Un bacio a Francesco che fa 85 anni e loda l’inesplicabile volontà di Dio

Il Papa oggi compie 85 anni: gli faccio gli auguri riportando quattro brani della conversazione che ha avuto il 4 dicembre ad Atene con i gesuiti della Grecia, intitolandoli sul mistero della volontà divina che mi pare lo spunto più vivo in essi contenuto. Spunto che infine commento con una frase consonante del teologo gesuita Hans Urs von Balthasar.

15 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Indifferenza creativa. A un gesuita che ha fondato in Gregia un Centro Arrupe e che poi l’ha lasciato ad altri responsabili: Quando uno avvia un processo, deve lasciare che si sviluppi, che un’opera cresca, e poi ritirarsi. Ogni gesuita deve fare così. Nessuna opera gli appartiene, perché è del Signore. Così esprime indifferenza creativa. Deve essere padre, e lasciare che il bambino cresca. La Compagnia di Gesù è entrata in crisi di fecondità quando ha voluto regolare ogni sviluppo creativo con l’Epitome. È venuto come Generale il p. Pedro Arrupe e ha fatto tutto il contrario: ha rinnovato la spiritualità della Compagnia e l’ha fatta crescere. Questa è una grande attitudine: far tutto bene e poi ritirarsi, senza essere possessivi. Bisogna essere padri, non padroni.

    17 Dicembre, 2021 - 14:16
  2. Luigi Accattoli

    Seminare gioia, ‘furbizia’, sorriso. Al padre Tonny Cornoedus, 84 anni, ex missionario in Marocco e poi parroco in Belgio, oggi attivo ad Atene coi rifugiati, il Papa parla così: “Quando parlavi, pensavo come è la fine di un gesuita: è arrivare alla vecchiaia pieno di lavoro, forse stanco, pieno di contraddizioni, ma col sorriso, con la gioia di aver fatto il proprio lavoro. C’è una stanchezza brutta, nevrotica che non aiuta. Ma c’è una stanchezza buona. Quando si vede questa vecchiaia sorridente, stanca, ma non amara, allora voi siete un canto alla speranza. Un gesuita che arriva all’età nostra e continua a lavorare, a subire le contraddizioni e a non perdere il sorriso, allora diventa un canto alla speranza. Come nella vita, così nella morte il gesuita deve dare testimonianza della sequela di Gesù Cristo. Questo seminare gioia, ‘furbizia’, sorriso è la grazia di una vita piena, piena. Una vita con peccati, sì, ma piena della gioia del servizio di Dio”.

    17 Dicembre, 2021 - 14:17
  3. Luigi Accattoli

    Abituarci all’umiliazione. Così il Papa risponde a una domanda sul calo numerico dei gesuiti: Quando sono entrato in noviziato eravamo 33 mila i gesuiti, ora quanti siamo? Più o meno la metà. E continueremo a diminuire di numero. Questo dato è comune a tanti Ordini e Congregazioni religiose. Ha un significato, e noi dobbiamo chiederci quale sia. In definitiva, questa diminuzione non dipende da noi. La vocazione la manda il Signore. Se non viene, non dipende da noi. Credo che il Signore ci stia dando un insegnamento per la vita religiosa. Per noi ha un significato nel senso dell’umiliazione […]. Sulla crisi vocazionale il gesuita non può rimanere al livello della spiegazione sociologica. Questa è, al limite, la metà del vero. La verità più profonda è che il Signore ci porta a questa umiliazione dei numeri per aprire a ciascuno la via al ‘terzo grado di umiltà’, che è l’unica fecondità gesuitica che vale […]. Dobbiamo abituarci all’umiliazione.

    17 Dicembre, 2021 - 14:18
  4. Luigi Accattoli

    Con la logica dell’inesplicabile. Mi ha colpito molto quello che hai detto [così parla al padre Marcin Baran, polacco di 46 anni] : hai fatto tutti i tuoi studi di filosofia, e poi il Signore ti ha inviato ai polacchi di Atene. Questa è indifferenza creativa, che aiuta ad andare avanti! Questa è la vocazione gesuita: tu vai là dove Dio ti fa vedere la sua volontà e ti chiede l’obbedienza. Sa il Signore […]. Come si capisce questo? Con la logica del regno di Dio, la logica della contraddizione, dell’inesplicabile…

    17 Dicembre, 2021 - 14:35
  5. Luigi Accattoli

    Contraddittoria inesplicabile spensierata imprevedibile. C’è un testo dove il teologo gesuita Hans Urs von Balthasar qualifica la volontà divina come spensierata e imprevedibile (Chi è il cristiano, edizione Queriniana 1966, p. 69). E ora il Papa gesuita aggiunge – a quella volontà – gli attributi di contraddittoria e inesplicabile. Ci dev’essere qualcosa, nella pedagogia di Ignazio di Loyola, che porta i suoi alunni a un sentimento ampio, inafferrabile, misterioso della volontà divina. Del tutto al contrario della tradizione catechistica ordinaria, i cui cultori ritengono di conoscere a menadito confini e contenuti di quella volontà.

    17 Dicembre, 2021 - 22:59
  6. Leonardo Lugaresi

    Balthasr però dai gesuiti se ne andò per tempo e quando scrisse Chi è il cristiano? non lo era già più da un pezzo. Quindi “teologo gesuita” sì, ma anche no.
    Quanto ai quattro aggettivi accostati, se fossimo sulla Settimana Enigmistica starebbero nella rubrica: “trova l’intruso“, perché ce n’è uno che con gli altri tre non c’entra proprio niente. Da quale delle due menti teologiche sarà stato partorito?

