“Auguro a Benedetto XVI che possa vivere in piena serenità questo tempo, con tutto il frutto e la gioia dell’unione con Dio che uno può desiderarne, e che questo messaggio di gioia e di pace nella preparazione all’incontro con Dio venga colto dalla comunità della Chiesa come una ricchezza”: sono gli auguri del padre Federico Lombardi al Papa emerito che compirà i 90 il 16 aprile, formulati in un’intervista a Radio Vaticana. Li faccio miei e mando un bacio a Benedetto, nel ricordo di ogni buon incontro che ho avuto con lui sia quando era cardinale sia da Papa. – Nei commenti un mio spunto sulla sua attuale scelta monastica e il rimando alle interviste del padre Lombardi, che citavo sopra, e di don Georg, di cui dirò.
Un bacio a Benedetto che fa i novanta
31 Comments
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Mio testo su Benedetto. “Il Signore mi chiama a salire sul monte”: la scelta monastica di Papa Benedetto che lascia il ministero petrino è il titolo di un mio testo del 2014 a presentazione di un’antologia degli scritti di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI sul monachesimo pubblicati dai Benedettini di Praglia con il titolo Nulla anteporre a Cristo.
Qui la copertina del volume: http://www.luigiaccattoli.it/blog/prefazioni-e-capitoli/14913-2/
Qui il mio testo: http://www.luigiaccattoli.it/blog/prefazioni-e-capitoli/prefazione-2/
L’intervista a Lombardi, presidente della Fondazione Ratzinger, che presentava ieri a Roma, presso l’Istituto Patristico Augustinianum, il volume “Cooperatores Veritatis. Scritti in onore del Papa emerito Benedetto XVI per il 90.mo compleanno”, da lui curato insieme a Pierluca Azzaro e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana:
http://it.radiovaticana.va/news/2017/04/06/lombardi_benedetto_xvi,_90_anni_in_preghiera_per_la_chiesa/1303896
Georg Gänswein intervistato da Matrix smentisce le ultime illazioni sulle dimissioni: «Era una decisione libera. Le cose che si sono lette recentemente sono inventate». I due Papi? «Il Papa è uno, Ratzinger lo è stato e ha rinunciato»
http://www.lastampa.it/2017/04/05/vaticaninsider/ita/vaticano/false-le-voci-sulle-pressioni-per-far-rinunciare-benedetto-xvi-h71wCJ4xR5Dpv8X0551B6J/pagina.html
https://www.youtube.com/watch?v=tKuWyg86s7U
https://www.youtube.com/watch?v=TQd_a6RNk-A
http://www.asianews.it/notizie-it/Erdogan-si-prepara-a-pregare-in-Santa-Sofia-il-prossimo-Venerd%C3%AC-Santo-40413.html
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sta preparando per andare a pregare venerdì prossimo 14 Aprile a Santa Sofia di Costantinopoli, la chiesa dichiarata Museo dal padre della Turchia Repubblicana Kemal Ataturk nel 1934. Erdogan non sarà solo: sarà accompagnato dai rappresentanti del suo partito Akp (di estrazione musulmana) e dai capi religiosi di Istanbul. Secondo il calendario cristiano venerdì prossimo è il Venerdì Santo e capita proprio due giorni prima del referendum del 16 Aprile, fortemente voluto da Erdogan, per instaurare in Turchia una presidenza assolutista, di ispirazione neottomana e islamica.
Per la storia Santa Sofia fu costruita nel 537 dall’imperatore Giustiniano e dedicata alla Sapienza di Dio.
Il libro dello storico turco Mustafa Armagan – intitolato “Gli intrighi di Santa Sofia”(Aya Sofia Entrikalari) – cercano di creare e preparare il clima adatto per la preghiera, come volontà del presidente turco. Nel libro si sostiene che il decreto firmato da Kemal Ataturk nel 1934 con il quale si era trasformata Santa Sofia da moschea in museo, non è autentico. Secondo Armagan, la firma di Kemal Ataturk riportata sul decreto è falsa.
llo stesso Erdogan, con le sue recenti dichiarazioni contro il periodo kemalista, ha proclamato: “Quel periodo, iniziato nel 1923, sta per finire. Punto e basta”. E cioè guai ai vinti.
Direte . e che c’entra questo col il 90 anni di Benedetto?
c’entra eccome!
La lectio magistralis di Ratisbona sembra lontana anni luce, così come lontano anni luce sembra il Motu proprio Summorum Pontificum e il revival dell’importanza data alla Liturgia..
