Un bacio a Pippa Bacca vestita da sposa

Nel trigesimo dell’allarme della famiglia per la sua scomparsa in Turchia, mando un bacio a Pippa Bacca, la ragazza milanese che a 33 anni viaggiava in terre violente vestita da sposa in segno di “fiducia negli uomini”. L’ha uccisa uno di cui si era fidata. L’ha violentata e strangolata. Nella sua solare incoscienza voleva raggiungere Gerusalemme in autostop passando per la Bosnia, la Serbia, la Turchia, il Libano, i territori palestinesi. Cercava donne ostetriche alle quali “lavare i piedi”. Vestita di bianco, impersonava la sposa “generatrice di vita e di pace”. Onorava le levatrici “sorelle” delle spose. Bacio, bacio.

31 Comments

  1. Effettivamente, pensavo anch’io, una storia che ad Accattoli sarebbe piaciuta…
    Per il resto agghiacciante.

    7 Maggio, 2008 - 15:34
  2. ignigo74

    So che la mamma di Pippa è una delle responsabili e coordinatrici della Lombardia per il lasciapassare del cammino di Santiago.
    Pippa andava in giro per dimostrare che ci si può fidare del mondo.
    Non si può vivere e progettare e sperare pensando che abbia avuto torto.
    Eppure quante persone meschine, inette e ignave anche dentro la comunità cristiana hanno detto che “se l’è cercata”. Quando padre Filippo è caduto giù dalla Grigna a 2400 metri di altitudine certe persone normali e per bene hanno commentato “ma cosa ci faceva un prete a 2500 metri e a 72 anni di età?”. Che durezza di cuore, che cecità, che sordità, che mutismo parolaio…
    Vogliamo più Pippa Bacca e meno Maria De Filippi.

    7 Maggio, 2008 - 15:40
  3. david pierini

    E’ arduo e doloroso giudicare la storia e la fine di questa ragazza soprattutto se siamo genitori e vediamo come sia facile per i nostri figli deragliare dalla via ragionavole. Io azzardo l’ipotesi che dentro di lei, che sembrava “un’inno alla vita” qualcosa fosse morto da tempo e la spingesse a osare oltre il lecito.

    7 Maggio, 2008 - 16:08
  4. di certo, raccontata come l’hanno raccontata i più, sembrava almeno una persona “particolare”. Grazie, Luigi… confesso di aver avuto imbarazzo a parlarne sul mio blog… sembrava davvero una storia troppo “moralista”, anche per me.

    Ma proprio questo investimento – tragico – nella fiducia negli uomini era la vera notizia da dibattere. I più si sono smarriti tra commenti pulp, retroscena pessimi e sorrisetti commiseranti.

    7 Maggio, 2008 - 16:08
  5. Feynman82

    Che sia uno specchio dei tempi?

    Concordo con Alessandro Canelli: quando l’ho sentita qualche giorno fa in TV mi son detto: strano che non ne parli il buon Accattoli sul suo blog… Detto fatto! 🙂

    Per fortuna nel mondo c’e anche tanto bene che resta nascosto e che penetra nelle middolla del vissuto quotidiano… avete mai pensato a che sarebbe il mondo senza i cori di preghiere che ogni giorno, ogni ora, si levano silenziosi da tanti conventi, da tanti monasteri, da tanti singoli cuori sparsi su tutta la terra?

    Andrea

    7 Maggio, 2008 - 16:33
  6. Luigi Accattoli

    Mi ero proposto di parlarne nel trigesimo per trovare le parole. Le cerco ancora. Vorrei sapere di più. Ignigo, se sai racconta. Per me quella sua scommessa innocente e splendida sull’affidabilità dell’uomo all’uomo fa pendent con la scommessa – esistenziale e mistica – di Louis Massignon sulla “parola data” tra cristiani e musulmani.

    7 Maggio, 2008 - 17:36
  7. Clodine

    Vorrei tanto poter trovare parole adatte, che almeno riuscissero ad esprimere la mia vicinanza e solidarietà..ma non lo so perché, eppure il pensiero mi si ferma non appena entro nella logica che ha spinto questa giovane donna ad intraprendere una impresa così singolare e audace.

