Non ho mai condiviso la lotta all’Islam condotta da Magdi Cristiano Allam prima e dopo la sua conversione. Non mi convinsero le motivazioni della conversione e gli posi domande pubbliche – da collega nello stesso giornale – alle quali mai rispose [vedi qui e qui]. Meno che mai mi convince ora la sua richiesta all’Europa di “mettere al bando” il Corano, né le sue critiche ai Papi della sua brevissima conversione. Ma gli rinnovo l’abbraccio che gli diedi quando assunse il nome di “Cristiano” [vedi qui e qui] e lo ringrazio per queste parole che ci regala mentre si allontana, spero momentaneamente, dalla Chiesa Cattolica: “Continuerò a credere nel Gesù che ho sempre amato e a identificarmi orgogliosamente nel cristianesimo come la civiltà che più di altre avvicina l’uomo al Dio che ha scelto di diventare uomo e che più di altre sostanzia l’essenza della nostra comune umanità”.
Un nuovo abbraccio a Magdi Allam che lascia la Chiesa
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Intanto,
su tuo imput, LUIGI,
mi sono letto tutto il tuo post e tutti i commenti di:
Lettera aperta a Magdi Cristiano Allam del 7 aprile 2008.
Leggere a 5 anni di distanza dai fatti,
è INTERESSANTISSIMO.
Gli interventi di GALEAZZI di molto interessanti (soprattutto riletti ora….!!!)
come anche i commenti condivisibilissimi di Ignigo.
Ci furono persone che nei loro commenti videro lontano,
come ci furono persone come da commenti,
non riuscivano a vedere nemmeno ad un palmo dal naso.
Quella tua lettera aperta,
del 7 aprile,
ora finalmente trova una risposta ?
Nel rileggere, appare come molti e tanti, nel lontano 7 aprile 2008,
quell’evento battesimale,
aveva già in sè, i germi del naturale odierno epilogo.
Ma
con il Battesimo,
Magdi è incorporato a Xr. per sempre.
Ha tutto il tempo della vita,
per elaborarlo………..
La FEDELTà,
è una caratteristica di D-o,
non dell’uomo.
Quanto aveva capito, Magdi Allam, di cristianesimo? Ben poco, mi pare.
Ti rendi conto, Luigi? Rimprovera alla nostra religione di rifiutare quell’integralismo che è tipico di gran parte dell’ islamismo, religione in cui sono cresciuti i suoi padri e contro cui scaglia anatemi.
Vorrebbe equiparare, in un certo senso, la nostra religione a quella che era la sua, prima della “conversione”.
È proprio vero: le radici è difficilissimo reciderle. Prima o poi da qualche parte si rifanno vive.
Tutta la vita è lo spazio-tempo per la conversione.
Nessuno si può definire un convertito: perchè mai – altrimenti – alle Imposizioni delle Ceneri uno delle formule (ed anche la più usata) è “Convertiti e credi al Vangelo”?
Neppure la Chiesa (intesa come clero e Papa) – di conseguenza – è “convertita” tant’è che – sempre nel Rito delle Imposizioni delle Ceneri – gli stessi si sottopongono allo stesso gesto e quella fornula viene detta anche a loro.
Diciamo che Magdi Cristiano Allam ha abbracciato il cristianesimo ed il cattolicesimo, ma continuerà a convertirsi.
Ribadisco che si crede la Chiesa e non nella Chiesa, mentre si crede in Dio … specificando che è Dio di Gesù Cristo.
A me vien da pensare che era meglio come musulmano moderato (come mi era parso) che integralista cristiano.
Con posizioni così forti, una volta rifiutata la Chiesa e il magistero potrebbe finire tra sedevacantismi di vario genere dove girano teorie che definire bizzarre è un eufemismo.
Ecco perchè difendo sempre l’istituzione, con i suoi difetti è sempre un freno a fraintendimenti e radicalismi del vangelo.
Però speriamo che sia solo un momento di ripensamento.
E riguardo a credere a Gesù si può dire di credere a Gesù ma rifiutare la Chiesa perchè troppo buonista?
“Così come la Chiesa è fisiologicamente globalista fondandosi sulla comunione dei cattolici in tutto il mondo, come emerge chiaramente dal Conclave. Ciò fa sì che la Chiesa assume posizioni ideologicamente contrari alla Nazione come identità e civiltà da preservare, predicando di fatto il superamento delle frontiere nazionali. Come conseguenza la Chiesa è fisiologicamente buonista, mettendo sullo stesso piano, se non addirittura anteponendo, il bene altrui rispetto al bene proprio, compromettendo dalla radice il concetto di bene comune. ”
“Sono contrario al globalismo che porta all’apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l’insieme dell’umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle, che il mondo intero deve essere concepito come un’unica terra a disposizione di tutta l’umanità. Sono invece convinto che la popolazione autoctona debba legittimamente godere del diritto e del dovere di salvaguardare la propria civiltà e il proprio patrimonio.
Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, compresi e soprattutto i clandestini. Io sono per l’accoglienza con regole e la prima regola è che in Italia dobbiamo innanzitutto garantire il bene degli italiani, applicando correttamente l’esortazione di Gesù “ama il prossimo tuo così come ami te stesso”.
E dato che gli piace la Chiesa di ieri non buonista:
“Solamente spiriti superficiali possono cadere nell’errore di parlare di un Dio nazionale, di una religione nazionale, e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo, nella ristrettezza etnica di una sola razza, Dio, Creatore del mondo, re e legislatore dei popoli, davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d’acqua”
Pio XI
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge_it.html
Chiedo scusa per il fuori tema, ma stamattina non riesco a trattenermi: ci sarebbe per caso qualcuno, tra voi elettori del PD, disposto a convenire con me che Pierluigi Bersani sta facendo di tutto per passare alla cronaca come uno dei peggiori malfattori della storia di questa disgraziata repubblica?
Berlusconi in politica ha perseguito per 17 anni quasi esclusivamente i suoi interessi privati, e ne è seguito un gran male per tutti noi. Però in questo particolare momento proprio questo sarebbe, paradossalmente, un grande vantaggio per tutti, perché consentirebbe (a condizioni politiche mai verificatesi prima) la nascita dell’unico governo possibile.
L’imbecillità politica e la meschinissima ambizione di un omino piccino piccino (di quel tipo che Federico B. e tanti altri emiliani conoscono bene) impedisce che questo accada. Fa più danni lui in questi giorni di quanti ne abbia fatti Berlusconi in tutti gli anni passati (e sono tanti, sia gli anni che i danni).
Il vangelo di oggi offre una luce diversa alla pubblica apostasia di Magdi Allam.
Ci ricorda che persino Pietro ha avuto grandi slanci d’amore (“morirò con te”) e subito dopo, prima del canto del gallo, ha rinnegato tre volte il Signore.
L’ha fatto San Pietro, colui che amava il Signore “più di costoro”, e volete che non ne sia tentato un povero cristiano dei nostri giorni?
