“Non ho votato questa legge pur votando la fiducia al Governo”: è l’attacco di una dichiarazione del deputato Ernesto Preziosi del Pd che condivido e che riporto per intero nei commenti, aggiungendo un mio codicillo.
Unioni: un sì e un no come il deputato Ernesto Preziosi
29 Comments
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Preziosi 1. Da parte mia c’è la volontà di riconoscere i diritti ma la convinzione che la famiglia debba essere tenuta nella visione che ne da l’art. 29 della Costituzione. Mi pongo per altro in un atteggiamento di rispetto verso la maggioranza espressa in Parlamento sapendo che ogni posizione va presa con tutta la prudenza, e la comprensione possibili per chi assume scelte differenti e opposte. Non sono condivisibili, pertanto, i toni accesi e i fondamentalismi, le strumentalità di chi impropriamente si rivolge ai sindaci chiedendo di non rispettare la legge, cosi come sono da segnalare e criticare le nuove forme di laicismo che, magari dietro la bandiera dei diritti, contrabbandano un pensiero individualista e, in ultima analisi, dissolutore della società.
Preziosi 2. A rendere difficile l’approvazione di questa legge non è tanto la stepchild, che è stata si stralciata ma che in qualche modo rischia di tornare nel prossimo provvedimento sulle adozioni, bensi l’equiparazione. Ritengo che, con un provvedimento equilibrato, si potevano riconoscere i diritti attribuibili alle formazioni sociali, senza equipararle al matrimonio, così come indicava chiaramente la sentenza della corte del 2010; viceversa il testo, discusso solo al Senato, ha prodotto un risultato non soddisfacente. Inoltre considero improprio porre la fiducia, non essendo in presenza di ostruzionismo, ed essendovi i numeri e prima ancora in considerazione del fatto che il contenuto del provvedimento, di iniziativa parlamentare e non del Governo, tocca aspetti tradizionalmente riservati a questioni di coscienza per le quali non possono sussistere vincoli di fiducia.
Preziosi 3. Prendo questa posizione con il massimo rispetto di coloro che si riconoscono in questa legge o si aspettavano di più, ritengo tuttavia che sia importante porre un segno di contraddizione che consenta oggi, e soprattutto domani, di ripensare la materia. Per quanto riguarda la fase di attuazione, sottolineo infine come la legge contenga una delega che, con ogni evidenza, potrebbe anche peggiorare la situazione in quanto tende ad espandere il campo di applicazione. Sullo sfondo rimane un tema politico: la possibilità per chi ha determinati valori e crede in alcune forme sociali, di riconoscersi nelle attuali formule politiche. Ma questo è un tema di fondo su cui i credenti debbono tornare ad interrogarsi. Ernesto Preziosi, Partito Democratico – Roma 11 maggio 2016
Porta lontano. Il mio codicillo è aggiuntivo e di quadro storico: ritengo che una legge come questa – con la giusta previsione di una sua prossima radicalizzazione – fosse comunque inevitabile, stante il mutamento culturale che ci sta portando lontano. Se davvero domani ci dovesse essere un referendum abrogativo della legge approvata ieri, apparirà chiara quell’inevitabilità. Come fu chiara ai tempi del divorzio e dell’aborto: è la stessa corrente che ci porta. Persone come Preziosi o me, e forse la maggioranza dei visitatori di questo blog, si trovano in quel mutamento come pesci che nuotano controcorrente sapendo perfettamente che la massa delle acque li porterà al mare. La resistenza alla corrente è pedagogica e a futura memoria, ma al momento questa è l’Italia e questa è l’Europa nelle quali viviamo – e nuotiamo.
Quando intervistai Galantino. Parlo poco nel blog dei temi etici che danno in politica, dei quali invece molto mi occupo nei giorni e nel privato. La difficoltà a trovare una strada che non sia identitaria e che a un tempo non rinunci all’identità è all’origine della mia reticenza. Che tuttavia non è silenzio.
Vedi per esempio questo intervento contro l’utero in affitto: http://www.luigiaccattoli.it/blog/basta-con-lutero-in-affitto/
E vedi la mia intervista al vescovo Galantino: http://www.luigiaccattoli.it/blog/galantino-sul-family-day-ci-va-chi-vuole/
Il peggior governo di sempre ha partorito, a seguito di numerose forzature istituzionali e senza tenere conto della volontà popolare (perchè gli elettori non sono stati consultati su questo tema), una pessima legge, inutile sul piano dei diritti individuali e fortemente lesiva dell’istituto stesso della famiglia.