    In tempi bui ,come quello che stiamo vivendo, dove tutto va in frantumi, ogni valore, spirituale, morale, etico, religioso, sembrano svanire, dove la vita stessa in almeno la metà del globo è svenduta senza pudore. Questa “fiducia” cieca nell’uomo nonostante tutto ,da cosa era dettata: da una grande profondità interiore, sconvolgende oseri dire, o incapacità di valutare i rischi e quindi mancanza di prudenza intesa quale virtù cardinale?

    E’ sbagliato paragonare il desiderio di un alpinista di raggiungere la vetta, anche se l’età è vetusta ci si può sentire in una forma tale per cui si va’…come tante altre volte. Questo non è un atteggiamento imprudente, in quel frangente il caso ha voluto che si verificassero dei disguidi non previsti. Non se l’è affatto andata a cercare: è accaduto!

    Altro è confidare nell’uomo!

    Giammai confidare nella bontà dell’uomo, ovvero: confida pure nell’uomo ma aggrappati fortemente a Dio e in Lui spera..Ecco, io penso sia stata imprudente. Anche se le intenzioni erano ottime ha errato nella valutazione del rischio. Ma forse lo aveva calcolato ed ha sfidato la vita, riponendo la sua speranza nell’amore che ogni cuore dovrebbe contenere…forse perché il suo ne era ricolmo!
    Preghiamo, affinchè un giorno si possa uscire vestiti a festa verso la vita, un giorno in cui saremo liberi come l’aria. In quel giorno ci saranno cieli e terra nuova in cui regnerà la giustizia…

    7 Maggio, 2008 - 18:29
  8. FABRICIANUS

    Ho seguito poco la storia di Pippa Bacca, non so esprimermi…..Prego per lei, insieme a tutti voi.

    Proprio oggi con un amico riflettevo sulla bontà dell’uomo….Egli diceva: Dobbiamo fidarci dell’uomo, perchè il primo a fidarsi dell’umano è proprio Dio…

    Io ammetto di avere una visione un pò più cupa rispetto alla sua, ma il parlare del mio amico lo sentivo carico di Speranza e di fiducia. Di questo lo ringrazio.

    Prima o poi IL LUPO DIMORERA’ CON L’AGNELLO…..

    Un caro saluto a tutti voi! Un abbraccio!
    F.

    7 Maggio, 2008 - 19:02
  9. ignigo74

    E’ molto significativo quello che hai scritto, Fabricianus:
    Dobbiamo fidarci, noi credenti, per raccontare Colui che si è affidato a noi.
    A Villapizzone (Milano) da trent’anni le famiglie e i gesuiti vivono – in un quartiere periferico e problematico – letteralmente con le porte aperte. Non esistono nè serrature nè chiavi. Non è mai successo nulla: ovvio, non c’è argenteria in giro ma quella non è necessaria per viver bene. Anche io ho vissuto lì per un anno con la porta della stanza accostata, senza chiudermi dentro come il 99.99% dei cittadini milanesi. All’inizio c’era qualche pensiero ma l’idea e l’esperienza della comunità, e cioè del vivere insieme, il vigilare di tutti su tutti mi hanno tranquillizzato e allargato il cuore e il cervello. Pippa ha tentato eroicamente – sì, eroicamente e profeticamente e queste due categorie sono esentate dalla prudenza come dall’obbedienza (Milani docet) – di allargare il nostro cuore. Luigi quello che so l’ho scritto: sono milanese e quello che ho appreso extra Corriere ve l’ho comunicato. Pippa Bacca voleva dimostrare che ci si può fidare del mondo, che si può viviere in un continuo reale e concreto pellegrinaggio di ospitalità in ospitalità. Naturale che questo nel mondo degli alberghi a 5 stelle e delle vacanze programmate 10 mesi prima venga etichettato come imprudente o eccentrico. La famiglia è come tutti sanno parente di quel Manzoni noto per la “merda di artista” (un colpo di genio, altro che merda!) ed è molto amata e nota in zona Brera -Garibaldi. La mamma e la sorella sono due persone deliziose, con gli occhi buoni e vivaci. I giornali l’hanno presentata male Pippa, ma i giornali sono gli stessi che intervistano il papà di un ragazzo appena morto e gli chiedono cosa sta provando, ergo i giornali non possono capire la grandezza umana, il coraggio, la profezia, la libertà di persone come Pippa Bacca.

