Passeggero in sonno dà un calcio alla ciotola del punkabbéstia femmina e del suo cane, a Largo Argentina, e ne sparge gli attesissimi spiccioli: “Abbiamo fame – aiutateci”. La borchiatissima femmina, alle labbra e alle mani, s’alza strascicata e cerca le monete, mezzo cecata dalll’alcool, guance accese. Il passeggero torna indietro e raccoglie qualche euro, la borchiata dice che “ereno de più” e il passeggero fa un altro giro e insieme guardano nel tombino dai due lati avvicinando le teste e poi allargano le braccia. Infine lui cava una carta moneta e racconsola la punk e la sua bestia, che per tutta la scena non s’è mossa dal tappetino seguitando i due con l’occhio comprensivo: ‘sti umani seconno me so’ annati.
Un calcio alla miseria
11 Comments
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Grande! Chissà perché il passeggero me lo immagino con la tua faccia…
Le bestie dei punk so’ filosofe: meglio, so’ atarassiche.
«punkabbéstia femmina», «borchiatissima femmina»?
E vederci una donna, malgrado tutto, no?
Può pure darsi, Nicoletta, che quel “passeggero in sonno” fosse Luigi: ma sono anche certo che Luigi non ce lo confermerà mai …………….; piuttosto, Luigi, a che ora del giorno s’è svolto questo “siparietto” ?
Ciao a tutti.
Roberto 55
Alle !3,20 di oggi. Tornando io dalla Sala Stampa vaticana a casa, lì smontato dal 40 express e in attesa del 70. Intesi come bus.
“sti umani seconno me so’ annati.”
E ci ha ragione il cane. Condivido in toto il parere del cane comprensivo.
Grazie, Luigi: un pò strano, allora, che quel passeggero fosse assonnato ………….. (boh !).
Buona domenica al “pianerottolo”.
Roberto 55
In sonno, non assonnato. La prima è una condizione dello spirito, la seconda del corpo. Buona domenica a te.
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/parolin-intervista-ad-avvenire-anticipazione.aspx
Un calcio alla miseria lo si dà quando si racconsola…
che bello, Luigi…
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201402/140209parolinfalasca.pdf
io sento molto la presenza di Papa Benedetto XVI, come una presenza spirituale forte che accompagna, che rasserena … Io penso alle grandi figure degli anziani della Storia della Chiesa e della Storia sacra; in particolare, tutti pensiamo – per esempio – a Simeone, che accoglie nel Tempio Gesù e che guarda con gioia anche al suo destino eterno e anche al futuro della comunità che continua a camminare su questa terra. Ecco, tutti noi sappiamo il grandissimo valore di avere con noi gli anziani, anziani ricchi di saggezza, ricchi di fede, sereni: sono veramente un grandissimo aiuto per chi è più giovane, per andare avanti guardando con fiducia e con speranza al futuro. Questo è per me – e credo per la Chiesa – Benedetto XVI: il Grande Anziano, saggio, diciamo pure: santo, che ci invita con serenità – perché è anche bello, quando lo si vede: dà veramente un’impressione di grande serenità spirituale. Ha conservato il suo sorriso che ci era abituale, nei momenti belli in cui lo incontravamo – e che ci invita quindi ad andare avanti nel cammino, con fiducia e con speranza.
http://it.radiovaticana.va/news/2014/02/10/p._lombardi:_benedetto_xvi_vive_il_tempo_della_preghiera,_la_sua/it1-771770