Per le Chiese cristiane questo tempo sta sotto il segno della crisi ma non mancano risorse e slanci che incoraggiano ad affrontare l’impresa di una nuova evangelizzazione: è questa l’idea venuta dalle tre settimane del Sinodo dei Vescovi che si è concluso domenica. Ma dal Sinodo è venuto anche un altro messaggio altrettanto importante: che per la leadership episcopale mondiale la crisi che stiamo vivendo nonché la reazione a essa non sono una novità degli ultimi anni, ma risalgono ambedue agli anni ’50 del secolo scorso; e che dunque lo stesso Vaticano II fa parte della risposta cattolica ai tempi nuovi del mondo e della cristianità. Anche questa seconda idea ha un portato liberante: aiuta a evitare che ci si fermi alla diatriba sul ruolo del Concilio in rapporto alla crisi. – E’ il passabile avvio di un mio articolo sul Sinodo pubblicato da LIBERAL il 30 ottobre alle pagine 14 e 15 con il titolo Contagiati dal Vangelo, del quale articolo non si potrebbe dire né bene né male.
Un Sinodo di penitenza e di entusiasmo
13 Comments
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Perchè, Luigi, affermi che di questo tuo articolo “non si potrebbe dire nè bene nè male” ? A me pare, invece, stimolante l’osservazione sulla differenza tra il carattere sempre più minoritario dell’esperienza cristiana nei paesi dell’Europa Occidentale, ove – inutile nasconderlo – il fedele tende a vivere in una condizione di crescente omologazione ai valori terreni (giusti o sbagliati che siano), rispetto alla realtà, ad esempio, della Chiesa latino-americana (ma non solo): forse (è una domanda cui non so rispondere: non so neppure se questa domanda abbia un senso), in quelle terre del Terzo Mondo il “soffio del Concilio” è giunto più incontaminato ?
Domani è il 4 novembre: approfitto per augurare a tutti una buona festività di San Carlo Borromeo e per rivolgere un pensiero ed un saluto ai nostri militari impegnati nelle difficili missioni di pace all’estero.
Roberto 55
Roberto55: Perchè, Luigi, affermi che di questo tuo articolo “non si potrebbe dire nè bene nè male”? Mi esercito a prendermi in giro.
“Per le Chiese cristiane questo tempo sta sotto il segno della crisi ma non mancano risorse e slanci che incoraggiano ad affrontare l’impresa di una nuova evangelizzazione:”
Davvero non capisco Caro Luigi, forse non leggi Vatican insider, o forse qualcuno avendo lo scopo di non scoraggiare le truppe, traspira ottimismo da tutti i pori. E’ di oggi il titolo : “Asia: cresce del 400 per cento la persecuzione anti-cristiana” – c’è poi – “Il calvario dei cristiani in Siria”; – anche – “Irlanda, la frustrazione dei preti dissidenti” – Si può ricordare il viaggio del papa in Libano per dire ai cristiani libanesi di non andar via; poi – i focolai di incendio dei cristiani che reagiscono in Nigeria facendo morti , poi gli stessi cattolici che rispolverano “la teologia della liberazione” Link – “L’India è lo specchio del mondo. Quello che accade qui vale anche altrove. Accade in Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Algeria. Sudan, ultimamente anche in Egitto. È un attacco pesante, che ha radici forti e non risparmia nessuno. Link
Mi fa venire in mente quella storiella che narra che agli italiani sono i più belli, i più bravi, i più capaci, quelli di un grande paese, fino a quando alzano lo sguardo dall’ombellico e si accorgono che non è proprio così, allora si mettono le magliette con la scritta “sono un cogl…ne” e si accorgono di essere ultimo fra gli ultimi quelli che lavorano di più e guadagnano di meno, e come dice quel lo studio citato dall’UAAR ” la religione prospera sopratutto dove le ineguaglianze sociali sono maggiori” Link
Che tristezza…. E dire che Roma è il centro della cristianità….. che deve (ri)evangelizzare il mondo riconoscendo che finora hanno sbagliato tutto. Ma com’è possibile ? Eppure di preghiere e riti ne sono stati fatti in abbondanza…. Vuoi vedere che non servono …… dato che crollano anche le chiese o se le vendono ?
Ieri sera stavo guardano la 7 intervistavano il parroco che fa il sindacalista. Sarà questo l’esempio della nuova evangelizzazione ?
Il Sinodo dice molto bene.
Ma casca nel disinteresse più totale. Non dei media. Dei cattolici romani praticanti. Quale entusiasmo e quale penitenza? Nessuno mostra intenzione di fare l’una e di manifestare l’altro per la Nuova Evangelizzazione.
Un conto è dibatterne dottamente, un conto è farsi il mazzo in prima persona.
Ma senza le “prime persone” nostre, di noi laici, la NE è già bella e morta prima di nascere. Vediamo poi di non accusare “la Chiesa” , “la gerarchia” “i movimenti” i progressisti” “i tradizionalisti” e altre idiozie del genere.
