Il peccato più grave per un cattolico? «Essere chiusi al perdono. Pensare che le persone non possono cambiare». C’è qualcosa che cambierebbe nella dottrina della Chiesa cattolica? «Non sono all’altezza di risponderle. Ma se tante persone continuano a imprigionare la speranza nella morale, come queste domande dimostrano, vuol dire che il Vangelo va comunicato meglio»: sono due risposte di Alessandro Sortino a “Vanity Fair” in un’intervista dell’altro ieri. Mando un bel saluto al collega fu nel team delle Iene e che oggi è vice-direttore di TV2000. Nei commenti altre risposte di Alessandro a domande di morale che spiegano la sua ribellione espressa nella seconda risposta riportata qui sopra. Condivido quella ribellione: la riduzione del Vangelo a morale – e a morale sessuale – è la prima iattura dell’attuale condizione cristiana.
Un bel saluto a Sortino che fu Iena e oggi no
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Se aiuta i poveri. Qual è stata l’ultima volta che ha aiutato un povero, un afflitto? Come? «Considero più grave vantarsi delle buone azioni che passare per uno che non le fa».
Domande trabocchetto. L’aborto è inaccettabile in ogni caso? «Se rispondo “sì”, condanno senza rimedio le persone che lo hanno fatto, il che è terribile. Se rispondo “no” faccio intendere che l’aborto può essere “il male minore” in alcune situazioni, il che è falso. Dunque come faccio a rispondere?».
Che sia la purezza. È arrivato vergine al matrimonio? «No, ma la purezza per un cristiano è un punto di arrivo, non di partenza».
Quando ha preso consapevolezza della sua fede? «A parte l’educazione familiare, la vera scintilla è arrivata al liceo dalla mia passione per la tragedia greca. Avevo letto La nascita della tragedia di Nietzsche e mi ero appassionato al concetto del capro espiatorio. Ragionandoci su, mi è venuto in mente il Vangelo, e ho deciso di leggerlo. L’idea di un Dio che si sacrifica una volta per tutte per far sì che nessun altro dopo di lui possa “essere tirato in mezzo”, l’idea che non si debba più partire dall’esclusione di qualcuno per costituire un gruppo, una società, queste cose mi sono sembrate così giuste da non poter non essere vere».
Le iene sono un programma sommamente moralista, speriamo non porti quello stile a TV2000 allora.
Premetto: sono Fabricianus.
Alessandro Sortino è vice direttore da tempo di TV2000: il nuovo corso della Tv dei Vescovi non mi dispiace affatto, ma ovviamente è solo una mia opinione personale.
A breve comincerà anche una nuova trasmissione sulle Beatitudini…Da seguire.
Buona serata a tutti.
Sto leggendo:
“L’anno scorso a Masterchef c’era un povero cristo di concorrente che faceva il catechista. Cracco gli diceva cose tipo: “Ma il tuo Dio che cosa pensa del fatto che hai tagliato male le cipolle?”
Cracco voleva diventare prete lo ha raccontato lui (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/09/30/volevo-farmi-prete-sono-diventato-chef-vi.html) però gli amici delle iene quelli di striscia ci hanno rovinato la festa mannaggia ancora mi girano.
“Mio padre, che all’epoca era direttore della Fieg, la Federazione italiana editori giornali, ”
E ti pareva…
“Non prenderebbe in considerazione il divorzio per nessun motivo?
«Ci si sposa in tre. Il terzo è Dio. Può capitare di divorziare da Dio? Sì. Ma lui non ti lascia comunque».”
Non male.
“Non è facile trovare il canale. Mi domando come ci riesca una persona un po’ avanti con gli anni.
«Dev’essere la provvidenza».
Questa è carina!
6– (anche meno) però è abbastanza simpatico.
Mi vengono in mente le storie con l’immenso prof di lettere.
“professo’, mo’ terminata l’interrogazione lo posso dire?”