    7 Maggio, 2008 - 19:30
  10. Clodine

    “Naturale che questo nel mondo degli alberghi a 5 stelle e delle vacanze programmate 10 mesi prima venga etichettato come imprudente o eccentrico”

    +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

    Spero per te Ignigo, che questo riferimento sia puramente casuale! Lo spero per te Ignigo!

    7 Maggio, 2008 - 19:57
  11. Clodine

    Io credo nell’uomo ma temo la cattiveria che abita l’uomo.

    Se pensassimo che il cuore dell’uomo è abitato dal bene ,e non considerassimo che in quello stesso cuore non conviva appiato al bene anche il male, ci inganniamo e la verità non è in noi!

    Per quanto riguarda le 5 stelle….c’è una piccola costellazione che si disloca con una simmetria perfetta e va a formare un piccolo aquilone…mi piace tantissimo osservarla quando il cielo è buio e assolutamente sgombro da nubi, in modo particolare dopo una forte pioggia, quando tutto è terso..e..stupendo!

    8 Maggio, 2008 - 6:05
  12. Clodine

    …correggo digitazione errata ” appaiato al bene il male”

    Posso aggiugere?

    Certamente c’è qualcosa che non va, dentro l’uomo stesso.
    Osservando il comportamento dell’uomo, lo vediamo teso a conquistare il bene, ma anche continuamente minacciato dal male. L’uomo, nella vita, riesce a fare molte opere buone, ma nel contempo fa anche opere cattive. Persino i migliori tra gli uomini – gli eroi, i santi, i sapienti – hanno spesso dichiarato di non aver saputo compiere tutto il bene che avrebbero voluto. Sant’ Agostino confessò di aver provato un piacere sadico nel fare il male . Forse siamo meno barbari dell’uomo primitivo sotto certi aspetti, ma la cosiddetta nostra vita civile è tuttora piena di ingiustizie, di violenze, di degrado ambientale. Esprimiamo orrore e condanna per le guerre del passato, ma guerre e massacri continuano anche nel presente e in paesi civilizzati, nonostante le legislazioni più avanzate e nonostante le solenni dichiarazioni di tutela dei diritti umani.

    L’uomo conosce il bene, dichiara di volere il bene, ma poi finisce spesso per fare il male. C’è uno squilibrio dentro l’uomo: da una parte la coscienza del bene, dall’altra l’inclinazione al male; da una parte, ideali generosi e buone intenzioni, dall’ altra, limiti e fragilità, tradimenti e miserie

    Detto questo saluto il dott Luigi e l’abbraccio..forte!

    8 Maggio, 2008 - 6:15
  13. E’ bello sapere che Clodine riconosce il Delfino in mezzo a tante stelle.

    8 Maggio, 2008 - 7:39
  14. Clodine

    Luca Ohhh che meraviglia!! Si chiama Delfino quel piccolo aquilone che mi incanta!! Grazie per avermelo detto, non lo sapevo..che bello!!

    Ti abbraccio, sei un Angelo!

    8 Maggio, 2008 - 8:10
  15. ma la vera scommessa della fede per un cristiano, non è fidarsi della bontà dell’uomo (Clodine, ti ho anche risposto da me, se vuoi)!… Il peccato da sempre è “accovacciato di fronte alla porta del nostro cuore”…

    è amare l’uomo nonostante tutto, o no? Aiutatemi a capire…
    è credere, anche conoscendone i limiti e le schifezze – che sono quelli di tutti – che è stato pensato per essere Dio (“a immagine e somiglianza”). Se vuole.

    Se la paura ci travolge, ci irrigidisce a lungo termine, ci indurisce (e ce ne sono di occasioni per avere paura, certo, ma è sempre stato così nella vita dell’uomo, credo) che ne è della Fede? Resta solo un bagaglio culturale-ideologico da spaginare nei dibattiti?
    A cosa è servito quell’Uomo appeso alla Croce che perdona i suoi torturatori e i loro complici (noti e non noti) e porta con sé in Paradiso quel ladrone “romeno” appeso lì accanto?