I parlamentari cattolici che l’hanno approvata (oltre che Renzi e Mattarella), hanno mancato ad una testimonianza della verità, vale a dire che l’unica famiglia è quella formata da un uomo e da una donna. Proprio ieri la liturgia ci proponeva queste parole:
«Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
Se ci fosse stata una discussione approfondita , nel Parlamento e nel Paese, forse la verità poteva emergere, ma il dibattito è stato affossato perchè a Renzi serviva un buon argomento per la sua campagna elettorale. Il risulato è che i sedicenti cattolici del PD hanno perso l’ennesima occasione per battere un colpo (si sono svegliati tardi e hanno emesso sussurri inascoltati e ininfluenti), quelli di Area Popolare hanno dimostrato la propria inutilità e ininfluenza, l’istituto della famiglia è compromesso definitivamente, il Paese è diviso (e aspettatevi presto un referendum abrogativo, combattuto all’ultimo sangue), la CEI (cioè Galantino) è stata umiliata e ha mancato al proprio dovere pastorale di indicare il bene e ammonire (tra l’altro opera di misericordia spirituale).
Questa legge segnerà profondamente la vita politica di Renzi e mi auguro che sia l’inizio della sua parabola discendente.
Non è vero che fosse una legge “inevitabile”: parlare di inevitabilità è una scusa per giustificare l’ingiusticabile e sostenere un progetto anticristiano.
Alle prossime votazioni i cattolici dovrebbero farsi più scrupoli prima di sostenere programmi e candidati così fortemente impegnati contro i valori cattolici e la dottrina sociale della Chiesa.
Strano credevo che i cattolici adulti del PD fossero contenti della grande “vittoria“del lro partito ottenuta con mezzi cosi‘democratici come la fiducia!Del resto Renzi e la Boschi non sono forse dei cattolici moderni quali piacciono tanto a Mons. Galantino? E la chiesa di Bergoglio non si e‘ forse defilata dalla questione al motto Non mi immischio? Quondi oggi e‘unagrande vittoria non solo di Renzi ,lo scout cattolico,ma anche della linea Galantino. Perche‘dunque hanno persino l‘ipocrisia di fare dichiarazioni alla stampa in cui si dissociano da quanto successo?
La CEI d Galantino e‘responsabile quanto Renzi e la Boschi. Ma forse so perche‘Galantino fa finta di essere dispiaciuto:fra poco c‘e‘la. dichiarazione dei redditi e si teme un calo dell‘8. per mille alla CEI!
Date a Cesare quel che e‘di Cesare e a Dio quel che e‘di Dio
Peri cattoloci adulti di questo PD evidentemente la famiglia il matrimonio e il futuro dei bambini appartiene al potere di Cesare,che oggi si chiama Unione Europea. Ce lochiede la UE! UN domani la UE Cesare ci chiedesse una legge sull‘eutanasia qiesti stessi politici cattopici adulti del PD sarebbero pronti a votarla!
Ma Gesu‘ha anche detto che non si possono servire DUE padroni. I cattolici adulti politici del PD farebbero bene a chiedersi che padrone servono e se il loro padrone e‘la UE.Quanto alla CEI di mons. Galantino l‘unico modo per dargli quello che si merita e‘dare 8 per mille alla CHIESA ORTODOSSA.
federico
A parte che la volontà popolare non è detto che sarebbe andata nel modo che tu auspichi, le leggi nel nostro ordinamento le fa il Parlamento che non è tenuto a consultare proprio nessuno.
Alla fine in Parlamento i voti contrari sono stati solo 51 ( la Camera ha 630 componenti) e qualcuno di questi a votato contro perchè la legge rispetto alla Cirinnà è stata modificata in senso restrittivo.
Cristina Vicquery
OT
Luigi, ho letto su un sito USA che il papa ha dato incarico ad una commissione di studiare la pratica del diaconato femminile nella Chiesa primitiva e la sua possibile reintroduzione. Bufala o verità?
vICQUERY
picchio,
so come nascono le leggi nel nostro ordinamento.
