Un’idea da Gotti Tedeschi e un’altra da Casini

Sono tra quelli che non sanno che cosa pensare quando sentono che sono stati “bruciati” in una sola giornata 167 miliardi di euro. Mi è chiaro invece che l’attuale mal di borsa non sia ancora sufficiente perché il mondo si renda conto della necessità di nuove regole per l’economia globale e della costruzione di una governance sovrannazionale che permetta di controllare i danni del riassetto planetario che si va realizzando intorno a noi. Noi popoli del benessere dovremo lavorare di più e consumare di meno e aiutare gli altri nella crescita. Lo sappiamo in teoria ma siamo lontanissimi dall’intendere i nuovi comportamenti che da tale conoscenza dovrebbero derivare. In Italia come negli Usa invece di cercare intese sulle questioni essenziali si tira la corda in funzione elettorale. Sono con chi chiede un vero vertice mondiale e con chi propone, per l’Italia, iniziative di avvicinamento tra maggioranza e opposizione. Per il vertice mondiale ho letto una proposta di Ettore Gotti Tedeschi; per la convergenza maggioranza-opposizione in Italia mi pare che l’idea più chiara sia venuta da Pier Ferdinando Casini. Le segnalo nei primi due commenti.

11 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] “Le grandi economie mondiali dovrebbero smettere di cercare soluzioni individuali contrastanti fra loro, come stanno invece facendo da quando e’ iniziata la crisi. Ci vorrebbe un vero vertice, con un’agenda precisa, dove discutere finalmente regole compatibili di risanamento. Soprattutto, sarebbe necessario giungere a un consenso comune sul fatto che solo un periodo di austerita’, gestito in modo integrato, puo’ essere la vera chiave per tornare a crescere”: lo scriveva il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, sull’Osservatore Romano del 9 agosto.

    11 Agosto, 2011 - 12:13
  2. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Pier Ferdinando Casini intervistato dal Tg1 il 5 agosto: “Maggioranza e opposizione devono trovare il modo di dialogare perché l’Italia va a fondo. Per 41 volte in questa legislatura ho votato la sfiducia al governo. Oggi non si tratta di dare una mano a Berlusconi, ma all’Italia. La ‘ricetta’ per uscire dalla crisi passa da una commissione per la crescita che in 60 giorni dia risposte concrete al Parlamento e che coinvolga anche le parti sociali, la parità di bilancio introdotta con una riforma costituzionale e, infine, un anticipo di alcune misure previste in manovra. La fase che stiamo vivendo mi ricorda la fine della Prima Repubblica: allora mori la Dc, oggi tramonta l’epoca berlusconiana”.

    11 Agosto, 2011 - 12:29
  3. Nino

    Un applauso con tanto di standing ovation alle parole di queste autorevoli personalità che da sempre incarnano modelli esemplari di competenza, di coerenza, etica e trasparenza.

    L’uno grande capitano d’industria e l’altro di Statista.
    Un binomio di rara e stupefacente integrazione del meglio che il nostro Paese è in grado di mettere in campo, da sempre.

    Peccato che talvolta, per apparire, si perdano in ovvietà.

    11 Agosto, 2011 - 13:33
  4. Marco

    Grazie per la delicata ironia Nino.
    Se quei due sono il meglio, figuriamoci il peggio!

    11 Agosto, 2011 - 14:12
  5. Gioab

    Mi unisco al coro di approvazione per il post di Luigi. Mi permetto suggerire anche, che in tutta sincerità penso sia solo un pio desiderio. Intanto perché non dipende solo dall’Europa ( non dai singoli paesi europei) . Anche se l’Europa intera fosse un sol uomo e non basterebbe, perché mancherebbe l’attore principale. Gli Usa. I quali a loro volta sono malati della stessa malattia. Gli avversari dell’aumento delle tasse e i favorevoli ad aumentarle; senza voler/poter tagliare la spesa; pena l’affossamento dell’economia basata sullo sfruttamento che non può essere eterno dato che il pianeta ha dei limiti fisici che non possono essere superati, mentre l’avidità di certi signori è infinita.
    Il secondo motivo che non spinge ad essere ottimista è che le profezie non indicano un miglioramento o superamento dell’attuale situazione bensì un peggioramento.
    “E riguardo a questi due re, il loro cuore sarà incline a fare ciò che è male, e a una stessa tavola continueranno a pronunciare una menzogna. Ma nulla riuscirà, perché [la] fine è ancora per il tempo fissato.” ( Daniele 11.27) – Per quanto se la cantano e se la suonano apparendo concilianti, ciascuno cercherà sempre di farsi gli affari propri alle spalle dell’altro. Malgrado i convenevoli. La fine è ancora per il tempo fissato.
    “E durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo. E certamente accadrà un tempo di angustia come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo. E durante quel tempo il tuo popolo scamperà, ( Dan. 12.1)

    Gesù ricordò queste parole aggiungendo “E ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del [suo] agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.” ( Luca 21.25-27) Il muggito del mare è riferito al mare dell’umanità.

    E Luca ricorda Gioele “E negli ultimi giorni…. farò portenti nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue e fuoco e vapor di fumo; il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di Geova” ( Atti 2.17) – La luna rossa è già stata vista anche più di una volta sola.

    Quindi è senz’altro generoso pensare in maniera positiva, ma è altrettanto realista ascoltare la CNN che continua a ripetere che l’Economia europea è troppo malata lasciando intendere che troppi governi diversi con interessi contrapposti non sono in grado di risolvere il proprio problema se non a scapito degli interessi degli altri. Un enorme irrisolvibile problema dove quelli si giustificano nascondendosi alle dietro le responsabilità di questi che a loro volta accusano quelli.

