Il parroco di Brembate don Corinno ha detto alla messa delle 10 che le campane della sua chiesa suoneranno a festa ogni ora fino a sera «perchè ora Yara è un angelo». «La parola più forte è il nostro silenzio, lo smarrimento e l’angoscia che ci portiamo dentro, un peso che facciamo fatica a credere che abbia un senso», ha detto ancora. Fuori dalla chiesa c’è una foto di Yara con la scritta “Siamo smarriti aiutaci”. Ieri don Corinno aveva fatto visita alla famiglia di Yara: «Il padre mi ha detto ‘non dirmi nulla e abbracciami’». Vicino all’altare ci sono decine di candele rosse accese e tre tulipani bianchi per Yara «un angelo di Dio». Accanto ci sono biglietti che dicono ricordano la piccola come un «piccolo fiore», «una piccola grande stella» che per tutta la comunità «è stata una sorella, un’amica, una figlia».
Un bacio a Yara al papà alla mamma e al parroco
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“don Corinno ha detto….fino a sera «perchè ora Yara è un angelo»”
Potrà mai una verità nascere da una menzogna ?
Wikipedia – “Il termine ha origine dal latino angelus, a sua volta derivato dal greco ??????? (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos), attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero, con il significato di inviato, messaggero; e, come messaggero degli Dei.”
Il termine “angelo” è usato anche per l’ebraico biblico ????, mal’akh, sempre con il significato di “inviato”, “messaggero”; anche per ????, avir (lett. “potente” o anche “uomo forte, valoroso.”
Nelle versioni ebraiche dei testi biblici ????, mal’akh indica quindi un “messaggero” dove il termine l’k indica generalmente l'”inviare” qualcuno per una ambasciata, per osservare o anche spiare qualcuno o qualcosa… “ il compito primario degli angeli, per gli Ebrei, è quello di onorare Dio, ma anche di portare messaggi agli uomini dotati del grado della profezia”
Forse don Corinno non ha letto wikipedia !
Dovrebbe leggere anche Cathopedia:
“Gli Angeli (dal greco ???????, ànghelos, “messaggero”) sono esseri che la Bibbia ci presenta al servizio di Dio nella storia della salvezza. Il nome degli angeli non è un nome di natura ma di funzione, quella di recare appunto un messaggio.”
@Gioab, ora basta davvero!!!
Per post e post sei riuscito a tirare acqua al tuo mulino, a parlare di ciò che volevi tu e far parlare di ciò che volevi tu, ma ora esageri, esageri davvero.
Qui stiamo parlano di una vittima, di una giovane vita stroncata dalla bestialità e … chissenefrega del tuo pistolotto sugli angeli!!!
Se Luigi non lo fa, lo faccio io, e ti intimo il rispetto per una cosa del genere che tu – caro testimone di Geova – strai sfruttando per propaganda.
Cosa più vergognosa non esiste davvero!!!
@Luigi, sì è un povero angelo massacrato dalla bruttezza.
Gioab non conosce il rispetto ed è saccente. Il mondo è pieno di gente irrispettosa e saccente. Egli non lo sa e si adopera per aumentarne il numero. Ma non c’è motivo che alcuno si agiti per così poco.
@ marta09
Chiedo venia per toccato il nervo scoperto, ma bastava dire che è stata una vittima dell’ingiustizia. Che c’entrano gli angeli ?
E’ un depistaggio inutile e menzognero. Da nessuna bugia sorge mai una verità !
“Perciò, ora che avete allontanato la falsità, dite la verità ciascuno al suo prossimo,” ( Efesini 4.25)
Ci sono molteplici funzioni del linguaggio ma Gioab non lo sa.
Chiedo scusa se mi intrometto, ma è solo un povero pensionato sfigato, che non sa come passare il tempo lì a Sarasota perché evidentemente nessuno se lo fila e sta (giustamente) sulle palle a tutti (familiari compresi, ammesso che ne abbia). Non gli par vero che gli stiate tutti appresso e quindi prolifera come una pianta infestante, rendendo impossibile ogni forma di vita intelligente sul pianeta. Non ditemi che non ve l’avevo detto. Passo e chiudo.
C’è chi lascia il blog per Gioab e chi per Gioab vi ritorna.
Quando accadono disgrazie simili,l’emozione irrompe e si cercano parole che valgano a confortare un po’ tutti:parenti,amici ma anche noi stessi,che ci sentiamo uniti nello stesso destino,in un arcano percorso di vita senza un perché per fatti tanto crudeli.E ci sentiamo piccoli e indifesi,”smarriti”appunto.Forse sono questi i momenti in cui,dopo un iniziale grido di ribellione,chiniamo la testa e ci affidiamo senza riserve a Dio, consapevoli che senza di Lui non siamo niente.
Le parole rivolte dal padre di Yara a don Corinno dicono chiaramente che in certi momenti è superfluo ogni tentativo di consolazione.L’abbraccio fraterno,senza parole che neanche si sentono quando si è sperduti nel dolore,vale molto di più.
Ho sperimentato tante volte l’abbraccio senza parole, mio o a me rivolto.
