«Il mio sogno è di aprire una comunità per minorenni sottoposti a misure alternative di detenzione. Ora faccio la volontaria in un centro di prima accoglienza. Mangio con loro, cerco di rasserenarli»: parole di Eleonora Brandini, 29 anni, milanese, che ho letto nel Corsera del giorno di Pasqua e alle quali brindo con un bicchiere di VINO NUOVO. In esso sentenzio bellamente che Eleonora fa in piccolo quello che Teresa di Lisieux pregava in grande: mi sa che vi conviene andare a leggere.
Un saluto a Eleonora che mangia con i ladruncoli
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“Teresa di Lisieux: “Signore la tua figlia ti domanda perdono per i suoi fratelli e non vuole assolutamente alzarsi da questa tavola dove mangiano i poveri peccatori prima del giorno che tu hai segnato”.
Evidentemente Teresa di Lisieux non conosce il Vangelo:
“ Nessuno di loro può in alcun modo redimere sia pure un fratello, Né dare a Dio un riscatto per lui (E il prezzo di redenzione della loro anima è così prezioso Che è cessato a tempo indefinito ” ( Sal. 49.7-8)
Solo Gesù poteva farlo (“Poiché c’è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” ( 1 Tim 2.5)) e lo fece anche quando pregò per quelli che “non sapevano quello che facevano” e di certo non sono inclusi quelli che sanno quello che fanno !
Né vale la pena pregare per altri, dato che Gesù disse anche : “ Nessuno può venire a me a meno che il Padre, che mi ha mandato, non lo attiri;” ( Gv 6.44) Non si può chiedere per altri, sono i colpevoli che devono redimersi non i redenti che esprimono pii desideri impossibili, dato che ciascuno sarà ritenuto responsabile delle proprie azioni.
Grazie a Eleonora e al suo contributo per la rieducazione dei minori.
La pena dovrebbe sempre essere rieducativa, come ci insegna la Costituzione. Ahìnoi, spesso, purtroppo non lo è.
Ciao, buona Domenica a Luigi e a tutte e tutti.
F.
Vorrei conoscerti,cara Eleonora. Ti darei una mano per donare un po’ di gioia a chi vive nel disagio. Come? Con la ” risorsa ” dei ritratti a pastello. Dopo 50 anni ho. dicono, una ” buona mano “. Vedere per credere!!!
Brava Eleneora! Sapessi quanto bisogno c’è di adulti di riferimento per questi ragazzi i quali, per vie a noi talvolta misteriose, deragliano letteralmente! Non sempre dipende dalla famiglia o dal posto in cui si nasce. Ho avuto esperienza, essendo cooperatrice salesiana [e i salesiani col sistema preventivo di Don Bosco mettono in campo tutte le risorse] di ragazzi di ottima famiglia diventare delinquenti incalliti e finire a “Casal del Marmo”, e trascinarsi dietro anche altri dalla struttura caratteriale più fragile.
Qualcuno lo si recupera, ma non tutti ce la fanno. Forza Eleonora! Vedrai che riuscirai. Se c’è un disegno di Dio su di te allora, sta’ tranquilla, nulla riuscirà ad impedire la realizzazione di questo progetto. Teresina di Lisieux è “Patrona delle missioni” eppure, nella sua breve vita, non mise mai piede fuori dal convento. Nulla resiste al volere di Dio. Pregherò per te…
La “redenzione” degli altri ha inizio… dalla nostra!
Mai si perda la Speranza, per se e per gli altri.
Meravigliosa Teresa di Lisieux che si fa “garante di speranza”…
Ho approfittato di questo post per informarmi sulla Sesta Opera.
Un sito su cui campeggia el versetto di Matteo: ero carcerato..
Incerto fino ad oggi a chi donare il cinque per mille, ho deciso senza esitazione alcuna: 80107670152.
Nella vigna il lavoro non manca mai. Sforziamoci di essere degni della chiamata !. La lezione è per gli adulti. Non sono i piccoli, siamo noi a dover imparare da loro. Educhiamoci per essere utili. Le parole rubano Carità. Auguri ” cntemplattivi “. E buona Pasqua a tutti !!!
Contemplattivi.
Caro Luigi, permettimi una domanda: Secondo te che differenza c’è tra il furto compiuto da un adulto e quello compito da un minorenne ?
Secondo te, se il comandamento recita “non rubare” fa differenza se una mela o un milione di mele ? se perpetrato da un adulto o da un minore ?
E se invece di furto parlassimo di coltellate ?
Sai cosa mi colpisce ? L’insensibilità della Sacra Scrittura.
“[Eliseo]..E di là saliva a Betel. Mentre saliva per la via, piccoli ragazzi uscirono dalla città e si burlavano di lui e gli dicevano: “Sali, testa pelata! Sali, testa pelata!” Infine egli si voltò e li vide e invocò il male su di loro nel nome di Geova. Quindi due orse uscirono dal bosco e sbranavano quarantadue fanciulli di fra loro.” ( 2 RE 2.23-24)
Ma ti pare possibile ? quarantadue fanciulli solo per una burla ? Non ti pare un esagerazione ? Forse Teresa di Lisieux non era al corrente.
“Luicia Dos Santos, la veggente di Fatima, in una delle apparizioni mariane vide un suo compagno, pco più che adolescente, penare nel purgatorio. Si impressionò tantissimo e domandò alla Madonna perché si trovasse li. La Madonna non spiegò il motivo ma le disse di pregare molto per la sua anima. Aveva compito un peccatio grave in piena avvertenza e deliberato consenso…Sì, anche dei bambini che non vanno ancora a scuola possono andare in purgatorio. Dal momento che un bambino sa che qualcosa non è buona e la fa, commette una colpa.
Naturalmente, per i bambini il purgatorio non è lungo, né doloroso, poiché manca loro il pieno discernimento. Ma non dite che un bambino non capisca ancora! Un bambino capisce più di quello che noi pensiamo, ha una coscienza ben più delicata di un adulto”
Da “Maria Simma e le anime del purgatorio”
(Estratto dall’omonimo libro dell’edizioni Segno
Bene: mi sembra che ultimamente quello là non trovi più “sponde” e sia, ormai, costretto a rivolgersi solo al nostro “padrone di casa” ……….. (grazie, a proposito, Luigi, per i sorsi di “Vino Nuovo” che ci offri !).
Meglio così.
Buona domenica “in albis” al “pianerottolo” !
Roberto 55
@ roberto55
La questione non è in questi termini distinto roberto55. La questione è che non sapete che rispondere a “quello là”.
E’ diverso. Perché se aveste argomenti…. Oh si che rispondereste.
“Per lo stolto la vera sapienza è troppo alta; alla porta egli non aprirà la bocca.” ( Prov 24.7)
Sembra il pianerottolo della mammole. Prego, no prima lei, no, no, prima lei, noooo prima lei, ma le pare non mi permetterei….
Il giardino dei giulivi fantastici.
A proposito di carcerati, come non ricordare quell’episodio avvenuto in occasione della visita di Giovanni XXIII a Regina Coeli nel dicembre 1958. Dopo aver impartito la benedizione, Giovanni XXIII chiede di poter visitare i raggi del carcere. Non era previsto. Dopo un attimo di esitazione dei funzionari, i cancelli vengono aperti e il Papa passa davanti alle celle dove lo attendono i prigionieri. Particolarmente toccante è l’incontro con un omicida che lo aspetta in ginocchio, con le lacrime agli occhi e non osa alzare lo sguardo verso di lui. Il giovane uomo non riesce a parlare, singhiozza soltanto. Roncalli si avvicina, fa cenno di non capire. Il carcerato gli chiede: «Quello che ha detto vale anche per me che ho tanto peccato? Ci può essere perdono anche per me?».
Mistero ineffabile la misericordia di Dio.
Bene, molto bene.
Chiedo venia, questa volta, io per l'”off topic”: ci ricordiamo che domani è il compleanno del nostro Papa, vero ?
BUON COMPLEANNO, PAPA BENEDETTO XVI !
Un saluto a tutti !
Roberto 55
P.S.: mi confermi, Luigi, che martedì pomeriggio sei a Milano ?
Grazie, Roberto 55,
Proprio non lo ricordavo,
Buon compleanno Santo Padre!
A te pace, lunga vita e salvezza eterna.
Grazie a te, amico Fides et ratio, per il bellissimo ricordo dell’episodio del Pontificato di Giovanni XXIII che ci hai proposto.
Buon inizio di settimana al “pianerottolo” !
Roberto 55
O.T
sto ascoltando sul programma di Fazio le farneticazioni di Mancuso:apoteosi dell’apostasia! Eppoi ci si lamenta della perdita di fede…questi personaggi andrebbero messi a confronto con chi può controbbattere, cadrebbero come una pera matura incartati dalle loro stesse sciocchezze.
@ Clodine
“apoteosi dell’apostasia ?” Il povero perchè lo maltratta così ? per una volta che dice qualcosa di abbastanza vera ?
“questi personaggi andrebbero messi a confronto con chi può controbbattere,”
E’ strano, con me per es. nessuno vuole controbattere ! Mica sono caduto come una pera matura incartata dalle mie sciocchezze, mi sembra piuttosto che ci siano inviti a scappare, come accadeva con i lebrosi !
Tutti impauriti dal possibile contagio ?
Nessuno regge il confronto ?
@ Claudine
“«Il teologo italiano pone la dottrina cattolica di fronte alle sue contraddizioni interne (…) Bisognerebbe potergli rispondere, ma per farlo bisognerebbe avere la medesima esigenza di verità intellettuale.» “
Laurent Lemoine, O.P., «La Vie Spirituelle»
“«Una delle principali caratteristiche dell’impresa teologica di Mancuso è la connessione con l’esperienza umana.» “
Corneliu C. Simu?
“«Il teologo che vuole rifondare la fede.» “
«Corriere della Sera»
“«Altissima consolazione, sia per chi crede sia per chi non crede.»
Ferdinando Camon,” «La Stampa»
“«Uno dei pregi di Vito Mancuso è il parlar chiaro, schietto, semplice delle delicate tematiche teologiche.» “
«Tempi di fraternità»
“«Il suo scopo: riconciliare ragione e Dio.» “
«Le Monde»
http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2792
Cosa c’è che non va ?
Prego anche la carissima amica Clodine, con tutto l’affetto che sai che provo per te, di lasciare quello là nel suo sempre più solitario brodo.
Grazie, cara Clo, ed a presto !
Roberto 55
L’ottimo Luigi ci ha parlato qui dell’incontro dei Papi con i carcerati:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=8021
Sì Roberto55: rientro ora da Montepulciano, martedì sono a Milano all’Ambrosiana, Mercoledì a Rossano Calabro, sabato a Latina. Scarrozza chi può, si dice a Recanati. Ma volevi dirmi che ci vedremo all’Ambrosiana?
Anch’io ho sentito per un po’ Mancuso da Fazio e … dopo un po’ ho cambiato.
Cosa si fa per apparire e soprattutto cosa si dice!!!!!
Possibile che una persona come Fazio non capisca che la parola successiva di Mancuso contesta per logica quella precedente?
Chiudo O.T.
@Roberto
ma se sei a Milano è un attimo arrivare a Monza … Che ne dici Fabricianus?
@marta09 @roberto55
Ciao, per Martedi` ci si puo` organizzare per andare a salutare Luigi all’Ambrosiana.
Poi in serata,purtroppo ho un impegno in Brianza e non posso trattenermi in Milano. Ci aggiorniamo,
F.
@fides et ratio
Molto bello il ricordo di Giovanni XXIII. Appena posso torno a Sotto il Monte…Mi é venuto il desiderio.
Ciao!
O.T. per O.T. almeno un O.T. “Buono”…
“Più precisamente dovremmo, secondo il testo greco, parlare della “misura della pienezza di Cristo”, cui siamo chiamati ad arrivare per essere realmente adulti nella fede. Non dovremmo rimanere fanciulli nella fede, in stato di minorità. E in che cosa consiste l’essere fanciulli nella fede? Risponde San Paolo: significa essere “sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina…” (Ef 4, 14). Una descrizione molto attuale!
Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero… La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.
Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede – solo la fede – che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1)»”
L’allora cardinal Joseph Ratzinger nella Messa pro eligendo Pontifice del 18 aprile 2005
http://youtu.be/Eu9V5s57yzQ
“In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1)»”
AMEN!
Più che “cembalo che tintinna” direi “mannaia che taglia la testa” 😀
Il dilagare del pensiero debole, ovvero il “relativo”, inteso come aggettivo sostantivato si risolve, alla fine, nella scelta di un NON valore, scelta che non ha nulla a che vedere col senso dell’Amore universale come Cristo ci insegna, ma è riconducibile sic et simpliciter ad un pluralismo di valori in cui tutto è relativo e nulla è assoluto! Che beffa! Un magma, una apostasia silenziosa, una pariteticità di valori in cui si abbandonano a cuor leggero le radici della propria storia, del proprio credo per favorire un generico “credo” fuori dalla prospettiva teologica dei Padri, di S.Tommaso della filosofia dell’Essere…Tutto sembra essere riconducibile ad un livellamento per cui una religione vale l’altra! Follìa! Follìa, follìa!
Sentire Mancuso [sulla scia di Kung e altri “ragazzi terribili” tipo Rahner] ridurre il Signore Gesù Cristo, il Logos, Il Verbo di Dio incarnato- ad un manichino senza alcun carattere soprannaturale, deprivato dell’unzione sacerdotale, della potenza dello Spirito Santo, un poverello insomma, un analfabeta in cerca di seguaci…ebbene, mi indigna fortemente!
In breve: fede orizzontale.
Solo che in “orizzontale” si dorme, per poco o… per sempre…
Un buongiorno a Ubi, Marta,a Fides,a Fabri , a Pietro e Roberto55 …e a tutti con tanto affetto…..
A Luigi ovviamente, infaticabile servitore della Parola che percorrere l’Italia da nord a sud , perché possa serenamente “mietere”…e produrre abbondante frutto….
Ricambio Clodine, e approfitto nell’augurarlo a tutti.
Sto uscendo a passeggio.
Saluto anch’io tutti e …. @Ubi, io sto “uscendo di testa” al ricordo della cavolata megalattica di Mancuso che ha scritto (e cercava di spiegare arrampicandosi sui vetri) che Cristo NON E’ LA VERITA’, MA SOLO LA STRADA PER LA VERITA’ dando un magnifico calcio al “Io sono la Verità, la Via e la Vita” che pure ha citato rispondendo all’obiezione di Fazio …
Si è visto chiaramente la Sua destabilizzazione in quel momento e la sua arrampicata sui vetri del “modello”: .
Ha anche citato i “sovversivi” (santi) della Chiesa che però hanno dato un nuovo impulso, ma si è dimenticato di dire che questi sovversivi – prima di tutto – NON HANNO MAI CONTESTATO LE PAROLE DI GESU’ e – al contrario – le hanno vissute in prima persona.
Va bene che lo Spirito Santo soffia dove vuole, ma non si è mai sentito che annullasse le parole di Gesù.
Buongiorno a Clodine, e a tutto il pianerottolo.
Sto impazzendo con il debugging … il vostro saluto mi rasserena 😉
Buon viaggio al … Facchino della Parola!
Marta09,
piuttosto chi, come te o altri/e, pretende di parlare della realtà senza fare i conti con le sue e le proprie contraddizioni, induce a cambiare canale: alla meraviglia per fantasiosi e bugiardi sistemi in cui ogni cosa è al suo posto, subentra indomabile il desiderio di indagine sincera sulle realtà.
@Marta,
io ho resistito per tutta l’intervista. Non mi stupisce che Fazio abbia invitato e accolto amichevolmente Mancuso, ringraziandolo con calore e incoraggiandolo a proseguire con libri e tesi come quelle presentate. Da anni Fazio incoraggia ospiti che criticano, anche aspramente, la Chiesa Cattolica, propongono visioni alternative di cristianesimo e soprattutto quel relativismo che piace tanto alla sinistra italiana. Ecco spiegata la sintonia/simpatia tra Fazio e Mancuso.
Ma questo Mancuso poi, chi si crede di essere?
Impossibile passeggiare sotto la pioggia.
Tornando all’O.T. , io non guardo la tv e dopo la “segnalazione” di Clodine e Marta ho visto sul sito Rai dedicato l’intervista di Fazio a Mancuso 🙁 .
Mi verrebbe da commentare con un’unica parola, ma sarei volgare e mancherei di Carità. Nemmeno vale la pena di fare un commento dettagliato ad ogni affermazione fatta nel quarto d’ora d’intervista; certo è che già l’affermazione iniziale sui Dogmi che andrebbero vagliati, scartando alcuni a suo dire non consoni, dovrebbe bastare a far iniziare a far lavorare la Congregazione per la Dottrina della Fede…
Il resto è un crescendo di errori mescolati ad affermazioni
relativo-soggettivistiche di stampo gnosticistico, impiantate a una orizzontalità in discesa (verso l’ …….. ; per i puntini fate vobis).
La cosa brutta è che ci sono quelli che “se la bevono” sta’ brodaglia; tutta d’un fiato e magari dicono sia pure buona. Palati “buoni”? NO!
Certo è che non ha nemmeno minimamente nè la “altezza teologica” della Serafica semplicità di San Francesco, nè di questo passo potrà mai aspirare a intuire -figurarsi poi raggiungere- la sottigliezza teologica del Doctor Angelicus, San Tommaso d’Aquino.