I colpevoli saremo stati noi: nome e cognome.
Vedi, Lorenzo, in quello che dici mi pare di poter introdurre un piccolo cambio di prospettiva: la NE non chiede innanzitutto la nostra azione ad extra, ma esige che NOI – nome e cognome – ci lasciamo nuovamente evangelizzare, contagiare dal Vangelo, come dice Luigi.
Il problema è che (più o meno) tutti crediamo di aver già contratto questo virus in illo tempore, mentre in realtà ne sembriamo piuttosto vaccinati…
@ Gioab (scusandomi per l’off topic):
E’ sempre lei il Gioab presente in questo link?
http://www.softgrafic.com/pop_profile.asp?mode=display&id=64
La sera del 2 novembre ho assistito alla Messa del nostro Vescovo in Duomo. La gente non era molta, la predica è stata assai breve (era la III Messa dei defunti). Eppure il commento dei presenti (non solo il mio) è stato che non avevamo mai sentito niente di più bello. “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. “Beati i poveri in spirito”. Sentire proclamare con fede, ascoltare con fede quello che già abbiamo sentito tante volte: “nova et vetera”. Questa secondo me è la Nuova Evangelizzazione: ascoltare con spirito nuovo, saperci stupire di nuovo per tanti tesori nascosti.
Credo di no sig. lazzaro, la mail non corrisponde e non mi sono battezzato a 17 anni. però devo aver scritto qualcosa sul suo sito perchè l’immagine mi è familiare e la trovo affascinante. Davvero complimenti molto bella, ma non ricordo nemmeno di cosa o quando……
@ Gioab
Non si tratta affatto del mio sito, non avendone io nessuno. Ci ho dato solo uno sguardo.
Sono d’accordo sia con Nico sia con Antonella.
Dopodiche, passato il momento, diciamo così, dell’autocoscienza e dello stupore ritrovato,riconosciuto di essermi ampiamente vaccinato in ttutti questi anni, la risolvo così?
@ lazzaro
Effettivamente ci sono delle spiegazioni ragionevoli e molto dettagliate. Certamente sono fornite da TdG, ma in fondo non sono interessato al marchio di appartenenza quanto agli argomenti proposti. Le persone finiscono le idee restano perchè si diffondono e non muoiono mai.
Se ha dato uno sguardo ha fatto bene, perchè per prendere decisioni occorre essere informati. Poi valuta se l’argomento proposto può essere condiviso o rifiutato. NOn si sceglie avendo una sola opzione, ma fra due almeno.
Stia bene.
Non vivo in Europa da molti anni, ma ho sempre cercato di seguire le cose europee. Nessuno puo’ negare le tante “grandezze’ del nostro continente e delle nostre storie patrie, non solo in relazione al passato, ma al presente. Un continente che cerca di costruire una faticosa unita’, per esempio, dimostra a mio parere un ardire che non ha pari altrove. Nello stesso tempo se solo il genio europeo si lasciasse alle spalle quella patina di permanente pessimismo e quella vocazione alla rissosita’ che non si sa bene cosa possa produrre di buono! Anche in campo religioso. Le chiese sono mezze vuote? Ma qualcuno le ha contate le chiese che ci sono in ogni paesino europeo? Come fanno a essere tutte sempre piene? Le diocesi e congregazioni hanno poche vocazioni? Ma come era possibile pensare di fondare centinaia e migliaia di congregazioni e sperare poi di mantenerle tutte vive sino alla fine dei tempi? Il numero dei battesimi e’ dimunuito? Perche’, quello dei bambini e’ aumentato? Oh Dio! Non voglio dire che il cambiamento o la “crisi” sia tutto frutto di una congiuntura. Un certo allontanamento e raffredamento della vita cristiana c’e’ stato. Le nostre infedelta’ non sono state da poco. Ma conviene anche vivere il proprio tempo con serenita’, gioia, contenti di quel che abbiamo, felici con coloro che nel Vangelo e nella comunita’ cristiana il senso della vita lo trovano… Non sono pochi e sono convinto che con un atteggiamento positivo e ottimista diventeranno ancora di piu’… Il Sinodo e i cardinali aiutano, ma poi dipendera’ ancora tutto essenzialmente dalla cura e dall’amore quotidiano verso “il prossimo”: i bambini, i carcerati, i disperati, gli immigrati, gli anziani soli, i malati.. ci prendiamo veramente cura di queste persone, andiamo a trovarle e incoraggiarle o continuiamo a discutere di gerarchia o vatileaks… E non idealizziamo le Chiese extraeuropee… Siamo nati tutti dopo il peccato originale… Dove vivo io i cattolici sono il 25% della popolazione…. le chiese alla domenica sono sempre piene… nella mia cappella universitaria io continuo ad aggiungere sedie… Ma ci sono anche solo tre chiese in tutta la citta’ e circondario (la cattedrale, una parrocchhia di periferia, la cappella universitaria) mentra ce ne sono una mezza dozzina in un paesino italiano infinitamente piu’ piccolo… Le nostre chiese sono piene di giovani, e’ chiaro, ma i giovani sono anche il 70% delal popolazione, per cui l’assemblea assomiglia molto a quella della mia parrocchia in Valseriana 40 anni fa… Come potrebbe essere diversamente? Ora invece puoi fare tutta la nuova evangelizzazione che vuoi, che i giovani in Italia non diventano in un batter d’occhio il 70% della popolazione… Quindi, carissimi europei, un po’ di pazienza… relax…stando ai criteri unani e’ andata da Dio per decenni e per secoli… adesso un po’ di vacche magre… le cose cambieranno, ma a tempo debito… not within our life time…
Roberto 55
Con qualche esitazione dico la mia sulla differenza con le chiese sudamericane.
