“L’arte è un argomento molto difficile. Ecco perché tutti ne possono parlare”: scritto a lettere nere su una saracinesca di via Urbana al numero 8, davanti all’ex Teatro Manzoni, in Roma. Non ne colgo l’intenzione, ma suona bene. Forse sta a dire che trattandosi di materia ardua, un po’ come il governo della città, è lecito che ognuno azzardi il suo parere.
Tutti possono parlare dell’arte
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A proposito, siete contenti di Marino, laggiù?
Insomma, caro Franti, al momento non è che la situazione sia poi così rosea. I problemi sono tanti da sembrare insormontabili. La capitale, ancora di più delle altre città dello stivale,proprio perché sede della Chiesa Apostolica e dei palazzi del potere è anche meta di turisti da tutto il mondo, se si pensa che siamo più di un milione e che di fondi. zero zero carbonella c’è poco da stare allegri. Inutile negare la sofferenza: tanta, troppa! Noi romani paghiamo un tributo altissimo. Però, attribuire tutte le colpe a Marino, a fronte della “voragine” che gli è toccato ereditare dalla precedente amministrazione non renderebbe giustizia alla verità. Ma qualcosa tuttavia mi sembra si stia muovendo. Ad esempio, ieri l’altro ho visto dei giovani operatori del settore “decoro urbano” lucidare e ripulire le panchine e i lampioni, alcuni molto antichi e belli, di Villa Borghese e Villa Ada e altri parchi cittadini, restaurare le varie edicole sacre che si affacciano ad ogni crocicchio, tra le viuzze del centro storico, veri pezzi di autentica arte…anche il Teatro dell’Opera sembrerebbe salvo dalla chiusura che si prevedeva imminente.
E poi, lupus in fabula, dal punto di vista dei beni culturali qualche eurino è stato speso anche bene, non ci dimentichiamo cos’è Roma, voglio dire, l’immane tesoro che custodisce: la Barcaccia del Bernini restaurata, ad esmpio, fa un certo effetto ;e la riqualificazione di Piazza Augusto imperatore,? e gli scavi al Mauseo Augusteo? E, sempre di Augusto la casa sul Palatino recentemente aperta, e quella dell’ amatissima moglie, Livia Drusilla, la Villa,a Prima Porta tornata all’antico splendore dopo secoli di morte conclamata?….sono restauri costosissimi, meravigliosi, straordinari…
Mi dispiace smentire lo scrivente, ma la storia dell’arte è veramente difficile, e più ci si immerge nel tentativo di scoprirne i misteri, le luci, le ombre, più lo sforzo si fa tale che non si può non sentirsi piccoli, impreparati, impotenti, si avverte un “vuoto” sconfinato di conoscenza che brama solo essere riempito…senza mai riuscirci veramente. E’ vero: ” l’arte è argomento molto difficile”: non si può improvvisare! Dal mare magnum della storia, credo che l’arte emerga come un diamante dalle mille e mille cangianze che descriverne le varie colorazioni, c’è veramente da perdersi…