinceramente bastona assai di più fuori dalla confessione trovare maleducazione, bugie, non sapere mai il perchè di scelte “sacre”, o che si rifiuti l’aiuto dei laici in una autosufficienza che, spero, finirà almeno il giorno in cui di preti ce ne saranno ancora meno di adesso!
Ben venga se mi sgrideranno in confessione.
Perchè quando vedo faccio fatica a perdonare.
Probabilmente è una cosa, la bastonatura del penitente, che accadeva più frequentemente anni fa.
Alcuni anni fa avevo comperato un libretto edito in USA ” A confessor’s handbook” scritto da un noto confessore americano, perchè mi interessava la confessione vista dall’altra parte. Tra i consigli che da ai confessori al primo posto c’è “non accusare, non insultare” il penitente, segno che è una cosa che succedeva. Poi in un altro punto dice che se viene un penitente che dice che da vari anni non si confessa più per essere stato maltrattato da un confessore precedente, a nome della Chiesa il confessore deve chiedere perdono:” un confessore ha sbagliato, un altro confessore deve riparare il male fatto “.
Grazie a Dio noi non abbiamo avuto brutte esperienze, ma questa ipotesi, del maltrattamento, non è del tutto peregrina.
Non è per niente peregrina! Un mio carissimo amico fu letteralmente preso e buttato fuori dal confessionale da un prete urlante, davanti a tutti. Sono ormai passati diversi anni, è vero; però è successo, e ha lasciato segni profondi.
Eppure si dice in giro, si racconta, che San Pio da Pietrelcina in alcuni casi (alcuni casi!) non è che fosse un tenerone in confessionale, ma che anzi qualche volta si sia arrabbiato e abbia cacciato in malo modo il confessando.
Due sono le cose, o si rivede un poco l’agiografia di San Pio da P. oppure si specifica bene cosa vuol dire “bastonare”.
Certo è che si racconta che chi fu stato cacciato dal santo frate poi ritornò dallo stesso ed ebbe l’assoluzione dopo aver fatto una buona Confessione.
Quanto al latte della dottrina sembra che la mucca abbia le mammelle avvizzite.
Mi sembra chiaro che “bastonare” significa sgridare. Perché, in effetti, qualche prete lo faceva.
Lo avessero fatto a me, mi sarei alzata tranquillamente e lo avrei piantato in asso.
Per quanto riguarda san Pio da P., mi risulta che talvolta non desse la comunione a chi, ad occhio, non ritenesse degno di ricevere l’ostia. Quasi ne leggesse l’animo e la coscienza.
Questo modo di fare, che mi è rimasto impresso, non lo metterei tra le virtù del santo in questione.
Del resto, questo santo non è mai stato fra i miei preferiti.
Trovo assai strana la sua vita per come è stata rappresentata nei film. Compreso il profumo di rose di cui si favoleggia.
Non posso che dire bene dei confessori che ho incontrato.
Mi confesso meno di quanto dovrei. Il mio campione non è rappresentativo. Le poche volte in cui non sono stato trattato bene risalgono a molti anni fa e la cosa nasceva da umana incomprensione, non da problemi di dottrina (la ragione ce l’avevano loro). Altre volte sono stato giustamente rimproverato, ma non maltrattato; quindi, ho incassato e portato a casa.
Mi pare che, nella immensa generalità dei casi, le pecche dei confessori siano diverse di quelle di cui si parla
(le porte non metaforiche ma fisiche, quelle delle chiese, sono sbarrate; fretta; genericità eccetera: ma sono difetti anche dei fedeli).
Inoltre, non è che se una cosa è in un manuale o in una predica, necessariamente si verifica. Potrebbe semplicemente essere “un caso per assurdo”.
Comunque, la cosa mi pare da vedere così: un penitente è sempre prezioso e la confessione è per il penitente, non per il confessore.
Un po’ come al pronto soccorso: è vero che sono pieni di codici bianchi, ma scambiare un codice rosso per un codice bianco è tremendo.
Il papa ha detto che si dovrebbe dare il battesimo anche ai marziani.
Strano che chi darebbe il battesimo petsino ai marziani non riesca a permettere ai Francescani dell’Immacolata di celebrare la Santa Messa VO.
Evidentemente le bastonate sono permesse in un solo caso:per ridurre i tradizionalisti al pensiero dominante.
Solovev ci ha visto giusto e quello che ha descritto si sta avverando.
A volte abbiamo bisogno di comprensione, altre volte di essere rimproverati e spronati. A memoria direi che molti santi sacerdoti erano piuttosto bruschi quando confessavano, ma lo facevano per il bene del penitente, per dare una “scossa”, per spronare alla conversione.
Io non sono mai stato “bastonato” in confessionale, ma penso che insistere su questo punto non possa che incoraggiare ancora di più l’impenitenza. E’ chiaro che il Papa ha altre finalità, tutte lodevolissime, ma gli effetti possono essere anche questi.
Del resto, che senso avrà confessarsi se poi ci sentiremo dire: “va bene, bravo, vai avanti così”?
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-fellay-34011/
Sembra una mezza bufala, Fabricianus. Non mi pare che al papa interessi quel tipo di sensibilità. Anzi. Gli è proprio antipatico tutto il mondo dei “simpatizzanti di Econe” e in sovrappiù quello “dei simpatizzanti dei simpatizzanti” e “dei simpatizzanti dei simpatizzanti dei simpatizzanti” eccetera all’infinito.
Credo che sia umano, anche per un padre buono, avere delle preferenze e delle non-preferenze. Non bisogna fargliene una colpa, ma trarne profitto spirituale: i non-preferiti come purificazione e bagno d’umiltà, i preferiti come responsabilità e impegno (doppia purificazione e doppio bagno d’umiltà: quindi, per i preferiti c’è pure il compito di non strafare nel dire e nel fare).
Contro il bullismo dei preti violenti.
La Santa Sede ha preso questi provvedimenti:
1)corsi di training autogeno a tutti i parroci per aiutare a controllare la propria ira nei confronti dei penitenti
2) confessionali dotati di telecamere che filmano e documentano gli episodi di pestaggio
3) uno speciale Ufficio Reclami in ogni parrocchia dotato di psicologo,assistente sociale e avvocato gratuito a cui possono rivolgersi i fedeli traumatizzati.
Contro la violenza e il bullismo dei preti ,una piaga della nostra societa’!