Prima parlavo di “palati”. Per usare una figura retorica presa in ambito “mangereccio”, non ha nè il gusto forte e genuino dei cibi che si mangerebbero in una Trattoria cucinati da una sincera massaia, nè il gusto raffinato e ben dosato dei cibi dei grandi chef nei grandi ristoranti; ha solo il gusto artefatto degli ingredienti di scarsissima qualità e ricchi di additivi dei più infimi fast-food “mordi-avvelenati-e fuggi”…
@Marco,
mi dispiace per il tuo tono un po’ piccato.
Mancuso l’ho ascoltato per intero altre volte ed il problema grosso (almeno così pare a me) è che si tenta di plasmare la Verità sulla “propria” realtà.
Ma la Tv è di tutti e tutti possono scegliere ciò che pare a loro. Io ho solamente detto il mio disagio perchè le asserzioni di Mancuso, provenendo da una trasmissione televisiva, non consentono repliche.
Insomma arriva tutto sulla testa.
Comunque, sempre a proposito dei “sovversivi” (a discapito di quelli del “ogni cosa al suo posto” …) proprio il Vangelo di ieri parlava di Gesù che “entrava a porte chiuse”. E’ una piccola particolarità, ma che mi ha fatto immediatamente pensare che Gesù non ha “buttato giù le porte”, ma è entrato passandoci in mezzo.
Ripeto mi ha provocato un grande disappunto quando ho sentito cambiare le parole di Gesù stesso o almeno asserire che non erano vere.
Tutto qui.
Carissimi Marta e Ubi, come vedete, abbiamo visto la stessa intervista e tutti e tre ci siamo sentiti feriti…e anche costernati ,per certi aspetti, circa il silenzio della gerarchia rispetto a considerazioni pesudo-teologiche tanto fuori dal seminato, ma così tanto che cozzano con la stessa presa di posizione di Benedetto XVI nella sua battaglia contro il relativismo … Ci troviano di fronte ad affermazioni che farebbero arrossire perfino un seguace dell’antico Ario, o di Marcione il quale e aveva pensato bene di rimuovere gran parte del Vangelo di Luca per sostenere le sue tesi eretiche.
Invece di avanzare … qui…si retrocede…incredibile!
venia : pseudo-teologiche
Forse, cara Marta, non riflettono attentamente sul significato profondo della Parola di Dio. Non comprendono cosa significhi veramente sconvolgere le leggi della fisica, della materia -a porte chiuse- da parte di Gesù…Non è forse affermare in pienezza quell’ “IO SONO”, nome che appartiene solo a Dio?!… ..ma l’umanità riferibile ai “Tommaso” non si farà mai persuasa della Verità e continuerà a girare il coltello nella piaga del costato di Cristo. Continuerà a rincorrere dinamiche vuote, come un cane che si morde la coda.
Un caro saluto a FedericoB, col quale condivido la riflessione..
Più che altro Clodine, non mi ferisce quello che tu chiami “il silenzio della gerarchia” che poi silenzio non è, poichè si è già pronunciata “La Civiltà Cattolica” ( ed è come se si fosse pronunciato .. ….) e una solenne stroncatura è venuta anche da mons Forte (suo ex “maestro”) che appartiene anche lui alla gerarchia. Oggi si procede così, non si passa subito alla scomunica.
Quello che più mi rattrista è la facilità con cui Mancuso è capace di danneggiare se stesso e coloro che lo leggono\leggeranno (e la seconda è colpa ancor più grave…).
Diceva il serafico santo:
” Tanti sono quelli che volentieri si elevano alla scienza, che sarà beato chi si farà ignorante per amore del Signore Dio.”
La scienza “gonfia”, la Carità “Edifica”. La carità edificante è costituita solo sulla Pietra solida della Verità, che è Cristo stesso.
Una volta Carmelo Bene , attore folle e geniale , scrisse un libro dal titolo “Sono apparso alla Madonna”
ecco il titolo del libro di Vito Mancuso ” Io e Dio” mi ha richiamato alla memoria lo stesso folle narcisismo.
In un caso però, quello di Carmelo Bene era un narcisismo surreale, provocatorio ed ironico “Sono apparso alla Madonna” , mentre purtroppo nel caso di Vito Mancuso nel titolo “IO e DIO”
non c’è alcun senso dell’umorismo , alcuna provocazione.
Mancuso , in modo terribilmente serio e convinto, e senza accorgersi di essere ridicolo, crede che queste due parolette “IO” e “DIO” stiano sullo stesso piano!
Ma questo Mancuso poi, chi si crede di essere?
—-
Questo, non crede di essere ma è Vito Mancuso: http://www.vitomancuso.it/biografia/
Che scrive libri letti da centinaia di migliaia di persone, incluso il sottoscitto.
Piuttosto verrebbe da chiedersi chi si crede di essere gente saccente e presuntuosa come qualcuno dei nobili e umili frequentatori di questo blog.
http://blog.messainlatino.it/2011/10/lui-e-dio-dedicato-vito-mancuso.html
“Sentire Mancuso [sulla scia di Kung e altri “ragazzi terribili” tipo Rahner] ”
—–
Tipo Rahner?
Ma ti rendi conto di chi stai parlando?
Tra poco qualcuno arriverà perfino ad accusare di apostasia anche il Card. Martini.
Credo di essere quel che sono, cioè “niente” e “nessuno”, letto da pochissimi prossimi allozero e magari schifato da una buona parte di essi.
Almeno però, grazie a Dio, ho coscienza del niente e nessuno che sono, e per tale mi professo.
Se poi qualcuno potesse o osasse trovare qualche cosa di buono in me, non è mio e non lo possiedo, ma è di Dio che me l’ha dato e ciò va’ esclusivamente a Suo onore e Gloria.
Posso vantarmi solo della croce.
Certo la qualifica di “teologo” fa molto.
Certo l’umile , illetterato, semplice fedele,la vecchietta che va alla Messa , se si presenta un tizio colla qualifica di teologo , sta zitto e ammirato. Perchè, anche se quello gli dimostra “teologicamente” che due più due fanno cinque, l’umile e semplice fedele non si azzarda a criticare. Chi sono io, semplice ed illetterato fedele per criticare il famoso teologo MAncuso??
Inoltre , il suddetto Teologo vende centinaia di migliaia di copie di libri !!!!. E dunque? questo vorrà ben dire qualcosa?ma questo “qualcosa “non sarà forse che ci sono centinaia di migliaia di coglioni ???,
Ma, potrebbe obbiettare il semplice , umile fedele, chi mi assicura che costui non sia un impostore ed un eretico?
caro umile , semplice ed illetterato fedele è semplice: non te lo assicura proprio nessuno! poichè ormai nella Chiesa cattolica chiunque può vantare titoli di Teologo e di assertore della Verità, chiunque può fabbricarsi una propria teologia “à la carte” che ammetta o neghi certi dogmi, che ne inventi altri, che sorvoli su alcuni ecc. ecc.
Per esempio ci può benissimo essere un “teologo cattolico “che non ammette la Creazione ex-nihilo , ne’ l’Incarnazione,che si fa beffe della Verginità di Maria,che alza uno sdegnoso sopracciglio sulla ” storicità dei Vangeli”, che ride francamente della favoletta dell” l’inferno e il Paradiso , che si sbellica dalle risate sulla “Unam sanctam et apostolicam” ecc.ecce
Ma nessuno ha il diritto di discernere tra i veri e i falsi teologi. In poche parole , il Sant’Uffizio non esiste più.
E il gregge di Dio ?
Il gregge di Dio si arrangi!!, faccia come può!!!, si barcameni fra falso e vero!
se qualcuno crede ai falsi profeti, cavoli suoi!!, la Chiesa non da’ più nessuna garanzia per nessuno, se ne lava le mani…come Pilato…
Ciao Clo!!!
Si può criticare il pensiero di Mancuso, se si hanno le competenze per farlo.
Non si può negare però che sia un libero pensatore e un libero teologo cristiano cattolico. La sua libertà non si evince da eventuali dissonanze con il coro gerarchico o da presunte negazioni di questo o quel dogma; la sua libertà si appalesa nel metodo che segue: partire dalla realta, dalla vita, dalla materia-mater e da lì giungere a conclusioni teoriche, teologiche o etiche.
Questo metodo non solo evidenzia la libertà di Mancuso ma rende i suoi scritti leggibili anche da persone perplesse nella fede o in ricerca o non appartenenti alla Chiesa.
Riguardo alle accuse di mancanza di umiltà o presunzione si può replicare ribaltando il punto di vista, ossia plaudendo chi, essendo Professore ordinario e studioso, ha il coraggio di tentare una conciliazione tra modernità e tradizione cristiana rimettendo al centro l’attualità del Vangelo.
Come negare poi che se Dio è immutabile, perlomeno noi mutiamo e dunque l’idea che abbiamo di Dio cambia altrettanto?
@Nino,
ho scritto “chi si crede di essere?” per sottolineare un certo sgomento nel sentire un teologo porsi, come mette bene in evidenza Discepolo, allo stesso piano (anzi addirittura davanti) a Dio: davvero emblematico il titolo “Io e Dio”.
Non so se in futuro la Chiesa Cattolica lo annovererà tra i Santi o tra i Dottori, ma al momento il suo pensiero riceve apprezzamenti (specie dal mondo laico) e critiche (a partire da Civiltà Cattolica) e anche noi, umili frequentatori di questo pianerottolo, sommessamente possiamo esprimere le nostre impressioni in un senso e nell’altro.
Mi stupisce che “centinaia di migliaia di persone” leggano e apprezzino il Dott. Mancuso, francamente non escludo che la simpatia di alcuni “salotti buoni” della stampa e della TV (come il furbo Fazio) abbiano favorito la sua fortuna letteraria. Al contrario non mi meraviglia per niente che tra i sostenitori di Mancuso ci siano persone come lei, Nino, per quell’idea che mi sono fatto leggendo alcuni suoi interventi.
In ogni caso, senza voler esprimere giudizi sul teologo Vito Mancuso, ne’ sui suoi fan e lettori, a me semplicemente non piace, non intendo leggere i suoi libri e la prossima volta che andrà in TV probabilmente cambierò canale.
Lascio volentieri ai teologi il dibattito sulle questioni metafisiche, sulla dogmatica e quant’altro.
Non mi sento personalmente all’altezza e sono convinto che Eucaristia, Parola, Orazione e Pratica della Carità siano la ricetta migliore per acquisire la vera Sapienza.
Questo lo credette anche la filosofa Edith Stein che dopo un percorso tortuoso aderisce alla fede cattolica e termina la lettura della Vita di Santa Teresa d’Avila esclamando: “Ecco, questa è la verità!”.
Ed in effetti, forse sbagliando, ho una mezza idea che il dibattito teologico non sia la strada maestra per “spalancare le porte a Cristo”, pur se sovente, come dice Marta egli entra pure attraverso i muri della nostra incredulità.
E come per incanto quando si discute di teologia si mette da parte la Carità reciproca nel superbo tentativo di avere ragione e consenso.
L’esperienza di conoscenza empirica e razionale di Dio ci rende un tutti simili a San Tommaso che ha bisogno di toccare, di vedere, di sperimentare insomma.
Quindi ad ognuno la sua strada e a Mancuso la sua. Liberi di leggerlo, di approvarlo, di ergerlo a paladino di una nuova e definitiva Riforma che concili infine Dio, il mondo, la tradizione, la modernità.
In ogni caso vedo dire che mi lasciano perplesse certe interviste che paiono mirate essenzialmente a mettere in ridicolo un certo modo di concepire e di vivere la fede, basato sull’obbedienza umile e l’affidamento totale a Dio e alla sua Chiesa; un brivido se penso che questa fede, questa speranza è quella che ha nutrito e sostenuto centinaia di generazioni di gente povera, umile e ignorante, ma che probabilmente occuperà un posto avanti a noi nel banchetto celeste.
La libertà si realizza nel Bene.
Questo il messaggio di Mancuso, che non mette affatto da parte la Carità. Ulteriore prova di questo è che la sua teologia parte dalla vita per cercare qualcosa che la renda autentica. Non si tratta di riflessioni astratte.
Anche le questioni di dogmatica hanno risvolti dottrinali e pratici notevoli.
Non capisco quale modo di vivere la fede e dove venga messo in ridicolo da Mancuso.
Nino@…mi chiedi se mi rendo conto..!!???
Certo che mi rendo conto di chi sto parlando.
Ci mancherebbe. altrimenti me ne sarei guardata bene dal metterlo- il Mancuso- in linea. Infatti ho specificato : “sulla scia”…nel senso che l’ombra lunga di Rahner e H.Kung -degno emulo e continuatore del primo e relative tesi condivise da altri “coriferi”che nel CVII cosa hanno fatto se non rovesciare letteralmente l’orizzonte, diciamo “teologico? Non hanno forse incentrato l’obiettivo anziché su Dio, sull’uomo spogliando la cristologia dalle infrastrutture del Dogma e in un linguaggio davvero spregiudicato trasferito l’attenzione sul Gesù, non tanto in qualità di Figlio di Dio, ma, in quanto -udite udite- elevatosi egli a Tale -cioè a Dio!?- così lo descrive , in termini hegeliani come un uomo apparso nella storia il quale, deprivato della sua sacralità indica “la via”! -leggere “incarnazione di Dio cit.pag 160-
Nino, ti garantisco che conosco perfettamente il pensiero e di Rahner i cui danni incalcolabili hanno contagiato come un virus intere generazioni di sacerdoti, di laici,ma che per fortuna oggi se ne ravvisano le storture le quali hanno prodotto un relativismo devastante che è sotto gli occhi di tutti. Hai voglia Benedetto ad arginare le derive del Concilio!!! E conosco -ancora dippiù- il pensiero Kunghiano perché per anni mi sono lasciata imbambolare, Kungare dalle tesi dell’enfant terrible del CVII.
Basterà approcciare di Kung “Essere cristiani” ” La Chiesa” ed altri enormi tomi e ti garantisco che Mancuso non è per nulla distante dai due illustri predecessori..
Faccio parte del popolo degli umili e non qualificati per parlare, ma riasoltando l’intervista ho avuto la netta sensazione di “parole in libertà”. Insomma, non ho mai sentito una risposta mirata e secca, soprattutto sulla pretesa di dire che Gesù NON è la Verità ed aggiungere che Gesù non l’ha mai detto.
Dire “Io sono la Verità, la Vita e la Vita” non equilvale alla formula in scrittura di
“Io: sono la Verita, sono la Via, sono la Vita”?
Quindi Gesù asserisce di essere la Verità.
Su questa cosa Mancuso ha svicolato parlando di “fare la Verità”.
Stando sempre alle parole di Gesù “Io sono la Verità, la via e la Vita”, se contestiamo che Gesù è Verità, allora contestiamo anche che Gesù è Via ed anche Vita.
Se, quindi contestiamo anche che “Gesù è Via” (che sta nella stessa frase di Gesù), allora si contesta da sola l’asserzione di Mancuso che “Gesù è strada (via) per la Verità”.
Insomma, come dicevo, la parola detta dopo contesta la prima.
Questa è l’intervista:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5f855bf2-b894-40f9-8127-bd7ac91a7075-ctcf.html
Ripeto, non ho titoli per contestare o se ce l’ho è quello di una che si fida delle Parole di Gesù.
Poi, le librerie sono piene di libri simili.
A proposito, il “mio” Card. Martini non si è mai sognato di contraddire le parole di Gesù, mai e per nessuna ragione: erano e sono per Martini i cardini dei suoi studi e della sua spiritualità.
Lo so Fides, ma questi arcicampioni con le loro qualifiche di teologi fanno danni enormi…..fino a convincere che la ragione è dalla parte sbagliata.
La responsabilità della Chiesa è grande!
Ha ragione discepolo, purtroppo non ci vuole niente a corrompere una fede in erba, ad arrivare come un sasso scagliato contro un vetro…
Marta09,
dimostri la stessa ottusità faziosa dei sacerdoti di Gerusalemme, la stessa gioia perversa degli inquisitori ora che hai finalmente trovato la frase per inchiodare, per immolare sul rogo il blasfemo, l’eretico; e come loro dimentichi tutto il resto.
Mancuso afferma che per l’Uomo, Verità non può che essere un concetto dinamico ossia in continuo sviluppo: questa è una sacrosanta verità.
Io di questo Professore apprezzo il metodo.
Partire dalla realtà: primum vivere deinde philosophari! E poi tornare più autentici alla realtà.
Non partire dal dogma per arrivare al dogma con l’intento di preservare integro il castello delle nostre illusioni, attività svolta da quelli che non ricevono critiche da Civiltà Cattolica.
Clodine… Prova a fare yoga, magari con discepolo e gli amici di messainlatino.it. Vi farà bene!
Paragonare C.Maria Martini a certi personaggi è un vero sacrilegio!
Ma almeno Mancuso è un laico, fa rabbrividire invece quando a partorire certe idee sono sacerdoti come Kung e Rahner…
Marco, consiglio a te lo YOGA , anzi ti esorto, perché sei molto confuso e devi aprire ancora il terzo occhio: la disciplina Samkya e Vedanta calmeranno i tuoi bollenti spiriti
…io ho Cristo…e mi basta!
Vedi Marco, Cristo dona la pace…la Sua pace, che non è quella del mondo.