Dopo gli entusiasmi iniziali, i grandi slanci d’amore, dopo il rinnegamento, può esserci ancora spazio per una conversione più autentica. E magari per una testimonianza estrema, come San Pietro a Roma.
E noi? Non rinneghiamo la Chiesa Cattolica ma poi relativizziamo fede e morale, ci “aggiustiamo” il cattolicesimo a nostro uso e consumo, secondo i nostri gusti e le nostre debolezze. Non rinneghiamo la nostra religione non perchè siamo più bravi o perchè amiamo la Chiesa più di Allam, ma perchè dormiamo, come gli apostoli nell’Orto degli Ulivi: non ci rendiamo conto del momento e ci assopiamo.
Condanniamo il peccato (la pubblica apostasia, la critica alla Chiesa, la polemica contro i Papi), ma non il peccatore per il quale dobbiamo certamente pregare. Ricordiamoci di ringraziare il Signore per questa ennesima “sveglia”, questo ennesimo “richiamo” a poche ore dalla celebrazione della sua Passione. Svegliamo la nostra fede!
Amen
Caro Luigi Franti,
mi sono già confessato per la Pasqua, non mi stuzzicare.
Abbiamo capito tutti che il “bene comune” che aveva in mente Bersani era il suo personale e quello del suo partito. Abbiamo capito tutti che l’unica soluzione alla frammentazione dei consensi e dei seggi al Senato sarebbe passata dallo sforzo di di trovare intese tra i principali partiti. Sforzo arduo, ma non impossibile. E cosa fa Bersani? Non riconosce la sconfitta, non dialoga con chi è disposto a dialogare con lui (e certo non lo fa volentieri, ma con realismo e responsabilità) e si mette a inseguire l’antipolitica del M5stelle, nonostante i ripetuti (e logici) rifiuti. Nessuno nega che, nonostante in campagna elettorale siano volate parole pesanti (ricordo anche un “fassista!”), la sinistra preferisca i grillini alla destra, ma buon senso e senso di responsabilità doveva suggerire che di fronte all’indisponibilità di Grillo, occorreva guardare alle altre forze politiche, proporre loro un accordo di legislatura (presidenze delle Camere, delle commissioni, programma di governo condiviso, presidenza della Repubblica): sedersi attorno a un tavolo e dialogare.
Il dialogo non è facile, ma da una forza responsabile e democratica ci si dovrebbe aspettare almeno uno sforzo in questa direzione, non l’atteggiamento arrogante e prepotente di chi occupa tutte le cariche istituzionali, il disprezzo verso i propri interlocutori (a cui comunque si chiede responsabilità senza essere responsabili) e la perdita di tempo prezioso SULLA PELLE DEGLI ITALIANI.
Abbiamo capito tutti che Bersani non vuole affrontare la resa dei conti che gli stanno preparando nel PD, abbiamo capito che vuole portarsi a casa un risultato, anche “scadente”, per salvarsi la faccia, ma gli Italiani si meritano questo? Il risultato elettorale non ha chiaramente suggerito che occorre trovare un intesa tra tutte le forze presenti in PArlamento?
Che senso ha fare consultazioni con le forze sociali e del volontariato ADESSO? Non le poteva fare prima? Adesso non è il momento di trovare accordi e formare al più presto un governo? Il rinnovamento sbandierato dal PD non passa anche dalla rinuncia alle pregiudiziale antiberlusconiana e agli odi ideologici?
Il M5s si chiama fuori e potrà essere una buona opposizione di questori e controllori minuziosi: non pretendiamo di più. Non sono forza di governo (e meno male!).
Dispiacerà, ma l’unica soluzione passa da un accordo tra PD, PDL e area “montiana” (se ci sono anche gli alleati minori bene, altrimenti pazienza): Napolitano lo ha capito benissimo ma ha dovuto scontrarsi con la cocciutaggine, l’irresponsabilità e il disprezzo per il “bene comune” dimostrato da Bersani. Chi lo ha votato per la sua pretesa “resposanbilità” si sarà ben pentito…
Chi ha votato Bersani per la sua pretesa “responsabilità” si sarà ben pentito…
Ragassuoli, ma non sarò che a ‘sta storia di Allam si sta dando troppa importanza?
Ma alla fine, con rispetto parlando, che ce ne frega?
Pax vobiscum.
Et cum spirito tuo.
Aderisco di cuore alla tregua pasquale.
“pasquale” non per limitarla nel tempo, ma per segnalarne la causa…
Ha detto bene Luigi Buonanno, “ci stiamo avviando verso Weimar”…sappiamo cosa vuol dire…e a cosa porterà questo stato di cose se la politica non si decide ad essere responsabile….
L’Italia è a pezzi….io frequento ragazzi, bambini…mi credete se vi dico che sono denutriti ? Con le pezze al sedere! C’è la fame, la miseria…
Caro Mattlar,
considererò la “tregua pasquale” come segno di pentimento dei bersaniani…
Il Signore ci aiuti!
il battesimo di Magdi fu un fatto pubblico; si poteva scegliere una forma privata, ma lo si volle pubblico; quindi fu anche un fatto pubblico e discusso pubblicamente, come è giusto. Ora anche la scelta di oggi viene pubblicitizzata: ancora, lo si poteva fare privatamente e invece la si è voluta pubblica: ancora una volta è giusto discuterla pubblicamente. Poiché i fatti vengono resi nella forma pubblica e pubblicizzata non sono piu affari personali di Magdi, ma riguardano la Chiesa, e tutti.
Magdi non è mai stato simpatico: troppo ideologizzato. Ma difesi la sua scelta di battezzarsi “anche” in quel modo li. E quella di B-XVI di assecondarla. Speravo che col tempo rimanesse sempre meno dell’ “uomo vecchio”. Evidentemente questo non è accaduto. E quindi la scelta di oggi è coerente con questo fatto. Non posso non prendere atto che Magdì non ha mai accolto davvero Cristo (con questo non giudico la persona, ma leggo le sue stesse parole); sposò invece le sue stesse idee che aveva in testa, e che evidentemente ha ancora.
Chi ci ha fatto una figura barbina e mediocre è Rino Fisichella, che lo ha catechizzato…. non che gli dovesse essere negato il battesimo, ma forse un po’ di prudenza circa la forma pubblico-mediatica andava applicata: proprio per mettere alla prova la fede di Magdi stesso in modo che egli stesso non si nutrisse di quello show mediatico. Certo, oggi è facile parlare col senno del poi, ad ogni modo se si guarda indietro per evitare il ripetersi di errori, non si diventa per forza una statua di sale. Che Magdì era una testa calda dalla quale ci si poteva aspettare di tutto era chiaro anche quando scelse di battezzarsi. E se Fisichella lo ha frequentato, era lui a doversene accorgere prima di tutti gli altri.
Signore fa che in ognuno di noi fruttifichi la grazia del battesimo che hai seminato nel nostro cuore, mediante la conversione e il perdono.
Nei miei precedenti interventi ho manifestato stima per Magdi ed una certà avversione verso quella morbidezza di certi “cattolici adulti”, che non ne hanno appoggiato e difeso la conversione dall’islam.
