L’estate vagabonda mi porta a Sestri Levante dove trovo una chiesa con cripta e in essa due confessionali rivestiti di marmi: è il Tempio costruito dal padre Enrico Mauri (1883-1967) fondatore dell’Opera Madonnina del Grappa. Narrano all’Opera che il padre Mauri aveva Mussolini tra i benefattori e attendeva la sua conversione: quando fosse arrivata, il Duce avrebbe potuto inginocchiarsi tra i marmi che amava. A penitente imperiale il giusto confessionale.
Un confessionale di marmo per il Duce
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E’ il mio “spillo” di questa settimana, pubblicato con il titolo “Confessionali di marmo” dalla “Lettura” del Corsera che sarà in edicola fino a sabato. Per sapere che siano gli spilli, vedi il post del 9 luglio:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/accusa-er-papa-a-santuffizio/
E’ un esemplare raro, in perfetto stile neoclassico piacentiniano. Non trovo malvagia l’idea: un’anima salvata vale più dell’argento, dell’oro e dell”onice e se questo confessionale avesse potuto accogliere la conversione di Mussolini allora, anche d’avorio .
Penso ai tanti dittatori, alla loro fine ingloriosa, tragica, disumana, con una grande pena e penso alla loro ultima notte, come a quella dell’Innominato descritta dal Manzoni nel XXI capitolo dei Promessi Sposi …