Luigi, se qualcuno ci ritorna ci ritorna perchè certe offese riscaldano gli animi … Onestamente sto pensando a cosa ha patito la povera Yara, la sua paura e sto pensando ai genitori.
Dio solo sa (e tutte le mamme ed i papà) che cosa si prova quando un figlio tarda a tornare a casa … Ecco, questi genitori lo hanno patito per mesi, aggrappati ad una speranza e ieri han detto loro “Yara non tornerà”.
Dolori incrociati che stringono alla gola da cui esce il solito e senza risposta “Ma perchè?” … Lo stesso sgomento di chi non capisce, lo stesso sgomento del post precedente di uno scenario di guerra.
Parole vane le mie, alzo gli occhi sui miei figli e abbraccio il papà e la mamma di Yara … senza alcuna parola, perchè parole non ce ne sono.
Angeli chiamamo angeli … umani che abbracciono e si schierano.
@ Luigi Accattoli scrive, “Ci sono molteplici funzioni del linguaggio ma Gioab non lo sa.”
Desideroso di imparare sono senza parole.
…sono senza parole!
Calma, non illudetevi!
elsa.F sei deliziosa come sempre!
Ben tornata!
I miss you so much during this week.
Volevo metterti al corrente che ho chiesto scusa a Gerry, Leonardo e debenedetti.
Ho, visto, ho visto…
Sei una persona semplicemente straordinaria.
Straordinario come le cose vere e non costruite.
Straordinario perché scagliarsi per amore e poi chiedere perdono è così umano e vero.
Grazie di esserci!
Voglio spendere una parola a favore di Gioab. Non dei suoi interventi prolissi e noiosamente pedanti. Anche se lui si esprime solo in quel modo si vede che potrebbe dire e spiegarsi diversamente. L’effetto è straniante, soprattutto quando fa le pulci al linguaggio del parroco. Ma appunto, a differenza di molti altri, almeno prende sul serio il linguaggio e lo trova inappropriato o con qualche slittamento nel significato che rende la parola del prete meno convincente e in fondo, seppur comprensibilmente, solo consolatoria. Noi con la parola del prete ci consoliamo. Non è poco, ma non è tutto. Non è tutto il significato di quella tragica vicenda. Qualcosa ci sfugge, qualcosa sfugge a quella consolazione. Di fronte a questi eventi forse dovremmo cercare anche altre parole, non sempre consolatorie. Di tragedie assurde, di morti innocenti ne conosciamo più di quante raggiungano l’attenzione del pubblico. Per queste, diversamente della morte di Yara, spesso non troviamo nessun prete che parla di angeli e di trasfigurazioni. Abbiamo di fronte il corpo nudo e freddo di chi è morto e il suo futuro ancora più morto e ancora più freddo. Se è vero, come dovremmo credere, che la morte non è l’ultima parola che si può pronunciare sulle creature, ammettiamo che facciamo un po’ fatica a rappresentare quella che dovrebbe esserlo.
@Debenedetti, magari fosse così per Gioab, magari!
Quello che nausea è la sua assenza di cuore, di amore. “Fatto” di un Dio esclusivista, per nulla misericordioso. Insulta persone e affetti in modi velati … e strumentalizza ogni cosa per sè stesso, per la sua ragione anche se dice che è la ragione di Dio.
Qualsiasi persona sana di mente davanti a questo post andrebbe al soggetto, a Yara e non si attaccherebbe alle parole, porrebbe il suo sgomento e non la sua saccenza: ecco dov’è l’offesa grave che ha compiuto.
Per la morte, non ci sono parole adatte, non ce ne sono e non ce ne saranno mai perchè è della morte togliere la parola e forse l’unica che riesce a prendere corpo è quella di rabbia e di vendetta in certi casi.
Ed è qui che si concretizzano gli angeli, proprio come quelli di Gesù che hanno annunciato la Resurrezione.
Questi angeli siamo noi, è don Corinno: quelli che tengono tra le braccia e dicono tutte le parole più calde e rassicuranti che si possono dire e che nascono dal cuore e non certo da un professore.
E poi, nessuno di noi sa che razza di angoscia si portano sulle spalle i preti da cui chiediamo parole di consolazione perchè anche su di loro aleggia lo sgomento della morte.
Anche i preti starebbero volentieri in silenzio, ma non possono farlo, non glielo concediamo e permettiamo.
Questa è la grave superficialità di Giob che si aggiunge a tutte le altre visto che non ha minimante parlato di affetti, di angosce o di altro che riguardi l’umanità dimostrando una totale assenza di rispetto.
Se dovessimo dare retta a lui quando invita a “buttare il libro”, dovremmo buttare lui stesso perchè vive di quel libro, è la sua parola citata (mettendo a protezione di sè i nomi biblici e di Dio) … e senza libro non avrebbe più voce e non saprebbe cosa dire.
Debenedetti e Marta09. Chiamarla “angelo” vuol dire affermare che secondo la fede cristiana lei ora vede Dio ed è suo messaggero per noi. Suonare le campane a festa è un’attestazione comunitaria di questa fede, oltre la cerchia dei praticanti, per dire appunto che la morte non è l’ultima parola.