Ora, ferma la critica verso certo perbenismo cattolico (che si scandalizza per la conversione al Cristianesimo e tace sulla mattanza di cristiani che avviene da molte parti del globo), mi pare più equilibrato – anche dopo la lettura delle lucide analisi di Luigi e di altri amici del blog – dire che Magdi, con un pò troppa arroganza (comprensibile, ma sempre di arroganza si tratta) pensava che – tanto più sulle materie dove si sentiva competente – fosse lui a dovere giudicare il Magistero e non il Magistero a dovere giudicare lui.
E questo non va. Gesù ha lodato gli Umili.
E dirsi e farsi più potenti del Magistero, non mi pare cattolico.
Chiamato in causa indirettamente da Federico come rappresentante dei votanti Bersani per il suo senso di responsabilità, batto un colpo per assicurare che no, non me ne sono affatto pentito, e lo rifareri domattina.
Anche se vedo le molte asinate di una campagna elettorale malcondotta e la quasi impraticabilità della strada che sta percorrendo adesso.
Una cosa però mi preme dirla. Senza strumentalizzare nulla, ma a me ha fatto un gran piacere diciamo così a pelle, a vista, vedere ieri, a fianco del palchetto delle dichiarazioni davanti al quale sfilano solitamente i tromboni politici di ogni ordine e grado, don Ciotti , che pure sembrava catapultato lì da Marte. Vorrei chiedere a Luigi e alla sua memoria storica di giornalista, per mia semplice curiosità e senza voler dedurre da questo alcuna considerazione di merito, se è o no la prima volta di un prete convocato durante le consultazioni.
Infine, su Magdi Allam , mi sa che stiamo facendo la solita tempesta in un bicchier d’acqua. Certo, sarebbe stata ottima cosa una prudenza e un riserbo massimi ai tempi della conversione, almeno da parte della Chiesa. E’ anche vero che data l’indole e il robusto egocentrismo di Magdi Allam, che ne parlava ad ogni piè sospinto, e la sua carica veemente, sarebbe stato oltremodo difficile ottenere questo risultato. Questi casi di ” personaggi pubblici” sono comunque una patata bollente da gestire, peggio che peggio se poi vengono sponsorizzati da movimenti, gruppi, personaggi, e via dicendo. Non infierirei sul povero Fisichella, cui sarà andato di traverso pranzo, colazione e cena, non tanto alla notizia dell’abbandono ( che poi, che significherà nei fatti, questo “allontanamento” volontario? Perché se si tratta di abiura e sbattezzo, è un conto: se si tratta di aperta presa di distanze e dichiarazione di dissenso, beh, il Magdi Cristiano non fa che entrare nel nutrito gruppo di cattolici a vario titolo ” del dissenso” che sono una fauna multiforme, trasversale, mutevole e volitiva, e che prosperano secondo i momenti nei piu’ vari ambienti, questo blog compreso!) quanto allo strombazzamento, molto nelle corde del personaggio, della notizia medesima…
Lo so Lorenzo, lo so, “voi” non sbagliate mai, non vi mettete mai in discussione…
Infatti Bersani è proprio quello che vi meritate come segretario del vostro bel partito.
Il punto è che non se lo meritano gli Italiani come Presidente del Consiglio…
Le consultazioni di Bersani sono pura propaganda politica, senza utilità e senza frutto. Il Presidente Napolitano gli aveva chiesto di verificare se il suo progetto (illogico e assurdo) avesse una maggioranza al Senato e aveva sottolineato come fosse importante fare presto. Le consultazioni con le parti sociale e il variegato mondo dell’associazionismo (specie quella parte che propende per la sinistra) è la dimostrazione che Bersani è interessato al proprio bene e non a quello del Paese. E che non è assolutamente in grado di gestire una situazione complessa come quella attuale. Tolga il disturbo e lasci che sia qualcun altro a lavorare SUL SERIO per dare un governo decente all’Italia. Con i suoi capricci ha già sprecato troppo tempo!
I veri “impresentabili” sono lui, con la sua arroganza e la sua spacconeria da bar, e quel partito che subisce la sua ostinazione senza riuscire a comprendere i bisogni di questo sfortunato Paese, un Partito interessato solo ad occupare posti e ad alimentare il proprio potere.
Le consultazioni con le parti sociali sono la dimostrazione che Bersani è interessato al proprio bene e non a quello del paese. Sul serio?
Guarda un po’ Bersy ha incontrato anche Bagnasco Federico, senza scomunica mannaggia..
http://www.asca.it/news-Governo__Bersani_incontra_il_card__Bagnasco-1261748-POL.html
Fine parentesi, ricomincio la tregua.
🙂
Aderisco alla tregua pasquale, in ragione della Pasqua.
“ci sarebbe per caso qualcuno, tra voi elettori del PD, disposto a convenire con me che Pierluigi Bersani sta facendo di tutto per passare alla cronaca come uno dei peggiori malfattori della storia di questa disgraziata repubblica?”
Lei crede davvero che si possa convenire con le sue esilaranti “merdate” di cui si intende così bene?
Non le sembra di pretendere troppo?
Chissà se Berani parlerà al Card. Bagnasco del suo programma di istituire “entro un anno” le unioni civili per le coppie omosessuali…
Se si è ridotto a “convocare” anche il Presidente della CEI (buon ultimo, badate bene, dopo Saviano, la Camusso, il Comissario Rex e una trentina di altri illustrissimi esponenti dell’universo mondo), vuol dire proprio che è alla canna del gas: spera nella sua intercessione presso i vituperatissimi senatori cattolici o addirittura è già partito con la campagna elettorale. Glielo avrà suggerito Letta, Bersani è troppo “laico” per abbassarsi ad assecondare le “ingerenze clericali”…
Poteva mancare la raffinatissima professione di fede (al Partito) della tollerante, dialogante e democratica, rispettosa per le onioni altrui ed educata pasionaria del progressismo relativista?
faber scrive,
26 marzo 2013 @ 13:31
—
Quoto-placet.
Aggiungerei una considerazione alla tua conclusione” E se Fisichella lo ha frequentato, era lui a doversene accorgere prima di tutti gli altri.”
Ma Fisico, per gli amici Chella ,non poteva sfuggire alla regola del
“chi si assomiglia, si piglia.”
Cmq.
Anche per Fisico è questione di giorni e poi gli verrà applicata l’altra regola aurea:
Promoveatur ut amoveatur.
Caro Federico, perché non leggi, prima di rispondere?
-” Voi” non sbagliate mai, non vi mettete mai in discussione”.-
Veramente ho fatto proprio il contrario. Riconosco errori e metto in discussione abbondantemente sia il pre che il post elezioni.
Quindi, di che vai parlando?
Il che non toglie che , se le elezioni ci fossero domattina, rivoterei allo stesso modo.
Caro Nino, se po’ sapé che t’ha fatto il povero Fisichella?
