“Un nostro amico Imam ci ha avvertiti che era arrivata una famiglia di profughi cristiani dalla Siria: voleva che in virtù della fede comune fossimo noi ad essere loro vicini. Insieme siamo andati a trovarli. Tra tante notizie sulla difficoltà dei rapporti tra musulmani e cristiani, per noi è stato importante avere conferma del desiderio di un credente islamico di condividere questa situazione. Ci ha raccontato che vedendo quella famiglia così sconvolta, non avendoci trovati, ha pensato di dar loro un Corano: ‘Desideravo che potessero trovare un po’ di pace in quelle pagine’ sono state le sue parole”: è un brano di una lettera agli amici che Roberto e Gabriella Ugolini, fiorentini, in Turchia da 15 anni, hanno inviato – come sempre – anche a me.
Una lettera degli Ugolini dalla Turchia delle genti
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Gli Ugolini vivono a Van, in Anatolia, verso il confine con l’Iran. Le loro lettere pullulano di iraniani, iracheni, afghani, pakistani, siriani, kurdi, baha’i. Immigrati, profughi, fuggiaschi. La Turchia come straordinario crocevia di popoli e tragedie. Turchia delle genti.
Qui la storia degli Ugolini:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/10-coppie-in-missione-come-aquila-e-priscilla/famiglia-ugolini-%E2%80%9Ci-kurdi-ci-invitano-a-farci-musulmani%E2%80%9D/
Qui gli Ugolini nel terremoto del 2011:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2011/10/24/terremoto-turco-solidarieta-agli-ugolini-che-sono-a-van/
Questi sono veramente fatti di Vangelo. Anche il gesto dell’imam lo è.
[Corano 5:51] “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni [versione francese: “… gli ebrei e i cristiani”],
essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.” [Corano 9:30] “Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!” [Corano 5:14]
Immagino quanto ci si senta confortati da versetti simili…
Eccolo Ferrara!
Ci sono altri versetti molto più morbidi con le altre religioni, il Corano l’ho letto non avrà l’invito ad amare i nemici come il Vangelo ma non è così duro come si crede.
Io lo trovo inquientante.
Diciamo che l’ISIS qualche buon aggancio comunque lo trova per quello che fa.
Poi certe nelle placide Marche che paura c’è…
Vede che ragiona come Feltri?E poi non sono così attaccata alla vita da vivere nella paura, se mi staccano la testa meglio e’ da quando sono nata che mi preoccupo del futuro almeno così posso smettere di farlo.
È comunque lo dico dall’anno scorso che questi sono figli più dei videogiochi che del Corano:
http://m.milanotoday.it/cronaca/terrorismo-playstation-guerra-urbana.html
(Basta vedere i loro video, riflettono l’idea di un “Medioevo” così come lo propongono questi giochi, spettacolarizzato)
L’islam politico poi, nato nel secolo scorso con forti venature nazionalistiche e post coloniali e’ un’altra cosa ancora.
Lei pensa come Ferrara e Feltri su molte altre cose (in fondo è una tradizionalista non atea ma devota, mascherata da indecisa), quindi non ho l’esclusiva.
Diciamo che a volte il corano dice cose degne di un moderno videogame. Credo sia meglio vigilare.
Come Ferrara passi ( ma lui non ci crede e se ne frega al massimo usa il cristianesimo come instrumentum regni) ma Feltri mai e poi mai.
Sul Corano e L’Islam devo dare ragione a Sara, Petrus. E questo non è in contraddizione con quello che dicevo tempo fa di Erdogan, lui strumentalizza Corano e Islam e spinge i suoi adepti a farlo.
i rifugiati, soprattutto siriani, ma anche di altri Stati in Turchia sono più di tre milioni.
In troppi strumentalizzano il Corano, probabilmente perchè è uno strumento che si presta.
Ci hanno provato anche con il Vangelo, ma funziona meno bene, perchè il Vangelo è la vita di un uomo libero chiamato Gesù.
