Giorni dell’ira. Le incredibili Vanessa e Greta rapite ad Aleppo dov’erano andate al soccorso. Icone d’una nuova Crociata dei bambini e fantasy della carità. Il grido al sangue del cardinale Filoni e del patriarca Sako per i cristiani cacciati dalle case in Iraq, che forse trovano aiuto nei kurdi: gli ultimi che soccorrono i disperati, uniti dal comune nemico.
Aggiornamento ore 16.00. Appello del Papa: si ponga fine al dramma umanitario nel nord dell’Iraq
Sono veramente i giorni dell’ira.
Io ho già scritto a Federica Mogherini e a Matteo Renzi,
presso le loro sedi,
chiedendo difesa dei diritti delle minoranze
che in questo caso sono cristiani.
Se ogni cattolico scrivesse, o facesse una qualche azione concreta che gli è possibile,
forse i governi sarebbero sotto pressione.
Ma questo accade ?
O sono solo lamentele sui blog ?
Sui governi
funzionano solo pressioni concrete di gruppi.
Oltre la preghiera c’è l’azione.
Diversamente
la preghiera è un alibi.
Chissà come saranno rimasti impressionati…
😉
antonella lignani scrive,
7 agosto 2014 @ 12:15
Sono veramente i giorni dell’ira.
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Anche quelli della gioia.
Desaparecidos, Papa emozionato per nonna che ha ritrovato il nipote
Argentina, la leader delle “Abuelas di Plaza de Mayo” ritrova il figlio della figlia dopo 36 anni
Non so perche‘nessubo abbia il coraggio di dire quello chee‘lampante:e cioe checgli “appelli‘lascianovil tempo che trovano,chevgli incontri di preghier hanno p‘effetto contrario. Insomma possibile che nessuno abbia il coraggio do dire :tutte quwste sono so cazzatw ci vuole ben altro?Sembra di vivere in un mondo di utopisti cola testa nelle nuvole che credono che basti direcPace!Pace! per avere la pace. Un tempovla diplomazia vaticana era grande ora cosa ne. e‘? Gente che dice PacecPace!
http://www.ilpost.it/2014/08/06/stato-islamico-iraq-libano-siria/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/07/iraq-migliaia-in-fuga-appello-di-papa-francesco-porre-fine-a-dramma-umanitario/1084708/
E’ un esodo vero e proprio.
Converrebbe rileggere Tucidide, il dialogo tra gli Ateniesi e gli abitanti di Melo. Pesiamo tuttavia che questo è il risultato a breve termine; a lungo termine sarà, spero, diverso.
Antonella, la vicenda tra Ateniesi e Melii, come affermazione della legge del più forte, appare ancor più controversa e crudele se pensiamo che avvenne pochi anni dopo che Pericle, sempre per quanto raccontato da Tucidide, aveva fatto sapere come funzionava la democrazia ad Atene. La storia dirà poi che la stessa Atene ebbe a subire più volte sorti analoghe a quella che allora inflisse ai Melii (certo, gli Ateniesi che subirono la mala sorte non erano gli stessi che l’avevano inflitta).
Ma, se osserviamo la storia con occhi disincantati, questa legge non appare come la regola piuttosto che l’eccezione? Del resto, quante volte anche il Cristianesimo è stato usato strumentalmente dagli uomini a coprire tale legge?
Ciò non significa rinunciare alla fede, ma cercare di farla fruttare nel modo migliore. Partendo dalla premessa che se Dio ha creato il mondo in tal modo, siamo quindi tutti fratelli, e dovremo pure studiare forme per convivere. E magari anche imporle. Ma come? Se è il più forte a dettare la regola.
http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/04/neocon_alla_guerra_nel_nome_co_0_031004088.shtml
Ho visto un video terribile sul Messaggero, terribile.
Dice Giosal: “Ma come? Se è il più forte a dettare la regola.”
Purtroppo è ancora così. A noi sembra che da quando l’uomo è apparso sulla Terra non ci sia stato nessun passo avanti sul fronte della pace. L’uomo vuol prevaricare, vuole essere dominante sugli altri, vuole imporre le proprie regole, la propria religione, e crede, sbagliando, di percorrere il sentiero giusto.
In realtà, se non ci si lascia andare al pessimismo più nero, si potrebbe vedere che molti passi in avanti si son fatti. Ma molto lunga ancora è la strada da fare per universalizzare la pace. Le religioni sono tutte legittime, ma quando c’è di mezzo il fondamentalismo, nessuna ( neppure la nostra) è legittima, perché il vero volto di Dio,Creatore e Padre di tutti gli uomini, viene oscurato e il cuore umano resta di pietra.
Fra tutte c’è una religione che è la più vera e giusta, ed è la religione cristiana che, tuttavia, non è ben compresa neppure da tutti quelli che vi aderiscono.
Il Cristo ha mostrato e ha detto a chiare lettere che la regola d’oro nel nostro vivere è: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Mica facile! Se noi cristiani, che viviamo del messaggio del Cristo, riuscissimo a capirlo a fondo noi per primi e a farlo penetrare nella mente e nel cuore di tutti quelli con cui ci confrontiamo e nei Paesi in cui ci troviamo a vivere, contribuiremmo in qualche misura a costruire la Pace. Anche i piccoli passi del più piccolo fra di noi sono importanti.
