Vado in una scuola a leggere “La giara” di Pirandello

Buongiorno a tutti, questa per me è una giornata felice: sto uscendo per andare a leggere a una quinta elementare della scuola Fratelli Bandiera [zona piazza Bologna] “La giara” di Pirandello. Più tardi, alle 11, andrò dai giovani della Fuci a presentare il libretto di Montini di cui parlavo ieri. Ma considero più importante questo primo appuntamento della giornata. Vi dirò poi com’è andata.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    E’ andata molto bene con i bambini, bene con gli universitari.

    I bambini non finivano di farmi domande su chi avesse rotto la giara. “Magari è stato proprio don Lollò”. “Che ci guadagnava a romperla lui?”. “Se la rompeva lui doveva essere proprio scemo”. “Bambini, quando qualcuno fa un dispetto, per capire chi sia stato, bisogna chiedersi chi poteva avere interesse a fare il dispetto”. “Secondo me erano stati i contadini perché don Lollò gridava sempre e si erano stufati di sentirlo”. “Ma il libro non lo dice chi è stato?”. Mai avrei immaginato che si andava per questa siepe, che è stata comunque spassosissima. Ventuno del piccolo popolo che indagano su chi abbia rotto la giara.

    30 Ottobre, 2014 - 14:22
  2. Luigi Accattoli

    Don Lollò ne aveva già cinque di giare, ma vedendo come metteva bene quell’annata per gli olivi, ne aveva ordinato a suo tempo una sesta “che fosse delle altre cinque la badessa”. Qui mi sono permesso una licenza e ho letto: “Che fosse delle altre cinque la maestra”. I bambini hanno trovato calzante la metafora e la maestra ospitante ne è restata lusingata. O così mi è parso.

    30 Ottobre, 2014 - 14:26
  3. Luigi Accattoli

    Altro bambino interrogante: ma poi quella moneta d’oro e 33 centesimi [così avevo traslato l’espressione pirandelliana “un’onza e trentatrè”] Zi Dima l’ha pagata? “Non che non l’ha pagata”. “Ma avevano fatto il patto che la pagava”. “La pagava se voleva uscire, ma lui non voleva uscire”. “Ho capito: non l’ha pagata perchè don Lollò si è arrabbiato e ha dato un calcio alla giara”. “Bambini fate attenzione: quand’uno si arrabbia passa dalla parte del torto”. “Certo, se non dava il calcio e doveva rompere la giara col martello, allora Zi Dima doveva pagare”. “Ma Zi Dima avevo detto: qui ci faccio i vermi, che schifo!”.

    30 Ottobre, 2014 - 14:38
  4. Luigi Accattoli

    Io credo che i bambini siano i migliori interpreti di Pirandello. E non solo.

    30 Ottobre, 2014 - 14:38
  5. Marilisa

    Che bello immaginarti tra i bambini, Luigi.
    Da subito l’ho pensato stamani. Chi può regalare la freschezza dei bimbi?
    Il loro sorriso è diverso da quello dei grandi, ha una luce in più originata da una sincerità senza eguali, quasi disarmante.
    Parlano e ti rendi conto che le loro parole sono vere, rispondono al loro stesso bisogno di verità, non sapendo ancora quanto la vita potrà deluderli in questo senso.
    Se riuscissimo, noi adulti, a far risvegliare quel “fanciullino” che la vita forzatamente ha addormentato nel nostro profondo, con semplicità ritroveremmo quel Dio da cui abbiamo preso le distanze senza rendercene conto.
    Dio benedica quei bambini e te in mezzo a loro, Luigi. Lo dico col cuore.

    30 Ottobre, 2014 - 16:32
  6. Marilisa

    “Si chiama «Libriamoci» ed è un progetto destinato a far riscoprire il piacere di leggere un bel libro. Partendo da banchi e diretto agli alunni più piccoli e più grandi, dalle elementari al liceo”.