Ho conosciuto una ricercatrice universitaria di religione islamica molto laica che rietrata dal suo paese di origine dopo un aborto terapeutico, ha iniziato nuovamente a rimetteresi il velo dicendo che l’aborto era una punizione di Allah per aver abbandonato la religione…
Qui a Milano con i giorni dell’Expo’ centinaia di donne coperte dalla testa ai piedi cammino per una città rovente con accanto uomini e mariti in bermuda e canottiera.
Non mi piace.
petrus
Qui a Milano con i giorni dell’Expo’ centinaia di donne coperte dalla testa ai piedi cammino per una città rovente con accanto uomini e mariti in bermuda e canottiera.
Non mi piace.
non piacciono neanche a me , ma non sono l’Islam.
Non so che roba sia ma non vorrei mai vedervi conciate così…
Forse la sua amica sta dicendo che l’aborto per lei è stato un grande dolore e sta provando a dargli un senso.
Se la religiosità più arcaica riaffiora è perché la modernità non sempre è riuscita a dare una risposta efficace ai grandi e piccoli drammi dell’esistenza. (ci ha provato la psicanalisi però anche lei è un po’ in ritirata)
Da noi con il velo integrale penso mai, al massimo la testa coperta e il viso sempre libero.
Il velo non è nemmeno una prescrizione coranica in senso stretto.
Una ricercatrice universitaria dovrebbe forse usare la scienza per spiegare certe cose… poi il resto. Questo ripiegamento mi ha impressionato. Credo abbia subito pressioni molto forti nel suo paese da parte dei parenti proprio in un momento di fragilità.
“Una ricercatrice universitaria dovrebbe forse usare la scienza per spiegare certe cose… poi il resto.”
La scienza spiega ma non consola, se il dolore è forte cerchi da altre parti.
Questo è il motivo per cui si diffondono i movimenti pentecostali e carismatici, riescono a rispondere meglio ai problemi esistenziali delle persone rispetto alla fede troppo intellettuale dell’occidente.
La scienza spiega ma non consola
La scienza, quella vera, consola, eccome!
Tra l’altro ricercatrice scientifica…
La scienza cura la parte fisica di te ma poi il come affronti la questione (un’operazione piuttosto radicale, una chemioterapia, la consapevolezza che le cure sono diventate inefficaci) riguarda la sfera emotiva e affettiva e lì le variabili sono tantissime.
Non preuccupatevi troppo delle differenze fra Corano e Vangelo.
Preuccupatevi piuttosto se siete cristiani di vivere il Vangelo e se siete musulmani di vivere il Corano.
Al giorno d’oggi , chiacchere a parte, nessuno vive più coerentemente la propria fede. Ognuno fa finta che la fede dell’altro sia la migliore: i cristiani si fingono musulmani e baciano il Corano e si prosternano ad Allah.
ridicolaggini. Se ognuno vivesse con coerenza la propria fede questo sarebbe un mondo migliore.
Purtroppo il sincretismo religioso spacciato per ecumenismo e pacifismo è il cancro della nostra epoca.
La scienza spiega ma non consola, se il dolore è forte cerchi da altre parti.
vero, ho avuto modo di ( purtroppo) verificarlo con persone a me care.
Il velo non è nemmeno una prescrizione coranica in senso stretto.
vero anche questo, quanti danni hanno fatto i wahabbiti arabi con le loro tradizioni e interpretazioni!
Interessante documento della chiesa evangelica italiana in Svizzera.
http://www.mei-zurigo.ch/islam.pdf
La scienza spiega ma non consola.
Se è per questo, manco la Fede, di per sé, automaticamente.
Petrus mi sembra si tratti di una Chiesa legata ad ambienti pentecostali, loro in genere sono contrari al dialogo interreligioso, (anche all’ecumenismo a volte)
Mi sembra equilibrato e ben fatto.
E in generale, con tutto il rispetto possibile, credo che occorra prendere atto che l’islam e il cristianesimo avrammo punti in comune ma i punti di differenza ci sono e sono enormi. Sono due religioni oggettivamente diverse.
Lo dico con rispetto, come per lo shintoismo o l’induismo.
Mi da fastidio questo continuare a non voler vedere che le differenze sono maggiori delle somiglianze. Serve un’analisi attenta di ciò che ci accomuna e di ciò che ci distingue per evitare incomprensioni.
