Sono stato quattro giorni a interrogarmi su quale fosse la storia biblica che mi veniva richiamata dallo scambio di lettere tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi e infine l’ho rintracciata: è quella di Ester, anzi dell’antefatto della sua avventura costituito dalla cacciata della regina Vasti da parte del re persiano Assuero. Assuero dunque regnava “dall’India fino all’Etiopia” e volle mostrare ai dignitari del Regno e a tutto il popolo la propria gloria e diede a tal fine un primo e un secondo banchetto, mentre la regina Vasti intratteneva a parte le donne. Lei dunque condivideva e serviva la gloria del re. Ma ecco che Assuero giunto al settimo giorno del secondo banchetto la manda a chiamare perchè venga “con la corona regale, per mostrare al popolo e ai capi la sua bellezza”. La regina Vasti rifiuta di di presentarsi: non voleva essere mostrata agli ospiti come una coppa d’oro o un elefante venuto dell’India. Travolto dalla collera, Assuero decreta che Vasti mai più compaia alla sua presenza e manda lettere a ogni provincia stabilendo che “ogni marito sia padrone in casa sua e possa parlare a suo arbitrio”. Con la richiesta di pubbliche scuse al marito che pretende di parlare a suo arbitrio senza tener conto della dignità della sposa, Veronica la settimana scorsa si è inserita nella lotta duratura iniziata dalla regina Vasti ai tempi di Ester, la fanciulla ebrea di “aspetto avvenente” destinata a prendere il posto della regina ripudiata da Assuero (cioè da Serse I, 486-465).
Veronica come Vasti e Berlusconi come Assuero
6 Comments
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Caro Luigi, non dirmi che hai buttao via quattro giorni per pensare a quale storia biblica potesse richiamare lo scambio di lettere tra veronica e silvio. è roba da novella 2000 o giù di lì. per carità!
Me la richiamava di suo, ma la mia scarsa competenza biblica non mi permetteva di rintracciarla a colpo sicuro. Luigi
Il riferimento è quanto mai raffinato e suggestivo, ma forse non del tutto appropriato. Io non penso come Costantino che lo scambio di lettere tra i coniugi Berlusconi sia “roba da novella 2000”: semmai è roba da “Repubblica” (e da prima pagina, se proprio vogliamo infierire). devo essere irrimediabilmente cattivo, ma qualche minuto dopo aver letto la lettera di Veronica Berlusconi ne ho dato un’interpretazione diversa: i sentimenti, la dignità e compagnia bella non c’entrano niente, quello è un messaggio in chiave che riguarda vicende interne di interessi e spartizioni tra i figli, di primo e secondo letto. Anche la risposta del cavaliere (comunque preferibile, per me, anche dal punto di vista ‘letterario’) va a mio parere letta nello stesso modo. Così si spiega perché Repubblica e non si fa un torto all’intelligenza e all’esprit della signora, che uscirebbe umiliato se davvero avesse scritto quelle cose credendoci.
e se fosse solo un’ abile strategia politica ?
Credo che il gradimento nei confronti del cavaliere sia cresciuto in certaparte di società!
Comunque certo nella Bibbia si trova di tutto , perchè il mondo dell’ uomo è fatto di tutto …..anche di pettegolezzi e manovre
Angela
Che volete, miei sagaci visitatori, io finchè mi è possibile cerco di credere a quello che un uomo dice a un altro, o a un’altra. E dunque non avendo al momento altri lumi prendo per buono quello che dicono Veronica e Silvio. La punta del brano biblico che avvertivo oscuramente dietro le due lettere era quella consegnata alle parole “ogni marito possa parlare a suo arbitrio”. Quando avverto quell’arbitrio prendo sul serio la storia che ho davanti. Insomma: l’uomo è il capo della donna, la donna taccia nella Chiesa, le donne stiano in casa e portino il velo, grazie Signore che mi hai creato maschio, ci vuole la preghiera di dieci uomini e se sono nove più una donna non vale… E chissà che avrà detto Silvio a Veronica quando lei ha lamentato l’affronto che le veniva da quelle battute. Un grazie ad Angela che mi pare abbia simpatizzato con la mia lettura di questa mini-commedia umana. E l’ha fatto proprio nel giorno del suo licenziamento (vedi post seguente)! Salutoni ad Angela e a tutti. Luigi
La parte buona di me ha invece visto un’altra vicenda: tutti abbiamo un vecchio zio o un cugino che non si arrende al passare del tempo, ed essendo stato giovanotto negli anni cinquanta è rimasto con la testa a quel periodo là, quando era quasi offensivo non fare complimenti e battute galanti a qualunque donna vistosa capitasse a tiro. Berlusconi è un vecchietto, trapiantato e tinto, con pancera e tacchetti, che non può neanche più prendere il viagra per via del coccolone che ha avuto. Nello stesso tempo, siccome oltre che 70 anni ha anche 70 mila milioni di miliardi, è sempre circondato di squinzie sculettanti. Che deve fare, pover’uomo? Dice le stesse battute cretine di quel nostro caro vecchio zio o cugino: “se non fossi sposato la sposerei subito” e via dicendo.
Ha tutta la mia simpatia.
La signora invece, se davvero avesse detto sul serio, sarebbe un caso disperato. Qualunque moglie di zio o cugino di provincia se la sarebbe cavata meglio. Segnalo, a proposito, la superiore intelligenza e malignità della risposta che, secondo le cronache, una delle ‘vittime’ del cavaliere avrebbe dato:
«Certo che lo sposerei subito, se non fosse sposato e avesse la mia età». Chapeau! Così si distrugge un cascamorto.