( Terza regola aurea: Dio ci scampi dal fuoco amico. Semprte micidiale)
La cosa triste è che a parte il buon LuigiAccattoli , del “convertito” Magdi Allam non ho sentito parlare con amore e con misericordia da nessun cistiano! Evidentemente oggi l’amore e la misericordia sono selettivi. verso questo sì verso quello no. Per esempio tutte le religioni non cristiani dai musulmani agli ebrei sono altamente degni di misericorsia e di dialogo,invece i ltradizionalisti cattolci no ! nessuna misericordia con loro!
E i convertiti come Magdi Allam : nessuna misericordia o tenerezza con loro! solo sarcasmo e ironia ! la miseridordia e la tenerezza vanno riservate solo a certuni e non ad altri! la misericordia e la tenerezza devono essere astutamente dirette verso chi piace alla gente che piace: perchè la misericordia e la tenerezza devono essere elargite solo per avere in cambio il plauso della gente1 vedete come sono misericordioso e tenero!
se non c’è il plauso, l’ ‘applauso pubblico, la notorietà ,oggigiorno il gesto misericordioso non serve a nulla! chi per esempio avesse misericordia e provasse tenerezza per un peccatore qualunque , senza pubblicità e senza grancassa, a che servirebbe ???’ la misericordia che va di moda oggi è una misericordia PLATEALE , una tenerezza ESIBITA.
quanto ai paria,ai lebbrosi morali come Magdi Allam che crepino! il cristiano moderno non ha tenerezza da sprecare per chi non gli aggiunge nulla alla sua autoincensazione e alla sua autosalvazione.
Non è che non si ha misericordia, è che è stata un conversione e una sconversione lampo..
Lorenzo,
parliamoci chiaro: tu hai messo in discussione gli altri, mica te stesso.
Quando dici che rivoteresti allo stesso modo, ti assolvi.
Proprio su questo blog io avevo scritto chiaramente che votare Bersani sarebbe stato irresponsabile e che l’unico “bene comune” che aveva in mente era il suo personale e quello del suo partito. La cronaca di questi giorni mi sta dando ragione.
Il povero Mons. Fisichella non piace a quanti vorrebbero che i cattolici tacessero e che i monsignori stessero ben chiusi nelle sacrestie e nelle canoniche. Abbiamo capito quali sono le idee di Nino e le ragioni del suo astio nei confronti di coloro che, come Mons. Fisichella, chiedono maggiore coerenza ai cattolici impegnati nella politica.
Federico B., né tu né altri avete ancora capito una cosa molto semplice: io sono “tollerante” e “dialogante” e “rispettosa per le opinioni altrui” etc… con quelli che lo sono, tolleranti e dialoganti e rispettosi delle parole altrui; non con chi dimostra tutto il contrario e vorrebbe solo da me, chissà per quale misteriosa ragione, di essere diversa da loro.
Tu, per esempio, credi di essere tollerante e dialogante etc…? No, mio caro, devo deluderti: non lo sei per niente, anche se ti ammanti della tunica del “vero cristiano” non relativista e del politicismo fasullo, tutto incentrato solo sulla difesa dei valori non negoziabili.
Almeno io sono coerente, tu non lo sei neanche un po’. Riflettici, almeno in questa settimana di quaresima.
Non pretendere dagli altri quello che tu per primo non sei in grado di fare.
È un invito che estenderei a molti altri del blog. Ma in questi anni ho capito bene che è talmente inutile farlo che desisto.
Non è bene sprecare neppure le parole. Non credi ?
Ripeto quanto ho già scritto su fb in proposito:
riconosco solo a Dio la facoltà di giudicare perchè, con le nozioni in mio possesso, a dover “giudicare” Magdi Allam sarei in serio imbarazzo. Meno male, quindi, che non tocca a me.
Sarà che non sono una persona “buona” però, a pelle, il “cristiano” Allam non mi ha mai (e ribadisco mai) ispirato quella simpatia e quella accoglierza che altri gli hanno accordato.
Prima di tutto perchè, istintivamente, ho sempre visto la fede cristiana come una cultura (leggi modo di vita) dentro la quale “per default” (come si dice adesso), c’è sempre la croce, in ogni circostanza della vita successiva. E meno male che Papa Francesco ha rinverdito questa mia convinzione.
Il Battesimo, secondo me, è quel Sacramento che ti consegna, assieme ad una veste bianca, anche una croce, da portare entrambi per tutta la vita. Non un Avvenimento da esibire perchè ad amministrarlo c’è un Papa e dei fotografi che riprendono il fatto per pubblicalo sui media. Il Battesimo è un Sacramento che ti fa entrare “nella Chiesa” intesa come “Corpo mistico di Gesù” nel quale, in teoria, non ci sono Cristriani di serie “A”: solo Cristiani “di fatto” perchè cercano di mettersi alla sequela di (cioè cercano di seguire) Gesù.
Però, per seguire Gesù, bisogna essere Cristiani “di fatto”, non solo di nome.
In quanto (uno che tenta di essere) cristiano pregherò “anche” per Magdi Allam, così come prego per tutti quelli che hanno bisogno della misericordia di Dio.
Parliamoci pure chiaro, Federico. Che stiamo qui a fare, altrimenti?!
Non c’è nessuna colpa in nessun voto. Questa è la base della democrazia. Poi uno puo’ cambiare idea e voto, o anche non cambiare idea, ma cambiare voto, o anche non cambiare voto e cambiare idea…questo è legittimo e fisiologico. Io ho votato un sacco di roba da quando frequento le urne. Non sono di quelli che nascono e muoiono con una casacca: cosa che non mi dispiacerebbe affatto, ma bisogna avercela sulla pelle , quella casacca, e io non ce l’ho. Quindi potrei benissimo cambiare voto, se dovesse ricapitare l’urna. Tutto questo detto, continuo a trovare piu’ affidabile- a mio personale e convinto parere- Bersani di tutto il resto che, sic stantibus rebus, offre il mercato. Poi, il problema puo’ rapidamente cambiare aspetto, perché se il giaguaro fallisce( cosa assi probabile) il suo tentativo, i suoi amorevoli compagni di partito sono già pronti ad azzannarlo alla gola da lungo tempo.
Bastava vedere le loro facce impassibili e fredde ieri, alla direzione del partito, mentre il Bersy sudacchiava in camicia cercando di arrampicarsi sugli specchi…
Comunque, un po’ di relax in piu’, senza partire sempre con il kriss tra i denti , no? Se no guarda che ti tocca un’altra coda dal confessionale….
🙂
Su monsignor Fisichella , che a me non dispiace affatto, ho capito la tua lettura politica all’incontrario, ma mi incuriosisce capire la motivazione di Nino.
Buon Federico mi invitasti un giorno a bermi uno spritz e a “calmarmi”…Io accettai l’invito: oggi faccio mio e rivolgo a te quell’invito.
Cordialità.
F.
Una breve replica a discepolo @ 17:14
A parte il contenuto del post, io ho la netta sensazione che l’autore sia persona diversa da discepolo. Non foss’altro che per la forma espressiva.
Altre volte ho avuto questa impressione, ma certo non ho la pretesa di avere azzeccato.