La Pace che da il Signore è un dono specifico del Risorto. Cerca Cristo, il Risorto, quello che libera dalle catene, non quello che soddisfa i tuoi bisogni e le tue richieste. E anche a te darà la Sua pace.
Questione di minuti e scoverai l’ennesimo massone con la porpora cardinalizia…
Sei quasi più sensazionale di Osservatorio Politico a volte…
@Clodine,
laico? Avevo capito che è stato ordinato sacerdote e che poi ha chiesto una dispensa per potersi dedicare agli studi teologici (!) e all’insegnamento.
Vocazione confusa…
Marco, perché stai parlando in questo modo violento a Marta!? Marta ha detto il giusto. Tu sei nell’errore.
@Partire dalla realtà: primum vivere deinde philosophari! E poi tornare più autentici alla realtà@
Cos’è la realtà?! Me lo puoi dire??….Dammi una definizione di “realtà!”
Io per conto mio, posso dirti cosa NON è un dogma: un dogma non è affatto un” castello di nostre illusioni” come sostieni ma l’esatto contrario.
Dogma è certezza, come è certo che 2 più 2 fa 4
FedericoB probabilmente hai ragione..come si suol dire non è né carne né pesce!!
@Questione di minuti e scoverai l’ennesimo massone con la porpora cardinalizia@
Che esistono massoni -e non solo nella chiesa -non fa mistero neppure al S.Padre…per cui…le tue invettive o illazioni col chiaro intento di ridicolizzare mi fanno il solletico!
…magari potessi farti il solletico, anziché parlare di Vito Mancuso…
Comunque, la realtà è l’insieme di tutti gli enti.
Parlo a marta09 con lo stesso livello di violenza che ho percepito nei suoi commenti e confermo quanto ho scritto.
Guarda qui, che sia massone anche fratel Vito?
http://www.grandeoriente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=262:pisa-29-gennaio-2010-massoneria-dibattito-a-pisa-su-scienza-ed-etica-con-il-gran-maestro-gustavo-raffi&catid=25:comunicati&Itemid=13
Non so se vi siete accorti, ma per un po’ la connessione al database è andata a … farfalle.
Io l’ho colto come un invito a lasciare da parte le questioni teologiche per concentrarsi su quello che vale: amare Dio e il prossimo!
Che in fondo era anche il tema del post, che per rispetto del nostro illustre ospite, dovremmo forse limitarci a seguire e commentare.
Una buona serata a tutti!
Anche Mancuso non nega i dogmi e la loro importanza. Secondo Mancuso però il dogma è a servizio dell’autenticità della vita e del rapporto con Dio, non l’uomo a servizio del dogma. In questo forse sta la differenza tra Mancuso e tanti, troppi teologi cattolici cui nessuno tira le orecchie.
Siamo all’interpretazione del server error come un segno della Provvidenza…
Tra un po’ arrivano Mago Merlino, la Fata turchina e Behemot.
Siamo all’interpretazione del server error come un segno della Provvidenza.
Tra un po’ arrivano Mago Merlino, la Fata turchina e Behemot.
Bella questa, menomale che non hai aggiunto il Mago Otelma e Giucas Casella!
No, non credo sia proprio un segno della Provvidenza, ma uno spunto di riflessione… quello sì 😉
Marco scrive,16 aprile 2012 @ 16:10
“Si può criticare il pensiero di Mancuso, se si hanno le competenze per farlo.”
E chi ti dice che io non ce le abbia le competenze e le referenze? Per accedere alla discussione nei blog bisogna averle o almeno dirle di averle? Ognuno i titoli che ha, se li ha, se li tiene per se.
Giova anche ricordare che anche i fedeli sono depositari e custodi del Depositum Fidei, quindi hanno diritto-dovere di criticare e informare riguardo ciò che intacca la retta dottrina.
Sensus fidei, e non Depositum, scusate.
Basia meas clunes.
Federico, mi pare che un po’ spesso tu dica “chi ti credi di essere” o “chi si crede di essere”.
Le persone a cui rivolgi questa frase puerile il più delle volte credono di essere semplicemente quelle che sono, niente di più.
Tutti hanno il diritto di esprimere i convincimenti cui sono giunti dopo riflessioni approfondite; perciò non va bene che vengano guardati con dileggio o, ancor peggio, con aria di superiorità.
Soprattutto da chi, con orgoglio sciocco, considera di essere dalla parte della ragione perché si trova in piena consonanza con ciò che hanno detto teologi del passato, che–perché dimenticarlo?–hanno espresso, anche loro, idee frutto delle loro riflessioni.
A proposito di Mancuso, qualcuno ha detto che mancherebba di umiltà.
Perché? A me non sembra proprio.
Quel che dice può essere in parte, per alcuni, molto nuovo rispetto alle credenze tradizionali, ma non viene proferito con presunzione, tutt’altro.
Caso mai la presunzione c’è in chi con la solita SICUMERA di chi è tradizionalista afferma che quelli che non sono in linea con le loro “sicurezze” sbagliano di grosso.
Questo, sì, è peccato di superbia. Quanti qui lo commettono.
Ogni tanto qualcuno entra a sentenziare sulla “retta dottrina”, quella che ognuno ha in mente e che, naturalmente, esclude quella degli altri.
Vi prego, fate a meno di avventarvi come un branco contro chi non la pensa come voi. Fatelo almeno una volta, saputoni!
Mancuso titola un suo libro “Io e Dio”. E allora? Dove sta il problema? Dov’è la mancanza di umiltà? Non la vedo.
Cosa intendete voi, veraci cristiani fedeli e devoti ( che rabbrividite e vi scandalizzate con tanta risibile facilità), per rapporto con Dio?
Dimenticate che Gesù ha chiamato il Padre ” Abbà”, papà, e che anche a noi ha insegnato a chiamarlo così.
Con la reverenza dovuta ad un padre, con una sottomissione giusta ma non da servo verso un padrone.
Cosa che, ahimè, dimostrate voi negli atteggiamenti verso Dio.
In questo rassomigliate molto agli ebrei e ai mussulmani e ai cristiani lefebvriani.
Gesù Cristo ha parlato in modo del tutto nuovo, e voi avete chiuso occhi ed orecchi. Peccato!
@Marco
non è che il latino ti renda più elegante, sai?
“come un branco”! Dabi a come si esprime ha capito!
Non ci sono branchi …Non vedo cani qui , non mi sembra ci sono animali, ma persone… è chiaro!…
Inneschi quel suo nano cervello prima di muovere i polpastrelli, maldicente!
Non fa che parlare male di tutti…di tutti….per poi attribuire tutto quanto esce dalla sua bocca, le proprie intemperanze e tutte le cattiverie agli altri! E’ incredibile il modo con il quale riescee a manipolare le parole, i pensieri…ha dell’incredibile!
Venia: Badi…
@ Clodine @ Marta @ Ubi
Pensieri tratti dall’intervista di Vito Mancuso da Fazio Rai3 ( Che tempo che fa)
“Come si fa ad essere liberi in presenza di dogmi ? Basta verificare ! Amare la verità non significa amare i dogmi. Dall’inquietudine di spiriti liberi la chiesa ha potuto trarre spinta ed energia.
Una coscienza che si piega a priori ai dettati della gerarchia solo perché sono stati detti e non li capisce, e come uno che dice non capisco ma mi adeguo. E’ negativo sopprime la propria libertà. O c’è il dogma o c’è la ricerca, bisogna ricercare e vivere la libertà.
Il cristianesimo ufficiale è dogmatico è diventato una religione nella quale lo stesso Gesù non si riconoscerebbe. Tra una chiesa del potere e l’esperienza liberante di Gesù non c’è affinità.
Tante le cose in cui la nostra chiesa gerarchia non brilla, scandali insabbiati e potere . La chiesa deve essere lievito, non pasta. Anima = energia solidificata !
Commenti sul libro:
Vito Mancuso, “Obbedienza e libertà,” lancia un messaggio forte e chiaro: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita nella sua dottrina, dall’altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca spirituale, perché la spiritualità, “è una particolare gestione della libertà”.
“Libertà e religione non devono più essere viste come alternative. Il principio di coerenza e onestà invece che su quello di autorità. Un libro nasce dal disagio di vedere la propria Chiesa riproporre una verità non al passo coi tempi, prigioniera di una visione superata del mondo e dell’uomo.”
Beh, cosa c’è che non va ? E’ quello che sto continuando a ripetere da sempre. La devozione alla Ragione è la libertà di essere Ragionevoli. Perché non le piace ?
Marco, non c’era assolutamente violenza nelle mie parole e tanto meno ho investito te di epiteti o etichette.
Perchè mai non si riesce a discutere senza arrivare all’insulto?
Era solo un mio parere, ma ti prego, non etichettare le persone e non insultarle.
Non è bello e – per quanto valore possano avere le tue parole – immediatamente con questo stile le rinneghi tutte.
(Mancuso – e questo mi stava bene – parlava anche di armonia, di bellezza ecc. ecc. …)
Mi dispiace molto.
Mi vado chiedendo dove possa aver intravisto sta’ violenza…cioè…boh!
Quell’altra addirittura riferisce di un “branco”…ma stiamo scherzando veramente! Io non lo so….e per fortuna si ritengono misericordiosi e caritatevoli…mah! non ho parole!
“Inneschi quel suo nano cervello prima di muovere i polpastrelli, maldicente!”
Rimando al mittente.
Si guardi allo specchio e le dica a se stessa, presuntuosa saccente senza sale in zucca.
Lasciamo stare Marta, anche per questa volta è molto più saggio passare all’altro post. Sempre se sarà possibile intervenire, esprimersi anche solo per un semplice approccio al tema senza essere etichetatti con aggettivi che vanno dalla supponenza, all’arroganza, per passare alla superbia, alll’essere tacciati di ipocrisia e falsità religiosa fino alla deriva del branco insomma…
Che ne so…ditemi voi… se è ancora possibile in questo benedetto blog intervenire senza essere presi a parolacce…!!! Eh…
che puzza!
Lei, anima candida, non ha parole.
Tranne quelle che indirizza velenosamente a chi dovrebbe sorbirsele per misericordia e carità.
Pussa via!
Che fetore!
State buoni … se potete. -:(
Miserere mei, Domine!
…Volli, sempre volli fortissimamente volli
Per la puzza, dev’esser stato qualche apprendista muratore…
Ha lanciato una fialetta. Maledetto massone!!!
Sopratutto provo una grandissima pena caro Marco…molta pena !
Ah Ah Ahhhh di quelle fetenti,,ah ah ah ah ah
Mamma mia.
E che ne sappiamo se la tizia non fa parte di qualche setta massonica…ehhh…caro Marco
l’eloquio non è molto dissimile da quello in uso in certe sette dove si predica ma non si pratica!
hai detto bene Leopoldo: mamma mia!…
Già… Potrebbe essere stata iniziata nella Gran Loggia d’Italia, obbedienza di Piazza del Gesù, l’unica Gran Loggia ufficiale a consentire l’ingresso a bussanti di sesso femminile…
Dannati liberi muratori! Persino nella piazza che reca il santo nome di Nostro Signore vanno ad adorare il loro dio: Lucifero!!!
Oppure è peggio: una persona pensante!
Presto, catturiamola e tacitiamola in secula seculorum!!!
Luigi sei una forza.
Appena senti burrasca, giri opportunamente pagina.
Lo fai in tempo prima che le pecorelle mostrino il loro vero istinto di lupi, quali effettivamente sono.
.
Ma che sta succedendo al blog?
Nino, mi spiace : non sono una pecora, ma neppure un lupo, anzi..
@”…quali effettivamente sono.”….quali effettivamente sono chi!? A chi ti riferisci, prego!?
E’ un vita che combatto con i lupi, caro Nino, che mi difendo dai lupi, ma che li avrei trovati anche su blog di Luigi Accattoli è allucinante!
Per chi non lo avesse capito, i lupi in questo blog sono quelli che “osano” contrastare le opinioni di chi, con faccia tosta, si ritiene in diritto di dire tutto ciò che vuole, illudendosi di avere credito incondizionato, senza la benché minima opposizione da parte di chi la pensa in modo diverso.
Le “persone pensanti” vorrebbero, invece, che tutti venissero ascoltati senza essere denigrati, perché il pensiero di tutti ha un suo valore.
Sarebbe ora che si capisse questa semplicissima verità.
E sarebbe ora che il vittimismo sterile fosse lasciato da parte.
Pecore? Lupi? Mah !
Su questo blog non si può più nemmeno litigare in santa pace!
Ps Qualcuno che ha i “titoli” giusti mi dica se con “litigare in santa pace” sono riuscito per la prima volta e con sommo sforzo a creare un ossimoro.
E’ un ossimoro?
Bravo Ubi, il primo ossimoro non si scorda mai.
Barzellettina per conciliare il sonno di chi non è ancora andato a letto (e per chi già dorme, per un sorridente risveglio…)
Il teologo XY terminata la vita terrena si presenta alle porte del paradiso e incontra il… portinaio….
Vorrebbe entrare, ma il portinaio gli chiede: “titolo”?
Il teologo elenca il primo ed il portinaio gli risponde: “titolo non valido”!
Ne elenca il secondo e idem il portinaio risponde: ” Titolo Non Valido” !
Elenca il terzo, il quarto ed un altro ancora, e ottiene sempre la stessa risposta: “Titolo non valido”!
Stufato, il teologo dice a al portinaio: Corriere dei Santi, edizione quotidiana, in prima pagina Articolo sul teologo XY, TITOLO: “In vita quante ne ha sparato di …….”.
Il portinaio gli dice: Titolo valido, si accomodi !
Ci sono riuscito.
Urrà!
Sei un geniaccio Ubi…ti abbraccio…
Cara Clo,
la metafora delle pecore con le fauci da lupi sottintende la posizione di chi è inquadrato, filogovernativo, autoreferenziale, di chi insomma ama l’ordine costituito, acritico, prono, dogmatico, amplificatore di verità assolute, di principi non negoziabili.
Di chi lascia deleghe in bianco all’autorità costituita, alla gerarchia.
E che reagisce aggredendo chi , la pensa diversamente.
Personalmente, me ne frego di queste ed altre reazioni.
Prediligo la minoranza e l’opposizione sapendo bene qual è il prezzo dell’anticonformismo che pago volentieri.
“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito. “ (Giovanni 3, 8)
Caro Nino
ritieni ipotizzabile una terza via?
che tra maggioranza e opposizione, ‘schiavi’ e ‘liberi’, si scelga cioè di rimanere ‘servi’, ma servi pensanti?
ritieni ipotizzabile una terza via?
Era il 27 settembre 2007 quando a Bologna in occasione del XXIII Congresso Eucaristico Nazionale Bob Dylan intonò una delle sue canzoni di maggior successo: “Blowing in the wind”, che inizia così:
“How many roads must a man walk down before you call him a man?”, ovvero:
“Quante strade dovrà percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?”.
Giovanni Paolo II al termine dell’esibizione della rock-star prese la parola dicendo: “”Quante strade? C’è una sola strada. E’ Cristo la strada che un uomo deve percorrere prima di essere chiamato uomo! Cristo che ha detto ‘Io sono la Via’ “.
E poi continuò: “”Tu dici che la risposta è nel vento. E’ vero: ma non è un vento che spazza via le cose. Questo vento è il respiro e la vita dello Spirito Santo, la voce che ti chiama e ti dice: vieni!”
Fra maggioranza e minorazione, voci critiche e acritiche, dogmatiche, prone e ribelli, di cui francamente me ne sbatto, rivendico la mia gioia nell’amplificare, cantare, urlare a tutti la verità assoluta affermata dal Papa in quell’occasione.
E il mio diritto a difendere la mia fede con le zanne e con le fauci, contro chi vuole affermare la religione del nulla, della verità che non esiste e che vorrebbe piuttosto zittire le voci come la mia.
Se allora sono un lupo, sono contento di esserlo e … attenti al lupo: morde; i serpenti velenosi piuttosto strisciano!
La via c’è, è quella del compromesso.
Non sono d’accordo.
Il compromesso intende la rinuncia ad una parte di ciò che si ritiene vero, per il quieto vivere.
Io parlavo di servizio. E il servizio è modellabile solo alla misura di Colui che ‘si è fatto servo’ (Fil 2,7).
La Sua luce consente di riconoscerlo, non vedendo più nè pecore nè lupi nè fauci nè nemici, solo il Mio Signore e Mio Dio nel volto dei fratelli, e nel pane in cui Egli si è dato, e nella Chiesa che ce lo ha tramandato.
Tutto il resto, così, assume un altro colore.
Cara Nico,
se per terza via intendi la posizione del “servo pensante” nel senso del servo di Cristo mi va bene.
Tuttavia i mezzi e le strade per servirlo/seguirlo sono diverse e personali, con diverse chiavi di lettura, proprio come i 4 Vangeli , simili ma non identici.
Questo per me è uno dei tanti segni dell’amore e della grandezza di Gesù Cristo, che ha voluto lasciare aperte le strade all’uomo piuttosto che ad una religione, un messaggio trasversale per l’umanità, non esclusivo come la legge ebraica, ma per tutti nell’unica figliolanza con il Padre.
Nino, neppure ti rispondo tanto il tuo commento buttato li a casaccio [ forse “piccato” per aver osato un approfondimento su Mancuso in relazione a Ranher e Kung [tra l’altro pacifico visto che avevi criticato l’accostamento..] nel quale si evince perfettamente che neppure ti sei degnato di leggere gli ulteriori interventi.