Debenedetti e Marta09. Che possiamo dire di più? Da un paio di decenni vengo studiando sul campo, da giornalista, la nuova liturgia del morire cristiano – non il rito delle esequie ma l’insieme delle manifestazioni della fede e della pietà di fronte alla morte. Nel blog si possono vedere i capitoli 5-8 della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto. Mi pare che le singole persone – i santi – riescono ad andare oltre quei due segni dell’angelo e delle campane – o loro equivalenti – ma ancora non vi riesca la comunità. Oltre quei segni io riscontto nei singoli la lotta con l’angelo – cioè con Dio – e l’invocazione dell’ira dell’Agnello, ovvero la richiesta che sia abbreviato il tempo della prova e che Egli affretti il suo ritorno. Questi elementi ci sono nell’attuale liturgia del morire, ma non sono ancora esprimibili comunitariamente. Come è giusto che sia, don Corinno è arrivato dove è arrivata la comunità.
Buongiorno a tutti.
Mi spiace, marta09, che tu sia così amareggiata…
E l’argomento che affrontiamo forse non è il più adatto a suggerire lieti pensieri.
Vorrei però provare a dire una parola in riferimento a quanto scrive debenedetti.
Il parroco ha usato un termine – angelo – che noi abitualmente leggiamo collegandolo ad immagini un po’ romantiche, appunto consolatorie.
Mi piace pensare che nell’usare questa parola, in quel contesto in cui più che consolare e consolarsi non so che cosa d’altro avrebbe potuto fare, abbia anche voluto suggerire un altro pensiero, molto più reale e doloroso.
Yara è un angelo perchè ci dice qualcosa, ci suggerisce di ricordare la fragilità in cui viviamo, la fragilità della vita che ci è donata e degli affetti che consideriamo scontati.
Yara è un angelo che dice “vegliate, perchè non sapete nè il giorno nè l’ora”, amate quanto potete, perdonate, abbracciate, siate germe di bontà e bellezza e consolazione…
Rappresentare quello che dovrebbe essere l’ultima parola è arduo, possiamo provare a portarci al sepolcro vuoto, la mattina di Pasqua…
Un sepolcro vuoto, appunto, un segno e una speranza, ma non una rappresentazione. Piuttosto una domanda.
Scrivevo in contemporanea con Luigi.
Grazie Luigi
Buon giorno.
Le domande di Debenedetti non sono facilmente eludibili.
Di fronte a questi tragici eventi il primo a reagire è l’istinto, sgomento e rabbia; segue poi la parte razionale con tutte quelle domande a cui non sappiamo dare risposta, ed entrambi, istinto e razionalità leniamo col balsamo della fede. Le domande però rimangono.
No, Nico, non sono amareggiata per “l’angelo” che condivido in toto … ma sono amareggiata da altro.
Davvero, angeli possiamo (e forse dobbiamo) essere noi, angeli umani che sorreggono.
Per le campane a festa di don Corinno, ecco lo stesso segno chiesto da Hans Wolf Schoen nel racconto della moglie Rita: “Lucidissimo anche durante la sua ultima agonia voleva che si pregasse insieme a lui. Le campane suonarono a festa: lo aveva chiesto come suo ultimo desiderio“. [Vedilo in Luigi Accattoli, CERCO FATTI DI VANGELO, SEI 1995, p. 161s]
L’ira dell’Agnello (capitolo 6 dell’Apocalisse) così era attesa da David Maria Turoldo: “La Risurrezione è la vendetta di Dio sul male del mondo. Il Dio di Cristo è il Dio fratello, il Dio che partecipa, che piange con te, in attesa della Risurrezione”. [parole dette a me nell’ultima visita che gli feci e che riportai in CERCO FATTI DI VANGELO, SEI 1995, p. 176]
Sull’affrettare il compimento dei tempi ecco il testamento di Antonia Salvini Amadei: “Perché l’attesa non sia troppo lunga invito tutti a pregare con le parole dell’Apocalisse in comunione di intenti con la Creazione e l’Umanità redenta: «Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!” Chi ascolta ripeterà: “Vieni!” …Chi attesta queste cose dice: “Sì, verrò presto!” Amen.» Vieni Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti noi. Credetemi: la venuta del Regno è l’unica cosa che convenga veramente a tutti“. [Vedi il testamento in Luigi Accattoli, CERCO FATTI DI VANGELO, SEI 1995, p. 182ss]
Da tempo cerco di spiegarmi le parole, la vita di Gesù e le stesse verità di fede a partire dalla mia coscienza di non credente. Presuntuoso, forse, ma non riesco a fare diversamente, in una specie di percorso inverso rispetto a chi, invece, ritiene più giusto trovare una chiave di lettura a partire dal magistero della Chiesa. Non ho mai ascoltato nessuna parola che potesse giustificare il dolore ai miei occhi, nemmeno Gesù lo ha giustificato, ha fatto di più, tuttavia. Ha fatto come farebbe qualunque genitore che amasse i propri figli inconsapevoli del loro soffrire e morire. Non si è limitato a dare una speranza di riscatto, ma ha condiviso l’esperienza umana del dolore e della morte: non puoi comprendere, figlio mio, fino in fondo il perché del tuo destino, perciò lo faccio mio, e muoio con te.