“e ja dillo! o’ saccio che senno’ po’ te siente e murì”
“Leopardi, pessimismo, storico, pessimismo cosmico… Sti critici nun hanno capito proprio niente! Quello di Leopardi si chiama realismo assoluto! Leopardi è un profeta, ha visto il futuro. Jamm e andremo semp peggio! E i peggio stann e primm post annanzi a tutti! A Leopardi ci anna fa na ….”
“Guagliò, come professore ti devo dire che hai torto; ma comm’ommo: hai troppo ragione!”
Salto a piè pari i commenti, che ormai non leggo da mesi, per segnalare questo link a Luigi. Credo che potrebbe interessargli.
Fra l’altro mi onoro di aver conosciuto personalmente Elisabetta e il suo papà.
http://www.lavocedimanduria.it/wp/la-storia-di-elisabetta-raccontata-dal-suo-papa.html
“Salto a piè pari i commenti, che ormai non leggo da mesi, per segnalare questo link a Luigi”
Se leggesse saprebbe che nemmeno Luigi legge più.
Tutti scrivono e nessuno legge praticamente…
A proposito sul cartaceo di Avvenire ho visto una recensione a questo libro:
http://www.repubblica.it/cultura/2015/04/22/news/byung-chul_han_io_apocalittico_contro_gli_integrati_di_internet_-112583291/
Un Apocalittici e integrati versione 2.0 che ha anche un suo interesse (magari troppo pessimista sembra quasi Lorenzo).
Salve Leopoldo: tu hai conosciuto Elisabetta? Abbiamo sue parole?
Legge? … non legge? … chi lo sa?
Un enigma degno del bel tenebroso della fotina in alto a destra.
C’è chi può e chi non può.. (noi non può evidentemente)
Che consolazione leggere storie in progress
di vite
anche con la fede semplice
semplice
Grazie a Calò per il link
ma da approfondire….
anche se non mi leggerà
per mè è importante dire la mia comunione.
Tra oggi e domani
dovremmo avere abbastanza libertà di parola….
Intato stasera le cresime del gruppo in parrocchia
e
attraverso gli amici
ho mandato gli auguri al nostro nuovo vescovo di settore
consacrato fra poche ore a s.Giovanni
d. Paolo Lojudice,
una
scelta talmente improvvisa quando fu data a Marzo
che pareva incredibile
essendo arrivato in parrocchia qui’ vicino solo da qualche mese…
Nato nella periferia
poi prete nella nostra periferia,
ha portato la periferia nella formazione dei preti al Seminario Romano 10anni fa come padre spirituale,
appena ritornato in periferia
ce l’hanno fatto vescovo,
gli auguri
che sia vescovo per il popolo ….. con il collegio episcopale romano…
Aprofitto anch’io del fine-settimana per proporre agli amici del “pianerottolo” il ricordo di Don Andrea Gallo, scomparso due anni or sono.
Domani, inoltre, saranno cent’anni dall’ingresso del nostro paese in quell'”orrenda, inutile strage” chiamata “Grande (?) Guerra”.
Buon sabato.
Roberto 55
“Approfitto”, magari.
Ciao a tutti.
Roberto 55
sto per uscire..
Grazie Roberto per farmi memoria di don Andrea,
non è mai una vita di divertimento
non appiattirsi sulla corrente del fiume
ma
essere pietra
che nel fiume che scorre
si lascia levigare
e
magari
come i salmoni
cercare di tornare sempre verso le origini della salvezza,
è sofferenza per me,
ma
ancora di più
per chi è nell’istituzione.
un abbraccio, non mi sfuggi…
E il ricordo e la Preghiera affinché interceda per noi, al Beato Mons.Oscar Arnulfo Romero.
Lode e gloria a Dio.
Buona Solennità di Pentecoste a tutti.
Ricambio l’abbraccio dell’amico Matteo, e mi associo a Fabrizio nella preghiera al Beato Oscar Romero.
Buon sabato sera al “pianerottolo”.
Roberto 55
https://mobile.twitter.com/GioBernard/status/601327012725264384?p=v
Ma secondo voi davvero in questa intervista c’è progetto culturale?