Comunque, per la tua pace, sappi che non ho Mai divorato nessuno in vita mia – Ma sono disposta a trasformarmi in un Orso in difesa di Cristo e del Vangelo.
Per il resto ha parlato Nico anche per me punto.
Non abbiamo nulla da dirci [non ho la smile con gli occhialini da esibire, ma se avessi potuto ti avrei inviato quello con il bacino…contento!? : *]
Ad maiora
Nino@ “Questo per me è uno dei tanti segni dell’amore e della grandezza di Gesù Cristo, che ha voluto lasciare aperte le strade all’uomo piuttosto che ad una religione”
Se pensi questo e ne sei convinto è solo un parere tuo opinabile o meno…
Per quanto mi riguarda, alla luce non solo dei Vangeli ma della intera scrittura il personaggio del sacerdote Melchisedech è la metafora del sacerdozio di Cristo il quale NON ha lasciato un mero messaggio al mondo, ma ha lasciato al mondo la Chiesa e il sacerdozio …il che non è cosuccia di poco conto. Come vedi … non abbiamo nulla da dirci, resta con le tue convinzioni, io continerò a ricercare tra le pieghe della Parola di Dio la Verità che salva! Tutto qui
In principio fu: “chi si crede di essere [questa] gente saccente e presuntuosa.
Poi fece le “pecorelle” e le fece diventare “lupi”. Si fece sera e fu mattina.
Secondo giorno, fece nel seguente ordine:
gli “inquadrati” i “filogovernativi” e gli “autoreferenziali”, gli “amanti l’ordine costituito”, gli “acritici”, i “proni”, i “dogmatici”, gli “amplificatore di verità assolute e di principi non negoziabili”, quelli “che lasciano deleghe in bianco all’autorità costituita, alla gerarchia” e quelli che “REAGISCONO AGGREDENDOCHILA PENSA DIVERSAMENTE”.
Si fece appena poneriggio…
Questa è la cronistoria dei contenuti dei post di Nino, che ha letto “Io e Dio, da ieri a oggi…
Meraviglie della “creatività”….. nu’ CAPOLAVORO, n’ Bijoux…
e siamo solo al pomeriggio del secondo giorno…
Ps Per la precisione:
Nino scrive, 16 aprile 2012 @ 15:34 “verrebbe da chiedersi chi si crede di essere gente saccente e presuntuosa ”
Nino scrive, 16 aprile 2012 @ 21:17 “in tempo prima che le pecorelle mostrino il loro vero istinto di lupi”
Nino scrive, 17 aprile 2012 @ 13:13 “pecore con le fauci da lupi sottintende la posizione di chi è inquadrato, filogovernativo, autoreferenziale, di chi insomma ama l’ordine costituito, acritico, prono, dogmatico, amplificatore di verità assolute, di principi non negoziabili … …chi lascia deleghe in bianco all’autorità costituita, alla gerarchia… …che reagisce aggredendo chi , la pensa diversamente”.
Ubi,
sei un genio.
Scusa l’avevo dimenticato.
—-
Clo,
Amen,
“Ora faccio la volontaria in un centro di prima accoglienza. Mangio con loro, cerco di rasserenarli”
Non converrebbe, in un post che si apre con la carità gratuita verso chi ha sbagliato, criticare le idee più che smontare gli interlocutori?
Una seconda domanda: Se uno ha ricevuto la vocazione, è diventato sacerdote, per dedicarsi allo studio della teologia ha chiesto di essere dispensato dalla pratica della vita sacerdotale, esprime idee che sono degne di nota, degne di essere studiate, discusse, anche demolite o promosse non so…non sta mettendo a frutto i suoi talenti? Se avesse fatto il parroco e non avesse studiato, o se non producesse cultura, libri, studi, avrebbe sotterrato la sua vocazione, congelato il suo talento!
Il lievito è fondamentale per fare il pane.
Quando uno lo gusta il lievito non c’è più…ma senza non sarebbe riuscito.
Nino, non basta cavarsela con una battuta. No, non basta.
Nel mio post 16 aprile 2012 @ 12:33 non faccio nessuna battuta.
Affermo che Mancuso nell’intervista fa “errori mescolati ad affermazioni” relativo-soggettivistiche di stampo gnosticistico, impiantate a una orizzontalità in discesa”. Non sono “battute”. Avevo premesso che “Nemmeno vale la pena di fare un commento dettagliato ad ogni affermazione fatta nel quarto d’ora d’intervista”.
Se ti può interessare, per chiarezza, posso anche commentare dettagliatamente affermazione per affermazione.
La “genialità” con tutti quegli aggettivi, del tutto fuori luogo e che oltre tutto formano giudizio sulle persone e non “sul pensiero -ratio- delle persone”, le fai tu. Io ho giudicato le “ragioni” di Mancuso, non l’uomo Mancuso. E l’ho detto e lo ripeto, il suo pensiero non raggiungerà mai la semplice altezza teologica dell’assisano, ne la raffinatezza di pensiero dell’aquinate.
Da “uomo” visto che si parla di questo devi ammetterlo…
Manuel, esistono livelli e categorie di discussione.
In Teologia “Dogma” è indiscutibile come categoria, ad ogni livello.
Chi lo fa si squalifica come interlocutore valido.
Tempo fa chi lo faceva oltre a essere squalificato, finiva… “flambè”.
Fortunatamente oggi non più. Però la squalifica resta.
La Teologia si serve anche della categorie filosofica solo che non è, usando un gioco di parole una “filosofia” ma è “la filosofia”, la vera risposta a tutte le domande. E i termini della Verità sono fissi e non modificabili e non intercambiabili in quanto la Verità filosofica della teologia è una Persona, non un semplice pensiero facente parte di una categoria filosofica perfetta partorito dall’uomo.
FIDES ET RATIO, sii paziente con me…
Tu scrivi: “Era il 27 settembre 2007 quando a Bologna… ecc ecc”
Poi scrivi “Giovanni Paolo II al termine dell’esibizione della rock-star… ecc”
Stai sbagliando anno: era il 1997.
Ubi, capisco benissimo il sillogismo e le chiare regole del gioco.
Mi permetto di dire che nella storia sono stati portati a dogmi alcune verità di fede che erano gia da tampo consolidate e ritenute universalmente valide.
Pur rimanendo per la maggior parte dei capisaldi, ci sono filoni di discussioni che ruotano attorno al dogma e cercano di manifestarne l’eccezionalità, che, sinceramente, non sono più attuali. Ad esempio le discussioni su come abbia partorito Maria per mantenere la Verginità! Per secoli si son scritti fiumi di inchiostro su quanto miracoloso potesse essere un parto senza lacerazione delle carni!
Se dovessi affrontare il discorso con un credente o non credente oggi, di certo non starei a perdermi su dettagli anatomici, perchè il senso non è quello!
Così pure il senso dell’assunzione.
D’altra parte Maria Madre di Dio è sicuramente più proponibile tal quale!
@Ubi
Oppps hai ragione … ho sbagliato di ben 10 anni!
Forse un residuo di “millenium bug”?
Hai fatto bene a correggermi.
Spero tu sia d’accordo però sulla sostanza del mio post.
Un ringraziamento di cuore a Ubi….
Fides: d’accordissimo.
A proposito bello il nick Fides et ratio, come l’Enciclica.
Ti racconto una cosa…
spesso ho affermato che fede e ragione sono inconciliabili. Se ne sono scandalizzati in tanti (e ci mancherebbe). Ho dovuto sempre poi, giustamente puntualizzare…
Sono inconciliabili quando alcuni, della propria ragione puramente umana, vogliono farne una fede prioritaria da imporre ad altri.
Sembra lo dica proprio la Fides et ratio…
Ubi,
solo per la cronaca.
Per il resto e per il futuro ti lascio cuocere nel tuo brodo di cultura, mentre ti miri l’ombelico avviluppato nella tua immensa e incommensurabile modestia e umiltà.
Tu dici: “Si fece appena poneriggio…
Questa è la cronistoria dei contenuti dei post di Nino, che ha letto “Io e Dio, da ieri a oggi…”
Di Mancuso ho letto L’anima e il suo destino, che ho molto apprezzato.
Non ho letto né penso di leggerne altri.
Seguo i suoi interventi e le interviste, in radio, tv, e sulla Repubblica, lo conosco di persona, è un semplice ed un umile come poche persone che ho conosciuto.
Di “Io e Dio” ho letto delle recensioni e francamente non m’interessa.
Quindi non ho letto né leggerò nemmeno tra oggi e domani questo libro.
La mia contrarietà rispetto al peana dei tanti duri e puri CATTOLICONI difensori del Vangelo e di Cristo che abitano questo blog, è solo dovuta alla critica pacchiana e scontata verso un autore che non canta nel coro, trattato come un povero imbecille, come se insegnasse educazione fisica alle elementari e non un professore di Teologia moderna nella cattolicissima università San Raffaele di Milano.
Per contro sono tanti i teologi che scrivono e dicono cose che non condivido, ma non mi sogno di parlarne come dei minus abens o peggio degli apostati, penso che molti di costoro siano veramente ispirati e in buona fede intenti a divulgare la Parola con impegno e serietà.
Li rispetto perché so quanto hanno dedicato del loro tempo e della loro vita per un servizio alla Parola e alla comunità, tuttavia non mi attraggono.
In genere i teologi non m’interessano gran chè, preferisco i testimoni.
Grazie Manuel76,
semplice e semplicemente ragionevole.
Visto che da giorni leggo in silenzio,
qualche volta sento di poter essere grato,
per il buon senso.
Spesso quando mi affaccio nel blog di Luigi,
spero sempre di trovare,
anche persone più giovani,
magari con sensibilità religiosa e umana,
non provenienti sempre dalla chiesa della Trinità
di pellegrini in cerca di spettacoli teatrali.
Manuel76, permetti che intervenga.
Tu dici : “Se uno ha ricevuto la vocazione, è diventato sacerdote, per dedicarsi allo studio della teologia ha chiesto di essere dispensato dalla pratica della vita sacerdotale, esprime idee che sono degne di nota, degne di essere studiate, discusse, anche demolite o promosse non so…non sta mettendo a frutto i suoi talenti?”
Certamente è così. Lo è per chi non si chiude in conoscenze acquisite una volta per tutte e che ritiene siano le uniche valide e da non mettere in discussione.
Se queste persone fossero a conoscenza del travaglio della Chiesa, delle sue contraddizioni(anche risibili) lungo il corso dei secoli, delle scomuniche da parte di un Papa e della abolizione delle stesse, poco dopo, da parte di un altro, forse non sarebbero più tanto sicure delle loro “certezze” e sarebbero più aperte verso le novità.
Sono persone che hanno paura di andare fuori dal coro, perché se lo facessero rischierebbero la disapprovazione della Chiesa istituzionale verso cui hanno una soggezione eccessiva. La loro coscienza non è in pace se non approvano incondizionatamente quel che le alte gerarchie hanno imposto. È una forma di servitù, e non se ne accorgono.
È una forma di rinuncia al libero pensiero.
Sai, Manuel76, quante persone validissime hanno subìto l’emarginazione per il loro dissenso alla Chiesa? Proprio tante. Ma la loro voce ha continuato ad esserci e ad ispirare molti cristiani non asserviti a testa bassa alle gerarchie.
Quelli che si ritengono gli unici depositari della verità hanno una falsa idea di obbedienza alla autorità, per la quale si sentono “veri cristiani” mentre gli altri sarebbero colpevolmente disobbedienti.
In realtà ogni cristiano deve, sì, seguire le idicazioni dell’ autorità, ma solo quando la propria coscienza le accetta ritenendole convincenti.
E questo non è relativismo come molti dicono e ridicono, ma è legittima esigenza di confrontarsi con altri pensieri, soprattutto con quelli di chi, come tu hai detto, studia e riflette e medita attentamente secondo le capacità e l’intelligenza che Dio gli ha dato.
Lo Spirito Santo può parlare anche oggi attraverso altre persone diverse dagli antichi profeti; e comunque a tutti deve essere riconosciuto il diritto, che è anche un dovere, di fare sentire i propri convincimenti senza, ovviamente, rifiutarsi di ascoltare gli altri.
Il confronto è importantissimo. L’autoritarismo che non lo ammette è da disapprovare senza mezzi termini e indica paura di perdita di potere.
La fede religiosa, inoltre, non si alimenta con l’obbligatorietà.
Quanto scandalo ha suscitato l’espressione di Mancuso “Gesù è la Via per arrivare alla Verità”!
Se chi lo ha criticato avesse riflettuto sul significato di tale espressione, anziché partire a testa bassa, ironicamente e con disprezzo,contro di lui, avrebbe capito, forse, che il teologo non vuole rinnegare le parole di Gesù, ma vuole spiegare più ampiamente di quanto non si sia fatto fino ad ora, questa espressione cui si ricorre tanto facilmente in modo alquanto semplicistico.
Mancuso è sempre in linea col Vangelo, e questo è ciò che importa.
Questo è l’unico testo con cui noi cristiani dobbiamo confrontarci facendo nostre, col nostro pensiero e con l’aiuto di quello di altre persone semplici o eccelse, le parole in esso contenute.
Tutti gli altri libri, anche di teologi “grandi” dei tempi passati, sono esegetici, importanti certo, ma non è detto che sia “doveroso” ritenerli infallibili.
Nino, sorvolando sui “duri e puri CATTOLICONI difensori del Vangelo e di Cristo che abitano questo blog”, veniamo al dunque.
“Critica pacchiana” vuol dire affermare: “è un ignorante”; “chi gli a dato il titolo che ha”; “è rozzo nel parlare”; “non sa nemmeno esprimersi” ecc ecc.
Critica invece vuol dire: dal minuto 2:44 al minuto 3:25 dell’intervista fa una gravissima affermazione relativista e gnostica e oltre tutto nega la fissita del Dogma che per definizione è “Verità definitiva e irreformabile divinamente rivelata”.
Di qui la CONSTATAZIONE che solo questo dovrebbe bastare ad attivare la CDF, poichè la negazione di un Dogma da’ immediatamente luogo a “Eresia”.
Minuto 7:02 al minuto 9:40 altra affermazione relativista e gnosticista bella pesante: “Gesù non è la Verità ma la via per la verità”; sobbalza anche Fazio, ogni commento è superfluo… (Mancuso si è apparso da solo e se lo è rivelato?)
Dal minuto 9:51 al minuto 14:34 relativismo-soggettivismo.
Chicca nei minuti finali: negazione del CCC, e tentativo soggettivista e scientista di affrontare il superamento del dualismo corpo-anima, con citazione di “massa” e “energia solidificata”…
Nino, dire che davanti a queste affermazioni mi cascano le braccia è un eufemismo… mi cascano, eccome se mi cascano.
Tutto questo vuol dire gnosticismo di fondo, poichè ci arriva\ci è arrivato lui con la sua indagine alla verità. La Verità, che è una persona -Gesù- e non una categoria filosofica di pensiero, non è più essa che si rivela a noi ma noi\lui che arriva\iamo ad essa. Il problema è che quella Verità ovvero colui che è “Via Verità e Vita” Mancuso l’ha negata dal minuto 7:02 al minuto 9:40.
Il link al video su cui è conteggiato il tempo\minuti è questo.
http://www.youtube.com/watch?v=9lWw5gw4snc
@ Nino
“In genere i teologi non m’interessano granché, preferisco i testimoni.”
Gran bella affermazione e molto condivisibile.
Per capire meglio però dovrebbe anche spiegare perché e di quali “testimoni” parla.
• “Il testimone “
• “Nello sport il testimone è un bastoncino che nelle corse podistiche a staffetta viene consegnato da un atleta al successivo compagno di squadra per testimoniare l’effettiva continuità fra le diverse frazioni della gara.
• In filologia, testimone è sinonimo di codice.
• Nel diritto processuale il testimone è la persona che si presume sia a conoscenza di fatti rivelanti ai fini di una causa giudiziaria.
• In diritto civile il testimone è ciascuna delle due o più persone, adulte, sane di mente e di buona fama, che vengono chiamate ad assistere al compimento di un importante atto giuridico pubblico
• In letteratura il testimone è colui che, con la propria autorità di scrittore o di storico, garantisce e riporta la veridicità di un assunto o di un fatto.
• In religione il testimone è colui che manifesta un comportamento rigoroso improntato al proprio credo religioso. “
Sperò capirà, la questione è complessa e non è di facile comprensione
@ Marilisa
“In realtà ogni cristiano deve, sì, seguire le indicazioni dell’ autorità, ma solo quando la propria coscienza le accetta ritenendole convincenti. E questo non è relativismo come molti dicono e ridicono, ma è legittima esigenza di confrontarsi con altri pensieri, soprattutto con quelli di chi, come tu hai detto, studia e riflette e medita attentamente secondo le capacità e l’intelligenza che Dio gli ha dato.”
Come posso esprimerle il mio apprezzamento per un pensiero si, nobile e vero ?
“Ricercate Jehobah e la sua forza,
Cercate di continuo la sua faccia.” ( 1 Cronache 16.11)
“Jehovah è con voi finché voi mostrate d’essere con lui; e se lo ricercate, si lascerà trovare da voi, ma se lo lasciate, egli vi lascerà.” ( 2 Cronache 15.2)
“Tutti gli altri libri, anche di teologi “grandi” dei tempi passati, sono esegetici, importanti certo, ma non è detto che sia “doveroso” ritenerli infallibili.”