“non puoi comprendere, figlio mio, fino in fondo il perché del tuo destino, perciò lo faccio mio, e muoio con te”
“Se è vero, come dovremmo credere, che la morte non è l’ultima parola che si può pronunciare sulle creature, ammettiamo che facciamo un po’ fatica a rappresentare quella che dovrebbe esserlo”
“Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione…
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui” (Rm 6,5.8)
…non vuole essere una risposta. Sono le risonanze di oggi che per merito vostro mi accompagneranno per tutta la giornata.
Grazie
Non so come mai, ma dal post di Luigi abbiamo tutti preso l’angelo, la morte, il dolore, le campane e quant’altro.
Io mi sono fernata lì e mi è scappata dagli occhi (forse perchè sono le parole più autentiche) questa frase:
“Siamo smarriti aiutaci”
Parole comuni a tutti e a tutte le morti, alla morte stessa che si contrappone al Credo, quelle parole del Credo che ogni volta pronunciamo, ma che in ogni morte interrogano.
Che dire, nella morte c’è una reazione umana ed un’azione di Dio che è una risposta alla reazione umana.
Ma è tutto facile dirlo e non viverlo, però chi lo vive nel dolore lo sa, lo sente.
Chi è vicino, invece, con un solo abbraccio senza troppa teologia (come don Corinno) e con tanta teologia applicata, dice “Non siete soli”.
Solo questo.
@ Marta09
“Che dire, nella morte c’è una reazione umana ed un’azione di Dio che è una risposta alla reazione umana.”
Mah, qualche considerazione si può fare …! Si può per es. considerare che – “Più amara della morte [trovavo] la donna che è essa stessa reti da caccia e il cui cuore è reti a strascico [e] le cui mani sono ceppi. Uno è buono dinanzi al [vero] Dio se le sfugge, ma pecca se è catturato da lei.” ( Ecclesiaste 7.26)
L’avvertimento è, state molto attenti alla donna. Perché mi chiedo ? Perché è la causa di tutti i dolori e i pericoli perché ragiona col cuore e non con la mente ! E’ ostinata e non accetta il suo ruolo di “gloria dell’uomo” non gloria di Dio.(1Corinti 11.7)
Infatti se la donna ragionasse con la mente, sapendo che Yara è diventato un angelo, dovrebbe essere felice che è sfuggita a questa valle di lacrime. Perché piangere e rattristarsi se ora dovesse essere in un luogo di felicità e di pace ? E invece dicono che sono tristi e non hanno parole. Che contraddizione. Non ho mai visto nessuno piangere se dice che va alle Maldive o a Sharm el Sheik, perché mai dovrebbero piangere se va a stare meglio in Paradiso ? Forse perché l’ipocrisia di chi dice di credere una cosa ma ne pensa un’altra lo fa restare nel dubbio ?
E a che serve dire parole di circostanza se la morte è una caratteristica umana come il mangiare o dormire ? dovrebbe essere accettata come una normale occorrenza della vita e invece se ne fa una tragedia come se non ci fosse alcuna speranza. Allora perché si definiscono Cristiani ?
“Ma se Cristo non è stato destato, la nostra predicazione è certamente vana, e la nostra fede è vana. Inoltre, siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, perché abbiamo reso testimonianza contro Dio che egli ha destato il Cristo, che tuttavia non ha destato se i morti non sono realmente destati. Poiché se i morti non sono destati, nemmeno Cristo è stato destato. Inoltre, se Cristo non è stato destato, la vostra fede è inutile; voi siete ancora nei vostri peccati.” ( 1 Corinti 15.14-17)
“Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Credi tu questo?”” ( Giovanni 11.25) – Chi ci crede ? Allora perché piangere ?
Certo che attribuire a Dio la morte e la reazione umana è il massimo della bestemmia – “come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato. “ (Romani 5.12) – Non è stato Dio è stato l’uomo che si è voluto suicidare e continua a farlo !
Si, lo so pensavi alla compassione e alla bontà di Dio nell’aver donato all’uomo questo sentimento, ma attenta non è sempre positivo:
“Nel caso che tuo fratello, figlio di tua madre, o tuo figlio o tua figlia o la tua moglie prediletta o il tuo compagno che è come la tua propria anima, tenti in segreto di sedurti, dicendo: ‘Andiamo a servire altri dèi’, che non hai conosciuto, né tu né i tuoi antenati, alcuni degli dèi dei popoli che sono tutt’intorno a voi, quelli che ti sono vicini o quelli che ti sono lontani, da un’estremità all’altra del paese, non devi acconsentire al suo desiderio né ascoltarlo, né il tuo occhio lo deve commiserare, né devi provar compassione, né coprirlo [protettivamente]; ma devi ucciderlo immancabilmente. La tua mano deve venire per prima su di lui per metterlo a morte, e dopo la mano di tutto il popolo. E lo devi lapidare con pietre, e deve morire, perché ha cercato di farti allontanare da Geova tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa degli schiavi. ( Deuteronomio 13.6-11)
Quanta malvagità ! E’ vero, ma quanta debolezza !
@ Leopoldo
“non puoi comprendere, figlio mio, fino in fondo il perché del tuo destino, perciò lo faccio mio, e muoio con te.”