Discepolo, scrivete a due mani o cosa?…
E’ Discepolo, si vede dagli interrogativi, dal maiuscolo e dal vittimismo. (non si offenda Discepolo).
Scusa, discy, nonostante… la tua tempesta di punti esclamativi, c’è qualcosa che non torna nel tuo ragionamento. Nessuna considerazione positiva per Magdi Allam, tu dici? Quest’uomo, faccio notare, è stato battezzato nella notte di Pasqua dal Papa, dopo essere stato “preparato” non da un catechista qualunque, ma da un monsignore di punta di Santa Madre Chiesa.
Altro che paria e lebbroso morale…
Appunto, io il Papa l’ho visto giusto schiacciata contro una transenna come un punto bianco eppure ho accettato anche le sue dimissioni nonostante ne abbia sofferto, e questo che ha avuto l’onore di farsi battezzare da lui poi gli da consigli, si dimette dalla Chiesa e sarebbe disprezzato?????
Ma avrà fatto catechismo al Cepu santa pazienza…
Lorenzo, il fatto che Magdi Allam sia stato preparato al Battesimo da “un monsignore di punta” sarebbe, secondo te, una garanzia? Lasciamo andare…sii realista…
Marilisa il senso non era che è una garanzia ma che non è disprezzato.
Marilisa, non è una garanzia per nulla, in questo campo, quali dovrebbero essere le garanzie, scusa? Ma certo non mi si venga a dire che non sia stato considerato, o trattato a risolini, o altre amenità….
E chi lo disprezza? Io ho già detto in un post precedente che il suddetto Magdi Allam non deve essere stato preparato bene alla conoscenza della nostra religione, altrimenti non avrebbe assunto quegli atteggiamenti integralistici che fanno a pugni con il cristianesimo, e che, guarda un po’, vengono espressi da tanti islamici.
In breve: lui, che ha ripudiato la sua religione d’origine, vorrebbe che la nostra la combattesse con le stesse armi. Le sue nozioni sul Cristianesimo–battesimo o no– mi sembrano scarse.
E poi, scusate, torno alla domanda.
Ma che vuol dire : mi allontano dalla Chiesa?
Che non è d’accordo su quanto detto dal papa a proposito dell’Islam?
Perchè se è così, se si tratta solo di questo, sa il nostro fratello Magdi quanti sono i cattolici che non sono d’accordo con il Papa di turno su una quantità eterogenea di argomenti?
Si tranquillizzi.
Se ognuno di noi rilasciasse pubbliche dichiarazioni in questi casi, i giornali non potrebbero parlare d’altro.
La differenza , fin dall’inizio è stato così in questa storia, ed è sempre il baco che abita nelle vicende dei cd personaggi famosi, è che Magdi aveva e ha a disposizione un megafono bello grosso. Come bella grossa è l’impostazione magdocentrica del cristianesimo che sembra avere.
Diverso sarebbe se volesse fare il famoso sbattezzo.
Ma proclamare ” considero la mia conversione conclusa” che cappero vorrebbe dire?
Su questo concordo, Marilisa.
Mi pare abbia una visione del cristianesimo del tutto sua…
Certo è che ha una visione limitata, parziale, del cristianesimo.
Può darsi che approfondisca e ritorni in seguito, come Luigi si augura.
Spero di far piacere a molti di voi, citando Il Migliore: «Vittorini se n’è ghiuto, e soli ci ha lasciato».
(Per dire che certi adii alla chiesa cattolica annunciati pubblicamente, come fece ad esempio tempo fa la filosofessa Roberta de Monticelli, lasciano il tempo che trovano. A parte questo, concordo con discepolo sul fatto che il rispetto,la benevolenza e la tenerezza di molti “buoni”, anche qui dentro, sono a corrente alternata. Per qualcuno – come Allam – non valgono. Si potrebbe anche dire che la loro è una carità “a macchia di leopardo”. Pardon, di giaguaro.)
PAPA FRANCESCO: MESSA “IN COENA DOMINI” SIA SEMPLICE E INTIMA
Alla celebrazione prenderanno parte circa 50 giovani, fra cui 11 ragazze, tutti ospiti dell’Istituto di pena. Il Papa laverà i piedi a dodici giovani di nazionalità e confessione religiosa diversa. Le letture e la preghiera dei fedeli saranno letti dai giovani ospiti.
http://www.news.va/it/news/papa-francesco-messa-in-coena-domini-sia-semplice-
Semplice e intima, benissimo (anche se di regola i papi dovrebbero fare cose pubbliche e solenni).
Speriamo allora che non sia trasmessa in televisione e speriamo anche che padre Lombardi prima o poi smetta di rifornire i giornalisti ogni giorno della loro dose di umiltà francescano-mediatica. Ormai è diventato il loro pusher.
Andando avanti di questo passo, dopo i Chuck Norris factoids, avremo i pope Francis factoids.
Bastava leggere il link: “Dato il carattere intimo della visita pastorale, la presenza dei giornalisti sarà limitata all’esterno dell’edificio e non ci sarà una trasmissione televisiva in diretta.”
Comunque notavo il “confessioni religiose diverse”.
Effettivamente,la celebrazione “In Coena Domini” è rivolta all’intero Popolo di Dio, a tutti tutti….ma proprio tutti…perché tutti siamo poveri cristi chiusi nella prigione della nostra miseria.Non credo ci sarebbero stati problemi, né avrebbe sminuito il gesto che sarebbe rimasto altamente simbolico, se avesse domandato al direttore del penitenziario una delega e condotto i giovani in Basilica! Avrebbe salvato capra e cavoli e assicurato al Popolo di Dio la partecipazione attiva, anche se solo spirituale…attraverso la tele…
Tempo per andare a far visita a Casal del Marmo, restare un pochino tra quei ragazzi anche per una breve catechesi, una parola buona, non sarebbe mancato di certo!
Caro Franti: che Vittorini facesse la fine dell’acciuga in bagnacauda era nell’aria…eh…vorrei vedere…! Dopo quei siparietti….!!! Stendiamo un pietoso velo.
Certo che il Papa laverà i piedi a ragazzi di confessioni religiose diverse. I cattolici e gli italiani, a quel che pare, sono veramente molto pochi. Se poi l’istituto penale è minorile, mi sembra quasi doveroso che non ci siano riprese. Non mancheranno altri modi per assistere alla Coena Domini, di persona o, per chi è proprio impedito, tramite radio e tv.
Dice che è solo per quello Antonella?
Lo so però, la prima in Coena Domini del pontificato….Almeno la prima …non so fino a che punto questa scelta : /
ma poi penso che questi fratelli piccoli piccoli non hanno veramente niente… chissà con quanta ansia aspettano che arrivi Govedì….per vedere Papa, che li onora di eleva. E’ un gesto grande!