Penso però che prima di affrontare e approvare una legge tanto “divisiva”, si sarebbe dovuto tenere in debito conto che i nostri parlamentari in carica sono stati eletti con una legge che prevede il premio di maggioranza, dichiarata illegittima (mi riferisco al c.d. “porcellum”), e soprattutto che la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei Deputati è stata attribuita a una lista che ha raccolto meno del 30% dei consensi alle ultime elezioni del 2013.
In altri termini, c’è un problema innegabile di rappresentatività di questo Parlamento. Si poteva ovviare in vari modi: ad esempio, conducendo una campagna elettorale incentrata su questo tema (mentre, come ricorderai, la campagna del 2013 ha toccato altre questioni e solo di sfuggita questo punto) oppure lasciando alle Commissioni parlamentari il tempo di approfondire le questioni sollevate dalle opposizioni con audizioni estese anche a realtà dichiaratamente contrarie (mentre tu sai benissimo che i tempi sono stati ristretti, si sono accelerati molti passaggi, ci sono state forzature anche molto gravi e sono stati sentiti solo i pareri favorevoli).
L’opinione pubblica può essere manipolata facilmente, ma tutti i sondaggi dicono che gli italiani sono assolutamente contrari al matrimonio e soprattutto alle adozioni per le coppie gay. Non metterei la mano sul fuoco su quale potrà essere in futuro la volontà popolare, ma un Parlamento così poco rappresentativo e un governo non eletto avrebbero dovuto essere porsi il problema del consenso degli Italiani prima di affrontare un tema tanto importante (ma a Renzi e al PD questo non interessa: basta occupare le poltrone e gestire il potere). Credo che il referendum abrogativo sarà l’occasione giusta, sempre che il pensiero dominante e la gioiosa macchina da guerra di Renzi lo permettano. La CEI e Galantino sono stati troppo ingenui, ma la colpa è loro: hanno creduto alle rassicurazioni dei figli delle tenebre. Ma non è finita qui, cara picchio, non ci sperare.
Siamo solo all’inizio.
“Oggi in quest’aula alla famiglia prevista dalla Costituzione e’ stato inferto un colpo mortale. Adeguarsi allo spirito dei tempi evita lacerazioni alla politica, ma i danni per la societa’ si valuteranno sui tempi lunghi, a cominciare da quelli che produrra’ l’esperimento psicopedagogico di affidare la crescita dei bambini a genitori dello stesso sesso”. Lo ha detto il deputato di Democrazia Solidale-Centro Democratico Gian Luigi Gigli dichiarando in Aula il voto contrario alla fiducia sul ddl Unioni civili. “Che dopo l’equiparazione sostanziale tra matrimonio unione civile omosessuale, l’obiettivo finale sia il matrimonio gay, lo dimostra – ha sottolineato Gigli – l’atteggiamento avuto dal Pd in occasione della discussione delle mozioni sulla maternita’ surrogata, anche quando commesso all’estero. Chi ha i soldi potra’ continuare a sfruttare donne bisognose da cui comprare gameti o affittare l’utero, riportando poi in Italia bambini a cui nessun giudice neghera’ l’adozione, ovviamente ‘nell’interesse del minore'”.(ANSA).
Chi ha i soldi potra’ continuare a sfruttare donne bisognose da cui comprare gameti o affittare l’utero, riportando poi in Italia bambini a cui nessun giudice neghera’ l’adozione, ovviamente ‘nell’interesse del minore
cosa che continuerebbe ad accadere anche se questa legge non fosse stata approvata….
cristina vicquery
quello che stai sperando sei tu, Federico. Per ora io mi dichiaro soddisfatta.
Cristina Vicquery
picchio,
lo credo che sei soddisfatta. Sappiamo come la pensi e da che parte militi.
I cattolici però non sono soddisfatti e ritengono questa legge una “sconfitta per tutti”.
Io penso solo che sia ancora possibile, e che sia anzi doverosa, una reazione meno rassegnata di quella qui proposta da Luigi. La mia sola speranza è che, per una volta, si cerchino il bene e la verità, anche a costo di andare controcorrente.
Io sono cattolico e sono soddisfatto, ritenendo la legge opportuna, giusta ed equilibrata. Ritengo che ci siano sicuramente aspetti perfettibili – in diverse direzioni – ma che il complesso sia largamente positivo.