Se non fosse possibile comprendere, perché mai avrebbe fatto scrivere tutto quel librone e con la fatica di doverlo preservare per tutte le generazioni ? Faticaccia inutile ?
“Ed egli proseguì, dicendo: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno” (Daniele 12.9-10)
Gioab: “Perché piangere e rattristarsi se ora dovesse essere in un luogo di felicità e di pace ? E invece dicono che sono tristi e non hanno parole. Forse per l’ipocrisia di chi dice di credere una cosa ma ne pensa un’altra?“. Gesù ha pianto per Lazzaro, dunque era ipocrita. Quante cose apprendiamo da Gioab.
io e mia moglie abbiamo pianto per Yara e per chi le voleva bene.
Per quel che vale, mi associo al post di Luigi.
Gioab: “E a che serve dire parole di circostanza se la morte è una caratteristica umana come il mangiare o dormire?” Curioso che Gioab, così valoroso di fronte alla morte, non abbia il coraggio di firmarsi. Ho idea che egli sia coraggioso quando sta coperto.
“La donna è ostinata” e “non ragiona con la mente”. Davvero Gioab? Qui non se ne sapeva nulla.
@ Luigi Accattoli
Non ci crederesti ma ci avrei giurato. Che l’avresti ricordato. Bravo, è un bel colpo ! Lo riconosco ! Ma vorrei fare qualche ragionamento in proposito:
( Giovanni 11.33) : – “Gesù, perciò, vedendola piangere e vedendo piangere i giudei venuti con lei, gemé nello spirito e si turbò”
Mi chiedo come mai ? dato che Gesù sapeva che di lì a poco lo avrebbe risorto. Nota, questo turbamento “nello spirito” non è manifesto ma rimane una cosa intima non espressa nè manifesta colta forse dai discepoli che lo conoscevano ma non è una anifestazione pubblica nè publicizzata.
Avrebbe dovuto essere un’occasione se non gioiosa almeno neutra dato che di lì a poco lo avrebbe risorto, quindi resta incomprensibile che subito dopo dice: “Cedette alle lacrime”. Quel “cedette” rende chiaro che non era sua intenzione piangere e che il turbamento era o avrebbe dovuto rimanere nascosto o personale.
Dal punto di vista umano è comprensibile perché al v.11 viene detto che Lazzaro era “colui per il quale hai affetto” ugualmente il dolore delle sorelle ma non trova spiegazione se si pensa che lo fece uscire dalla morte subito dopo.
Perché mai la commozione e il turbamento ebbero la meglio ? se in fondo non doveva esserci motivo ?
La mia “spiegazione” è che i sentimenti sono comunicabili, come quando uno ride ed è allegro comunica la sua allegria, ugualmente accade con la tristezza, anche noi siamo contagiati o contagiamo i nostri amici perché l’uomo è predisposto per condividere, anche i sentimenti.
Ma questa spontaneità (la predisposizione a condividere) non deve essere indotta, come con l’industria dei sentimenti (il cinema) o con l’industria del sacro che vuole indurre alla pietà quando l’uomo dovrebbe imparare ad essere forte e responsabile. Come ho scritto la morte non dovrebbe essere una tragedia ma accettata come i Samurai.
UN esempio simile lo puoi ritrovare anche in Genesi 43.30 : “Giuseppe ora si affrettava, perché le sue intime emozioni erano eccitate verso suo fratello, tanto che cercò [un luogo] per piangere ed entrò in una stanza interna e là cedette alle lacrime.” Vedi anche (Genesi 42.24)
Così, rimproverandomi giustamente per la mia saccenza, mi hai dato l’opportunità di spiegare un punto di vista diverso che non vuole negare il valore dei sentimenti ma proprio perché preziosi non vanno svenduti a poco prezzo come se fossero robetta da spettacolo teatrale, che dopo un po’ è svalutato tanto da far negare ciò che nel titolo vien detto “la parola più forte è il silenzio”
Però una cosa è dire “cedette” alle lacrime altra cosa è dire :- “ perché non piangi ? “ “Poiché la semplice oppressione può far agire follemente il saggio” ( Ecclesiate 7.7)
( Giobbe 29.24-30.1) – “Io sorridevo loro — non [lo] credevano — E non facevano cadere la luce della mia faccia. Sceglievo per loro la via, e sedevo come capo; E risiedevo come un re fra le [sue] truppe, Come chi conforta quelli che fanno lutto. E ora hanno riso di me”
Piuttosto, visto che siamo in tema di Giovanni 11 :- “ Perciò Tommaso, che era chiamato Il Gemello, disse ai suoi condiscepoli: “Andiamo anche noi, per morire con lui”. ( Giovanni 11.16) Perché mai dovevano andare a morire anche gli altri ? Hai qualche idea ?
Con simpatia !
@ Luigi Accattoli
Se non sapevi che la donna è gloria dell’uomo e non di Dio ? sono contento di averti comunicato una cosa nuova. Che non ragiona con la mente ma con il sentimento è cosa risaputa se non ne eri edotto prova a vederti quelle cose di Maria de Filippi e del Grande Fratello. L’unico interesse è procreare, trovare il compagno per avere figli. E’ la loro missione. E’ nel DNA non ci possono far niente.