Allelujah…..
@ Clodine
Molto interessante il suo riferimento a Melchisedech, mi ha fatto pensare.
“Se, dunque, la perfezione fosse stata realmente per mezzo del sacerdozio levitico (poiché sulla base d’esso fu data la Legge al popolo), che bisogno c’era ancora che sorgesse un altro sacerdote alla maniera di Melchisedec e non detto alla maniera di Aaronne? Poiché siccome è cambiato il sacerdozio, c’è per necessità anche un cambiamento di legge.” ( Ebrei 7.11-12)
Lei sa quali sono le due maniere ? Ovvero che differenza c’è fra i due sacerdozi quello di Melchisedec e quello di Aronne ?
“Geova ha giurato (e non si rammaricherà):
“Tu sei sacerdote a tempo indefinito
Alla maniera di Melchisedec!” ( Sl 110.4)
Se Gesù è un sacerdote, rappresentativo di un diverso nuovo sacerdozio, può essere sacerdote di sè stesso ?
@ manuel76
“Non converrebbe, in un post che si apre con la carità gratuita verso chi ha sbagliato, criticare le idee più che smontare gli interlocutori?”
La nobiltà d’animo è sempre ricompensata, l’ingenuità invece ha meno valore perché la carità verso chi ha sbagliato non è mai gratuita.
“‘E deve accadere che nel caso divenga colpevole rispetto a una di queste cose, deve confessare in qual modo ha peccato. E deve portare a Jehovah la sua offerta per la colpa per il peccato che ha commesso, cioè una femmina dal gregge, un’agnella o una capretta, come offerta per il peccato; e il sacerdote deve fare espiazione per lui per il suo peccato.” ( Lev. 5.5-6)
Di qui il principio esposto da Paolo: “Quasi tutte le cose sono purificate col sangue secondo la Legge, e se il sangue non è versato non ha luogo nessun perdono”. (Eb 9:22)
Significa che c’è prima un pegno da pagare che non può risolversi con i famosi 3 pater ave e gloria.
“Poiché se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, ma [c’è] una certa paurosa aspettazione del giudizio e [c’è] un’ardente gelosia che consumerà quelli che si oppongono.” ( Ebre. 10.26-31)
Una seconda domanda: “Se uno ha ricevuto la vocazione, è diventato sacerdote, per dedicarsi allo studio della teologia “
Per dedicarsi allo studio della “teologia” ( Parola di Dio) non è necessario essere sacerdoti perché il sacerdote è “colui che fa le cose sacre” e oggi non ci sono più cose sacre da fare : “Andate, dunque, e imparate che cosa significa questo: ‘Voglio misericordia, e non sacrificio’” ( Mt. 9.13)
“Noi, dunque, quanti siamo maturi, facciamo in modo di avere questa attitudine mentale; e se sotto qualche aspetto avete un’altra inclinazione mentale, Dio vi rivelerà la suddetta [attitudine]. In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta.” ( Fil. 3.15-16)
minuto 7,08 “Gesù non è la verità, ma la via per la Verità”
Se avesse scritto che Gesù è via per la Verità, secondo me, andava bene, ma qui c’è prima una negazione secca.
Mentre ri-guardavo l’intervista mi è venuta in mente questa, e alla fine me la sono sentita e risentita…
Grande Bennato!
http://www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw&feature=related
“La Verità, che è una persona -Gesù- e non una categoria filosofica di pensiero, non è più essa che si rivela a noi ma noi\lui che arriva\iamo ad essa. Il problema è che quella Verità ovvero colui che è “Via Verità e Vita” Mancuso l’ha negata dal minuto 7:02 al minuto 9:40.”
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Di quella con Fazio e di altre interviste e partecipazioni di Mancuso in tv o alla radio, ho le registrazioni.
Nel merito, riporto questo pezzo dell’intervista che precede quella che definisci eresia
Minuto 2:58
-Fazio: può esistere la verità senza eresia?
-Mancuso : si, non può esistere la ricerca della verità senza eresia.
La verità senza eresia.
La verità è tale, cos’è la verità?
E’ anzitutto una forma, una formalità dell’incontro e della relazione, è armonia la verità, non è qualche cosa di statico e qualcosa di dinamico il respiro vero della vita vera, la verità.
Come si fa ad incontrare questa cosa?
Bisogna indagare e allora l’eresia è lo spirito dell’indagine è lo spirito inquieto dell’indagine.
FINE DEL PEZZO
A me è bastato questo per capire il resto, il dopo.
Mancuso a mio avviso ha commesso un errore di ingenuità e cioè quello di aver risposto da teologo da addetti con una vasta conoscenza della materia , in una trasmissione che non è proprio l’ideale per questo genere di argomenti.
Nino, abbiamo detto che la Verità, nel cristianesimo, è una Persona.
Quella Persona, “Generato e non creato”, non è è non può essere una “cosa”.
La Verità è sempre esistita da “In principio…”.
Che l’eresia sia lo spirito dell’indagine è difficile da convenire.
Lo spirito dell’indagine è l’amore, l’amore che ci spinge a ricercare colui che amiamo, verso cui anela il cuore, verso cui siamo attratti.
Metaforizzando, la “sposa” che ama cerca lo “sposo” mossa dal desiderio dell’incontro dell’amato, cerca solo lui, lui solo vuole incontrare e passa solo attraverso ciò, affronta, ogni via che la porta verso lo “sposo” amato..
La “sposa” che cercasse lo sposo passando attraverso le braccia o gettandosi nelle braccia di uno che non è lo “sposo”, l’amato, è una concubina che non ama e che non cerca lo sposo… e che sarà ripudiata.
Lo spirito inquieto dell’indagine è l’amore che ci conduce verso l’amato che ci ricambia. L’amore vuole purezza di fini e di mezzi.
Il fine non giustifica tutti i mezzi…
Forse ti volevi riferire a quanto afferma S. Agostino nel “De vera religione” ?
Allora c’è un frainteso: S. Agostino afferma che “la Chiesa si serve di tutti gli erranti per i propri fini e per farli redimere, se vorranno svegliarsi.”
Si serve degli erranti, non dell’errore. Specula l’errore, non attraverso l’errore.
Infatti all’errore la Chiesa oppone la Verità.
http://www.augustinus.it/italiano/vera_religione/index2.htm
“Anche gli erranti rientrano nel piano di salvezza previsto dalla divina Provvidenza e realizzato dalla Chiesa”
Lasciali perdere Ubi, flatus vocis……
@ Gioab
Mi sa che è proprio la nobiltà che emerge. Il tentativo di essere vicini per capire e per potere rieducare questi ragazzi non toglie nulla alla giusta punizione che la legge prevede. Stabilire un dialogo aiuta a rendere oggettivo lo sbaglio.
La carità è data sotto forma di amore e di presenza fraterna alla persona gratuitamente, e condanna ancora più fermamente ed oggettivamente l’errore commesso.
Che il prete non sia teologo…è spesso sotto gli occhi di tutti…quando si occupa di reintonacare l’oratorio o di propinare una predica di repertorio…in cui dall’ultima volta in cui ha studiato l’argomento son passati venticinque anni.
@Nino concordo sulla chiusa.
Penso che la maggior parte della discussione sia incentrata sul fraintendimento delle categorie filosofiche che si usano.
Domanda faziosa(ops…di Fazio..):
“la verità esiste solo se esiste l’eresia?”
(tipico esercizietto del primo anno di filosofia al liceo. Solo l’esistenza del buio definisce la luce, quella del male il bene…etc etc…)
Risposta:
“La verità esiste in quanto tale!”
E’ la RICERCA della verità il nodo. (grazie Marilisa!) Se abiti dentro la casa e sei chiuso dentro vedi i bellissimi saloni interni affrescati, puoi ogni tanto affacciarti…ma solo se esci, se metti la testa fuori vedi l’architettura nel suo complesso, riesci a definirla, ossia a tracciarne i confini!
La distanza dalla verità aumenta non perchè la verità si sposti o cambi forma, ma semmai perchè noi cambiamo e abbiamo bisogno di nuovi occhiali per compensare le miopie e le presbiopie, le diottrie che la vita ci fa perdere.
Quello che diceva Ubi sul dogma: Verità definitiva divinamente rivelata.
Interpreto. Il nodo non è che la verità cambi, ma che cambiando il nostro modo di vederla, abbiamo bisogno di ridefinirla con parole, con immagini in modo da rendere lo stesso significato che aveva in origine.
E’ come se uno avesse dato una definizione in inglese antico (tanto per non dire in greco o in latino), son passati alcuni secoli, è cambiata la pronuncia, è cambiata la grafia, quello che all’epoca voleva dire una cosa ora vuole dire un’altra…O traduco con altre parole o perdo il significato che avevo all’inizio!!
Ops…la brevità è sempre un dono…non mio, ahimè! pardon… 🙂
UNA BELLA NOTIZIA!
Il vescovo Fellay, superiore della Fraternità sacerdotale San Pio X, ha sottoscritto il preambolo proposto dalla Santa Sede.
Questi fratelli rientrano a pieno titolo nella Chiesa Cattolica.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/lefebvriani-lefebvrians-lefebvrianos-14410/
Son contento per loro…spero che questo non porti ad un ulteriore voltamento di spalle nelle nostre parrocchie da parte dei celebranti…visto che già ora è tornata la moda di celebrare messa voltati ad oriente…anche in chiese a pianta centrale in cui l’altare antico guarda ad occidente!!
Manuel, Nino: fenomenali!
http://www.youtube.com/watch?v=VJyOHC5hOXY
Sì, Manuel76, ogni tanto si fanno passi indietro nell’ illusione di un ritorno al passato.
Il bello è che il passato non può ritornare nonostante le inusitate nostalgie di chi vedeva fantasiosamente Dio guardando le spalle del celebrante, accontentandosi di ascoltare formule liturgiche in una lingua (il latino) ormai morta e nel frattempo però recitando fra sé e sé il rosario (cosa che durante la Messa non si dovrebbe fare), ascoltando omelie che erano semplici parafrasi dei racconti evangelici e senza spessore. E cercavano di incutere inevitabilmente il timore dei castighi divini per i peccati degli uomini brutti, sporchi e cattivi. Colpevoli di tutto.
L’Amore del Signore era annunciato teoricamente, sempre al solito modo, e nessuno capiva cosa fosse in realtà.
In un paesino vicino alla mia città, in chiesa donne e uomini rigorosamente separati in due bancate diverse.
L’odore di muffa e di stantio delle vecchie sacrestie ti prendeva alla gola, e quando il rito eucaristico terminava, si ringraziava Dio perché, appunto, era terminato. E via di corsa, il più presto possibile.
La coscienza era a posto, il “dovere” era compiuto. Magari si era pure andati a messa con una febbre da cavallo, per non commettere peccato. E prima di ricevere la comunione, tutte le volte, ogni domenica, era di prammatica la confessione per gli stessi stupidi “peccati” che niente avevano di peccaminoso; ma qualcosa dovevi pur dire.
Per non parlare di certe domande da parte dei confessori.
Da farti arrossire e da indurti alla malizia, tu che ne eri lontana mille miglia.
Provassero a farmele adesso…
Non c’è che dire, una religiosità proprio da rimpiangere.
Eppure oggi–mi piange il cuore– alcuni seminari stanno rieducando i futuri preti a quel tipo di religione.
Si vedono giovani preti con l’abito talare e si strabuzzano gli occhi perché ci era dimenticati di come fossero.
Si ascoltano omelie che ti riportano ai tempi antichi. Si assiste a dei riti dove si mescolano italiano e latino come se niente fosse. Ti colpisce perfino la voce artefatta dei celebranti, con lunghe pause fra una parola e l’altra. Ma che è?
Il risultato? A me viene spontaneamente da ridere di gusto in cuor mio.
Nessun maggior fervore. Questo mi giunge, caso mai, se riesco ad astrarmi dalla messa in scena di una simile celebrazione.
No, indietro non si torna.
Mi dispiace per coloro che hanno gusti orripilanti e che in tutta questa sceneggiata riescono a vedere e a raggiungere una più intensa e vera adorazione di Dio.
Il tempo passato non ritorna più.
AGDGADU
VITRIOL
Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem
@ Marilisa: Concordo!
Amo tantissimo il latino ecclesiastico. Ha in sè una sintesi formidabile e la strepitosa possibilità di scambiare l’ordine delle parole nella frase senza cambiare il senso, ma spostando gli accenti metrici della frase. Ma non va bene usarlo. O meglio…ci può stare in alcuni contesti, rivolto a chi l’ha studiato. Per il resto è bello ma è controproducente.
Le spalle girate, gli inchini al celebrante, il rosario, la via crucis, la stessa confessione durante la messa, qualcuno sonnecchia…finchè suona il campanello…suono lungo: SVEGLIA!!…tutti in ginocchio…suono breve…ostensione, mani giunte davanti agli occhi, una fessura tra le dita per intravvedere il corpo di Gesù…altro tintinnio: Il sangue prezioso, più prezioso del calice? Mi raccomando alla fine della messa, porta il calice in sagrestia subito perchè son quattro chili di oro!
(Sia chiaro: sto volutamente provocando! Anche se i 4 chili di oro mi son stati raccomandati più di una volta quando facevo il chirichetto, con la raccomandazione di non perdere di vista l’oggetto)
@ Clodine: sempre con assoluto rispetto di quello che scrivi e grande considerazione per la tua sensibilità e simpatia quando ti infiammi in difesa di quello che credi, non condivido affatto l’invito a lasciar perdere quello che gli altri dicono.
Se anche non concordo con alcune tue idee, cerco di leggerle sempre con attenzione.
Ubi,
fraternamente, mi sono un po’ rotto, di queste lezioncine da alunni delle medie o peggio da insegnanti di catechismo della chiesa cattolica da accatto che tenti di impartire.
Ma in questo debbo riconoscere per onestà che non sei il solo, anzi sei in ottima compagnia.
No, anche stavolta non fatto compiti e non ho nemmeno la giustificazione firmata dai miei genitori.
Concludi così il pezzo magistrale sulla verità :
1.Forse ti volevi riferire a quanto afferma S. Agostino nel “De vera religione” ?
Allora c’è un frainteso: S. Agostino afferma che “la Chiesa si serve di tutti gli erranti per i propri fini e per farli redimere, se vorranno svegliarsi.”
Si serve degli erranti, non dell’errore. Specula l’errore, non attraverso l’errore.
Infatti all’errore la Chiesa oppone la Verità.
http://www.augustinus.it/italiano/vera_religione/index2.htm
“Anche gli erranti rientrano nel piano di salvezza previsto dalla divina Provvidenza e realizzato dalla Chiesa”
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in cui, non solo fai l’esegesi del mio pensiero ( forse volevi riferire…..) ma rispondi perfino alla tua esegesi sul mio supposto pensiero.
Spiacente, ma non mi riferivo a nessuno.
Da tempo ho slacciato le cinture di sicurezza e il paracadute.
Io penso con la mia testa, interrogo la mia coscienza ed esercito periodicamente la metodica del discernimento sorretto da quel poco che l’esperienza della vita mi hanno insegnato finora.
Per cui non ti sforzare di venirmi incontro, non ne ho bisogno.
Non possego la verità , e sull’argomento ho vastissime lacune che nemmeno tu potresti colmare, abbi pazienza.
Ti regalo questo inno alla materia di Teillad de Chardin in cui mi riconosco e che probabilmente è un “tipo” alla Rahner .
Inno alla materia
Che tu sia benedetta, materia dura,
terra arida, roccia testarda;
tu che ti pieghi solo alla violenza:
tu che ci costringi a lavorare per mangiare.
Che tu sia benedetta, materia pericolosa,
mare violento, passione indomabile:
tu, che se non ti incatenassimo, ci divoreresti.
Che tu sia benedetta, materia poderosa,
marcia irresistibile di evoluzione, realtà sempre neonata;
tu che frantumando costantemente
le nostre categorie mentali,
ci costringi ad andare sempre oltre nella ricerca
della verità.
Che tu sia benedetta, materia universale,
tempo incommensurabile, altro illimitato,
abisso senza inizi e atomi e generazioni;
tu, che inondando e dissolvendo i nostri angusti parametri e misure,
ci riveli le dimensioni di Dio.
Ti acclamo come la melodiosa fontana d’acqua
dalla quale sgorgano le anime di tutti,
e come il cristallo limpido,
del quale si foggia la nuova Gerusalemme.
Ti acclamo come l’ambiente divino,
carico di potere creativo,
come l’oceano agitato dallo spirito,
come la creta plasmata e vivificata dal Verbo incarnato.
Il tuo regno comprende quelle vette supreme
dove i santi pensano di evitarti —
ma dove la tua carne è tanto trasparente e agile
da non essere più distinguibile dallo spirito.
Sollevami dunque, materia,
a quelle vette attraverso difficoltà, separazione e morte;
sollevami fino a quando finalmente mi sarà possibile,
in perfetta castità, abbracciare l’universo.
Molto interessante:
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-14403/
Son nato un decennio dopo il Concilio.
Mi sarebbe piaciuto troppo conoscere Ratzinger nel 1960.
Magari intervistato. Alla radio? Da Enzo Biagi?
Materia Mater!!!
Ratzy?
Un fratello che sbaglia.
Bene Nino, ho finito il turno di notte appena una ora fa.
Qualche barlume di lucidità mi è rimasto ancora.