    8 Maggio, 2008 - 9:47
  16. … mamma mia, che predicozzo! Mi sono “superato”… abbiate pietà di me 😀

    8 Maggio, 2008 - 9:48
  17. lorenzo70

    non ci ricordiamo che esistono quattro virtù cardinali, di cui la prima è la prudenza?

    8 Maggio, 2008 - 12:32
  18. Clodine

    Moralista, comprendimi: io non ho paura dell’uomo tout-court, ho paura della cattiveria che insidia l’uomo.

    Che questa esista è una reltà incontrovertibile, sono i fatti che parlano, non io. Siccome il Signore ci ha fatto dono della prudenza e del discernimento non posso non seguire la sua voce quando mi dice :” ecco, io vi mando come agnelli tra i lupi siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe” (Mt 10,16). Ma cosa può fare la nostra prudenza, mi si potrebbe obiettare, in mezzo a tanti pericoli? Come potremo essere prudenti, quando siamo sbattuti da tante tempeste? Cosa potrà fare un agnello con la prudenza quando viene circondato da lupi feroci? Per quanto grande sia la semplicità di una colomba, a che le gioverà quando sarà aggredita dagli avvoltoi? Certo, a quegli animali non serve, ma a noi gioverà moltissimo.
    Il Signore non ci ordina di essere solamente semplici o solamente prudenti, ma unisce queste due qualità, in modo che diventino virtù. Esige la prudenza del serpente, perché tu non riceva delle ferite mortali, e la semplicità della colomba, perché non ti vendichi di chi ti ingiuria e non allontani con la vendetta coloro che ti tendono insidie. A nulla giova la prudenza senza la semplicità.
    Nessuno pensi che questi comandamenti non si possano praticare. Cristo conosce meglio di ogni altro la natura degli uomini. Sa bene che la violenza non si arrende alla violenza, ma alla mansuetudine.

    Sperare nell’uomo e amare l’uomo non ci impedisce di essere talvolta assaliti dalla paura, dallo sgomento, dall’incertezza del domani per noi e per i nostri figli. La “città” stessa può essere anche fonte di paure; la società, nel suo insieme, può apparire con un volto minaccioso; l’altro può prendere l’aspetto di un nemico o di un ladro di opportunità.
    Che cosa resta all’uomo spaventato? Chi lo aiuterà? Da dove gli verrà l’aiuto? In una società che ha nascosto Dio, che lo ha eliminato dalla vista, la domanda risuona in tutta la sua tragicità. E’ questa l’altra faccia della solitudine, non la solitudine buona abitata dal silenzio contemplativo, ma la solitudine spaventosa del nulla e della mancanza di futuro.
    E’ ancora possibile per l’uomo moderno pregare con le parole dell’orante di Israele?

    «Alzo gli occhi verso i monti:
    da dove mi verrà l’aiuto?
    Il Mio aiuto Il mio aiuto viene dal Signore,
    che ha fatto cielo e terra.
    Non lascerà vacillare il tuo piede,
    non si addormenterà il tuo custode…
    Il Signore è il tuo custode…
    Il Signore ti proteggerà da ogni male,
    egli proteggerà la tua vita» .

    Io non ho paura dell’uomo in quanto creatura da amare ci mancherebbe. E’ la cattiveria che mi terrorizza. Si! Ho paura del cuore dell’uomo….della tentazione che è nel cuore dell’uomo.

    8 Maggio, 2008 - 12:47
  19. ignigo74

    Salmo 27:
    il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
    il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore ?

    Lucia, nel lazzaretto, dice:
    Paura di che?.

    Un abbraccio.