    Vorrei tanto che si riscoprisse il piacere della buona lettura, ma temo che questo sia destinato a restare un pio desiderio.
    In pochi anni la civiltà ha subìto un tale cambiamento che mi sembra impossibile un ritorno ai tempi andati, quando i libri letteralmente si divoravano.
    Questa dei nostri tempi è la civiltà dell’immagine. La TV prima e, soprattutto, il computer e affini oggi hanno prodotto una rivoluzione a 360°.
    Dove si trova il tempo per leggere se si passano ore ed ore davanti al computer?
    Il giorno è fatto solo di 24 ore( comprese quelle del sonno), e con tante altre cose che restano da fare la lettura dei libri ne è irrimediabilmente sacrificata.
    Forse sono pessimista, ma io la vedo così.

    31 Ottobre, 2014 - 1:06
  7. Luigi Accattoli

    Avevo mostrato alla classe un volumone di Pirandello intitolato “Novelle per un anno” e avevo detto “ce ne sono 365, così ne puoi leggere una al giorno e vai avanti per un anno senza cambiare il libro”. Uno dei bambini ha domandato: ma nell’anno bisestile come fai? Ho risposto con la solita sicurezza: quel 29 febbraio rileggi la novella che ti è piaciuta di più.

    31 Ottobre, 2014 - 11:48
  8. Luigi Accattoli

    La novella di Pirandello che mi piace di più è “La giara”. La considero la migliore dell’intera letteratura nostra insieme all’Andreuccio da Perugia di Boccaccio.

    31 Ottobre, 2014 - 11:50
  9. Luigi Accattoli

    M’avessero invitato in un liceo avrei letto l’Andreuccio cozzone di cavalli.

    31 Ottobre, 2014 - 11:51
  10. Luigi Accattoli

    Decameron. Seconda Giornata. Novella Quinta. Andreuccio da Perugia, venuto a Napoli a comperar cavalli, in una notte da tre gravi accidenti soprapreso, da tutti scampato con un rubino si torna a casa sua

    31 Ottobre, 2014 - 11:53
  11. Marilisa

    Sì, “La giara” è molto bella. Mi sembra di ricordare che una volta la parte di don Lollò fossa stata interpretata da Ciccio Ingrassìa. Ma non sono sicura.
    Comunque, ce ne sono altre belle.
    “La carriola”, per esempio, ha del surreale ma al tempo stesso è significativa dell’alienazione mentale cui può andare incontro l’uomo, ogni uomo.
    Non tutte sono adatte alla lettura da parte di un bambino; parecchie sono complesse.

    PS
    Acuta la domanda del bambino sull’anno bisestile.
    Te la sei cavata bene, Luigi.

    31 Ottobre, 2014 - 14:58
  12. Sara1

    Di Pirandello ho amato tantissimo il teatro meno la prosa. Da ragazza mi “traumatizzo'” uno nessuno e centomila con la scoperta della molteplicità dei se’ forse è anche per questo che detesto il relativismo.

    Il teatro in ogni caso bellissimo.

    31 Ottobre, 2014 - 15:35
  13. Sara1

    Tra gli autori italiani mi piacciono anche Vittorini Pavese e Calvino.
    Conversazione in Sicilia con quell’inizio e la Luna d i falò.

    31 Ottobre, 2014 - 15:42
  14. Sara1

    In preda ad astratti furori: così mi sento io.

    31 Ottobre, 2014 - 15:43
  15. Marilisa

    E c’è qualcuno che non si sia intenerito leggendo, di Pirandello, “Ciaula scopre la luna” ?
    Io tutte le volte che vedo in cielo la luna, la riscopro e mi sento un po’ Ciaula.

    31 Ottobre, 2014 - 17:37
  16. gabriella pravato

    Anni fa aveva raccontato a mio figlio e ai suoi compagni la favola di Pinocchio, credo su invito della stessa maestra che probabilmente con una sua personale iniziativa aveva preceduto il Ministero. Mio figlio era rimasto affascinato dal racconto, oggi ormai grande ne abbiamo parlato e ricorda ancora i suoi gesti, la sua espressività e soprattutto le ciliegie……Io come madre lo ricordo come un bel regalo da parte sua e della maestra.

    3 Novembre, 2014 - 23:25

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