Giusto per dirti che sto leggendo un nuovo tipo di libro elettronico. Esso non è mai definitivo e viene continuamente scritto pagina per pagina giornalmente ed è composto dai post di tanti autori sparsi.
Il Titolo è:
“Io ed Io (e basta): storia di solitudini di pensiero onanistico gnostico”.
@Marilisa che scrive:
“In realtà ogni cristiano deve, sì, seguire le idicazioni dell’ autorità, ma solo quando la propria coscienza le accetta ritenendole convincenti.
E questo non è relativismo come molti dicono e ridicono”.
No, guarda, è proprio RELATIVISMO. Fattene una ragione, è proprio la definizione più chiara di R E L A T I V I S M O.
Che dire di più?
Cara Marilisa, pensa al dialogo tra Gesù e Nicodemo, il dotto Sinedrita: la scienza e la ragione da sole non bastano a comprendere Dio. Occorre l’umiltà.
UMILTA’. L’umiltà di accogliere l’insegnamento della Chiesa, senza pretendere di essere per forza convinti o di comprenderlo in pieno (tentazione e atto di superbia!). Il Signore non ti chiama a essere “vigilante” e a “capire” (cioè possedere) il suo MISTERO, ma a essere figlia.
@ Ubi
Il fatto di discutere e di non accontentarsi di un approdo definitivo penso che sia la ricchezza del confronto. Questo non vuol dire che la Verità cambi!!
Manuel, io invece penso sia la povertà della testardaggine e dell’auto-inganno
Quella che tu esprimi è una contraddizione in termini.
@ Ubi
Secondo me non è una contraddizione. Mancuso nell’intervista sostiene la necessità di avere capisaldi di fede, principi fondamentali, Dogmi.
Principio, inizio, fondamenta, pietra angolare penso siano comuni a tutti noi.
@ Federico B. Accetto a volte volentieri perhè sono in consonanza. Altre volte accetto piegando il capo, con umiltà.
Pero’ se a ciascuno di noi è stata data capacità di pensare, di discutere, di confrontarsi, non è forse un modo per arricchire la Chiesa mostrando che si è vivi, che si applica quello che si è imparato?
Porta più frutto fare la metà di quello che si potrebbe, per essere sicuri di non sbagliare, oppure osare cercando di dare tutto…sapendo che sicuramente in qualcosa si sbaglierà?
E’ ovvio che se uno riuscisse a dare tutto stando nei cardini…sarebbe perfetto!
La massoneria c’è, il relativismo pure… Mancano gay, giudei e plutocrazie anglosassoni.
@Manuel,
l’importante è capire il LIMITE oltre il quale non spingersi. A me dell’affermazione di Marilisa spaventa soprattuto la seconda parte:
“solo quando la propria coscienza le accetta ritenendole convincenti”.
Quel “SOLO” è veramente aberrante.
Purtroppo è un’idea sempre più diffusa. Bisogna pregare molto.
@Marco,
scherza pure, ma non sottovalutare il Nemico.
@ Federico
Concordo sul limite.
Pero’ coscienza, intelligenza, sensibilità dovrebbero essere sempre messe in gioco. Se il principio è giusto e la coscienza le cose non sono in contrasto!
Cos’è la coscienza? Definiscimi il termine , la definizione infallibile di coscienza manuel…potresti?!
Vedi, manuel , la coscienza …non è né serva né padrona delle norme che veicolano i valori anche se formalmente riconosciuti..
E questo perché la coscienza, benedetto ragazzo, può anche essere falsa,falsata dal sistema sociale nel quale si cresce e si vive. In quel caso si è convinti di essere a posto con la coscienza. La questio è molto seria quando si tocca il tema della coscienza che può essere vera- e al contempo falsa nonostante sia buona o incolpevole per via dell’educazione ricevuta..
Ma allora, è duopo chiedersi quel’è quella vera e quale quella falsa.. quale quella cattiva o insincera nel momento in cui non agisce, la coscienza, in base alle conoscenze che possiede?
Si può avere una pessima coscienza ed essere certi di stare nel giusto, perché la coscienza ne è certa e allora la coscienza è vera o falsa, buona o cattiva e in questa altalena ecco che la coscienza diviene “dubbiosa”. Dipende dalla scala di valori in riferimento alla norma: si può essere certi che sfruttare lavorativamente uno straniero sia cosa “normale” e stare a posto con la coscienza perché è la norma -ma la norma è falsa- Come vedi, caro manuel la sola coscienza non basta..No! Non basta…
Non è cercando una via, una qualsiasi via per quanto rosa possa sembrare, e apparire la più giusta che si arriva alla verità.
Ma il processo è inverso: è la Verità che indica la via…
… e la “via” giusta può essere solo “Verità”.
La coscienza è un nulla d’essere e insieme un potere nullificante.
La coscienza è l’essere per-sé, l’esistenza, l’uomo, è possibilità.
Ciascuno è un carnefice per gli altri.
@ Clodine un sorriso.
🙂
Mi hai messo in difficoltà, percepisco il significato, ma faccio fatica ad esprimerne una definizione. Ricordo qualcosa che diceva Kant, ma mi sforzo di non copiare.
Di certo non sarà infallibile, perchè non godo personalmente dell’infallibilità!
Ci provo…
Direi la capacità di giudizio di ciò che è giusto o sbagliato. Come parte della persona ha una componente soggettiva innegabile. Se la ricerca di ciò che è giusto e ciò che è bene sono continue, unite all’impegno nell’ascolto e nella formazione, essendo unica la Verità deve tendere necessariamente a quella.
Come sono andato? 😉
@ Clodine
“Ma il processo è inverso: è la Verità che indica la via…”
Ne sono convinto! Ma la coscienza deve essere vigile e non prendere una strada a caso…lo studio, l’ascolto, il confronto con chi ne sa di piu’, con chi va già verso la direzione giusta, l’attenzione la indirizzano e la formano.
Quando uno guida a caso e non è fedele a quanto ha imparato…è un incosciente!
uBI,
“Io ed Io (e basta): storia di solitudini di pensiero onanistico gnostico”.
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Che almeno la lettura ti procuri quel desiderio di godimento che tanto pervicacemente tenti da tempo di raggiungere, senza successo.
Da: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1346960
La Verità davanti a Pilato
Dal secondo tomo di “Gesù di Nazaret”. Dal terzo punto del settimo capitolo intitolato “Il processo a Gesù”
di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI
Manuel,
non sei andato benissimo… Capacità di giudizio, dici. I bambini allora non hanno coscienza? Le tribù che considerano morale l’incesto non hanno coscienza.
Più astrazione, più profondità, Manuel. Riprova.
:-)) :-)) :-))
@ Marco
Sulla definizione un po’ improvvisata ci devo pensare.
Sul bambino mi viene da dire che è quello che ha piu’ di tutti bisogno di essere guidato…la capacità di giudizio e di percezione del giusto è in fase di formazione.
Per quanto riguarda l’incesto o comportamenti in generale che son ritenuti morali presso le tribù o in gruppi isolati, non penso che i singoli possano essere ritenuti colpevoli, se l’isolamento non ti dà strumenti per giudicare non hai gli strumenti per trovare la Via…il navigatore è fuori campo!
Appunto, quindi la coscienza è altro da ciò che tu o l’aborigeno o il fanciullo le immettete. La coscienza è una finestra sul mondo, che invece è l’essere in-sé, incosciente di sé.
Ecco perché Jean Paul Sartre la definiva un nulla d’essere. Non è reale, in quanto possibilità totale e assoluta libertà; tuttavia potere nullificante in quanto senza di essa il mondo cessa di esistere.
Bravo Manuel, stammi bene!!!
Grazie a Clodine che ci sprona a riflettere sulla coscienza.
La coscienza deve essere educata, altrimenti viene facilissimamente “addomesticata” secondo i nostri gusti e convenienze.
Il mio professore di religione del liceo suggeriva una prova: la coscienza è rettamente formata quando ci dice dei “NO” a cose piacevoli (per es. i rapporti prematrimoniali) e che assecondano il nostro egoismo (es. i figli a tutti i costi, anche in provetta). La coscienza che dice Sì a tutto non è affidabile, anche se si sforza di trovare motivazioni e argomentazioni serie.
Nel dubbio, perchè non affidarsi con umiltà alle cure materne della Chiesa?
Il Magnificat ci ricorda che il Signore “ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”.
“Superbo”, “ricco” e “potente” è chi pensa di aver capito tutto e di poter giudicare da solo, “umili” e “affamati” sono coloro che, riconoscendo la propria povertà, si affidano alla misericordia del Signore.
Similmente anche le beatitudini in Mt 5,3-12 ci esortano a confidare in Dio prima che nelle nostre forze.
E il dottor filosofo Marco cascò nella buca immanentista… (col rischio di trascinarsi dentro anche Manuel che …)
@ Clodine
“Cos’è la coscienza? Definiscimi il termine , la definizione infallibile di coscienza”
La parola traduce il greco synèidesis, da syn (con) ed èidesis (conoscenza), alla lettera con-conoscenza, o conoscenza di sé. La coscienza è la capacità di osservare e giudicare se stessi, di rendere testimonianza a se stessi. L’apostolo Paolo spiega in questo modo l’operato della sua coscienza: “La mia coscienza rende testimonianza con me nello spirito santo”. — Ro 9:1.
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_15101998_fides-et-ratio_it.html
Una pietra miliare!
Appassionante il tema della coscienza.
Sentiamo Edith Stein:
Se la fenomenologia è la dottrina del manifestarsi delle essenze alla coscienza, se la coscienza è il “luogo” della manifestazione delle essenze,
se essa è “intenzionata” a qualcosa che trascende, allora, esplorando la coscienza nella sua profondità si ottiene uno specchio della realtà così come essa si manifesta all’Io.
L’importante è non avere la pretesa di predeterminare i contenuti di questa automanifestazione della realtà, ma porsi in un atteggiamento, apparentemente passivo, ma in realtà fortemente attivo, quasi “ascetico”, di “ascolto” di quanto si sta rendendo manifesto alla coscienza.
E. Stein – Dal senso dell’essere al fondamento eterno dell’essere finito – Marcello Acquaviva – Armando Editore – 2002
Noto la necessità di rimuovere gli ostacoli dei nostri pregiudizi per questo ascolto libero della coscienza.
@ Marco 13:08
In poche righe hai messo molto…devo rileggere un po’…
@ Federico
Son in accordo sull’idea di non addomesticare e di attingere da maestri. Non concordo sulle cure materne della Chiesa, perchè sono il mezzo più rapido verso la pigrizia. Ci si bea perchè si è dentro, si sta tranquillini al tepore…e ci si siede lì. Non che sia sbagliato, ma apprezzo di più chi si è allontanato un pochino, ha riflettuto con la propria testa e ha scelto di credere!
Non è un volere giudicare da soli o fare da sè, ma è un fare lavorare i doni che si sono ricevuti…è più impegnativo. La mèta da raggiungere è la stessa.
@ Nino
“La Verità, che è una persona -Gesù- e non una categoria filosofica di pensiero, non è più essa che si rivela a noi ma noi\lui che arriva\iamo ad essa. Il problema è che quella Verità ovvero colui che è “Via Verità e Vita” Mancuso l’ha negata dal minuto 7:02 al minuto 9:40.””
Anche Mancuso ha fatto un errore !
Gesù è la Verità, sia perché ha detto cose vere, ma principalmente perché la sua presenza fisica ha dimostrato la veracità della promessa di Dio e ha mostrato l’adempimento della promessa di Dio o prima profezia.
“E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti schiaccerà la testa e tu gli schiaccerai il calcagno”.” ( Genesi 3 .15) Ciò che era stato promesso è stato mantenuto.
Tutte le altre profezie scritte riguardo al Messia, si adempiono in lui. “Per quante siano le promesse di Dio”, scrisse l’apostolo Paolo, “sono state Sì per mezzo di lui”. (2 Cor. 1:20) Perfino l’“ombra delle buone cose avvenire” contenuta nella Legge mosaica divenne realtà in Gesù. (Ebr. 10:1; Col. 2:17) Gesù è colui sul quale si incentrano tutte le profezie, e fanno del suo ruolo il centro dell’adempimento delle promesse di Dio passate e anche quelle future in corso di adempimento e di realizzazione (Riv. 19:10)
“Or mentre il popolo era in aspettazione e tutti ragionavano in cuor loro di Giovanni: “Che sia lui il Cristo?” “ ( Lc 3.15)
Erano in aspettazione perchè sapevano che era il tempo della “presenza” di colui che era stato promesso per mezzo della profezia di Daniele:
“Settanta settimane sono state determinate sul tuo popolo e sulla tua santa città, per porre termine alla trasgressione, e porre fine al peccato, e fare espiazione per l’errore, e recare giustizia per tempi indefiniti, e imprimere un suggello sulla visione e sul profeta, e ungere il Santo dei Santi. E devi conoscere e avere perspicacia [che], dall’emanazione della parola di restaurare e riedificare Gerusalemme fino a Messia [il] Condottiero, ci saranno sette settimane, anche sessantadue settimane. Essa tornerà e sarà effettivamente riedificata, con pubblica piazza e fossato, ma nelle strettezze dei tempi. “E dopo le sessantadue settimane Messia sarà stroncato, senza nulla per lui stesso. “ ( Dan 9.24-26)
7+62= 69 settimane di anni =483 anni dal 455 aev (Arteserse emanò il decreto per ricorstuire Gerusaleme e liberò il popolo dalla schiavitù Babilonese)= 29 ev Proprio quando Gesù andò a farsi battezzare.
“Inoltre, Gesù stesso, quando cominciò [la sua opera], aveva circa trent’anni, essendo figlio, come si credeva,di Giuseppe,” ( Lc 3.23)
Predicò 3 anni e mezzo ovvero mezza settimana e mantenne il patto in vigore per altri 3 anni e mezzo, mezza settimana, quando il primo romano Cornelio divenne credente e cessò il sacerdozio Aronnico. = 70 settimane.
FRESCO DI STAMPA E RADIO
CONTRIBUTO SCIENTIFICO SULLA COSCIENZA
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-0d33152d-a620-4480-a386-7e1197a11c71.html
UN CASO DI COSCIENZA
18/04/2012
È uno dei più celebri studiosi della coscienza, il frutto proibito dei neuroscienziati. Ha firmato uno dei maggiori bestseller scientifici di sempre, L’errore di Cartesio. E oggi ricomincia da capo, nel tentativo di sciogliere il velo di mistero che ancora circonda gli aspetti più intimi della natura umana. Al microfono di Radio3Scienza Antonio Damasio, neuroscienziato della University of Southern California e autore di Il sé viene alla mente (Adelphi, 2012).
Al microfono Marco Motta
La musica di oggi è Courante. Moderato, III mov. da Suite n.5 di Leopold Godowsky-Johann Sebastian Bach eseguita da Carlo Grante
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Qui il podcast: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
RADIO3SCIENZA del 18/04/2012
UN CASO DI COSCIENZA – Antonio Damasio, neuroscienziato della University of Southern California e autore di Il sé viene alla mente (Adelphi, 2012).
Ed inoltre dalla Repubblica di oggi:
da: http://foglianuova.wordpress.com/2012/04/18/antonio-damasio-perche-la-nostra-mente-e-come-una-sinfonia/
Antonio Damasio “Perché la nostra mente è come una sinfonia
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Ed inoltre dalla Repubblica di oggi:
da: http://foglianuova.wordpress.com/2012/04/18/antonio-damasio-perche-la-nostra-mente-e-come-una-sinfonia/
Antonio Damasio “Perché la nostra mente è come una sinfonia
la ripetizione finale, è un effetto collaterale del copia e incolla.
@Manuel,
altro che pigrizia!
Affidarsi alle cure materne della Chiesa è più impegnativo di quanto si possa credere. E coinvolge intelligenza, razionalità, coscienza. E molto altro.
Non pensare, come sostiene chi forse non ci ha mai provato, che si tratti di una scelta passiva, “tranquilla” e al “tepore” delle proprie certezze. Al contratrio, ogni giorno ci deve impegnare con tutte le proprie forze per la propria conversione, contro le tentazioni, per comprendere di più e meglio la volontà di Dio.
Un aspetto importante è che si lavora su se stessi, fidandosi del Magistero, e senza pretendere di far dire al Vangelo e alla Chiesa quello che si vuole.
Un’altra peculiarità è la serenità di chi conosce la meta anche se magari non l’ha ancora raggiunta.
Chi si affida alla Chiesa non è pigro ma imposta la propria ricerca in modo diverso. E’ così difficile da capire?
