Lo stesso 4 febbraio nel quale la Giordania giurava vendetta al Califfato (vedi post precedente), contro il Califfo e i suoi scherani Ahmed Al Tayeb, grande imam della moschea egiziana di Al Azhar, pronunciava la più drastica delle invettive: “Devono essere uccisi, crocifissi e bisogna tagliare loro le mani e i piedi”. Chiedevamo tutti alle autorità islamiche di condannare il Califfato – la più alta di quelle autorità la sua condanna l’ha fatta – e noi ne restiamo gelati. Io ne resto gelato.
Uccidi crocifiggi taglia mani e piedi
25 Comments
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Sono stato all’Università Al-Azhar in occasione della visita di Giovanni Paolo II nel 2000 e sempre ho pensato con qualche fiducia a quella scuola sunnita, spesso riprendendone i messaggi di disapprovazione del terrorismo islamista. Ultimamente avevo apprezzato il monito lì pronunciato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che il 6 gennaio aveva parlato della necessità di una «rivoluzione religiosa» dell’islam che lo liberi dalle “cattive interpretazioni” che ne fanno un alleato del terrore. Al-Azhar patria di parole buone e cattive.
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2015/1/15/ISLAM-Tutte-le-incognite-e-le-ambiguita-della-rivoluzione-religiosa-di-Al-Sisi/2/572473/
La guerra è prima di tutto dentro il mondo islamico, spingere sulla richiesta di condanne potrebbe avere questo effetto.
Non sono una appassionata di scontri di civiltà, ma ribadisco quello che ho scritto a commento del post di ieri. Le azioni dei cattivi (il Califfato) e le reazioni dei buoni dimostrano ciò che è: dobbiamo riconoscere c’è’ davvero un abisso tra la civiltà islamica e quella cristiana.
<L'Isis secondo l'ONU ha crocifisso mutilato e sepolti vivi molti bambini.
http://www.lastampa.it/2015/02/05/esteri/isis-rapporto-choc-dellonu-bimbi-decapitati-crocifissi-sepolti-vivi-ZdYe1iqS205LvpMn9kLGgL/pagina.html
Io sarò cattiva, cattivissima, ma io con l'ISIS userei le maniere forti come quelle che usarono i partigiani contro i nazisti.
Papa Francesco ha detto che si deve dialogare anche con l'ISIS.
Voi riuscireste a dialogare con chi crocifigge i bambini? Io no.
Fossero stati tutti così buonisti contro i nazisti, oggi avremmo la svastica al petto!
Chi non combatte anche con la forza i malvagi non può dirsi buono, E' solo vile.
Fa benissimo Amman a reagire :
http://www.asianews.it/notizie-it/Contro-lo-Stato-islamico,-Amman-lancia-l'operazione-Martire-Moaz-33391.html
Qui però ci si è alzati di livello rispetto al problema “reazione/non reazione” e “che durezza di reazione”, Discepolo. Qui si propongono reazioni (crocifissioni, mutilazioni) che repellono alla più blanda coscienza morale occidentale e rientrano a pieno titolo nel canone di giustizia “occhio per occhio, dente per dente” che la civiltà che nasce dal cristianesimo, anche se ha dimenticato la sua origine, respinge come qualcosa che si pone sotto il livello minimo accettabile di umanità.
Ma dai Rosa se un drone occidentale bombarda i civili pensa che i morti siano felici di sapere di morire per mano di una civiltà che perdona?
Per favore.
Io lascerei perdere proprio la religione la guerra e’ guerra ed entrambe le parti di solito si ritengono nel giusto altrimenti non la farebbero.
Sara, perché ogni tanto non leggi con attenzione prima di rispondere? Che c’entra il perdono? Mica ho scritto che l’occidente non fa la guerra, o anche non accetta in toto la pena di morte. Ma che si possa proporre come reazione accettabile “crocifissione e mutilazione”, questo dimostra una persistenza di una barbarie di fondo che per me risulta impossibile da negare. Tanto è vero che Guantanamo ci suscita orrore, comunque, perché ci risulta una deroga inaccettabile ad uno standard minimo di rispetto della vita umana, anche quella del prigioniero nemico..
Invece che difendere la libertà di insulto della fede altrui, è questo che la nostra civiltà dovrebbe difendere e rivendicare: il superamento della giustizia come puro atto di vendetta, l’affermazione di un limite allo scempio della vita umana anche quando si tratti di prigionieri di guerra.
Appunto perché c’è ancora oggi Guantanamo? E la guerra? È perché la Chiesa bruciava gli eretici?
Lasciamo fuori la religione il più possibile che è meglio, e’ una guerra l’uomo in guerra perde la sua umanità e basta.
Stiamo qui a discutere se sia accettabile la permanenza di fatto solo formale della pena dell’ergastolo nel nostro ordinamento e poi ingoiamo come normale che qualcuno proponga “crocifissione e mutilazione” come reazione di uno stato ai terroristi.
La sconfitta più grande che possiamo subire dai terroristi è farci pensare e diventare come loro, feroci e disumani.
Vabbè Sara, ho capito. Se tiri fuori gli eretici… Come non detto.
Non ho detto che è normale anzi mi fa schifo. Infatti io avrei lasciato perdere le richiesta di condanna ecc. perché il rischio e’ di acuire le tensioni interne all’islam stesso.