    8 Maggio, 2008 - 12:52
  20. Clodine

    Dillo a quella povera suor maria Laura Mainetti di Chiavenna trucidata da tre ossesse, o alla povera Pippa Bacca che andava in abito da sposa fiduciosa incontro all’uomo convita della sua bontà..o..al povero Nicola Tommasoli di Verona, ucciso a morte a furia di botte…o alle diecine di razagge accoltellate o stuprate chiedilo a loro se avevano paura…

    Qualcuno, i fortunati, ti rispondereranno. Altri purtroppo non possono rispondere…

    8 Maggio, 2008 - 13:55
  21. Clodine

    che refuso strepitoso : ragazze..ovviamente..

    8 Maggio, 2008 - 13:56
  22. Clodine,
    il problema della sicurezza esiste e non va preso sottogamba. Non sono affatto “buonista” su questo. E’ un allarme sociale da affrontare.

    Ma noi, come cristiani, dobbiamo riaffermare che la prima e vera fonte della nostra sicurezza è Cristo. E che solo una società conforme agli insegnamenti di Cristo può essere sicura e pacificata. E che altrimenti a nulla servono i muri, le ronde, gli antifurti e le pistole.
    E che suor Maria Laura – e io credo anche la povera Pippa Bacca – ha vinto.

    8 Maggio, 2008 - 14:17
  23. Clodine

    Certo! Quello che voglio dire è altro -e non mi stupisce essere incompresa- voglio dire che prudenza non è sinonimo di ignavia.

    Io la vita la offro volentieri per i miei fratelli in qualunque momento mi venga chiesto. Ma non mi imbarco in una avventura senza ritorno solo per dimostrare qualcosa al mondo. Chi ama Cristo e i fratelli non deve dimostrare niente a nessuno perché alla fine, in quanto servi inutili, non sappia mai la destra cosa fa la sinistra…

    8 Maggio, 2008 - 14:52
  24. Luigi Accattoli

    Lorenzo benvenuto nel blog! Una volta Franco Fortini – che era prima un poeta e poi un ideologo – ebbe a scrivere che nella vita occorre essere “candidi come serpenti e astuti come colombe”. Forse quel motto può aiutarci a sentire un poco come nostra – di noi tutti lacerati tra candore e astuzia – la terribile avventura di Pippa Bacca. Dedico il motto di Fortini anche a Clodine che sopra, in un commento, ne diceva la sostanza.

    8 Maggio, 2008 - 15:22
  25. caro Lorenzo70, la prudenza … delle cancellate di S. Maria Maggiore, p.e., si chiama “strizza”… la virtù della prudenza, (ma pure l’astuzia dei serpenti… o delle colombe) mi pare miri più alto…

    8 Maggio, 2008 - 15:31
  26. Clodine

    Imattina sono stata a Santa Maria Maggiore, mi sono confessata e fermata per la S.Messa.
    Ho avuto modo di riguardare la cancellata. Che tristezza!!
    Mi sono domandata chi fosse quel barbaro che ha avuto una simile idea e possibile che nessuno l’abbia fermato?

    Non si è reso conto che ha storpiato e mozzato l’intera dinamica della facciata? Il povero Ferdinando Fuga si stara girando nella tomba…e lo scopo? Qual’è…

    Non volevano che i poveri trovassero un minimo di conforto e riparo sotto l’enorme porticato nelle notti freddi, di pioggia: vergogna!