    18 Dicembre, 2021 - 11:47
  7. maria cristina venturi

    Contraddittoria inesplicabile spensierata imprevedibe: divertente come condotta se si tratta di un gesuita che non ha potere. Diverso se il gesuita ( contro l’esplicita volonta’ del fondatore Sant’ Ignazio di Loyola) ricopre cariche di governo e di responsabilità,o diventa addirittura papa. Allora tale condotta contradditoria, inesplicabile, spensierata e imprevedibile insieme al potere ASSOLUTO che ha il papa di fare e disfare a suo piacimento, diventa pericolosa . Si configura come la condotta del tiranno capriccioso. Non mi piace piu’ il cardinale XY ? Lo mando via. Mi sta antipatico il famoso laico priore di una comunita’ famosa? Lo faccio caccinare . Non sopporto la Messa in Latino,? Impedisco a tutti di celebrarla.
    Un bambino di tre anni e’ un piccolo tiranno capriccioso: a volte anche un gesuita di 85 se ha il potere assoluto e se vuole essere contradditorio inesplicabile spensierato e imprevedibile .
    Come era lungimirante San’ Ignazio a proibire ai gesuiti di avere cariche di governo e di potere !

    18 Dicembre, 2021 - 13:31
  8. maria cristina venturi

    Un padre non puo’ essere verso i propri figli contradditorio inesplicabile spensierato imprevedibile. Nessuno che abbia responsabilita’ di altri puo’ esserlo : persino un proprietario di cane : se il suo padrone e’ prevedibile e contradditorio, un giorno lascia il guinzaglio lungo, l’altro giorno lo tiene stretto, un giorno premia il cane per una condotta, il giorno dopo per la stessa condotta lo punisce , se si comporta cosi’ il cane dopo poco impazzisce. Non dico i danni permanenti channo genitori ” spensierati e imprevedibili” sui figli . Un gesuita puo’ essere cosi’ se accetta di non ricoprire incarichi di responsabita’, di non essere vescovo, ne’ cardinale, come aveva previsto Sant’ Ignazio per i suoi seguaci.La liberta’ dell’ prevedibita’ e della spensieratezza si paga con la rinuncia a cariche di governo. Essere entrambi: potente e contradditorio e imprevedibile ,e’ assolutamente nefasto.

    18 Dicembre, 2021 - 13:56
  9. Lorenzo Cuffini

    Toh guarda, discorotto Venturi da’ al papa del tiranno capriccioso.
    Discorotto Venturi da’ al papa del bambino di tre anni.
    Discorotto Venturi definisce il papa ” assolutamente nefasto” .
    Sai che novità.
    Che noia, che barba. Che barba, che noia.

    18 Dicembre, 2021 - 15:00
  10. Fabrizio Padula

    Per essere ancora più chiari, qualsiasi sacerdote può celebrare messa:
    – in latino
    – versum Dei
    – con il canone Romano (esattamente lo stesso del messale 1962)
    – in canto gregoriano dalla prima all’ultima parola
    – con fiumi d’incenso
    – con paramenti antichi
    – ecc. ecc.
    senza bisogno di alcuna autorizzazione o indulto. Sono tutte possibilità previste anche nel Messale Novus Ordo.

    Quindi un sacerdote potrebbe certamente rispondere alla domanda di sacralità dei fedeli più tradizionali celebrando messe Novus Ordo in questo modo (chiaramente non la messa parrocchiale della domenica mattina).
    Senza bisogno di battagliare sul messale e fare i carbonari.

    Per contro, perché chi ha emanato la Traditionis Custodes si è ben guardato dallo spiegare le reali possibilità applicative che offre il Messale Novus Ordo in senso più tradizionale, proponendo quella come soluzione al problema ?

    Evidentemente sotto c’è di più, da entrambe le parti.
    E’ una diatriba assolutamente paradossale, costruita su un gigantesco equivoco, sulla pelle dei fedeli.

    Perdonatemi se sono partito ancora una volta per la tangente, ma su questo tema siamo veramente oltre il limite del sopportabile.

    18 Dicembre, 2021 - 16:17
  11. Amigoni p. Luigi

    Rif. 12.11 – Un Sequeri chiaro.
    Bel contributo antico, di cui ringraziare. Non è usuale trovare un Sequeri così preciso e
    così chiaramente comprensibile. Forte la denuncia del dubbio che ci sia “una deviazione dello Spirito che guida la Chiesa”.

    19 Dicembre, 2021 - 13:31
  12. Il Covid è stato provvidenziale, sotto certi aspetti. L’anno passato non si poteva andare alla Messa, e allora ho preso l’abitudine di ascoltare alle 7 della mattina la Messa di Papa Francesco da Santa Marta. Ed in questo modo ho iniziato a conoscere e apprezzare Papa Francesco, ad ascoltare le sue parole semplici, piene di fede, da buon parroco. E siccome non potevamo comunicarci, il Papa ha cominciato ad esporre l’ostensorio per una breve adorazione dopo la Messa. In questo modo di ha mostrato il Signore.

    20 Dicembre, 2021 - 12:06

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