“Che ci siano stati degli episodi, sì, ma non si può generalizzare. Io credo si debba fare attenzione a non incutere più terrore di quello che loro vogliono trasmettere, anche perché mi sembra che in questo momento i cristiani siano molto disorientati e sfiduciati, anche perché più il tempo passa più vivere in certe condizioni di precarietà influisce in modo molto negativo sull’atteggiamento, sulla speranza sia per il loro futuro, sia nel rapporto con i loro fratelli musulmani. Mi sembra si stia erigendo una barriera sempre più profonda tra cristiani e musulmani, per cui si arriva a sospettare di tutti, a non avere più fiducia anche nelle cose più normali… Si ha paura perché i cristiani si sono sentiti un po’ isolati e a volte anche traditi dai loro fratelli con i quali convivevano. E allora, ecco, credo sia importante cercare di andare al di là perché questi muri non diventino insormontabili. Comunque, ci vorrà sempre molto tempo per sanare queste ferite e questi blocchi psicologici.”
http://it.radiovaticana.va/news/2015/02/06/iraq_mons_lingua_is_incrina_fiducia_tra_cristiani_e_islam/1121905
Faccio un ultimo tentativo.
Ciò che sto dicendo è:
prendo atto e rifletto sul fatto che una autorità islamica non fiancheggiatrice dei terroristi del Califfato proponga come reazione ad un atto di barbarie un altro atto di barbarie. Questo mi fa pensare alla differenza, oggi al 2015, tra la civiltà prodotta dalla religione cristiana e quella prodotta dalla religione islamica. E al discorso di Ratisbona di papa Benedetto, da cui con onestà intellettuale si dovrebbe ripartire.
Rosa dopo i primi video dell’Isis Obama ha risposto mandando i bombardieri pensa che un bombardiere sia meno barbaro di quanto chiesto dall’Iman?
All’atto pratico.
E’ una guerra purtroppo.
http://www.oasiscenter.eu/it/articoli/rivoluzioni-arabe/2015/01/27/l-islam-di-al-azhar-tra-estremisti-e-modernisti
Qui un’intervista più completa.
Sì. La guerra è una cosa: può essere barbara e ingiusta, o necessaria, o addirittura giusta, pur nel dolore che provoca, come quella contro il nazismo.
Lo scempio del cadavere del nemico invece è sempre barbarie.
Eppure tutto sommato l’Occidente (come dimostrano anche gli interventi dell’altro post) è come attirato e affascinato da tanta violenza. Come a dire: loro so che sanno cosa bisogna fare e arrivano fino in fondo.
Questo fascino sottile è la cosa più pericolosa.
Il discorso di Ratisbona! Quante gliene hanno fatte ingoiare, povero Benedetto XVI!
Sinceramente anche la reazione così muscolare della Giordania mi ha stupito.
Sarà bene sarà male?
Speriamo.
Per i mussulmani bruciare una persona (tabto più se viva, ma anche morta) è consuderato il massimo dell’orrore. In questo dunque l’ISIS avrebbe violato palesemente e pesantemente il Corano. Di qui lereazioni delklo stesso mondo mussulmano.
http://m.ilgiornale.it/news/2015/02/06/islam-contro-islam-ecco-la-prova-che-e-una-fede-piena-di-violenza/1090364/
Magdi intanto che c’è butta benzina sul fuoco.
Antonella la reazione e’ stata forte però forse era prevedibile.
Il patriarca caldeo
http://m.asianews.it/index.php?art=33381&l=it
Prevedibile non nel senso di giustificabile.
Ragionando di leaders islamici che si dissociano dal Califfato conviene tenere d’occhio innanzitutto la lettera di 126 studiosi musulmani tradotta dal Regno-documenti 21/2014, dov’è detto: «Voi avete interpretato male l’islam facendone una religione di durezza, brutalità, tortura e assassinio (…). Si tratta di un gravissimo errore e di un’offesa all’islam, ai musulmani e al mondo intero». Ne suggerisco la lettura. E’ interessante almeno quanto quella dei 138 che nel 2007 risposero a Benedetto dopo Regensburg.
http://www.c3dem.it/wp-content/uploads/2014/09/da-dove-nasce-la-violenza-del-risveglio-islamista-mich.-brignone-da-oasis.pdf
http://www.oasiscenter.eu/it/articoli/religioni-e-spazio-pubblico/2014/11/12/il-fondamentalismo-islamico-e-la-tirannia-di-stato
Due articoli che ho trovato interessanti (soprattutto avendo letto Muhammad ’Abduh).
Oasis è una rivista legata al cardinal Scola.
“Questo atto ha il sapore di una vendetta tribale. Non dimentichiamoci infatti, che la popolazione della Giordania è composta da tribù beduine, e che dal loro leader, il re Abdullah, si aspettano tali condotte. Agli occhi dei sudditi del regno hashemita, il re si è comportato da leader. Ma nonostante il consenso della popolazione giordana nei confronti della vendetta, l’uccisione lampo di Sajida al Rishawi è un passo indietro per tutto il Medio Oriente già tormentato e disorientato. Mi auguro solo che taluni eccessi ridestino almeno le coscienze! Se si va avanti con la logica dell’occhio per occhio, diceva Gandi, il mondo diventa cieco”.
http://www.vita.it/it/article/2015/02/05/paolo-branca-luccisione-di-sajida-al-rishawi-e-un-passo-indietro-per-tutto-il-medio-oriente/129317/
http://www.ow1.rassegnestampa.it/Ucei/PDF/2015/2015-02-08/2015020829490456.pdf