Oggi è in atto, in Iraq, un massacro a danno delle minoranze religiose (cristiani, turcomanni e yazidi), e ci sentiamo impotenti di fronte a quella barbarie.
La voce del Papa e della nostra Chiesa si è levata alta a implorare giustizia e interventi umanitari.
L’ONU e il suo consiglio di sicurezza valuteranno il da farsi.
A noi non resta che pregare, SENZA VOLONTÀ DI VENDETTA, invocando che lo spirito della verità e del bene tocchi quegli uomini sanguinari, lontani da Dio e incapaci di vedere l’ insipienza e la crudeltà del loro agire e il dolore che producono.
Benpensanti e buonisti dei miei stivali!
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http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/iraq-irak-irak-35678/
Benpensanti cosa e chi?
Questi orrori stanno all’islam come il nazismo al cristianesimo.
Distruggono anche le moschee.
Che senso ha in ogni caso conquistare un territorio devastandolo?
Una feria cieca.
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/esteri/2014/08/08/news/iraq_8_agosto-93356921
Il guaio e’ che ogni volta che cacciano un regime oppressivo ne spinta subito uno peggio.
«Questi orrori stanno all’islam come il nazismo al cristianesimo».
No, non è proprio così. Questo tipo di apodissi sospesa nel vuoto lo lasci a Marilisa (o, ancora più in giù, a picchio quando torna dalle vacanze transoceaniche), ché non è degno di lei, gentile Sara1 (benché abbia votato per la lista Tsipras, come apprendo da un altro messaggio).
Mah Franti a me paiono macellai come ce ne sono stati tanti anche in occidente.
Non mi pare che tutto l’islam distrugga solo come stanno facendo questi folli, anche ammettendo che l’istam sia una religione poco pacifica.
Lei vede qualche segno convincente di condanna, o quanto meno di recisa dissociazione, da parte degli altri musulmani? Non parlo di singole persone per bene (che non mancano mai, in qualunque ambito), parlo delle comunità e dei loro esponenti autorevoli.
Questo e’ vero, ci sono stati giusto pochi intellettuali isolati.
Ma gli intellettuali sono pochi nell’islam e non esiste una gerarchia o una guida autorevole. (Motivo per cui sempre difendo intelletto e guida).
Immagino che tanti musulmani moderati avranno anche paura.
“Questo tipo di apodissi sospesa nel vuoto lo lasci a Marilisa…”
E lei, Franti, se mi permette, lasci nel vocabolario termini come “apodissi”, che possono far stravolgere la mente della povera e gentile Sara.
Parli come mangia, invece;tanto la sua dimostrazione di cultura linguistica non se la fila nessuno, mio caro Franti.Tutt’al più fa molto molto ridere.
Io mi sto ancora sganasciando.
Ma che bella parola che ne ha tolto fuori dalle meningi, sig. Franti!! Ci avverta quando le viene da scriverle, così ci prepariamo ad accoglierle come meritano. Con un po’ di sforzo può arrivare ad indovinare come.
PS
Per parlare di cose serie, le faccio notare che proprio qui in Italia una comunità islamica ha espresso netta condanna degli orrori perpetrati a danno dei Cristiani in Iraq. Lei e qualche altro ve la siete persa.
E comunque non solo i cristiani vengono perseguitati, ma anche altre minoranze religiose. Dovremmo disinteressarci di queste altre? Io direi di no.
Invece succede che noi, che oggi indignati alziamo la voce per quel che succede ai cristiani, ogni volta che in quei luoghi viene messa in atto una carneficina a danno di altre etnìe –cosa che succede molto spesso– stiamo muti come tombe, senza ricordarci minimamente che anche quelli sono nostri fratelli. Bel cristianesimo, il nostro!
http://www.lastampa.it/2014/07/25/esteri/vatican-insider/it/lislam-asiatico-rigetta-il-califfato-in-iraq-e-siria-lqMeEVbcXjssKk6VPtlZ1M/pagina.html
Marilisa si è ingelosita perché l’ho messa al di sotto di picchio. La capisco, ma non se ne deve avere a male: apprezzo anche lei, ma ultimamente mi è andata un po’ giù perché le erano sfuggite un paio di cose vagamene sensate. Per sbaglio, naturalmente, ci mancherebbe altro … ma insomma qualche punto l’ha perso. Però l’ammiro sempre tanto.
La diplomazia vaticana e la segreteria di Stato lavorano giorno e notte: capisco che Franti e altri vorrebberro una figura come quella del card. Mindszenty ai tempi della guerra fredda, (lancia in una mano e scudo nell’altra) ma, già allora, tale linea venne bocciata dalla Santa Sede, ancor più lo sarà oggi.
Ciao a tutti.
Il sig. Franti ha il vezzo di prendere per i fondelli un po’ tutti. Così lui crede. Ma ci sono persone come me, ad esempio, che questo giochetto lo capiscono al volo e fanno finta di starci. Ma è solo una finta, beninteso.
Lo dico solo per fargli capire amabilmente che anche a me piace scherzare, e parecchio anche, ma entro certi limiti.
Sono sicura che ci siamo capiti.
Buona giornata!
«ci sono persone come me, ad esempio, che questo giochetto lo capiscono al volo e fanno finta di starci»: ecco, è per frasi impavide come questa che io l’amo, Marilisa. Si mantenga!
Lo avevo detto: ci siamo capiti.
Stia bene, caro Franti.