.Per quanto mi riguarda parteciperò al Triduo in Santa Croce in Gerusalemme, sotto l’ombra di quella ponente reliquia: il chiodo della croce e l’iscrizione che venne posta sopra la croce con su scritto “INRI” acronimo di “Gesù Nazareno Re dei Giudei”… cui memoria fa seguire la famosa frase di Pilato :” quod scripsi scripsi” -quello che hoscritto ho scritto- (Gv 19,22)
Vi assicuro che le celebrazioni del Triduo, guardando quel chiodo…. lasciano il segno.
corrige refuso: imponente ( reliquia : chiodo, frammenti della croce, iscrizione, due spine della corona…. si potrebbe desiderare di più!? )
Il gesto di Papa Francesco di celebrare giovedi nel carcere minorile è davvero lodevole e straordinario.
Mi meraviglio che ci sia chi possa criticare.
Fai bene, Luigi, ad invitare tutti a smorzare i toni! Effettivamente, un po’ più di accettazione reciproca in tutti i campi, anche in quello ecclesiale, non farebbe male.
lorenzo scrive,
26 marzo 2013 @ 16:57
Caro Nino, se po’ sapé che t’ha fatto il povero Fisichella?
( Terza regola aurea: Dio ci scampi dal fuoco amico. Semprte micidiale)
———
L’ho visto all’opera, da vicino, per qualche anno e tanto mi è bastato.
Per il resto, de gustibus non est disputandum.
( La quarta regola di Murphy, anch’essa aurea dice che è due volte micidiale non saper distinguere chi è il nemico )
È da apprezzare il fatto che Papa Francesco celebri la Messa “in Coena Domini” in un istituto di pena minorile e in forma semplice e riservata.
La delicatezza di questo atto scaturisce–io credo– dal luogo “speciale” in cui i giovani ospiti conducono la loro esistenza, che, condizionata dalla pena da espiare, esige la massima riservatezza, lontano da sguardi indiscreti e da morbosa curiosità. Perché, volere o no, la curiosità malsana esiste ancora.
Ancora c’ è chi assiste a certi eventi come se si trattasse di spettacoli cui partecipare come pubblico esterno ad essi. Per poi esprimere giudizi e pareri superficiali, che difficilmente entrano nel merito del significato autentico dell’evento.
Un papa che si sente vicino agli ultimi, e lo ha espresso con chiarezza fin dal principio, comprende bene le esigenze di chi spesso è dimenticato– se non addirittura disprezzato– dai penpensanti e perfino, a volte, dalle istituzioni.
Se poi si tratta di giovani, il dramma della segregazione ha vertici di sofferenza forse non capiti da tutti ma di certo ben presenti alla sensibilità di chi considera le loro esistenze non interrotte, ma, al contrario, ancora aperte alla vita dell’ oggi e del domani in cui fare germogliare semi di bene.
Per questo il Papa porterà loro quelle parole di speranza di cui hanno bisogno. Sul tema della speranza Papa Francesco ha insistito molto.
Il suo cuore, grande nell’umiltà, li racchiuderà tutti in un abbraccio.
Il Papa laverà i piedi di dodici giovani e sarà davvero, nei fatti, il servo dei servi.
Il solo pensarlo porta a ringraziare il Signore per avere mandato fra noi uomini di buona volontà. Da imitare, se si riesce, per ricalcare le orme del Cristo.
A quelli che non amano esibizionismi di nessun genere, basta sapere, non importa assistere direttamente.
Caro Fabricianus,
sono calmo, anche se non nascondo la mia preoccupazione per l’irresponsabilità con cui Bersani sta gestendo il mandato esplorativo e si sta rifiutando di comprendere che l’unico governo possibile (anche di minoranza) passa attraverso larghe intese parlamentari.
Le consultazioni sono state una farsa ridicola e irresponsabile. Mi volete spiegare come le forze sociali e le associazioni più disparate possano garantire la maggioranza numerica al Senato? Se questo è il meno peggio o il meglio che la sinistra può offrire, siamo proprio a posto!
Calmo e preoccupato.
Niente spitz per ora, rimandiamo alla prossima settimana.
@Lorenzo,
magari ci fossero code davanti al confessionale!
Non c’è mai nessuno, nemmeno in questi giorni.
A volte non c’è nemmeno il confessore…
I peccati però non mancano mai.
Io proporrei di di dare al movimento 5 stesse la possibilità di governare. Perché no!? Credo che , tutto sommato, Bersani non stia facendo scelte poi tanto malvage…a che servirebbe ricominciare quel minuetto paralizzante con il PDL….non c’è compatibilità, lo si è visto e sperimentato…è inutile girarci intorno: è paralizzante…Non mi intendo di politica nè ci tengo ma…il buon senso mi dice che non servirebbe. Invece…diamo ai cittadini del movimento l’opportunità da far vedere al paese cosa sanno fare…tanto, peggio di così …voglio dire…il fondo è stato toccato, non si potrà che risalire.! E poi….non è forse vero che destra e sinistra hanno fatto pietà!?
Bersani sta scegliendo da arrogante di fare “da solo”, come se avesse vinto, come se avesse i consensi (meno del 30%) e la forza parlamentare per imporsi.
E’ la logica prepotente del “fasso tutto mi”, che tante volte i “sinistri” hanno criticato nei loro avversai. “Datemi la fiducia, poi ci penso io.
Il rinnovamento? Lo faccio io! I presidenti delle Camere? scelgo io. Voi siete inaffidabili, impresentabili, incapaci…”
L’arroganza, prepotenza e spacconeria. Dov’è la responsabilità? Dov’è il bene comune? Bersani sta perdendo tempo prezioso e rischia di offrire su un piatto d’argento l’Italia alla speculazione internazionale.
Il M5stellle non saprebbe, non è in grado e soprattutto non vuole essere forza di governo. Se va al governo muore come forza di protesta e antipolitica (senza contare i danni che produrrebbe, pur in buona fede). I grillini vogliono fare i questiori, vogliono la presidenza delle commissioni parlamentari di garanzia: vogliono essere i controllori e stare all’opposizione.
Il Pd cerca una sponda nel M5s proprio perchè convinto che in fondo, per inesperienza o per ingenuità, i “grillini” siano facilmente addomesticabili: basta partire, poi “ci vengono dietro”…
Le intese tra PD e PDL, se si vuole, sono possibili. Il problema del governo Monti è stato che i partiti hanno lasciato deleghe in bianco e il governo ha imposto un’agenda europea (o tedesca) tutta orientata sul rigore e con scarsa attenzione allo sviluppo e all’emergenza sociale prodotta dalla crisi. Occorrono intese politiche e una buona politica. E’ possibile se tutti fanno un passo indietro e con umiltà accettano di sedersi a un tavolo e trattare. Sarebbe stato tutto più semplice se all’indomani delle elezioni Bersani avesse cominciato a dialogare con tutti e non solo con il M5s. Ha combinato un disastro, ha offeso tutti: i grillini, per le proposte indecenti e l’insistenza di fronte ad una legittima indisponibilità, e il centrodestra, per il disprezzo con cui è stata accolta una responsabile e seria disponibilità.