Chi ha il potere fa presto a dimenticare e relegare nella storia del passato le decisioni ( non gradite) dei predecessori.
Il presidente Erdogan archivia Mustafà Kemal e la sua Turchia laica e tollerante, e comincia a trasformare Santa Sofia, storica chiesa cristiana, in moschea..
L’attuale pontefice ha archiviato forse per sempre il prezioso lascito culturale di Benedetto XVi e le sue posizioni estremamente nette sia in materia liturgica che in materia di rapporto con l’Islam ..
Guai ai vinti come dice l’articolo di Asia News.
Benedetto XVI sarebbe ” il vinto” ?!
Come non aver capito un’acca.
Certo che se si guarda la Chiesa con le regole del Risiko, strada se ne fa pochina.
Falso, poi, falsissimo che ” L’attuale pontefice ha archiviato forse per sempre il prezioso lascito culturale di Benedetto XVi e le sue posizioni estremamente nette sia in materia liturgica che in materia di rapporto con l’Islam ..”
Onore a Benedetto XVI per i libri su Gesù di Nazaret.
OT – Non ricordo più chi fosse l’ospite del pianerottolo che si interessava a Don Achille Rossi. Oggi presenta il suo nuovo libro su “L’idolatria del mercato”.
https://www.facebook.com/altrapagina.cittadicastello/
“Falso, poi, falsissimo che ” L’attuale pontefice ha archiviato forse per sempre il prezioso lascito culturale di Benedetto XVi e le sue posizioni estremamente nette sia in materia liturgica che in materia di rapporto con l’Islam ..”
caro Lorenzo Cuffini, quello che io dico non sono io che lo
dico ma altri, molto più colti e preparati di me!
sulla Liturgia:
IL CARD. SARAH, ( INASCOLTATO e pare esautorato de facto da papa Francesco dentro il suo stesso dicastero) parla chiaro:
http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-scismi-sacrilegi-e-poca-fede-scuotono-la-messasarahrimette-al-centro-la-questione-liturgica-19425.htm#.WOfZH9SLRiw
sull’ISLAM :
http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/al-azhar-e-i-diritti-dei-cristiani-nel-mondo-islamico/
sempre sulla Liturgia.
http://querculanus.blogspot.it/2016/11/riforma-della-riforma-un-errore.html
Puo’ darsi, Maria Cristina Venturi.
Allora hai sbagliato ad allegare i link che hai indicato.
In nessuno dei tre, difatti, ho letto qualcosa che assomigliasse anche solo lontanamente alla tua sparata. ù
Che rimane esclusivamente farina del tuo sacco.
Sic stantibus rebus, falso, poi, falsissimo che ” L’attuale pontefice ha archiviato forse per sempre il prezioso lascito culturale di Benedetto XVi e le sue posizioni estremamente nette sia in materia liturgica che in materia di rapporto con l’Islam ..”
Mi permetterei di dire ad Antonella Lignani:
Onore a Benedetto XVI.
Punto.
Riesco a capire la scelta “monastica” di papa Ratzinger in continua preghiera per la Chiesa e per il mondo.
Per chi ha fatto una scelta così radicale di servizio alla Chiesa, l’età della vecchiaia è quella in cui la preghiera in solitudine è una consolazione e una gioia. Una fede così grande diventa pura SPIRITUALITÀ che fa sentire più vicino Dio e prepara all’incontro ormai meno lontano con Lui.
“Ora non mi resta che pregare per la Chiesa” aveva detto anche il card. C.M. Martini.
Sono davvero bellissime le parole rivolte da Benedetto XVI ai Certosini di Serra San Bruno: “…siete in realtà nel cuore della Chiesa, e fate scorrere nelle sue vene il sangue puro della contemplazione e dell’amore di Dio”.
Queste parole possono essere riferite a chiunque abbia scelto, per autentica vocazione, il ritiro nella contemplazione. C’è una chiamata precisa del Signore a quella vita.
Dio chiama gli uomini a collaborare con Lui nella creazione del Regno in molti modi. Non tutti hanno la stessa vocazione, e infatti sbaglia chi pensa che la vita ecclesiastica sia la scelta privilegiata per sentire prossimo il Signore. Una volta non pochi avevano questo errato convincimento.
La maggior parte delle persone sono chiamate, invece, ad un totale impegno pratico nel mondo per costruire una società più giusta e più armonica, anche se fra tanti ostacoli. E in questo impegno, se onesto, è presente ugualmente Dio.