Leggi il racconto di Anna la madre di Samuele, ! (1Samuele 1.10- 11) : – “
Ed essa aveva l’anima amareggiata, e pregava Geova e piangeva dirottamente. E faceva un voto e diceva: “O Geova degli eserciti, se immancabilmente guarderai l’afflizione della tua schiava e in effetti ti ricorderai di me, e non dimenticherai la tua schiava e in effetti darai alla tua schiava una progenie, un maschio, io certamente lo darò a Geova per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non verrà sulla sua testa”.
La verità è sotto gli occhi di tutti e non può essere negata. Ora che l’ho scritto lo sai ! vedi la dott.ssa “La Boccassini,” ha speso tutto in intercettazioni inutili e ora non ha più soldi per fare quelle necessarie. Non è passione anche questa ?
Il coraggio di firmarsi ? Ma io mi firmo : “Gioab” se piace di più, Joab è uguale ! E una firma anche questa e tu sai bene chi sono. Dov’è il problema ?
Per gli altri è meglio che leggano ciò che scrivo e diano un voto allo scritto non alla mia persona. Pensi che presterebbero la stessa attenzione sapendo se sono giovane o vecchio bello o brutto ?
Non valgo io, caro Luigi vale il messaggio e noi dovremmo essere servitori del messaggio non delle persone anche se dobbiamo portare i pesi gli uni degli altri.( Galati 6.2)
Saluti
Di che cosa sia capace la donna tu Gioab l’apprendi da Maria De Filippi e dal Grande Fratello? Allora non ti informi soltanto su Wikipedia.
Debenedetti e Marta09. “Quando muoio, voglio che nessuno pianga” scrive nel suo testamento Gabriele Berionne. Testamento che termina con le parole “Vieni Signore Gesù, non tardare!“. Vedilo qui: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=4783.
Debenedetti e Marta09. Riccardo Palazzi e Luigi Maverna che chiesero l’Exultet per la messa di addio li puoi leggere nel capitolo 8 Celebrazione ecclesiale della propria morte della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto.
Debenedetti e Marta09. Sempre lì Chiara Badano che dice: “Al mio funerale cantate forte“.
@ Luigi Accattoli
No, non solo, a volte leggo i commenti sul blog di Tornelli, sull’Uaar, sulla Bussola Quotidiana, su zenit, sull’Espresso, ecc. ecc. non sono bigotto… cerco di essere ragionevole non fanatico anche se non uso il linguaggio analogico, e parlo fuori dai denti.
Di cosa è capace la donna ? –
1. “E Iael moglie di Heber prendeva un piolo della tenda e si metteva in mano il martello. Quindi andò furtivamente da lui e gli conficcò il piolo nelle tempie e lo fece entrare in terra, mentre egli era profondamente addormentato e stanco. Così egli morì.” ( Giudici 4.21) –
2. “Ho messo coperte soffici sul mio letto, tela fine d’Egitto; ho profumato il mio giaciglio di mirra, di aloè e di cinnamòmo. Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino, godiamoci insieme amorosi piaceri. . . . Lo lusinga con tante moine, lo seduce con labbra lascive; egli incauto la segue, come un bue va al macello”. — Prov. 7:10-22, La Bibbia di Gerusalemme.
3. “ Dopo ciò Dalila disse a Sansone: “Fino ad ora ti sei preso gioco di me per pronunciarmi menzogne. Dichiarami con che cosa ti si può legare”. Quindi le disse: “Se tesserai le sette trecce della mia testa con l’ordito”….. Essa ora gli disse: “Come osi dire: ‘Ti amo’, quando il tuo cuore non è con me? Per queste tre volte ti sei preso gioco di me e non mi hai dichiarato in che consiste la tua grande potenza. E avvenne che, siccome gli faceva di continuo pressione con le sue parole e continuava a sollecitarlo, la sua anima divenne impaziente fino al punto di morire. Infine le rivelò tutto il suo cuore e le disse: “Il rasoio non è mai venuto sulla mia testa, perché sono nazireo di Dio dal ventre di mia madre. Se davvero fossi rasato, allora la mia potenza certamente si ritirerebbe da me, e in realtà mi indebolirei e diverrei come tutti gli altri uomini”.
Quando Dalila vide che le aveva rivelato tutto il suo cuore, immediatamente mandò a chiamare i signori dell’asse dei filistei, dicendo: “Salite questa volta, poiché egli mi ha rivelato tutto il suo cuore”. E i signori dell’asse dei filistei salirono da lei per portare il denaro nella loro mano. 19 Ed essa se lo faceva addormentare sulle ginocchia. Quindi chiamò l’uomo e gli fece radere le sette trecce della testa, dopo di che cominciò a dominarlo, e la sua potenza si ritirava di sopra a lui” (Giudici 13.16-19) : –
Vedi le donne ? Non esitano a essere molto violente, molto invitanti, molto perverse e traditrici. Ne convieni ? Ho anche altri esempi più positivi, Ester moglie di Assuero, correva il rischio di essere giustiziata per essere andata del re non invitata, ma giudea salvò il suo popolo, Maria di Nazareth che correva il rischio della lapidazione come adulterea, Anna madre di Samuele, Rut la moabita, ogni caso va considerato a sè, ma sono sempre a gloria dell’uomo non gloria di Dio. E io non posso farci niente. Non l’ho scritto io. ( 1 Corinti 11.7).