O.T.
Chiedo scusa per questo off-topic:
Batto le mani al papa che apre un piccolo spiraglio alla possibilità del diaconato femminile. (Notizia di oggi)
Buona giornata a tutti.
Ricordiamo Phoebe, diaconessa della Chiesa di.Cencre in San Paolo.
Sono capaci tutti di essere cattolici a parole…
Bisogna ricordarsi di essere cattolici quando occorre battere un colpo e mostrare un po’ di coerenza.
Lei, Grasselli, può pensare quello che le pare e essere soddisfatto quanto vuole, ma non dubiti che prima o poi ai sedicenti cattolici del PD sarà chiesta ragione di questo sostegno a una legge tanto apertamente e chiaramente contraria ai valori del cattolicesimo e a quella dottrina sociale che i cattolici (quelli veri!) dovrebbero conoscere e alla quale vorrebbero ispirarsi.
Naturalmente, se si considerano le indicazioni del Partito come prioritarie anche rispetto alla propria coscienza (W i cattolici adulti!), se si ritiene l’obbedienza a Renzi come l’unico criterio etico di un politico, si può anche gioire di questa legge, ma resta una lesione grave all’istituto della famiglia e un attacco (l’ennesimo da parte della sinistra e di Renzi) ai valori cattolici.
“Verrà un giorno …!”
http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/legge-unioni-civili-reazioni-contrarie-roccella.aspx
Ho espresso sopra il mio parere con profonda convinzione di coscienza, consapevole che al cattolico è chiesto di contribuire alla costruzione del bene comune, nella fedeltà alla Chiesa e al suo insegnamento e nell’autonoma valutazione delle circostanze. Proprio per questo rispetto profondamente chi esprime valutazioni differenti. E chiedo il medesimo rispetto.
La lingua batte dove il dente duole…
Ricordo le parole con cui papa Francesco ha incoraggiato i ragazzi domenica 24 aprile a fare scelte giuste, anche contro il pensiero dominante (quello stesso pensiero secondo il quale il matrimonio per i gay è inevitabile):
“Molti vi diranno che essere liberi significa fare quello che si vuole. Ma qui bisogna saper dire dei no. Se tu non sai dire di no, non sei libero. Libero è chi sa dire sì e sa dire no. La libertà non è poter sempre fare quello che mi va: questo rende chiusi, distanti, impedisce di essere amici aperti e sinceri; non è vero che quando io sto bene tutto va bene. No, non è vero. La libertà, invece, è il dono di poter scegliere il bene: questa è libertà. E’ libero chi sceglie il bene, chi cerca quello che piace a Dio, anche se è faticoso, non è facile. Ma io credo che voi giovani non abbiate paura delle fatiche, siete coraggiosi! Solo con scelte coraggiose e forti si realizzano i sogni più grandi, quelli per cui vale la pena di spendere la vita. Scelte coraggiose e forti”.
Comunque, Grasselli, è vero che io faccio fatica a rispettare le posizioni dei cattolici del PD.
Sono convinto che nel PD non ci sia spazio per cattolici veri e coerenti.
Purtroppo le scelte politiche, i silenzi e le omissioni di questi sedicenti cattolici (elettori ed eletti) confermano questa mia convinzione.
Il PD era nato come incontro di culture diverse e anche quella cattolica di sinistra (ossimoro?) doveva trovarvi spazio e rappresentanza, ma a conti fatti è accaduto che troppa pusillanimità e opportunismo hanno reso la presenza dei cattolici nel PD solo uno specchietto per le allodole, una presenza ininfluente e afasica, nonostante le poltrone che alcuni (illustri) esponenti occupano attualmente. Parlano i fatti e sono una condanna che non lascia scampo a patetiche giustificazioni. Il PD da tempo è impegnato contro i valori cattolici. Prendiamone atto e cerchiamo chi possa meglio rappresentare nelle istituzioni democratiche i principi e i valori del cattolicesimo.
Ci avrei scommesso, era ovvio che molti cattolici di questo blog sarebbero stati super- contenti , soddisfatti della legge sulle Unioni civili.!! E come non essere contenti? e’ il trionfo del cattolicesimo moderno stile Renzi e Boschi, che da ragazzi hanno frequentato la parrocchia e le associazioni giovanili cattoliche , e si vede, bravi , ottimi risultati!