Una “buona” lettura…
“In questa vita ogni nostra opera, per quanto buona, è commista a qualche imperfezione; ogni nostro ragionamento, per quanto profondo, presenta qualche oscurità. Perciò la constatazione della tua bassezza costituisce una strada che conduce a Dio più sicuramente che una dotta ricerca filosofica. Non già che sia una colpa lo studio, e meno ancora la semplice conoscenza delle cose – la quale è, in se stessa, un ben ed è voluta da Dio -; ma è sempre cosa migliore una buona conoscenza di sé e una vita virtuosa. Infatti molti vanno spesso fuori della buona strada e non danno frutto alcuno, o scarso frutto, di bene, proprio perché si preoccupano più della loro scienza che della santità della loro vita. Che se la gente mettesse tanta attenzione nell’estirpare i vizi e nel coltivare le virtù, quanta ne mette nel sollevare sottili questioni filosofiche non ci sarebbero tanti mali e tanti scandali tra la gente; e nei conviventi non ci sarebbe tanta dissipazione. Per certo, quando sarà giunto il giorno del giudizio, non ci verrà chiesto che cosa abbiamo studiato, ma piuttosto che cosa abbiamo fatto; né ci verrà chiesto se abbiamo saputo parlare bene, ma piuttosto se abbiamo saputo vivere devotamente. Dimmi: dove si trovano ora tutti quei capiscuola e quei maestri, a te ben noti mentre erano in vita, che brillavano per i loro studi? Le brillanti loro posizioni sono ora tenute da altri; e non è detto che questi neppure si ricordino di loro. Quando erano vivi sembravano essere un gran che; ma ora di essi non si fa parola. Oh, quanto rapidamente passa la gloria di questo mondo! E voglia il cielo che la loro vita sia stata all’altezza del loro sapere; in questo caso non avrebbero studiato e insegnato invano. Quanti uomini si preoccupano ben poco di servire Iddio, e si perdono a causa di un vano sapere ricercato nel mondo. Essi scelgono per sé la via della grandezza, piuttosto di quella dell’umiltà; perciò si disperde la loro mente (Rm 1,21). Grande è, in verità, colui che ha grande amore; colui che si ritiene piccolo e non tiene in alcun conto anche gli onori più alti. Prudente è, in verità, colui che considera sterco ogni cosa terrena, al fine di guadagnarsi Cristo (Fil 3,8). Dotto, nel giusto senso della parola, è, in verità, colui che fa la volontà di Dio, buttando in un canto la propria volontà.”
De Imitatione Christi, Libro I capitolo III
La volontà di Dio coincide con quella di Ratzy e Bertone?
Non sempre, grazie a Dio.
Federico carissimo, come sbagli!
Sbagli di grosso quando credi che quelli che non sono in linea con la tua religiosità non siano umili.
Molte volte li hai tacciati ( mi hai tacciato, e dovresti vergognarti) di superbia e di mancanza di umiltà, dimostrandoti in questo modo un falso umile.
“Umiltà” ha un preciso significato, che esula da una religiosità codina.
Umiltà vuol dire sentirsi piccole– ma non insignificanti–creature, non superiori ad alcun altro, perché tutti abbiamo pregi e difetti. Chi per un verso, chi per un altro.
Per questo è necessario l’ascolto di tutti e il confronto con tutti. Neanche la Chiesa è esclusa da questo ascolto e da tale confronto. Ma ascoltare vuol dire anche riflettere su ci ciò che si sente, non sorvolare in fretta e furia perché si hanno dei pregiudizi o, se preferisci, per partito preso.
Ascoltare la propria coscienza ponendosi di fronte a Dio– Padre e Figlio e Spirito Santo– non è mancanza di umiltà come tu credi.
Criticare la Chiesa quando sbaglia–perché a volte sbaglia in modo eclatante–non è mancanza di umiltà. E si spera che le alte gerarchie ascoltino tutti, dato che, se non sbaglio, tutti i battezzati costituiscono la Chiesa.
Nella coscienza di ognuno si sente, quando si sta molto attenti, la voce di Dio.
Quando Vito Mancuso titola un suo libro “Obbedienza e libertà” io capisco bene cosa vuol dire.
Dio ci ha creati liberi. Ci ha fatto un grandissimo dono.
La Chiesa, che deve guidare i fedeli, deve farlo senza conculcare la libertà, senza predicare che la si deve seguire a testa bassa. Quando fa questo, significa semplicemente che ha paura di perdere credibilità e potere.
Io, mio caro Federico, credo di essere in grado (e lo dico senza superbia, qualunque cosa tu ne pensi) di discernere gli errori dal giusto. E se mi sembra che la Chiesa sbagli, lo dico senza paura. Esercito il mio diritto, che sento come un dovere, di esprimere il mio pensiero, non per il gusto di criticare e disapprovare, ma nella speranza di gettare qualche buon seme di ragionevole verità.
Sempre mi sono comportata così nei confronti di tutti, compresi i miei genitori, i miei parenti, i miei amici, i miei colleghi.
Compresa la Chiesa, di cui peraltro non conosco alte gerarchie ma semplici preti, e che mi sta a cuore almeno quanto a te, per cui spero che migliori e che non si sclerotizzi in posizioni fossilizzate di cieca rigidezza vetero-testamentaria.
Ecco il senso del mio “vigilare” che vi ha tanto scandalizzato e vi ha fatto ridere stupidamente. Ma quanto stupidamente!
Capisco: per voi e per tanti altri è preferibile la tranquilla “quiescenza” in certezze acquisite una volta per tutte, quindi indiscutibili.
Per voi la Chiesa deve essere una cittadella fortificata a cui si deve accedere solo con il passaporto di antiche formulazioni teologiche che escludono quelle di nuovi pensatori o nuovi profeti. Vi siete dimenticati che Dio si è definito “IO SONO “, non IO ERO.
Dio è OGGI e SEMPRE. Il che significa che anche oggi lo Spirito Santo ispira chi Lui vuole, forse–anzi sono sicura– anche per un perfezionamento del già esistente. Chiaro questo concetto?
Non ho alcuna pretesa di convincere nessuno. Sarà Dio a collocare nel punto giusto i tasselli di un mosaico che anche io forse, dico forse, potrei aver contribuito a comporre; e vorrei non essere fraintesa, per favore.
Quella che non è in linea con la voce ufficiale della Chiesa non è– come tu e voi credete– falsa coscienza non educata.
Libertà di coscienza: errore grandissimo; così l’aveva definita il papa Gregorio XVI.
Invece Papa G.P.II ha corretto dicendo che la propria coscienza va seguita sempre, e il Concilio Vaticano II ha stabilito :” Nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza…”
A Pertini che disse al precedente pontefice di cui era amico, come, pur non essendo credente, fosse solito ascoltare la propria coscienza, il Papa replicò che comunque nella coscienza si riscontra il Trascendente. Chissà quale facezia avrà voluto dire. Riflettici, Federico, ma attentamente.
Ah già, dimenticavo che qualcuno qui ha parlato di C.V.II “luciferino”, forse perché ha spazzato via tanti (non tutti però) retaggi oscurantisti e rigidi del passato, lasciando più spazio alla voce pura del Cristo, soffocata nel tempo da sovrastrutture inutili e farraginose create dai “veri cristiani”, quelli del “so tutto io, gli altri sono uno zero assoluto”.
Questa, sì, è “aberrazione”, caro il mio Federico.
Chiedo scusa per la lunghezza del post. A volte è inevitabile dilungarsi.
@ UbiHumilitas ibi sapientia
“Infatti molti vanno spesso fuori della buona strada e non danno frutto alcuno, o scarso frutto, di bene, proprio perché si preoccupano più della loro scienza che della santità della loro vita.”
E chi lo dice ? Chi deve giudicare se sono fuori strada ? e se il frutto è scarso ? in base a che cosa ?
“Per certo, quando sarà giunto il giorno del giudizio, non ci verrà chiesto che cosa abbiamo studiato, ma piuttosto che cosa abbiamo fatto; né ci verrà chiesto se abbiamo saputo parlare bene, ma piuttosto se abbiamo saputo vivere devotamente.”
E come fa lui a sapere ciò che verrà chiesto ? Chi glielo ha detto ? Ha la palla di vetro ?
“Essi scelgono per sé la via della grandezza, piuttosto di quella dell’umiltà;”
E verso chi andrebbe esercitata l’umiltà ?
“Grande è, in verità, colui che ha grande amore; colui che si ritiene piccolo e non tiene in alcun conto anche gli onori più alti.”
Costui non è umile, è saggio !
“Prudente è, in verità, colui che considera sterco ogni cosa terrena, al fine di guadagnarsi Cristo”
Strano nessuno ha mai considerato sterco ciò che Dio ha creato !
“Di sicuro dichiarerò tutte le tue meravigliose opere.” (Sal. 9.1-2)
“ Laverò le mie mani nella stessa innocenza,
E certamente marcerò intorno al tuo altare, o Jehovah,
Per far sentire ad alta voce il rendimento di grazie,
E per dichiarare tutte le tue meravigliose opere.” ( Sal. 26.6.-8)
“Dotto, nel giusto senso della parola, è, in verità, colui che fa la volontà di Dio, buttando in un canto la propria volontà.””
E qual è la volontà di Dio ?
“che facendo il bene mettiate a tacere il parlar da ignoranti degli uomini irragionevoli” ( 1 Pie 2.15)
Autore sconosciuto ? Non è un granché !
@ Marilisa
“ma nella speranza di gettare qualche buon seme di ragionevole verità.”
Lo doveva scrive tutto maiuscolo e grassetto per evidenziarlo bene.
”Capisco: per voi e per tanti altri è preferibile la tranquilla “quiescenza” in certezze acquisite una volta per tutte, quindi indiscutibili.”
Non dovrebbe capirla, fa bene a condannarla ( la quiescenza). Roba da schiavi.
“Vi siete dimenticati che Dio si è definito “IO SONO “, non IO ERO.” Errore ! Dio si è definito “IO Farò” fu Gesù a dire “Io ero” ( Gv 8.58)
@Marilisa scrive
la Chiesa deve…
Boh !
@Marco,
e tu che ne sai?
Pensi di conoscere la volontà di Dio meglio del Papa?
Quindi Dio voleva che la Santa Sede comprasse il san Raffaele ed assumesse il controllo dell’Istituto Toniolo?
Oppure Dio voleva che la Santa Sede accentrasse a sé i documenti riguardanti i casi di pedofilia per poi insabbiarli e far scoppiare uno scandalo di proporzioni planetarie?
O Dio voleva il suo rappresentante nel blacone di Pinochet mentre Oscar Romero veniva trucidato?
Grazie a Dio non ho interessi temporali da salvaguardare a differenza del Papa e dunque penso di poter valutare le cose in modo più libero, senza l’involucro della ragion di Stato.
E la presenza di interessi temporali giustifica la mia diffidenza verso quella che è anche una forma di potere e controllo della coscienza.
@Marilisa,
inutile insistere e replicare. Tu continua a vigilare e a seguire la TUA coscienza. Continua a pensare di saperne più di teologi, vescovi e papi, che sbagliano spesso in modo così “eclatante” e che si permettono di insegnare un cattolicesimo molto diverso dal TUO.
Io vivo la mia fede con un altro spirito, affidandomi alla misericordia del Signore e alle cure materne della Chiesa Cattolica. Accetto umilmente di sentirmi dire che rido stupidamente e che devo vergognarmi: non ho scelto la strada più facile, come hai fatto tu, ma ho cercato di seguire il Signore.
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno”. Lc 13,24
Marco, ma ti rendi conto di quello che scrivi?
Pensate un po’, in duemila anni la Chiesa ha solo perso del gran tempo.
Bastava ascoltare persone “illuminate” come Marco e Marilisa!
E non è relativismo questo?
Non cambiare discorso, Federico.
E rispondi in merito. Io ho tanti difetti ma rispondo in merito, sto sul pezzo.
Fallo anche tu.
@ FedericoB
“ho cercato di seguire il Signore.”
Basta sapere qual è la porta stretta ! Perché è convinto che accettare di sentirmi dire che ride stupidamente e che deve vergognarsi sia la porta stretta ? Magari è vero e le stanno facendo un favore ! Perché pensa che sia la porta stretta ? Potrebbe essere un ‘altra… come può esserne sicuro ? Magari si inganna ….
“E mentre usciva per mettersi in cammino, un uomo corse e cadde in ginocchio davanti a lui e gli fece la domanda: “Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?”… Tu conosci i comandamenti: ‘Non assassinare, non commettere adulterio, non rubare, non rendere falsa testimonianza, non defraudare, onora tuo padre e tua madre’”. L’uomo gli disse: “Maestro, ho osservato tutte queste cose fin dalla mia giovinezza”. Guardandolo, Gesù provò amore per lui e gli disse: “Una cosa ti manca: Va, vendi quanto hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni, sii mio seguace”. Ma a [questa] parola egli si rattristò e se ne andò addolorato, poiché possedeva molti beni.” ( Mc 10.17.22)
Lei si sta lementando perché le hanno dato un consiglio, mica ha seguito il consiglio di Gesù. Forse ha sbagliato porta !
@ FedericoB
“Pensate un po’, in duemila anni la Chiesa ha solo perso del gran tempo.
Bastava ascoltare persone “illuminate” come Marco e Marilisa! E non è relativismo questo?
E cosa c’è di sbagliato nel voler mettere il naso come Tommaso ?
Forse Dio si è sbagliato donando la Ragione agli uomini ? voleva che la tenessero in soffitta a fare ragnatele ?
“la capacità di giudizio di ciò che è giusto o sbagliato. Come parte della persona ha una componente soggettiva innegabile. Se la ricerca di ciò che è giusto e ciò che è bene sono continue, unite all’impegno nell’ascolto e nella formazione, essendo unica la Verità deve tendere necessariamente a quella.” ( manuel76)
Fides, potresti chiarire quel tuo “boh!” ?
Secondo te la Chiesa non ha doveri? A questo punto lo dico io: boh!
Ti faccio presente che la Chiesa è fatta di uomini, non è un concetto astratto.
Per stare sul tuo discorso Marco cosa vuoi sentirti dire, che la parte mondana e visibile di una istituzione sacra e bimillenaria fondata sul martiro del Figlio di Dio e quello di centinaia di migliaia di martiri dopo di lui dagli Apostoli fino ai nostri giorni sia riassumibile nell’assioma ” Cristo si Chiesa no!?”. Solo perché prelati imbibiti di peccato, uomini perduti e dannati, laici, e furbetti del quartierino che se ne sono serviti l’hanno infangata!? E’ questo l’assioma che vorresti accettassimo!? Assioma per altro contradditorio in quanto l’una non può vivere senza Cristo il quale Cristo se VIVE nella storia del mondo è grazie alla Chiesa che lo trasmette e lo ha trasmesso lungo i secoli -certezza pacifica e incontestabile- fondante le nostre radici cattoliche…
C’è sempre la tendenza ad estremizzare le posizioni altrui così che appaiano deformate in maniera grottesca o ridotte a slogan.
Io ho solo detto che non sempre la volontà di Dio coincide con quella del Vaticano e dunque che talvolta per fare la volontà di Dio occorra non fare quella vaticana.
Quando e perché, in ultima istanza, spetta al singolo deciderlo.
Lascia che ti dica una cosa, Marco:la Chiesa si pone solo e sempre al servizio della coscienza aiutandola a non essere portata qua e là da qualsiasi vento di dottrina secondo l’inganno degli uomini -compresi i furbetti ,deviati ,del quartierino – [ma quelli li trovi ovunque, sono patrimonio dell’umanità purtroppo ne abbiamo fatta triste esperienza recentemente] e sta li , la Chiesa a ricordarci che solo in Cristo sta la vera e definitiva risposta al problema morale, non ci sono altre vie. A ricordarci sempre che anche la libertà data all’uomo -della quale ci verrà chiesto, altro che!? E li non ci saranno foglie di fico che tengano!!- è sempre limitata e puntualmente contraddetta. Per questo ci esorta a tenere gli occhi fissi sul Cristo-Dio che è l’unica Verità. Una Verità di cui si ha tanto bisogno in vista di un rinnovamento morale ed etico così acutamente sentito a vari livelli della vita sociale e in ogni campo: personale, familiare, politico.Non esiste moralità , né giustizia vera se non si fonda , più che su una generica “verità”, sulla Verità : Cristo Via Verità e Vita che ci fa discernere il male dal bene e chiamare ciascuno col loro vero nome. Discernere chi propone falsamente come bene ciò che è male, consapevoli che Iddio non ci abbandona a noi stessi, chiamati come siamo a collaborare con lui in questo mondo…
Federico, risparmiati l’ ironia e prova a cercare di capire quello che gli altri dicono. Provaci soltanto.
Non mistificare, per favore. È un peccato grave, lo sai o no?
Quando mai io ho detto di pensare di saperne più di teologi, vescovi e papi?
Ci sei o ci fai? Ti ho anche proposto parole, per me giustissime, di Papa Giovanni Paolo II, che parla appunto di coscienza ! E mi dici che penso etc…etc…
Leggi bene, con attenzione e senza i tuoi soliti preconcetti.
Anche io mi affido alla misericordia del Signore, bello mio. Non sei il solo–credimi– a fare quel che si deve fare.
In fin dei conti altro non possiamo fare, essendo tutti peccatori.
Io amo il Signore quanto te, e forse anche di più.
L’ ho sempre detto e ripetuto. Ma tu hai la memoria corta evidentemente.
Io amo il Cristo del Vangelo; io e tutti gli altri che la pensano esattamente come me, preti compresi e validissimi, da cui avresti tanto da imparare. Altro che relativismo!
E non parlarmi di “umiltà”, tu che ti riempi la bocca di questa parola, ma di fatto dimostri di non esserlo nei fatti, nel momento in cui sei sicuro di essere nel giusto, mentre gli altri sarebbero nel torto.
Accetta il confronto con intelligenza e senza sarcasmo, pensando che anche gli altri potrebbero aver ragione; se vuoi dimostrarti cristiano nel vero senso della parola.
Se ti rendessi conto che una religiosità pedissequa come la tua, e come quella di tanti altri come te, allontana dalla Chiesa piuttosto che avvicinare, forse non ne rimarresti tanto soggiogato.