Non dico sia particolarmente stupida ma nemmeno mi era parsa così eccezionale.
Intervista molto bella, vero Gigi.
Direi da sottoscrivere tutta.
Mah, forse mi ha sviato il commento di Luigi sulla moralità (Luigi ha sempre così tanto bisogno di togliere che mi ha tolto il gusto di leggere l’intervista).
http://m.vanityfair.it/show/tv/15/05/21/il-nuovo-programma-di-alessandro-sortino-su-tv2000
Nella mia esperienza virtuale in rete la spaccatura tra chi crede e chi non crede e’ più profonda che in televisione o sui giornali.
Nei siti più generalisti giornali o forum tematici la maggior parte degli utenti ha un atteggiamento ostile verso la religione, nei siti spiccatamente religiosi o prevale l’atteggiamento tradizionalista piuttosto chiuso o quello più aristocraticamente distaccato in nome di un annuncio ridotto all’essenziale.
In entrambi i caso l’attenzione al mondo culturale prevalente (e con cultura non intendo il circoletto chiuso che discetta su un quadro) e’ per lo meno molto fumosa.
Forse ha ragione Fazzini a dire che in questa intervista c’è più progetto culturale che in tanti dibattiti non so.
Io sempre sentito molto questo tema, con Francesco però causa spiccato antiintellettualismo mi pare che sia anche peggiorato rispetto a Benedetto.
Parere mio.
Non è solo questione di fare un programma per i non credenti e’ che il cristianesimo incide poco nel mondo della cultura.
Forse l’ultimo film religioso di qualità e’ stato uomini di Dio un esempio molto raro, nel campo della musica Arvo Part, ci sono e’ vero tanti rimandi qua e la anche nel mondo dei cantautori de De Andre a Bruce S. però sono autori già invecchiati in fondo.
Forse è un bene forse e’ un male non so quando ero ragazza mi pareva un po’ meglio.
(Penso ad esempio a Fisiognomica di Battiato finito a cantare in Aula Nervi)
Disco che tutti ascoltavamo. (Giusto per dire)
http://www.avvenire.it/Spettacoli/Pagine/Tv2000-Con-Beati-voi-Sortino-allarga-lo-sguardo-cristiano-.aspx
Scusate l’articolo che volevo postare e’ questo, buona domenica a tutti.
Il peccato più grave per un cattolico? «Essere chiusi al perdono. Pensare che le persone non possono cambiare».
Condivido questa riflessione che mi fanno pensare alle parole aspre e poco caritatevoli di matteo e roberto, anche qui sopra.
Dissento invece da altre risposte di Sortino. I cattolici devono saper prendere posizione di fronte agli interrogativi e alle sfide che il mondo di oggi pone all’uomo. Non si può “non rispondere” o dare mezze risposte: bisogna avere la forza e il coraggio di testimoniare visione coerente con la fede che professiamo.
Se anche la Tv dei vescovi e le stampa cattolica rinunciano a prendere posizione, non lamentiamoci poi della solitudine e della mancanza di punti di riferimento e di orientamento. Mi domando infine come i nostri pastori intendano il loro compito di “pascere il gregge”, specialmente in tempi in cui non mancano le insidie e i lupi famelici.
Che lo Spirito Santo, invocato in questa solenne festa di Pentecoste, illumini i nostri pastori, la Chiesa Cattolica tutta e tutti noi.
AMO i fine settimana LUNGHI.
Talvolta mi sorprende quando sono troppo corti
ma pazienza
Luigi Accattoli scrive,17 dicembre 2014 @ 22:30
Invito Matteo ed Eugenio Spiletti a non interloquire tra di loro a partire da questo momento.
Cancellerò ulteriori loro palleggi.
Accidenti quanto è dura per i …. provarci….!!!
Fosse un genio come quel poveraccio morto !
Meglio gli schizzofrenici ma geniali …….. 🙂
Credo che si possa interloquire civilmente, senza offendersi.
