Gentile Accattoli, sono dell’ufficio stampa di Fondazione AVSI, una ong impegnata con AGIRE per l’emergenza in Africa Orientale e ho letto il suo articolo su LIBERAL riguardante quella tragedia. Siamo presenti dal 2009 nel campo profughi di Dadaab dove in queste settimane arrivano famiglie che hanno camminato per 27 giorni e a volte raccontano di non essere riuscite a difendere i figli più piccoli quando sono stati attaccati da leoni, iene, coccodrilli e facoceri. Le nostre cooperanti ci raccontano una tragedia grande ma ci dicono anche che una delle prime cose che la popolazione del campo profughi chiede, insieme ad acqua e cibo, è l’avere scuole dove mandare i bambini. Pane, acqua ed educazione: dove si chiede questo c’è speranza. Le lascio i riferimenti di una nostra cooperante, nel caso volesse sentirla. Maria Acqua Simi – Ringrazio Maria Acqua, che ha un bel nome. Ho scritto un’e-mail alla cooperante per avere un racconto in presa diretta. Qui si può leggere il mio pedante articolo pubblicato da LIBERAL. Nei primi commenti indico due vie per mandare un contributo.
Una richiesta d’aiuto dal Corno d’Africa
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[Segue dal post] AGIRE (Agenzia italiana per la risposta alle emergenze) ha lanciato il 17 luglio un’iniziativa di raccolta fondi per il Corno d’Africa a sostegno delle attività di emergenza delle dieci ONG associate – ActionAid, Amref, Avsi, Cesvi, Cisp, Coopi,Cosv, Intersos, Save the Children e il Vis – già presenti nei Paesi colpiti. Il metodo più semplice per contribuire alla raccolta di AGIRE è di donare due euro inviando un SMS al numero 45500 da cellulari Tim, Vodafone, CoopVoce, Poste Mobile e Nòverca, o chiamando da rete fissa Telecom Italia e TeleTu.
[Segue dal primo commento] Qui sono elencate le modalità per contribuire alla raccolta della Caritas.
Credo che sia giusto ringraziare Luigi soprattutto perché ci ha indicato un modo pratico e semplice per intervenire.
Sarà ignoranza la mia, ma la sorpresa è grande caro Luigi, al campo profughi di Dadaab oltre a mangiare vogliono anche le scuole, la cosa è sorprendente, vuoi vedere che ora manderanno gli insegnanti di religione che qui hanno poco da fare ? ma pagati dal contribuente italico ? ( naturalmente con trasferta). Mi fa tornare alla mente l’episodio di quei Tunisini che arrivati clandestini in nome della Libertà volevano fare come pareva loro e si ribellavano come fanno quelli del centro di Bari (notizia di ieri) che hanno pensato bene di rendere l’italia “pulita” come i paesi dai quali sono fuggiti per venire a fare qui, i quattrini che i loro dittatori si sono intascati.
Idea eccellente quella della scuola, tu che sei pensionato, magari qualche mesetto di vacanza potresti farlo, tanto per dare l’esempio, in subordine, spargi la voce chissà se qualche volontario sarà disponibile ad andare a farsi un po’ d’esperienza sull’Africa povera ma affascinante, ricca ma sempre più povera.
Ma secondo te ? se sono così poveri e affamati come fanno nel campo profughi ad avere l’email ? e il pc ? e il collegamento in rete con che lo fanno ? Ah allora non sono così retrò, qualche modernità c’è ? e io meschino che pensavo che ancora facessero con i segnali di fumo. Vedi che accade a chi non ci capisce niente ?
Lodevole iniziativa a cui aderisco con gioia..
Visto che ormai tali emergenze non sono affrontate dalle autorità governative, non rimane che cercare di aiutarle noi semplici cittadini.
Penso che se ognuno avesse l’umiltà di mettersi nei loro panni ci sarebbero meno parole e più interventi.
Grazie di cuore Luigi per l’iniziativa che ci hai proposto…
Molto bello e per nulla pedante l’articolo su Liberal.