L’ostacolo è l’ambizione personale di Bersani e forse le divisioni interne al Pd. Tutti gli altri partiti, compresa l’area centrista di Monti e Casini, sono per le larghe intese che garantiscano tutti. Persino i “renziani” sono per le larghe intese. Lo dice il buon senso. Ma Bersani non molla e porterà l’Italia all’ingovernabilità e al caos. Spero che Napolitano non glielo permetta. Gli ha già lasciato troppo spazio e troppo tempo. Non è il risiko. Non si gioca sulla pelle degli Italiani.
Ditelo voi al vostro capo: lasci perdere le sue velleità irrealizzabili e pericolose, impegni il suo partito per un’intesa politica con le forze che si sono rese disponibili. Il “bene comune” non passa da governi traballanti che elemosinano di volta in volta i voti al Senato. Passano dalle intese.
Borsa in picchiata, Spread a 343…
Dopo l’ennesimo “vaffa” dei grillini a Bersani cosa dobbiamo aspettare ancora?
Ma vi rendete conto del prezzo che Bersani IRRESPONSABILMENTE ci sta facendo pagare?
ma chissenefrega !!!!!!
che ce vai a scopà co’ Bersani che ce l’hai sempre in bocca…..!
Diglielo che ce lo voi fa tu il governo
che sei er mejo comunista,
e nun ce rompe li maroni !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eccolo un altro che è tollerante solo con quelli che la pensano come lui e guai agli altri.
Bravo.
Anche lei Federico potrebbe avere il minimo sindacabile di rispetto per chi ha votato Bersani, alla lunga è stancante.
E a proposito di Bersani ho preso un libro intervista su di lui, lo sto leggendo da ieri, devo dire che più lo conosco più lo apprezzo come uomo.
http://www.ibs.it/code/9788842096894/bersani-pierluigi/per-una-buona.html
Ma Sara!
Quante volte ho letto, anche qui su questo blog, che era “responsabile” e “meno peggio” il voto a Bersani? Ecco che finalmente è evidente il contrario e volete togliermi la soddisfazione di scriverlo?
Se poi, nonostante tutto, lo apprezzate ancora, allora è patologico!
Sono malata allora!!
http://www.lastampa.it/2013/03/27/italia/cronache/bagnasco-incontra-bersani-crisi-grave-fate-in-fretta-Sftqtsnt6Ty4qZ0zYGV9sJ/pagina.html
Io apprezzo Bersani. Pur condividendo molte delle sue idee, lo ritengo una persona seria, equilibrata.
Lui crede nella bontà del proprio progetto, lo crede al punto tale da convincere qualche testa pensante di qualche altro schieramento.
Purtroppo da questo punto di vista è un illuso.
Potrebbe proporre credo qualsiasi cosa, anche la più saggia e condivisibile e tuttavia finirebbe senza per scontrarsi con le logiche di potere, che sappiamo essere sempre e comunque più forti del bene comune.
Ahinoi!
Intendevo dire ovviamente pur non condividendo …
io invece devo dire che leggendo il libro mi sono trovata a condividere tante delle sue idee, tante e anche il modo di argomentare.
Sarà che è laureato in storia medievale come me (storia della Chiesa come me) sento un’affinità di pensiero davvero particolare.
Forse come insegnante di storia sarebbe stato bravo, ma come Presidente della Regione E-R e come ministro…
Il peggio comunque lo sta dando con questo inutile e dannoso mandato esplorativo. Basta dire che oggi pomeriggio incontra le Province (quelle che a parole il suo partito voleva abolire…).
Intanto, grazie alla sua irresponsabilità, la Borsa scende e lo spread sale.
Mutatis mutandis, qualche mese fa, lo stesso Bersani invocava ripetutamente le dimissioni del Governo…
E’ veramente troppo chiedere una critica agli elettori del PD?
La critica, Federico, la faccio io che non sono elettrice del Pd a te.
Sei abituato a dipingere la realtà a due soli colori, il bianco e il nero, mentre ben sappiamo che essa è composta di infiniti toni di grigio.
Quello che sta facendo Bersani è semplicemente quello che gli ha chiesto il Presidente della Repubblica. E lascia a lui stabilire chi debba vedere.
Finiamole una volta per tutte con le tifoserie opposte e cerchiamo di valutare le cose con il metro dell’obiettività.
Addebitare la discesa delle borse all’irresponsabilità di Bersani è sciocco e puerile.
Ti invito a meditare e rivedere, se puoi, le tue posizioni dogmatiche.
http://www.youtube.com/watch?v=bIJv5rMubxk
(in qualcghe isolotto sperduto….)
Elsa,
Napolitano ha affidato a Bersani un mandato esplorativo con scopo di trovare una maggioranza parlamentare al Senato. E ha sottolineato di fare presto.
Bersani ha voluto sprecare una settimana in chiacchiere e propaganda incontrando persone degnissime ma, per così dire, “extraparlamentari”, cioè impossibilitate, anche volendo, a garantirgli una maggioranza numerica al Senato.
Se fosse stato responsabile, avrebbe incontrato i principali partiti in 48 e già lunedì riferito al Presidente della Repubblica. Invece sta dando uno spettacolo pietoso senza concludere niente.
Leggo ora che domani Bersani incontrerà i gruppi del PD, cioè il partito di cui è segretario (si parlerà allo specchio?) e forse dopodomani (dopo una settimana di chiacchiere inconcludenti) andrà a riferire a Napolitano quello che Napolitano sapeva già, avendo anche lui condotto (e ben più seriamente e velocemente) le sue consultazioni. Scrivo “forse” perchè si parla di un’ulteriore “pausa di riflessione”…
E bada bene, Elsa, che non è stato Napolitano a “chiedergli” di provare a fare un governo, è stato Bersani a insistere, pur sapendo di non avere i numeri, in qualità di candidato premier della coalizione che ha la maggioranza alla Camera dei Deputati.
Irresponsabilità pura.
Se all’estero cominciano a pensare che l’Italia sarà ingovernabile di chi è la colpa? Non è di chi fa perdere tempo all’unica soluzione seria e possibile? La speculazione si attacca a tutto , ma l’annuncio di un governo di larghe intese una settimana fa (o anche prima, al momento di eleggere i presidenti delle Camere) avrebbe certo evitato lo spettro dell’ingovernabilità e tutto quello che esso comporta…
Non mi interessa passare per tifoso, ma proporre ai nostri amici ciechi sostenitori bersaniani una lettura di tutti gli errori, fatti sulla pelle degli Italiani, che sta facendo Bersani nella gestione di questa crisi politica.
Ad ogni modo mi tengo per detto quanto mi scrivi e cercherò di meditare.
Ma chisssssenefrega ?
Perchè ce vieni a sbomballa’ ?