@ Clodine
“la Chiesa si pone solo e sempre al servizio della coscienza aiutandola a non essere portata qua e là da qualsiasi vento di dottrina secondo l’inganno degli uomini -compresi i furbetti ,deviati ,del quartierino –“
Sarebbe giusto che lo facesse, ma Giordano Bruno e Galileo si ergono imperituri a smentire l’affermazione ! E in quanto a vento di dottrine avrebbe perlomeno il dovere di indicare quali sono le dottrine fasulle e provare a smontarle ! Altrimenti è pettegolezzo al vento. Non crede ?
“affinché per bocca di due o tre testimoni sia stabilita ogni questione” ( Mt 18.16)
“la Chiesa a ricordarci che solo in Cristo sta la vera e definitiva risposta al problema morale, non ci sono altre vie”
Vale anche per quando squartavano i trovatori e le streghe ? Ma anche i perugini ( v. Strage di Perugia su Wikipedia) Era così che aveva detto Cristo ?
“Per questo ci esorta a tenere gli occhi fissi sul Cristo-Dio”
Vale anche per chi ha gli occhi sulle pistole ? e compra le azioni della Beretta ?
“Discernere chi propone falsamente come bene ciò che è male,”
E chi è che lo fa ? Dotrebbe indicare nome e cognome ? Altrimenti è pettegolezzo al vento !
@ FedericoB
“e tu che ne sai? Pensi di conoscere la volontà di Dio meglio del Papa?”
“E Geova chiamava Samuele. A ciò egli disse: “Eccomi”. E corse da Eli e disse: “Eccomi, poiché mi hai chiamato”. Ma egli disse: “Non ho chiamato. Torna a giacere”. Andò dunque e si mise a giacere. E Geova continuò a chiamare ancora: “Samuele!” A ciò Samuele si levò e andò da Eli e disse: “Eccomi, poiché in effetti mi hai chiamato”. Ma egli disse: “Non ho chiamato, figlio mio. Torna a giacere”. 7 (Riguardo a Samuele, non aveva ancora conosciuto Geova, e la parola di Geova non aveva ancora cominciato a essergli rivelata). 8 Geova chiamò dunque di nuovo per la terza volta: “Samuele!” Allora egli si levò e andò da Eli e disse: “Eccomi, poiché devi avermi chiamato”. Ed Eli discerneva che era Geova a chiamare il ragazzo. Di conseguenza Eli disse a Samuele: “Va, mettiti a giacere, e deve avvenire che, se ti chiama, devi dire: ‘Parla, Geova, poiché il tuo servitore ascolta”
Se avesse letto 1 Sam 3-4-9 capirebbe che Dio chiamava il ragazzo anziché chiamare il sommo sacerdote. Come mai ?
Insisto e persisto nell’affermare che i due “lenzuolata-page down” sono in realtà la stessa persona!
Che meraviglia! Che bell’esempio di cristianità!
Quali mirabolanti freddure da un po’ di tempo in qua!
Evviva!!
….te’ possino Ubi…sei troppo forte!
Davvero “forte”: in stupidità.
Nel rispetto delle differenti fedi delle persone, sempre che le avvertano e le vivano in modo sincero, mi sento identificato in quanto dice Marilisa, 16,52.
Immagino che il buon Dio, nei duemila anni di storia del Cristianesimo, ossia zero tempo rispetto all’eternità o al Suo – come noi possiamo interpretarlo – “continuo presente”, abbia assistito innumerevoli (per noi) volte a dispute analoghe da parte dei suoi figli. E le abbia anche guardate con indulgenza.
Spesso le così dette eresie, contrariamente a quanto si potrebbe credere, non sembra che fossero dovute alla mancanza di fede, ma piuttosto al suo contrario, alla eccessiva temporalità della Chiesa – quella “reale” ovviamente, per usare un attributo già impiegato per i socialismi. Mentre da varie parti si domandava di credere e vivere modelli di comportamento più attinenti ai Vangeli. Qui una breve sintesi:
http://cronologia.leonardo.it/umanita/moderna/cap112.htm
Mi pare anche di capire che nelle dispute tra le diverse comunità, specialmente nei primi tempi della tradizione cristiana, furono tacciate di eresia le parti perdenti (come succede anche tra i partiti politici).
A me la vicenda del Cristo, che avverto come messaggio d’amore universale, genera il senso di un profondo mistero su cui mi riesce difficile esprimere parole o definizioni. Come, penso, dovrebbe essere per tutti. Così come trovo difficile credere che il buon Dio abbia voluto manifestarsi ai suoi figli solo con la vicenda del Cristo, localizzata in un punto perduto della Terra duemila anni fa. E non invece continuamente, attraverso multiformi segnali, sotto le molteplici lingue e latitudini, prima e dopo di allora. Avendo dotato gli esseri umani di capacità di sentire, soffrire e pensare perché trovino da sé, nel libero arbitrio, forme di convivenza tra loro e vie per arrivare a Lui.
Per quanto mi è dato avvertirLo attraverso quelle infime fessure di comprensione che Lui ci concede, in tal modo Lo sento più libero e vicino di quanto non lo sarebbe se ingabbiato in forme rigide di pensiero.
La Stampa, proprio oggi, ci racconta come Andrew pensa di aver trovato la sua strada:
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-14425/
Un caro saluto
Si appresta il meraviglioso mese di maggio, mese di Maria, Madre di Dio e nostra, la sempre Vergine, tutta pura e tutta santa.
Maggio è il mese in cui la Vergine con la Sua preghiera ottiene il miracolo maggiore, il miracolo per eccellenza, la guarigione interiore. Maggio è anche mese del santo Rosario, preghiera mariana per eccellenza, capace di stroncare eresie, ottenere conversioni e cosa molto importante la liberazione delle anime sante del Purgatorio.
Nel mese di maggio anche io ottenni il ravvedimento… lo auguro e soprattutto lo spero per tutti coloro che ne abbisognano. Chi come me è passato per le tenebre dell’errore e della superbia e, per grazia di Dio e intercessione di Maria, ha cominciato un percorso, credo sia ovvio che sia molto tenace nel combattere certi atteggiamenti e certe errate convinzioni. In quel baratro io ci sono stato, conosco i rischi, conosco il nemico…
In maggio si festeggiano anche grandi santi come santa Rita da Cascia. Si festeggiano anche dei straordinari santi francescani: Santa Margherita da Cortona, vero specchio di penitenza. Si festeggiano anche santi francescani dalla straordinaria semplicità ed umiltà: San Felice da Cantalice; Sant’Ignazio da Laconi e il grande Bernardino da Siena.
Che vi voglio dire infine: vi auguro un proficuo mese di Maggio col santo Rosario in compagnia di Maria, e ogni bene spirituale.
A maggio niente onanismi mentali, solo preghiera, fruttuosa preghiera, e che il ciel ci aiuti.
…”credo sia ovvio che sia molto tenace nel combattere certi atteggiamenti e certe errate convinzioni”
Esimio signore, non so ovviamente a quali errate convinzioni lei si riferisca. Forse lo intuisco.
Sarebbe opportuno, però, pregare prima di tutto per avere piena luce sulle proprie convinzioni.
La storia è piena di personaggi che “combattevano” per difendere le proprie come fossero giuste e, tenacemente, ritenevano errate quelle degli altri. E la storia ha dimostrato in seguito che era esattamente il contrario.
Un po’ di vera umiltà, prego.
Preghiamo, sì, preghiamo tutti. La preghiera è essenziale, quando è sincera, per metterci in contatto con Dio e con la Madonna, e per fare chiarezza anche sui propri convincimenti.
P.S.
Io ho apprezzato il suo augurio di ogni bene spirituale.
Spero che lei apprezzi la mia “non-lenzuolata” a prescindere dal contenuto.
@ Clodine
Mi permetto di trasformare le tue parole in una intenzione di preghiera.
Ti preghiamo perchè che la tua Chiesa si ponga solo e sempre al servizio della coscienza aiutandola a non essere portata qua e là da qualsiasi vento di dottrina.
Ti preghiamo che la Chiesa ci ricordi che solo in Cristo sta la vera e definitiva risposta al problema morale, non ci sono altre vie.
Ricordaci sempre che anche della libertà che ci hai data ci chiederai conto.
Ti preghiamo che la Chiesa tenga gli occhi fissi su te, Cristo-Dio, che sei l’unica Verità. Una Verità di cui abbiamo tanto bisogno in vista di un rinnovamento morale ed etico così acutamente sentito a vari livelli della vita sociale e in ogni campo: personale, familiare, politico.
Senza Te non esiste moralità , né giustizia vera se non si fonda , più che su una generica verità”, sulla Verità : Cristo Via Verità e Vita che ci fa discernere il male dal bene e chiamare ciascuno col loro vero nome.
Aiutaci a discernere chiunque propone falsamente come bene ciò che è male, consapevoli che Tu Iddio non ci abbandoni a noi stessi, chiamati come siamo a collaborare con Te in questo mondo.
Penso di avere riportato fedelmente e, ti dirò: mi piace!
Che ne dici Marilisa?
Una notte serena, a domani!
Grazie manuel, davvero bella…ti abbraccio.
Mi associo ad Ubi nel dedicare il mese di Maggio alla mamma celeste: Madre di tutte le madri…
Mi sono lasciato trasportare dalla bellezza delle melodie gregoriane mariane, che preferisco di gran lunga a tante Avemaria della lirica.
Ave mundi spes, Sub tuum praesidium, Alma redemptoris mater, Ave regina caelorum, Tota pulchra, e tante altre,
Melodie che colorano l’aria di mille sfumature colorate e fanno vibrare l’anima di materni echi d’infinito. E’ proprio vero, di Maria non si dirà e non si canterà mai abbastanza!
Ehi, ma manca ancora una decina di giorni a maggio. Aprile, per quanto piovoso ed eccezionalmente “invernale”, ci riserva la memoria di Santi importantissimi: Sant’Anselmo d’Aosta, San Giorgio (patrono della mia città ed esempio di lotta contro le eresie, i peccati e le tentazioni del Maligno), San Marco, Santa Gianna Beretta Molla (figura straordinaria di laica sposa e madre), Santa Caterina da Siena e San Pio V. Mica male…
La preghiera di Manuel è la sintesi perfetta in cui possiamo riconoscerci tutti. Non possiamo riconoscerci nella superba pretesa di mettere il nostro giudizio (quello della nostra coscienza) come criterio per la Verità. Dobbiamo pregare sempre, con amore filiale e umiltà per la Chiesa, per il Papa e per tutti i sacerdoti. La Vergine Santa, che ha una predilezione per questi suoi figli, ci aiuterà.
Marilisa, cara sorella, non metto mica in dubbio la tua fede o il tuo amore per Cristo e per la sua Chiesa. Ti propongo solo un altro modo di porti dinnanzi al Mistero dell’Altissimo. Parole come “mistificare”, “ci sei o ci fai”, “tuoi soliti preconcetti”, “memoria corta”, “reliogistà pedissequa” (?) a cui sei “soggiogato”… e molte altre, sono fuori luogo. Dici di credere nel Cristo del Vangelo, ma come puoi essere sicura di conoscerlo così bene da permetterti osservazioni critiche nei confronti del Cristo predicato, vissuto, “incarnato” dalla Chiesa Cattolica e dalla sua gerarchia? Questa pretesa mi impedisce di capirti e di capire la tua religiosità.
Hai ragione Federico, manca ancora a maggio, e non è nemmeno evangelico vivere proiettati nel futuro ma ciascun giorno, anche se a dire il vero la mia era una proiezione riguardante le cose dello spirito…
Il fatto è che volevo mettere l’accento sulla devozione a Maria, alla Corona del Rosario e sul mese a lei dedicato in cui faremo la Supplica, e ho dimenticato di ricordare, cosa molto importante, l’anniversario delle Apparizioni di N.S. di Fatima.
Il riferimento ai santi faceva da corollario, anzi, direi ancor meglio da bouquet.
Ubi ma certo, per carità, di fronte alla Regina di tutti i Santi…
@ FEdericoB.
“come puoi essere sicura di conoscerlo così bene da permetterti osservazioni critiche nei confronti del Cristo predicato, vissuto, “incarnato” dalla Chiesa Cattolica e dalla sua gerarchia?”
Davvero ancora non si è accorta delle differenze tra ciò che Gesù ha insegnato e la gerarchia della chiesa?
“Se in realtà la luce che è in te è tenebre, come sono grandi tali tenebre!” ( Mt. 6.23)
Federico, ti chiedo: perché vedi sopra le righe le mie parole
mentre le tue e quelle di altri cui ti senti accomunato, invece le ignori, ed anzi ti affretti ad appoggiare gli interventi di chi è sulla tua linea? Anche quando sono offensivi o sgarbati?
Anche tu vai fuori, credimi, e susciti reazioni negative. Prendi atto di questo.
Quando io uso certi termini o espressioni, sto semplicemente esternando con sincerità le impressioni che i tuoi interventi, o quelli di altri, suscitano in me.
In ognuno c’è una naturale reattività alle parole e ai modi di fare di quelli che gli si trovano davanti, di persona o virtualmente.
La mia criticità l’ho spiegata diffusamente, mi sembra; non voglio ritornarci sopra. E comunque ho cercato di far capire, ma invano, che io non non sono a priori contro la Chiesa, tutt’altro.
Ma è certo che quando mi sembra che sbagli, non mi trattengo dal disapprovare. Lo faccio a ragion veduta, non per partito preso. Perché mi sembra che sia giusto così.
Essere buoni cristiani non significa che si debba tacere. Così come essere buoni figli di genitori naturali non significa che si debba tacere acriticamente su quel che sembra sbagliato o ingiusto di ciò che viene detto o fatto dai propri genitori.
Una volta una discutibile educazione imponeva ai bambini di tacere e basta di fronte alle parole, atteggiamenti e comportamenti dei genitori.
Era sbagliatissimo. Perché spesso anche i genitori commettevano, e commettono, errori anche gravi.
Oggi , meno male, si è preso atto che i bambini hanno un loro pensiero raziocinante, più maturo a volte di quello di certi genitori “immaturi”, e alle loro obiezioni è doveroso rispondere e dare spiegazioni. Non si deve imporre loro di tacere.
Lo stesso discorso, anche se su di un piano diverso, si può fare per la Chiesa.
Certa soggezione eccessiva, nel timore di peccare ( ciò che per tanti anni ci è stato detto), è del tutto fuori luogo.
Come mai è tanto difficile da capire?
Del resto, il dissenso all’interno della Chiesa c’è stato fin dagli inizi della sua esistenza.
Se tu conoscessi un po’ di storia della Chiesa, non ti meraviglieresti poi tanto.
Manuel76,
ho letto la tua “preghiera” e in parte la condivido.
Permettimi qualche rilievo.
Leggo ad un certo punto: “Senza Te non esiste moralità , né giustizia vera se non si fonda , più che su una generica verità”, sulla Verità …”
Senza nulla togliere alla bellezza di queste parole, osservo tuttavia che la moralità e il desiderio vivo di giustizia possono esistere anche senza un riferimento preciso alla Verità cristianamente intesa.
Perché dico questo? Semplicemente per esperienza.
Ho avuto modo di constatarlo più volte avendo conosciuto persone non credenti che esprimevano tali virtù in ogni campo ed in modo eccellente; ed erano superiori, nel perseguirle, a certi cristiani o presunti tali. Erano maestri di moralità e di giustizia.
E a questo punto bisogna ritornare inevitabilmente al discorso della coscienza.
Chi ce l’ha, la coscienza, agisce in conformità ad un richiamo, indefinibile, a comportamenti corretti che sente come dei doveri imprescindibili. Lo stesso dicasi per la giustizia.
Fede o non fede in Gesù Cristo.
Anche nella vita pubblica o politica possiamo constatarlo ogni giorno. Non sto a fare nomi.
Io sono convinta che Dio, ovvero lo Spirito Santo, agisca in loro senza la loro consapevolezza e ne faccia strumenti di verità.
Trovo bella e del tutto condivisibile l’ultima parte della tua preghiera : “Aiutaci a discernere chiunque propone falsamente come bene ciò che è male, consapevoli che Tu Iddio non ci abbandoni a noi stessi, chiamati come siamo a collaborare con Te in questo mondo.”
È, se vogliamo, la parafrasi della stringatissima espressione del Padre nostro: Liberaci dal Male.
“Chiunque propone falsamente come bene ciò che è male” è in effetti il Tentatore per eccellenza, il Maligno. E noi dobbiamo pregare per essere sottratti al suo funesto influsso.
Ti saluto, caro Manuel76.
Grazie Marilisa.
Le parole erano quelle di Clodine di un post precedente.
La trasformazione in preghiera mi è venuta pensando che erano belle parole e ben poste.
Ho cercato di sostituire qualche verbo.
Il senso dell’invocazione è valido sia per chi crede che la Chiesa non sbagli, e prega perchè perduri sempre fedele, sia per chi riconosce qualche inciampo ed invoca che questo non accada.
Condivido la possibilità che esista una rettitudine morale e una giustizia anche per chi non abbraccia la fede.
Mi piace pensare, da credente, che sia cosi’ perchè una grazia viene dispensata gratuitamente abbondante, che dà ispirazione.
E lo dici anche tu “Io sono convinta che Dio, ovvero lo Spirito Santo, agisca in loro senza la loro consapevolezza e ne faccia strumenti di verità.”
Buonanotte! 🙂