    Comunque la si voglia pensare sono trascorsi più di duemila anni da quando Gesù ha parlato e osservando come vanno le cose, Nulla di buono è all’orizzonte. La gigantesca statua vista da Daniele fu colpita ai piedi di ferro e d’argilla. Il punto più debole “i soldi”
    L’egoismo umano e l’avidità bancaria non facilitano il risanamento neanche se governassero Gotti Tedeschi e Casini insieme a gratis.
    Non si può non riconoscere la corsa dei famosi cavalieri di Rivelazione. E’ cieco chi non li vede.

    11 Agosto, 2011 - 18:44
  6. giordano

    Concordo con quanto scritto “Noi popoli del benessere dovremo lavorare di più e consumare di meno e aiutare gli altri nella crescita. Lo sappiamo in teoria ma siamo lontanissimi dall’intendere i nuovi comportamenti che da tale conoscenza dovrebbero derivare. In Italia come negli Usa invece di cercare intese sulle questioni essenziali si tira la corda in funzione elettorale”.
    Ma secondo me il non aver seguito quanto sopra scritto ci ha portato nella situazione attuale di forte squilibrio e turbolenza ma non è la soluzione alla situazione in cui si trova l’Italia.
    A questo punto pensare di trovare la soluzione alla situazione attuale italiana seguendo quanto sopra scritto equivale a pensare che per guarire da una brutta polmonite basta non prendere freddo. Certo non prendere freddo è ora indispensabile e ci avrebbe evitato di ammalarci, ma se vogliamo guarire dalla polmonite dobbiamo assumere anche delle forti medicine.
    Secondo me per l’Italia l’unica medicina possibile sono le dimissioni di Berlusconi e le elezioni a novembre così come ha deciso di fare Zapatero in Spagna. Questa coraggiosa e generosa decisione del Primo Ministro spagnolo ha già determinato una situazione migliore della Spagna rispetto all’Italia per quanto riguarda i differenziali dei tassi dei titoli del debito pubblico a 10 anni rispetto agli equivalenti titoli pubblici tedeschi.
    Purtroppo so anche che l’attuale maggioranza di governo non seguirà questa strada generosa e coraggiosa e costringerà l’Italia a tenersi questa “brutta polmonite” fino a fine legislatura.

    12 Agosto, 2011 - 0:41
  7. Luigi, purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!
    Penso che l’economia globale è malata da decenni ed ora ha raggiunto livelli estremi in cui gli investitori non cercano più il guadagno ma la speculazione.. stiamo parlando di gente che compra e vende azioni nell’ordine dei millesecondi solo per un mal di pancia di obama… un’economia così è ridicola e crudele.
    Purtroppo si è dato troppo potere alle agenzie di rating che ora fanno il bello ed il cattivo tempo… con la complicità delle solite lobby.
    Ora credo che le ricette per uscirne siano quelle drastiche di buttare giù tutto e ricostruire in modo più appropriato (qua mi viene in mente la bellissima enciclica del Papa Benedetto XVI) come anche proposto da Gotti e Casini..

    12 Agosto, 2011 - 9:45
  8. Marilisa

    Nonostante tutto credo che ciò che sta succedendo in questo periodo dia a tutti modo di riflettere. Ne è prova il fatto che i nostri parlamentari vedono come imprenscindibile che la Costituzione imponga il pareggio di bilancio. Sulla questione si potrebbero fare non poche obiezioni, ma resta il fatto che questa idea è determinata dal mal di pancia provocato in tutti dalla difficile situazione in cui versa il nostro Paese e da cui sembra quasi impossibile uscire. Abbiamo accumulato negli anni troppi debiti, e disinvoltamente. Anche io credo che un vertice mondiale sarebbe utile se in vista di un reale bene comune, ma finora si è visto che troppi particolarismi si sono nascosti più o meno velatamente negli incontri annuali dei grandi del mondo. E si sono conclusi sempre con risultati mediocri, con progetti dilazionati nel tempo. Infatti-a me pare- tutti vogliono, in realtà, salvaguardare il primato che l’uno o l’altro detengono in questo o quel campo.
    Oggi tutto il ricco Occidente sta pagando il conto per una ricchezza che scaturisce dal mercato borsistico che spesso si rivela una bolla di sapone. Ebbene, un incontro fra tutti i Paesi per stabilire delle linee ben precise che li guidino ad una economia non effimera, attuabile, invece, nel pragmatismo di una crescita di risorse industriali, sarebbe quanto mai opportuna.
    In Italia governo e maggioranza-dice Casini- dovrebbero trovare il modo di dialogare. Sì, dovrebbero, ma mi sembra in’ impresa difficile dati i precedenti toni aspri; forse-con un po’ di buona volontà-non impossibile, data l’emergenza.
    Certo è che aumentare le tasse ( il nostro Paese ha le tasse più alte) senza riforme strutturali non farà altro che esasperare i cittadini.
    E già la Camusso, criticata da Bonfigli, ha ventilato la possibilità di uno sciopero generale in autunno.
    Non si prospetta niente di buono per i mesi futuri. Ci troviamo in una barca che che sta lì lì per affondare. Faccio gli scongiuri, però.

    12 Agosto, 2011 - 10:43
  9. Marilisa

    Mi rendo conto in ritardo di avere sbagliato un nome. Volevo citare Bonanni, non Bonfigli( chi è costui?).

    12 Agosto, 2011 - 21:11

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