Ma per sentire questa Presenza bisogna stare molto attenti e pronti ad avvertirne la vicinanza. In che modo? Prendendo in considerazione anche le piccole cose della quotidianità. Ascoltando chi ci parla e captandone qualche messaggio; riuscendo a vedere la bellezza intorno a noi, non solo nel paesaggio e nelle creature non umane ma anche nei gesti di chi abbiamo vicino; nella buona riuscita di certe nostre azioni e nell’incoraggiamento che le nostre parole danno a chi ci sta di fronte; nella lettura di certi libri che offrono il pensiero positivo di chi li ha scritti e aprono la mente di chi legge; in tutto ciò che ci parla di realtà prima ignote o solo ipotizzate e che ci apre orizzonti nuovi e stupefacenti. Ogni volta che sentiamo gioia o serenità Dio è vicino a noi.
Insomma, Dio “arriva a ciascuno di noi nelle forme più svariate, servendosi anche di espedienti che, oltre al suo accanito amore per noi, dimostrano la sua travolgente ricchezza di fantasia e di umorismo” ( Italo Alighiero Chiusano).
Ho ritrovato chi conosce don Achille Rossi: Enrico Usvelli.
La signora Venturi non perde occasione per dire che questo Papa ha messo in un angolo, come fosse spazzatura, tutto ciò che era stato costruito dai papi precedenti. Quel che lei dice convintamente, e con lei anche altri, sono menzogne di cui dovrebbe vergognarsi.
Ma ovviamente non se ne vergognerà neanche un po’. Libera di non farlo.
In ogni caso, sappia che la sua religiosità appare fasulla. Perché in essa manca la parola essenziale che connota la religione cristiana.
Questa parola è “Amore”. L’essenza del Dio di Gesù il Cristo è l’Amore, ma certi cristiani sembrano ignorare questa particolarità, eppure si dicono cristiani, e non se ne comprende la motivazione.
C’è solo teoria in quel che dicono a proprio favore, e mai pronunciano la parola “amore”, sembra che ne abbiano paura.
Ma perché, poi, se i primi comandamenti parlano di “amore”?
La religiosità della Ventura, e di altri, è in tutta evidenza “ideologica”, ovvero è un’ idea, una sterile idea.
In ogni caso, quando si dice che “Dio è amore”, il cristianesimo afferma nettamente che la relazione fra tutti gli esseri umani non conosce–non deve conoscere– distinzioni di etichette religiose: cristiani, ebrei, musulmani, buddhisti, atei etc…
Tutti, proprio TUTTI, sono figli dell’unico Padre e sono tenuti a declinare la parola “amore” nel senso del perseguimento della pace e dell’armonia fra gli uomini.
Perciò il primo passo da fare è infrangere il muro delle divisioni religiose. Ognuno si tenga la propria religione senza la pretesa di detenerne il primato. Perché se in un essere umano si vede appiccicata l’etichetta religiosa prima ancora di quella umana, sarà assai improbabile che si possano fare passi avanti nella realizzazione di quel Regno dei cieli o di pace che è l’aspirazione massima dei cristiani.
Qualcuno ha scritto: “ogni credente dovrà contenere dentro di sé tutte le grandi religioni, fino a diventare una specie di pantheon vivente”. Anche perché la spiritualità è maggiore della religione.
Un concetto chiaro che condivido totalmente.
E non si indulga a parlare di quel che sta avvenendo in tutto il mondo ad opera dei terroristi islamici (ISIS). Si tratta di fondamentalisti che, come sempre tutti i fondamentalisti, interpretano a modo loro la religione di appartenenza; o addirittura la ignorano del tutto.
Il discorso a questo punto si fa complesso, e non è il caso neppure di iniziarlo.
Mi associo a Lorenzo: onore al nostro Papa emerito !
Buon sabato!
Roberto Caligaris
Antonella,
sì, sono io. Ti ringrazio per la segnalazione, gentilissima.
Mi hanno colpito le parole di don Georg: chiarissime, non lasciano dubbi sul suo pensiero. In passato era stato meno chiaro ( o le sue parole non erano state riportate fedelmente, non so) e aveva lasciato dei dubbi sulla questione dei due papi e sulle motivazioni di Benedetto. Naturalmente qualche simpatizzante (si fa per dire) di Francesco ci aveva ricamato sopra. Ora, se vogliono continuare a ricamare, dovranno rivolgersi ad altri. Chissà se segnaleranno ai propri fans la nuova intervista di don Georg.