Poi tra uomini di buona volontà il modo per andare d’accordo si trova sempre… ma non tutti gli uomini sono di buona volontà…
una bella notizia:
http://www.today.it/rassegna/padre-tabaccaia-uccisa-asti-aiuta-figlia-malata-assassino.html
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/07/28/giacomo-biffi-religione-verita-della-storia___1-v-131295-rubriche_c164.htm
I cristiani di oggi dimenticano ( dimenticano? ) che cristo è l’unico Dio che si è fatto uomo e che ha sofferto come un uomo.
che differenza abissale con Allah, e Jhave!
il cristocentrismo ormai non va più di moda. Dimenticato il Padre ora ci si sta dimenticando ( dimenticando?) anche della seconda persona della Santissima Trinità, per credere in maniera acritica e senza obbiettare quello che ci ripetono come un mantra : che tanto il Dio delle tre religioni monoteiste è lo stesso!
Infatti il Dio delle tre religioni monoteistiche è proprio lo stesso.
La differenza grande sta nel fatto che in Gesù si è rivelato in pienezza e si è fatto vicino all’ uomo per molti motivi. E questo è consolante per noi.
Tuttavia, nelle altre due e nelle altre in generale, c’ è qualche scintilla dello stesso Dio-padre e non a caso.
Un Dio che si fosse rivelato solo ad un piccolo nucleo di persone, non mi piacerebbe granché.
Si rassegni, discepolo.
Il Dio cristiano è lo stesso Padre di tutti gli uomini.
Se lei ed io siamo cristiane, ciò può essere definito casuale.
Fossimo nate in un’ altra parte del mondo, ci troveremmo immerse in un’ altra cultura e in altra religione. E Dio sarebbe ugualmente il nostro Padre, che ci amerebbe allo stesso modo.
Ma sarebbe un padre diverso dal Dio di Gesù… noi crediamo in un Dio trinitario che è relazione. Per i mussulmani è un concetto impossibile da accettare.
Concettualmente il nostro Dio è molto più complesso e ricco di quanto offerto dall’Islam.
improvvisarsi teologi è quanto di più improvvido e audace, deleterio perfino, possa capitare ad un cristiano specie se cattolico: il rischio di dire castronate a iosa fino a sconfinare nell’eresia è dietro l’angolo. Bisogna avere Timore di Dio, e il Timore di Dio induce induce a tacere dinnanzi al mistero.
Quello che è accaduto -in- e con il Cristo, se veramente si è cristiani, sarebbe riduttivo spiegarlo in base al percorso storico dell’umanità per cui anche adorare idoli di pietra, o gli elefanti o le mucche, presuppone la presenza di Dio. Inoltre, Dio,si è manifestato esclusivamente in Gesù Cristo -per quanto si sia rivelato a profeti dell’A.T…a Mosé, Abramo, Isacco Giacobbe e da questi a Maometto dal quale discende l’Islam- è solo in presenza di quel nome “Gesù Cristo” che “ogni ginocchio si piega in terra sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclama cheGesù è il Signore”, nome che acquista un significato universale. Gesù stesso lo dice: la sua predicazione, il Suo destino. Lui incarna la PAROLA, il VERBO, e la VOLONTA stessa di DIO..non Maometto, Mosè, Shiva o Buddah men che meno il dio serpente degli aborigeni australiani…
Ma per carità..
petrus il Dio dell’islam è trascendenza assoluta, però una trascendenza maggiore di quella dei cattolici è propria anche del protestantesimo.
Prenda alcuni passaggi del testo che ha postato questa mattina:
Dall’ingresso del peccato nel mondo
attraverso la disubbidienza di
Adamo, l’uomo divenne cattivo ed
incapace di fare il bene.
Tutte le sue buone opere non
potranno mai e poi mai riavvicinarlo
al suo Creatore o pagare a Dio il
debito dei suoi peccati.
I singoli peccati non sono nient’altro
che un’espressione di ribellione
verso Dio e vengono sempre
dall’intimo dell’uomo, in pratica dal
suo cuore (Marco 7,21; vedi anche
Romani 3,10-12).
L’uomo non può mai e poi mai
riconciliarsi con Dio attraverso le sue
buone opere.
