Ha mostrato che cosa possa fare una donna in questo nostro mondo e come sarà bello il volto della Chiesa quando la femminilità sarà in essa pienamente riconosciuta. La ricordo sul palco del Palaeur, mano nella mano con papa Wojtyla che aveva la sua età. Da lui ottenne una modifica dello statuto dell’Opera dei Focolari perchè fosse garantita la possibilità che “il presidente dell’Opera fosse sempre donna”. Da lei venne il primo impulso al grido “santo subito” il giorno stesso della morte del papa polacco. La ammiro nella capacità di parlare al cuore di ogni cristiano ma anche degli ebrei, dei musulmani e dei buddisti. Mi ha aiutato a intuire che possa essere e che possa fare oggi un amore cristiano consapevole del proprio primato e della propria libertà.
Un abbraccio a Chiara Lubich
6 Comments
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Condivido. Guardando Chiara si vedeva la gioia dell’essere cristiani. Anche se personalmente preferisco gruppi e movimenti fondati su un percorso costruito insieme (pagando il prezzo inevitabile di una maggiore fatica…) piuttosto che su una leadership forte.
Accidenti,
non leggere giornali e TG, mi tiene fuori….., anche se ci guadagno in salute.
Chiara e il suo movimento hanno segnato un bellissimo lungo momento della mia giovinezza, e hanno aiutato la mia fede a rifondarsi.
Memento.
Chiara Lubich, una donna che ha sempre testimoniato la “Tenerezza di Dio”.
E sul genio femminile concordo con Luigi.
Conosco poco l’opera di Chiara. Ma che sia stata (e sarà) un’opera che ha seminato tanta luce e tanto bene penso sia cosa certa.
Ringraziamo per questi apostoli dei nostri tempi, persone che ci dimostrano coi fatti che le parole di Gesù sono vere: Con lo Spirito che io vi dono, farete cose più grandi di me…
Un saluto a tutti i naviganti e gli amici di questo blog,
Andrea
Caro signor Luigi.
Come mai così poche persone – blog cattolici compresi – commentano la morte di una grande donna come Chiara Lubich?
Non sono focolarino, ma a volte capita che i cristiani si appassionino molto più a una questione come la comunione data sulla mano, piuttosto che a una persona che si è sforzata nella propria vita di indicare una Persona con la P maiuscola che l’aveva folgorata giovanissima dandole un’intuizione e un ideale che trascina sei milioni di persone in tutto il mondo.
Sono contento che sia stato Bertone in persona a celebrare il suo funerale, a inchinarsi davanti a una donna e laica per giunta (le catgorie che spesso si dicono disprezzate o quantomeno poco valorizzate nella chiesa).
Segno che, come dice lei giustamente, i preti non sono poi così importanti… tanto meno i vescovi inanellati e con parure da fare invidia a Cartier…
saludus e buona Pasqua
Marco don
Caro Maioba, mi viene da dire che anche il funerale di Madre Teresa fu celebrato dal segretario di Stato di papa Wojtyla Angelo Sodano. I papi investono molto sulle donne. Noi forse di meno.
PS. Resto poi convinto che la cristiana che ci è data come messaggio in questo momento – e anche in questa Pasqua – è Ingrid Betancourt. Vedi post del 6 marzo.