Direi piuttosto che “ci aveva ricamato sopra” qualche simpatizzante di papa Ratzinger. Questi ha parlato chiaro da subito e si capiva che la sua rinuncia era stata ben meditata.
Semmai, Enrico, era partito lancia in resta qualche vedovo/a inconsolabile di Benedetto…..
🙂
Forse Usvelli ha dimenticato il virgolettato, intendendo per simpatizzanti esattamente l’opposto. Sarebbe interessante vedere se per es. Socci segnalerà questa intervista nel suo blog dove la temperatura è sempre alta…Ma anche don Georg potrebbe essere stato costretto…non mi stupirei che si arrivasse ad affermare questa spiegazione per far quadrare il cerchio..
Scrivendo ‘simpatizzante (si fa per dire) di Francesco’ pensavo fosse chiaro che mi riferivo a persone che non apprezzano Francesco. Visto che non sono stato chiaro faccio i nomi: Socci e Magister.
Il due volte menzionato qui sopra PapaSocci , nel suo blog dove non la temperatura, ma il delirio ,è sempre molto alto, cita e stra cita nel suo ultimo post proprio mons.Georg Gänswein, ma nella consueta maniera allucinata e manipolatrice ….
Non lo leggevo da un po’ , e ne ho tratto conferma della validità del Teorema di Capitan Trinchetto. Che gli Antibergogliani Militanti, una volta chiappata la loro deriva scattolica, sono inevitabilmente obbligati a spararle sempre più grosse, sempre piu’ endatiche, sempre piu’ pompate…..
L’effetto è surreale e grottesco.
https://www.youtube.com/watch?v=3AwFK2FpoGY
Chissà : se pubblicasse questo sul suo blog….
Siccome su Avvenire oggi si è visto attaccato da Gennari (che senza fare il suo nome lo ha fortemente criticato per un suo articolo in cui accusava il papa di bestemmiare) oggi, in ottemperanza al motto evangelico di porgere l’altra guancia ha annunciato che non devolvera’ l’8 per mille alla Chiesa Cattolica. E non sa che in questo modo aumenterà la quota a beneficio degli altri ( compresa la Chiesa Avventizia del Settimo Giono)…contento lui…
Sai che perdita per la Chiesa cattolica!
La cosa pittoresca è che uno legge il pezzo segnalato da Andrea e,( superato un attimo di ripulsa iniziale che , da banale cattolico, uno non puo’ non avere a sbattere il grugno in certo linguaggio e in certe definizioni che vangono date di Chiesa e Papa,) conclude: questo è arrivato alla frutta.
Nel senso che peggio di così non potrà scrivere.
Invece, c’è da scommetterlo, non sarà così.
Ogni parola che non fosse alla bassezza di quelle tirate giù- anche in pessimo italiano, la rabbia gioca brutti scherzi anche ai mestieranti della parola-ieri, parrebbe all’invasato Papocci una resa, una capitolazione, una disfatta….e dunque, una volta di più caricherà a letame e a neretti ingiuriosi i suoi post, e andrà à la guerre.
Rassegnamoci al peggio di Socci non c’è mai fine.
Con due conclamate evidenze: la prima, riportata in apertura del pezzo, è quella del delirio sfacciato di onnipotenza.La Chiesa, per interposta persona di Avvenire, è rea di lesa soccità: anatema!!!!
La seconda: papa Socci 1 da ormai fondo a ogni trucco da guitto del repertorio, agita ogni spauracchio che gli possa tornare utile, saltabecca tra i paragrafi come un esaltato savonarolino…: senza rischiare che gli sia abbrustolito manco un pelo mignon, ovvio. Sembra un personaggio saltato fuori da uno spettacolo di Dario Fo. Suggerimento: perché non ricorrere direttamente al gramelot? Cose senza senso per cose senza senso, almeno sarebbe più pittoresco.
“Oggi dominano le tenebre” , conclude , con grande originalità, il Negator dell’8 per mille. Se alzasse il naso dall’ombelico delle sue furie, forse si renderebbe conto che intorno a lui, oggi dominano soprattutto le pernacchie.A cui mi unisco con entusiasmo sonorissimo.
Ormai la “missione” di Socci è quella di sbraitare contro il Papa.
Una vera e propria fissazione.
Non andrò mai a leggere i suoi sproloqui.
Papa Socci 1e speriamo unico.