La riconciliazione con Dio avviene solo
attraverso il sacrificio di Gesù Cristo
compiuto sulla croce, vedi Efesini 2,8-
10.
Solo coloro che con fede hanno
accettato l’opera redentrice di Gesù
Cristo, riusciranno con l’aiuto dello
Spirito Santo a mettere in pratica le
buone opere che Dio ha
precedentemente preparato, affinché il
credente le pratichi
Questa è una visione molto protestante (corruzione radicale dopo il peccato originale, negazione delle opere e del libero arbitrio) nella lezione di Ratisbona Benedetto ha messo in evidenza questa visione assoluta della trascendenza divina che si ritrova sia nell’islam che nel volontarismo di Occam e da qui nel protestantesimo.
Se vogliamo vedere le differenze.
Se guardiamo le affinità siamo all’interno del monoteismo e in questo le tre religioni abramitiche sono quelle che hanno maggiori punti di contatto.
Parlo a te, petrus, che non hai ambizioni di teologo.
Neppure io, per la verità, ne ho. Ma a certe cose credo di arrivarci lo stesso.
Io , se hai notato, ho parlato di rivelazione in pienezza (perfetta) di Dio in Gesù, il Figlio. Questi ci ha svelato che Dio è relazione trinitaria. E che noi uomini partecipiamo di tale Relazione, e dobbiamo testimoniare questa Relazione nel rapporto con tutti gli altri uomini-fratelli.
Ho sottolineato che è il Padre ad essere lo stesso. Che lo si chiami Dio o Allah o Jahvè. Altrimenti, il Creatore avrebbe figli e figliastri. Non credi?
E in ogni caso in tutte le grandi religioni è presente, a prescindere da Gesù, il nucleo fondamentale rappresentato dall’ amore verso Dio e verso il prossimo. Questo è estremamente significativo. A me pare così.
Quando la solita discepolo viene a dire ” altro che Allah e Jahvè” , fa uno scivolone.
Dio che altrove è chiamato con quei nomi, in realtà è lo stesso Padre.
Se questo venisse capito una volta per tutte, non ci sarebbero le guerre di religione che sempre hanno insanguinato, e tuttora insanguinanano la Terra, vanificando il nome di Dio.
sarebbero le guerre di religione che hanno insanguinato e tuttora insanguinano la Terra.
Ha ragione, allora, il Papa a dire, anche se in altro contesto, che parlare del mio Dio e del tuo e del suo Dio, è sbagliato.
In questo senso le religioni sembrano fatte apposta per dividere gli uomini. E invece Dio vuole la pace.
La tolleranza è il primo passo verso la pace.
E’ la differente concezione che le religioni hanno di Dio a creare barriere, non la religione tout court, ma il concetto culturale che i popoli hanno di Dio ad essere radicalmente diverso per cui anche la tolleranza tanto auspicata muta in base alla concezione che si ha dell’Onnipotente. Se non si comprende questo aspetto siamo fuori. Vi sono irriducibili differenze —e su più piani, a partire dalla comprensione delle proprietà “morali” di Dio [santità, onniscenza, giustizia ecc] per non parlare di quelle metafisiche [necessità, spiritualità, semplicità..ecc..] e sarebbe estremamente ingenuo, ma diciamola tutta :”pura ignoranza”, pensare di livellare le peculiarità che ciascuna religione ha e preserva, gelosamente. Non credo asserisca il vero l’eununciato secondo cui l’esperienza religiosa universale [ontologica] sia la somma di un Dio per tutti, una religione per tutti dunque, tipica di un sincretismo antico e moderno che è solo frutto di relativismo. I cristiani anonimi non esistono: Cristo va scelto, proclamato, vissuto e annunciato; credere nella Bibbia non è come credere al Bhagavad Gita [fascio di religioni e culti distini] né il Corano [ma lo stesso islam: scismatico all’ennesima potenza] può essere sovrapponibile ai Vangeli …così come la tolleranza induista o Islamica non è assimilabile a quella cristiana …le differenze sono profonde e radicali e questo perché l’umanità non conosce Gesù Cristo e di conseguenza neppure Dio, né lo comprende, per questo lo usa…
“E’ la differente concezione che le religioni hanno di Dio a creare barriere, non la religione tout court, ma il concetto culturale che i popoli hanno di Dio.”