Gentile Federico B., guardi che qua dentro molti non ne hanno un’idea … Lei fa delle considerazioni di palmare evidenza, per chiunque non sia cieco, ma appunto …
La penso esattamente così.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa2013/130327spinelli.pdf
I partiti al bivio di papa Francesco
di Barbara Spinelli in la Repubblica del 27 marzo 2013
“Nunc dimittis servum tuum: comincia così il cantico di Simeone… Antiche consuetudini si sfanno, l’attesa messianica finisce perché il messia è lì… questo sta accadendo nella Chiesa… la via è il trono vuoto… la cecità della politica: in Italia e anche in Europa… l’impasse di una convivenza tra anime contrarie… È il rischio del M5S: occupare un trono-postazione, in attesa dei tempi in cui il Messia verrà col suo Regno. Non lo sfiora il sospetto che il Regno sia già qui… Che le vie non siano due ma una: rinunciare all’isolamento splendido del trono…”
Certamente sono limitata e sicuramente non sono chiaroveggente, ma la palmare evidenza non la vedo. Beato chi lo è o chi si ritiene tale.
Quello che vedo è un onesto tentativo di portare avanti un progetto politico che non trova sciaguratamente condivisione.
E dico sciaguratamente perché è certo che in questo paese serva un progetto e mi pare che gli otto punti, o dieci, o quanti cavoli sono, di Bersani sarebbe semplice trovare un comune denominatore.
Ma sciaguratamente appunto non si guarda nel merito delle idee, ma a chi le espresse.
Sciagurato è il tentativo di “trattare” gli 8 punti con gli unici interlocutori che (legittimamente e coerentemente) non vogliono trattare e rifiutarsi ottusamente di sedersi a discutere gli stessi punti (o altri 8 o 10) con chi invece è disposto a farlo. E’ sciagurato il metodo scelto, perchè è stato scelto per assecondare gli interessi personali di Bersani e le convenienze del suo partito, non per trovare una rapida soluzione.
Inoltre si stanno allungando all’infinito i tempi dell'”esplorazione”, perchè l’esploratore Bersani non ha il coraggio di riconoscere la palmare evidenza dell’impossibilità del suo progetto e l’irresponsabilità della sua ostinazione.
Se ci pensa, Elsa, l’ipotesi di Bersani premier e Alfano vicepremier rispondeva proprio alla necessità di guardare al merito delle idee e superare le divisioni ideologiche e i pregiudizi reciproci…
No, Federico, rispondeva secondo me, ad un criterio di spartizione in cui non scritto, ma chiaro come il sole c’era il discorso dell’ineleggibilità e dell’immunità dell’ex-premier.
L’incarico esplorativo al leader della coalizione che avuto il massimo numero di voti alle elezioni è la cosa più dovuta che il Presidente dovesse fare.
I tempi erano certamente concordati con il Presidente. Una settimana. Mi sembra un tempo ragionevole per un problema tanto complesso.
Mi sfugge a cosa ti riferisci parlando di interessi personali di Bersani. Me lo spiegheresti per cortesia?
E’ chiaro che le larghe intese rispondono anche a logiche spartitorie, come tutte le alleanze politiche, in tutte le democrazie. L’ex premier (ma tutto il centrodestra, compresi gli elettori) non può sentirsi “grantito” a priori da chi lo ha duramente attaccato e lo disprezza pubblicamente (ripeto: eletti ed elettori). Se si fosse proceduto diversamente, ad esempio per l’elezione dei presidenti delle Camere, ci sarebbe stato un clima diverso e anche le pretese di Berlusconi sarebbero diverse. Ma il clima ostile che si è a lungo alimentato può essere superato solo con scelte condivise e solide GARANZIE per entrambe le parti.
In un altro contesto sarebbe stato possibile un governo di minoranza del PD, ma è logico che questa soluzione adesso non garantisca chi dovrebbe dare il sostegno esterno (e mi riferisco sia al Pdl sia a Scelta Civica): l’ipotesi di Bersani sui “due binari” rende ancora più insidiosa la strada a chi dovesse concedere una fiducia a scatola chiusa e per ritrovarsi poi sul binario sbagliato… L’unica soluzione che garantisce tutti è un’intesa di legislatura su tutto: governo, presidente della Repubblica, riforme.
Ripeto: intese con cui vuole scendere a patti e collaborare. Il M5stelle non è interessato e continua a ripeterlo con convinzione. Perchè Bersani continua a perdere tempo?
Altra questione: parlando di consensi la sinistra ha avuto solo uno zerovirgola più del centrodestra. La legittimità della premiership di bersani è data dal numero dei seggi alla Camera, ma non dai consensi che non sono tali da giustificare l’occupazione militare di tutte le cariche politiche e istituzionali dello stato. Anzi proprio l’analisi rigorosa delle elezioni doveva portare alle intese.
Rispondo alla domanda di Elsa, anche se ne avevo già scritto.
Gli interessi personali di Bersani in questo momento sono riassumibili nel suo timore di dover affrontare la resa dei conti interna al suo partito. Ha perso le elezioni, elezioni che aveva date per vinte (“stavolta par proprio che tocca a noi”) e che tutti i sondaggi davano per vinte dalla sinistra. Non so sinceramente se la responsabilità della sconfitta sia solo sua o anche del partito, vecchio e incapace di rinnovarsi (un partito del 1921, come ricordava Mario Monti), e dei suoi alleati e delle contraddizioni politiche di una coalizione che voleva mettere insieme il diavolo e l’acqua santa, l’estrema sinistra di Vendola e centri sociali e i salotti borghesi di Ambrosoli e Montezemolo (sì, perchè si è parlato esplicitamente di intese tra moderati e progressisti: l’accordo c’era!), CGIL e Confindustria…
Insomma, non so se la colpa della sconfitta sia proprio tutta di Bersani, ma in tutti i Paesi europei il leader che perde le elezioni si dimette o comunque si fa da parte. E nel PD renziani, giovani turchi, ex veltroniani, d’alemiani… sono tutti pronti a farlgi la pelle. Se invece Pierluigi Bersani riuscisse a FARE FINTA di aver vinto, riuscendo a far partire uno sgangheratissimo governo di minoranza, sarebbe a posto: salva la pelle e l’onore.
Se poi si andasse alle elezioni anticipate sarebbe ancora lui il candidato, perchè mancherebbe il tempo per le primarie. Quadratura del cerchio.
Aggiungiamo pure che il potere, anche quello di un governo incerto e debolissimo, ha sempre dei vantaggi diretti e indiretti (non è un caso che il Sen. Monti abbia fatto di tutto per rimanerci).
Il problema è che le ambizioni personali di Bersani e quelle del suo partito (che comunque ha interesse a non spaccarsi e lacerarsi, senza un vero leader, a ridosso di eventuali elezioni anticipate) sono fatte pagare all’Italia, che in questo momento è sotto stretta osservazione e ha bisogno di un governo forte, sostenuto da larghe intese, non da governicchi traballanti che elemosinano i voti al Senato rincorrendo gli umori e le fantasie più disparate dei grillini….
Sono stato esauriente?
Ma chisssssenefreeeeeeeeeeeegaaaaaaaaaaa ?
Intanto che Bersani perde tempo e i suoi elettori “se ne fregano” lo spread è salito oltre 360…
Ditemi un po’ voi chi dovrebbe “dimettersi” questa volta…
Ma chisssssenefreeeeeeeeeeeegaaaaaaaaaa ?