“Un istante con te vale più di una vita da solo”: letto su un muro di Rampe Paggeria, Napoli. Lo trovo esagerato ma non so deplorare chi va sopra le righe.
Vale più un istante con te
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“…Ma non credere che io ricordi la mia umiliazione, Nasten’ka, né che offuschi con una nuvola nera la tua serena e tranquilla felicitá. Non credere che voglia rattristare il tuo cuore con amari rimproveri, che voglia affliggerlo, procurandogli un rimorso segreto, che voglia turbarlo in un momento di beatitudine, che voglia sciupare uno solo di quei tenui fiori che tu hai intrecciato fra i tuoi riccioli neri, quando, insieme a lui, sei andata all’altare… Oh! Mai, mai! Sia sereno il tuo cielo, sereno e luminoso sia il tuo caro sorriso! Sii benedetta per quell’attimo di gioia, di felicità che hai dato a un altro cuore, solitario, riconoscente! Dio mio! Un attimo di vera beatitudine! È forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?”
[ Conclusione de ‘Le notti bianche’, di Fëdor Dostoevskij ]
A Luigi e agli altri interessati alle scritte sui muri, segnalo quella che ho riportato sul mio blog (sezione Emily)…
Ormai ogni volta che entro qui sono deliziato dalle citazioni d’amore di Luigi e Syriacus…e le riutilizzo pure!
🙂
Un “istante” dice la scritta, un “attimo” suona la traduzione di Dostoevskij citata da Syriacus. Un istante, un attimo da una parte e tutta la vita dall’altra. Sono strabiliato dalla gittata dei sentimenti. Luigi
Non l’ho letto su un muro fisico, ma sul muretto della ‘blogosfera’:
http://online.wsj.com/article_email/SB119310183725567892-lMyQjAxMDE3OTIzMjEyMDIxWj.html
“A Different Take On Health Care: A Trip to Lourdes.”
Una compagnia di assicurazione olandese finanzia viaggi a Lourdes sei suoi ammalati gravi, perchè “Lourdes leads people to compassion and friendship”.
Da leggere sul “wall Street Journal”. A parte la curiosità del fatto, è un inaspettato risvolto concreto dei buoni sentimenti. E per di più tra le altre cose: le cure, il lavoro protetto, l’assicurazione che si interessa ancora di un malato cronico …
Sembrano cose di un altro mondo.
Bellissime sia la citazione inserita da Luigi e sia il topic “Dostoevskijano” di Syriacus….
“Ma che io ricordi la mia offesa, Nàstenka! Che io abbia sospinto una nuvola scura sulla tua serena, calma felicità ; che io con amari rimproveri abbia gettato l’angoscia nel tuo cuore, lo abbia ferito con un segreto rimorso e lo abbia costretto a bettere con ansietà in un momento di beatitudine, che io abbia sgualcito sia pure uno solo di quei teneri fiori che tu intrecciasti ai tuoi riccioli neri, quando andasti con lui all’altare… oh, questo mai, mai!
Sia sereno il tuo cielo, sia luminoso e calmo il tuo caro sorriso, e tu sii benedetta per il minuto di beatitudine e di felicità che desti a un altro cuore solitario e riconoscente!
Dio mio! Un intero minuto di felicità! E’ forse poco, sia pure in tutta la vita di un uomo?…”
(Conclusione de “Le notti bianche” di Dostoevskij , secondo la traduzione di Giovanni Faccioli, BUR, 1957 – quella citata al primo commento era presa dalla Rete, e difatti mi ricordavo “minuto” anzichè “attimo”… Val però la pena di notare che, all’inizio del suo “romanzo sentimentale” , l’Autore pone una citazione di un altro russo, Ivan Turgenev : “…O forse egli era creato per restare anche solo un attimo vicino al tuo cuore?…” .
Ignoro l’originale russo -che comunque non saprei tradurre- di entrambi i testi, ma comunque il tutto , anche se in questa versione italiana, mi sembra una chiosa significativa a quanto sin qui scritto da tutti.)
Fantastico: in questo blog si fanno anche le edizioni critiche, o le collazioni delle traduzioni! Sono sempre più grato ai miei visitatori. Luigi