    8 Maggio, 2008 - 20:47
  27. lycopodium

    Purtroppo è una fuga “dalle” idee …

    8 Maggio, 2008 - 21:32
  28. grazie Clodine,
    per aver capito un pezzo enorme della mia storia tra quei gradini della Basilica,
    spesso punto di incontro anche per i non romani.
    Dove ci vediamo?
    ai gradini di s.M.Maggiore!
    Ora non lo si potrà più dire!
    e tutto questo
    SOLO PER NON AVERE PIù I BARBONI SOTTO LE ARCATE DEI CANCELLI!
    Bell’esempio di chiesa!
    Ma non c’è da preoccuparsi.
    Ci faremo l’abitudine come è già accaduto con la scalinata della basilica lato esquilino, da più di un decennio chiusa, e ora ci abbiamo fatto il callo,
    dimenticandoci le bellezze che da li sopra si rimiravano.
    Grazie s.Maria Maggiore,
    ma siccome l’autorizzazione arriva sempre dal Vaticato (è zona extraterrittoriale)
    Grazie ancora una volta al Vaticano e ai suoi responsabili,
    che con una mano, aprono un varco per le suore di madre Teresa e i loro poveri,
    dall’altro costruiscono recinzioni per salvare l’estetica dall’immagine dei Barboni.
    Per chi ha vissuto sia dentro che fuori la Basilica, per chi ha vissuto tutte le dinamiche di questo gioco,
    spero che non se ne esca nessun (….) a giustificare un tale scempio.
    I motivi sono semplici e allo stesso tempo abietti,
    dinanzi al più importante tempio dedicato alla Gran Madre di Dio.
    Ma il negozietto improvvisato dentro la basilica, ci sta proprio esteticamente bene!!!!!!!!!
    Sempre i soldi, turismo – soldi – e bella immagine da presentare al turismo.
    Ecco un bell’esempio di MUSEO.
    Mi auguro che in futuro un Santo Papa, tolga l’immagine della Salus Poluli, e la collochi in una chiesetta santuario, come è quella del Perpetuo Soccorso,
    sia una immagine alla preghiera dei fedeli oranti e non alla visione (fra poco a pagamento) dei turisti.

    Clodine!
    che coraggio!
    Sapevi che i confessori di S.M.M. sono famosi in tutta Roma?
    Si vede che a te è capitato bene.
    un saluto a tutti
    ciao

    12 Maggio, 2008 - 17:28
  29. Clodine

    Matteo caro, carissimo, come darti torto!?

    Hai detto cose troppo giuste! Mi accorgo dalla tua descrizione così sentita quanto tu, come tutti noi romani, ci tieni a quel capolavoro che è la basilica costantiniana di S.Maria Maggiore, con quella icona : la “Salus Populi Romanae” venerata, amata, supplicata; mia madre la venerava, si diceva fosse miracolosa, e lo è realmente.. La cosa che più fa riflettere è il tacito assenso dei responsabili. Nessuno ha mosso un dito perchè ne venisse rispettata la forma originale: quegli scalini a gradone che nella loro ampia discesa verso il declivio del colle -di per se disturbato dal traffico roboante- sembravano invitare la folla verso l’interno hanno perso irrimediabilmente la loro funzione; sono talmente castigati, “castrati” dentro un angusto “nidetto” come chiamare quella specie di “aia” di “recinto per fiere” ..non riesco a trovare un epiteto adatto a descrivere lo sfregio! Sembra quasi ci si dovesse proteggere dalle orde di chissà quale invasione barbariche. Che vergogna!

    Non mi stupirei se vedessimo recintare allo steso modo il colonnato del Bernini di Piazza San Pietro, con annessa Conciliazione: possiamo aspettarci di tutto a questo punto. Loro, gli ” addetti ai lavori” di cui parli, caro Matteo, fanno e disfanno e il popolo di Dio (noi) siamo muti testimoni di un operato tanto scandaloso quanto arbitrario!

    Riguardo ai confessori, credo tu abbia ragione, nel senso che hanno qualcosa di strano, provo a spiegarmi:” mi sono accorta -confessandomi + di una volta in basilica- che mi hanno trattenuta tantissimo pur non avendo granché da dire, e alla fine erano loro che si confessavano con me..raccontandomi i loro drammi, ed io li a sentire….a consolarli….E’ proprio così!!

    14 Maggio, 2008 - 14:38
  30. Luigi Accattoli

    Clodine non ti sta capitando qualcosa di simile anche in questo pianerottolo? “E io lì a consolarli”!

    16 Maggio, 2008 - 23:11
  31. Clodine

    e già, mi capita anche in questo pianerottolo qualcosa di simile, si vede che ho il dono del “consiglio” uno dei doni dello Spirito. Illuminata dal dono del consiglio, era Mamma Margherita, alla cui scuola si è formato Giovannino Bosco e alla quale mi ispiro. Quante volte noi vorremmo decidere con presunzione in base al nostro punto di vista e basta! Un’anima che vuole dipendere soltanto da se stessa…e non è lì a consolare gli altri, a che serve?

    17 Maggio, 2008 - 14:03

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