Gioab. “Le donne sono molto perverse e traditrici“. Parole che vengono da un vissuto felice, immagino.
http://www.youtube.com/watch?v=n6MnkyTRlKU
Ma che roba strana, però, donne violente e traditrici, ma si da il caso che le donne siano violentate, tradite e uccise da uomini … Strana cosa, davvero.
Luigi, illuminaci,
Gioab ha questa idea. E’ anche contrario ai capelli lunghi, consiglia il cronicario per gli anziani, denigra l’Italia e ha gli italiani in gran dispitto ma anche gli statunitensi, vitupera i barboni e i poveri in generale, gli immigrati in ispecie, ride quando sente che un povero si adopera a soccorrere un altro povero. Per tenere su queste idee e altre simili, abbonda in versetti biblici come fossero dosi di viagra.
@ Luigi Accattoli
Mi riferivo agli esempi citati, una gli ha messo un piolo nella tempia
una lo ha tradito e lo ha fatto accecare, una se lo è portato a inebriarsi …..perchè ne vuoi fare un applicazione personale.
Rimane il fatto che il serpente sedusse Eva non Adamo. E’ un fatto ! – “, Adamo non fu ingannato, ma la donna fu completamente ingannata e si trovò in trasgressione” ( 1 Timoteo 2.14) – Non lo dico mica io. E’ scritto. E’ l’anello debole della catena.
Io ho avuto storie semplici e quelle che hanno avuto esito negativo è perché volevano guidare loro e io non mi fido. Se una donna vuol fare l’autista deve dare prova di abilità e io dell’autoscuole moderne non mi fido, Capisci ?
Ti ho già parlato del cordone obellicale che non si taglia mai, è così la donna è stata fatta a glioria dell’uomo e lei vuole essere a gloria dei figli e dei nipoti. Ma questo è un inghippo che scopri solo dopo e allora il tostapane te lo tieni con l’ammaccatura.
Tu vuoi una compagna e ti trovi un direttore dei lavori. Quando trovi una moglie e scopri solo dopo che è ammaccata, che vuoi farci non si può aggiustare allora te le tieni com’è. Non funziona tanto bene ma basta che scaldi il pane.
Bisogna mettere alla prova prima ? quello che tu fai con me ! Ma non ti puoi fidare nenanche del dopo. Per questo Gesù dice che i nemici dell’uomo sono quelli della sua casa. Lo sapevi ? Eppure anche con l’ammaccatura è un grande regalo.
Lo sapevi che diventeranno una sola carne? Può voler dire che tornerà ad essere osso delle mie ossa anche di cervello ? Chissà ma se “nella risurrezione gli uomini non si sposano né le donne sono date in matrimonio, ma sono come gli angeli nel cielo. ” Secodo te come funzionerà ? La risurrezione è coi corpi mica in spirito e quindi ?
Saluti
Dispitto, in ispecie… Fantastico Luigi.
Angels:
http://www.youtube.com/watch?v=RpI8E-Nol0g
ssssss….ssssss…..sssss….
Marta09:
mi stai dicendo che sia meglio astenersi anche dal fare il tifo?
No, no …. era il sibilo del serpente ah ah ah 😀
@ Luigi Accattoli
NO Luigi, non barare ! Probabilmente hai capito male ! mi ripeto “L’UOMO” con i capelli lunghi è disonorato come il Cristo cattolico. ( 1Corinti 11.14) . Non mescolare le carte. “L’UOMO” ! con i capelli lunghi. Non la donna quella va bene così !
Il Cronicario – Consiglio a chi vuole assistere gli ammalati di andare al cronicario, mica per tutti, vedi che sei un baro ? Non si fa così, sei come i farisei io ti facevo tutto cattolico e mi scadi così ? Non sei serio.
Allora ripeto: Se qualcuno dice che gli piace curare i malati e poi vive nel palazzo e lascia che lo facciano gli altri, (curare i malati) a me sembra ipocrita perché dovrebbe essere lui il primo a fare ciò che suggerisce di fare ai suoi amici specie se lo spaccia per un lavoro meraviglioso. Allora se dice che gli piace tanto gli suggerisco il cronicario così è contento. Tu che faresti ? Non gli diresti fammi vedere come sei bravo ?
Denigra l’Italia ? – mica solo l’Italia, la Bibbia dice che tutto il mondo giace nel potere del malvagio. ( 1 Giovanni 5.19) mica solo l’Italia. Hai capito male tutto il mondo ! E’ Bagnasco che ancora non l’ha capito e vuole la fine delle ostilità, lo ha detto lui che “il clima è avvelenato” ma non l’ho avvelenato io. Leggi sui Sacri Palazzi, ci sono dei bei commenti. Chi l’avrà avvelenato ? Radio Maria con le onde sonore ?
Vitupera i barboni – In realtà se ci fai caso puzzano un po’ ! Il fatto è che non si possono lavare e quindi se non hanno dignità e vanno a fare i barboni è una scelta, ma la puzza rimane.