In effetti mi pare così…
Ciò non toglie che occorra cercare di andare d’accordo in qualche modo ed evitare con grande attenzione possibili scontri di civiltà.
http://vaticaninsider.lastampa.it/recensioni/dettaglio-articolo/articolo/filoni-irak-iraq-42582/
Bellissimo illuminante articolo!
Gianni Valente ha sempre uno sguardo molto particolare.
🙂
Speriamo che traducano il libro in inglese o almeno l’articolo , dovrebbero leggerlo i repubblicani americani.
Io davvero non posso che restare sconcertata di fronte a cristiani che dicono di esserlo e di fatto smentiscono, con le parole, il Cristo stesso.
Chi ritiene vera e giusta la religione cristiana, considerandola orgogliosamente superiore alle altre, dovrebbe rifuggire da espressioni integraliste.
“Il concetto culturale” delle grandi religioni monoteiste include in tutte la santità, la giustizia, la spiritualità e via discorrendo. Un Dio a tal punto santo, giusto e spirituale che l’ebraismo e l’islamismo non gli danno un Volto e Lo vedono talmente al di sopra dell’uomo che negano la divinità di Gesù, il quale è sempre stato considerato un semplice uomo: un mentitore( da condannare)per gli Ebrei o un profeta per i musulmani. Si possono trascurare questi “piccoli dettagli”? Se lo si fa, allora, sì, si deve parlare di ignoranza. Allora, sì siamo proprio fuori.
Chi è che vuole livellare le diverse religiosi? Io certamente no. Mai fatto in vita mia. Anzi, ho sempre sostenuto che andrebbe salvaguardata la specificità di ogni cultura, ivi compresa la religione dei diversi popoli.
Ma sempre ho sostenuto che in ogni religione ci sono scintille di verità.
Dio, a mio avviso( ma non solo mio) si è fatto sentire in ognuna. Lo disse una volta, con altre parole, don Oreste Benzi; lo disse anche mons. Rossano, delegato per il dialogo interreligioso, e chissà quanti altri lo dicono ancora.
Va da sé che chi è cristiano–ed io lo sono–sostiene che la rivelazione compiuta e definitiva è avvenuta nella Persona di Gesù il Cristo.
Sarà lo Spirito Santo–io credo–ad operare nel senso della diffusione della Parola del Dio di Gesù e, comunque, a manifestare nelle culture differenziate l’unico volto di colui –Gesù Cristo– in cui risplende la gloria dell’unico Dio Padre di tutti.
Sembra strano questo discorso? Appare davvero così incomprensibile?
È indubbio però che la rigida certezza che certi cristiani eccessivamente zelanti mostrano in ogni discorso che fanno, non concorre alla giusta causa della ricerca di comunione con i popoli di fede diversa. Accade allora che la
fede cristiana si connota come una fede CONTRO gli altri e può
generare conflitti.
I fondamentalisti islamici hanno questo genere di fede e la stravolgono e compiono stragi di cui dovranno rendere conto a DIO.
Noi cristiani dobbiamo guardarci bene dall’imitarli. Infatti, ogni seme di violenza anche solo verbale è un inciampo nella via del dialogo; quella via intrapresa con determinazione dal Papa e purtroppo malvista da tanti sedicenti cattolici(fanatici), che non vorrebbero sporcarsi–loro, purissimi e duri( ed anche ignoranti)–con i popoli di quelle che loro credono essere sottoculture, a motivo della diversa religione.
Chiedo: erano forse “sottoculture” quelle dei popoli antichi che non conoscevano Gesù Cristo? Non direi proprio, anzi…
Per finire voglio sottolineare che ogni dialogo autentico non è cosa semplice ma comporta, al contrario, non poche difficoltà. E va fatto non per convincere gli altri della giustezza delle proprie convinzioni religiose, ma per accettarsi reciprocamente nella diversità delle culture e delle religioni. Intese, fra l’ altro, come arricchimento di una conoscenza delle varietà degli elementi multiculturali che concorrono alla bellezza della vita in questo mondo.