Per questo mi era piaciuto il richiamo al “perdono” e al pensiero che “le persone possano cambiare”.
Siamo adulti e siamo chiamati a relazionarci come fratelli in Gesù Cristo, anche perché ci avviciniamo all’Anno Santo della Misericordia.
Possiamo considerare l’invito di Luigi come una sollecitazione e non come un divieto assoluto.
Da parte mia non è che muoia dalla voglia di interloquire con certe persone che comunque me ne hanno fatte e dette di tutti i colori, ma vorrei cogliere tutte le occasioni che mi si presentano per superare rancori, attriti e incomprensioni. Non per essere “amiconi”, non per fingere di andare d’accordo per forza (impossibile date le premesse), ma per provare a essere cristiani proprio là dove è più importante: ama il prossimo tuo.
In questo blog è chiaro chi è il prossimo da amare (o almeno da non odiare).
Un po’ meno chiaro è come farlo mantenendo al propria libertà di dissentire da quello che viene scritto, ma, per quanto non sia facile, potremmo almeno provarci.
……..!!!!
Naturalmente bisognerà mettere da parte un po’ di orgoglio, di egocentrismo e di superbia (che comunque sono peccati), e non sarà divertente, ma non provarci nemmeno mi sembra una meschinità.
Spero di essermi spiegato.
……!!!!!
E’ il “primo passo” che sollecitava Nico qualche giorno fa.
Però se la risposta si limita a puntini e punti esclamativi non si va da nessuna parte.
In parte linea con il post di Luigi?
Stiamo perdendo i giovani? Si chiede l’Arcivescovo di Dublino…
http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=1974
Dico umilmente la mia: i giovani in parte già persi da illo tempore, io mi concentrei di più sugli adulti, i giovanni poi seguiranno
Buon Lunedì.
In parte in linea con il post di Luigi. (Questo è l’incipit giusto).
io mi concentrerei
Chiedo scusa per gli errori nel commento delle 12.49. Ero di fretta.
Bravo, Spiletti.
Apprezzo molto questa tuo approccio.
E condivido la tua invocazione allo Spirito Santo perché ci faccia po’ di luce in questo buio. A me soprattutto … e ovviamente anche a te.
@Fabrizio
A proposito di “stiamo perdendo i giovani”.
Perdere e conquistare sono termini che non mi convincono. Sono termini da calcio mercato.
San Paolo parlava di conquistare a Cristo, ma Cristo stesso chiedeva semplicemente annuncio, testimonianza e reciproca carità.
Lasciamo che ci pensi qualcuno più in alto di noi a “conquistare”.
Noi limitiamoci a “lasciarci conquistare”.
Un caro saluto.
Luigi M.
“Credo che si possa interloquire civilmente, senza offendersi.”
Però “interloquire” significa dire le proprie ragioni. E se queste non sono in linea con quelle degli altri, ciò non vuol dire “offendere” o “essere superbi e arroganti” o “presuntuosi” o ” di basso spessore spirituale”. O, ancor peggio, essere marxisti mangia-preti.
Invece, qualcuno si sente grandemente offeso se le diverse ragioni non collimano. E accusa di superbia ed arroganza quelli di pensiero diverso.
E questo è un grosso sbaglio.
@Fides:
Ciao carissimo.
@Fides,
grazie per l’apprezzamento. La Pentecoste indica quella direzione.
@Marilisa,
abbiamo tutti della strada da fare, ma si inizia sempre da un passo alla volta.
In coscienza mi sembra che un tentativo vada fatto e proverò comunque a farlo. Se lo faranno anche i miei interlocutori tanto meglio, altrimenti avremo perso tutti l’ennesima occasione.
Bravo, Spiletti!
“Trattieni la voce dal pianto,
i tuoi occhi dal versare lacrime,
perché c’è un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.
C’è una speranza per la tua discendenza…”
Ger 31,16-17
Leggendovi mi è venuto in mente questo passo: mi pare bene 😉