Credo che essa possa essere dovuta al diverso ambiente locale, da noi il fenomeno della «desertificazione spirituale», per usare un termine del Papa, è avanzato a livello diverso tra Europa e Sud America e, da noi, e non molto tempo fa, la desertificazione era meno progredita.
Credo che una componente notevole della desertificazione sia dovuta al sostanziale cambiamento dei nostri problemi quotidiani dovuto alla grande velocità di crescita della “pressione” che investe tutti noi in a causa della cresciuta potenza delle comunicazioni, della conoscenza e così via, pressione che impone sempre più i “valori terreni” che la esercitano.
lorenzo
Il sinodo casca nel disinteresse totale, giustamente dici: ma come può essere diversamente se i cattolici praticanti, da noi, sono solo il 5 %? Credo che il concetto di Nuova Evangelizzazione sia, in pratica, quello di far crescere questa percentuale, l’unico modo, al giorno d’oggi, di avere più attenzione dai media e, soprattutto, dai nostri governanti.
Capisco e condivido il concetto che dobbiamo muoverci in prima persona.
Ma non possiamo certo trascurare che la Chiesa è una comunione di persone con lo stessa Fede, ed al giorno d’oggi è evidente che un “movimento” per crescere, deve operare con tutti i sui membri in pieno accordo, e con “strumenti” che possono venire messi a disposizione solamente da una comunità che si è distribuita i compiti secondo le specializzazioni (meglio i carismi) necessari ad operare efficacemente nell’ambiente di oggi.
“ L’opera di evangelizzazione non è compito di qualcuno nella Chiesa, ma delle comunità ecclesiali in quanto tali, dove si ha accesso alla pienezza degli strumenti dell’incontro con Gesù: la Parola, i sacramenti, la comunione fraterna, il servizio della carità, la missione.”,
dice il messaggio ai fedeli del Sinodo.
Ne ho un’esperienza quotidiana nelle parrocchie, anch’esse considerate dal Sinodo l’elemento base per la Nuova Evangelizzazione. La maggior parte delle attività di accoglienza e comunicazione con i fedeli, oltre a quelle prettamente liturgiche e, soprattutto, riferendosi a chi non viene troppo in chiesa e vogliamo cercare di attrarre nel nostro ovile, in particolare i giovani, richiedono nuovi mezzi e strumenti, e, soprattutto, contenuti e persone “specializzate” assolutamente non disponibili nelle parrocchie, che, tra l’altro, potrebbero essere molto più efficacemente utilizzate collettivamente.
nico
Hai perfettamente ragione, il Sinodo dice:
“Guai però a pensare che la nuova evangelizzazione non ci riguardi in prima persona.”
Giorgio Licini:
Ed anche tu hai ragione, eccome! Non abbattiamoci. E guarda come ce lo dice il Sinodo:
“Non ci sentiamo intimoriti dalle condizioni dei tempi che viviamo. Il nostro è un mondo colmo di contraddizioni e di sfide, ma resta creazione di Dio, ferita sì dal male, ma pur sempre il mondo che Dio ama, terreno suo, in cui può essere rinnovata la semina della Parola perché torni a fare frutto.
Non c’è spazio per il pessimismo nelle menti e nei cuori di coloro che sanno che il loro Signore ha vinto la morte e che il suo Spirito opera con potenza nella storia. Con umiltà, ma anche con decisione – quella che viene dalla certezza che la verità alla fine vince –, ci accostiamo a questo mondo e vogliamo vedervi un invito del Risorto a essere testimoni del suo Nome. La nostra Chiesa è viva e affronta con il coraggio della fede e la testimonianza di tanti suoi figli le sfide poste dalla storia”.
Sarò stato un po’ lungo, ma sapeste quanto è lungo il messaggio lanciato dal Sinodo!
Ne consiglierei caldamente la lettura.
Buono e sereno lavoro a tutti