E altre soddisfazioni vi aspettano: la Bonino, elogiata pubblicamente da papa Francesco come modello di politica italiana, guarda già avanti alla conquista di nuovi “diritti” l’eutanasia e la cannabis!
http://www.lastampa.it/2016/05/12/italia/cronache/ora-avanti-con-eutanasia-cannabis-cittadinanza-e-asilo-QIu7NDPEj3Y1LqZY0CHMWO/pagina.html
del resto una come la Bonino , elogiata dal papa, che ha dedicato la vita alla battaglia per l’aborto ora la dedica all’eutanasia, certo due grandi conquiste dell’umanità!
cari Cristina Viquery e Luca Grasselli siete felici oggi ma il “sol dell’avvenire” vi aspetta, che soddisfazioni il futuro vi riserva!
!Sotto il “caro laeder” sudamericano poi ci saranno nuove grandi conquiste
oltre alla comunione ai divorziati , il DIACONATO FEMMINILE!
In ogni caso la frase “Ho giurato sulla Costituzione non sul Vangelo!” è orribile…
La legge sulle Unioni Civili andava approvata.
Si è giustamente colmato un vuoto normativo.
Riguardo alla frase del Premier Renzi Ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo è un’evidente caduta di stile che il Presidente del Consiglio poteva e doveva evitare.
Bastava citare scritti Giuridici dell’illustre compianto accademico prof. A.C. Jemolo e ne sarebbe uscito con più eleganza.
La verità è che Renzi non solo insulta i Santi e domineddio, ma sta togliendo la pace eterna pure ai padri costituenti che si volteranno nella tomba..
Sulle unioni civili …caro Fabrizio, è come farsi mettere l’orecchino al naso. E’ palese che saranno equiparate al matrimonio per cui le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri e, per conseguenza diretta, saltando a piè pari il Rubicone, siamo già all’utero in affitto ad ùsum Delphìni .
Ha ragione Clodine.
Quella di Renzi non è solo una “sbavatura” poco elegante, ma una vera e propria dichiarazione di laicismo. I cattolici sono cattolici sempre, non solo quando pregano, e, se si candidano a una carica politica, lo fanno da cattolici.
Renzi amette e dichiara davanti a tutti gli Italiani di non voler essere cattolico in politica. Non è (lo avevamo capito dalle azioni e dalle scelte politiche!) e non vuole essere cattolico. Prendiamone atto: non parliamo più di cattolici inevidenti (o inapparenti, non ricordo più l’espressione esatta di Luigi), ma semplicemente di non cattolici.
Purtroppo questo è il frutto della convergenza dei cattolici (ex PPI ed ex Margherita) in un PD sempre più laicista e anticristiano NEI FATTI.
La legge ora approvata dal Parlamento è quella che è (era certamente scritto meglio il Disegno di Legge Bindi-Pollastrini del 2007, ma vi si oppose la resistenza della “lobby” clericale guidata dal Cardinale Ruini), ma, come avrebbe detto mia nonna, “piuttosto che niente è meglio il piuttosto”: mi pare comprensibile, perciò, il sollievo, se non proprio la soddisfazione di larga parte dell’opinione pubblica, ed anche di tanti cattolici (di cui pure in questo blog s’è avuta giusta eco), perché, finalmente, questo vuoto normativo è stato colmato.
Un caro saluto al “pianerottolo”, ed un abbraccio all’amico Luca Grasselli: confidiamo di leggerti ancora, e, anzi, più spesso.
Roberto Caligaris
ma quale vuoto colmato?
La legge non colma nessun vuoto dato che tutti i diritti erano già previsti e tutelti civilmente, come è stato molte volte dimostrato. Si voleva un simil-matrimonio ed ecco il risultato.
La maggioranza degli Italiani (specialmente tra i cattolici) non è ne’ soddisfatta ne’ sollevata, ma semmai incavolata perchè si è dedicato moltissimo tempo ad tema di questo genere invece che a risolvere i problemi veri delle famiglie.
L’unica soddisfazione è nel PD, dato che Renzi ha mantenuto un impegno che aveva preso con una delle lobbies di questo Paese e chissà con chi altro.
Nei prossimi mesi vedremo i danni che deriveranno da questa ostinazione di Renzi e dei suoi.