Gli immigrati ? – Vallo a raccontare ai Lampedusani, hanno fatto perfino l’ordinanza. Ma non sono tutti cattolici ? C’era anche il parroco ? Ora si è schierato contro anche Bagnasco ? Ma che, non li leggi i giornali ? Sono un pericolo per la convivenza civile. Hai mica visto in Calabria che è successo ?
Il Viagra – Puoi credermi non l’ho mai usato in vita mia (ancora ) !
Ma vuoi mica diventare l’emulo di Bellarmino ? Il martello degli eretici ? Ma io non sono eretico, tutto ciò che dico è sostenuto da un versetto. Se è Parola di Dio perché ti infastidisce se io cito ? Non lo leggono anche in chiesa il Vangelo ? Dovrebbe essere motivo di meditazione per chi vuole conoscere. Perché ti infastidisce tanto ?
Ciao Luigi con stima ?
Jé credo che non l’usa er citrato de sildenafil…
Ma chi lo vole sto’ mattacchione? Ndo sta ‘na santa donna ca se ‘o pija a questo?
Mannaggia oh! An vedi sto peracottaro!
Gioab. “L’UOMO con i capelli lunghi è disonorato”. “I barboni puzzano un po’”. Gli immigrati “sono un pericolo per la convivenza civile”. “Gli suggerisco il cronicario”: questo suggerimento non manca mai. Quand’è “ammaccata” una donna “non funziona tanto bene ma basta che scaldi il pane”. Le donne in generale fanno pasticci sia con i serpenti sia con la guida dell’automobile. Questo Gioab è uno spasso. Altro che cacciarlo. Ma chi si era mai divertito tanto da queste parti?
@ Luigi Accattoli
Hai visto che i blog hanno anche il lato piacevole ? Uomo di poca fede ?
Però devi essere corretto, le scritture le devi leggere perchè io non mi invento niente, lì c’è scritto così, te lo avevo detto che è il Libro che vi crea impiccio ?
p.s.
le donne con i serpenti ci vanno a nozze mica creano impicci ? Gli impicci li fanno quando bruciano il pane ! quando guidano l’automobile, con i tacchi a spillo mi bucano il pavimento perchè si irrigidiscono nel traffico, sai vogliono sempre essere “inn”.
@ debenedetti
Sono commosso e lieto per il tuo commento. Grazie per aver compreso ciò che intendo dire. Non è solo e sempre consolando dietro favole anche piacevoli che si trova la verità. La morte è una questione tragica che colpisce tutti perché malgrado la speranza non vi è alcuna certezza.
L’uomo non è stato creato per morire ma per vivere. La morte fu un incidente di percorso al quale il Dio ha posto rimedio con la morte del proprio figlio. Cosa risaputa ma spesso non compresa fino in fondo perché se il Dio è onnipotente ed è un Dio “felice” (1Timoteo 1.11) poteva trovare anche un altro modo per rimediare.
Ma poiché così è, credo che dobbiamo fare ogni sforzo per attenerci al Suo programma e la riuscita non sarà mettendo un anestetico sulla ferità che non la farà guarire ma ci vogliono i medicamenti appropriati e spesso le ferite vanno aperte e pulite per evitare infezioni prima che comincino a rimarginarsi.
Un ipotesi : se l’uomo non avesse peccato e non avesse recato su di se la morte, cosa sarebbe successo ? sarebbero ancora vivi ?
Grazie per la comprensione !
p.s.
ho letto da qualche parte che gli angeli sono le idee. Perché vengono proprio quelle ? da dove vengono ? come si costruiscono o qualcuno le porta ?
Mi scuso per la risposta tardiva.
@ Luigi Accattoli
Caro Luigi arrivo sempre in ritardo e mi devi perdonare ma a volte non faccio in tempo a leggere tutti i post e qualcuno mi sfugge, così arrivo sempre dopo. ( Meglio tardi che mai – si dice no ?)
Ho notato solo ora il tuo @ debenedetti e a marta09 – “Quando muoio, voglio che nessuno pianga” scrive nel suo testamento Gabriele Berionne.
Testamento che termina con le parole “Vieni Signore Gesù, non tardare!”
Non capisco ! Se Gabriele può scrivere un testamento perché mai la chiesa non vuole che si scriva anche quello biologico ? Cosa cambierebbe è solo questione di tempo, tanto la morte è inevitabile arriva per tutti prima o poi. Quindi secondo te perché prolungare l’agonia di chi non vuole più soffrire ? Sono libere scelte no ? come quelle che furono fatte quando decisero di battezzare i piccoli ebrei strappati alle famiglie, per farne degli autentici cristiani, hai letto la faccenda di cui si sta lamentando il rabbino capo di Roma che li rivuole indietro. Ne sai niente ? Che dici furono generosi , altruisti ? o un po’ egoisti ?
Se il sig. Gabriele Berionne nel suo testamento che tra l’altro si contraddice, perché dice di aspettare la venuta del Signore mentre invece è lui che sta andando dal Signore (eventualmente ma avrei qualche dubbio) , dicevo se lui può fare la scelta di essere felice della venuta che è un andata, perché la stessa venuta/andata la vogliono negare agli altri sofferenti e ritardare quel felice momento ?
Ti torna ? Saluti