Vedo che un po’ tutti – in parrocchia mia e qui nel blog, tra i destri e i sinistri, sui media e sui social, a Milano come in fondo allo stivale – criticano l’arcivescovo Mario Delpini per le battute sul cardinalato che va a Como invece che a Milano. Battute che io invece ho apprezzato e continuo a lodare nonostante il vento contrario. Riporto quindi le due risposte con cui è tornato a parlarne nell’intervista di sabato al Corsera e poi ne riporto una terza sull’orizzonte di speranza, in risposta a un amico che in privato mi diceva: “In tutta quell’intervista manca una visione, uno slancio”. No, non manca. Ma non te la prendere, arcivescovo Mario, per tutte queste lamentazioni: continua a usare l’ironia e a porre domande di speranza Le parole vere arrivano a chi le sa accogliere anche quando i criticoni sbuffano e sbaffano. Sbaffano: muovono il baffo con sussiego.
Tanti lo deplorano ma io lodo l’arcivescovo Delpini per il dono dell’ironia
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Continuerà a usare l’ironia. Lei stesso, a distanza di una settimana, ha voluto chiarire pubblicamente il senso delle sue battute nel Duomo di Como, dopo tante ipotesi, critiche e illazioni. «Da questa vicenda traggo l’idea che l’ironia sia quasi proibita, che in questo contesto mediatico bisogna essere seri, parlare il meno possibile e soprattutto annoiare. Perché se uno fa una battuta in pubblico si scatena tutto questo. Evidentemente i media si aspettano che la chiesa parli sempre in modo noioso. Dopodiché sono del tutto d’accordo col Papa, ne condivido le scelte e i criteri, e non vedo alcuno smacco se una città ha un vescovo che non è cardinale».
Ma lei continuerà a usare l’ironia? «Farò come sono capace di fare, in fondo volevo solo fare gli auguri a un amico».
Sulla domanda di speranza. Com’è cambiato il mondo in questi cinque anni del suo mandato di arcivescovo di Milano? «La città e tutto il Paese hanno reagito con molta energia ai problemi che si sono presentati. Tuttavia la pandemia ha fatto emergere con maggiore criticità i problemi cronici: la solitudine, soprattutto degli anziani, l’emergenza educativa in alcuni quartieri. E in questi cinque anni mi sembra si sia confermata una domanda che non ha avuto risposta: c’è una terra promessa verso la quale vale la pena mettersi in cammino? Ecco, questa domanda di speranza viene quasi censurata come imbarazzante, e questo tratto segna Milano e tutta la civiltà occidentale che non guarda più al futuro come a una terra promessa ma come a un accumularsi di minacce».
L’ ironia e’ tanto piu’ efficace quando viene fatta a “tempo” cioe’ nel momento giusto e nella sede giusta. Lo dice anche la Bibbia : Per ogni cosa c’e’ il suo momento,il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo ..
C’ e’ un tempo per piangere e un tempo per ridere…un tempo per gemere è un tempo per danzare ..un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci…( Qoelet, 3,4-5).
Quello che viene rimproverato a Mons. Delpini in generale non e’ il “dono dell’ ironia” ma la scelta del tempo e del luogo in cui esprimere tale ironia. Certo l’ omelia della Messa per il nuovo cardinale ,il vescovo di Como Cantoni, momento scelto da Delpini come tempo e sede in cui fare dell’ ironia ,e’ criticabile.
Anche il suo voler continuare a raccontare barzellette, sempre durante un omelia di una Messa, puo’ essere criticato. Noi non stiamo in Nigeria o in Sudan dove il semplice partecipare a una Messa e’ affrontare un pericolo per la propria vita, tuttavia forse i fedeli non vanno a Messa per sentirsi raccontare barzellette o battute spiritose dall’ arcivescovo.
Quindi al caro Delpini,assurto all’ onore delle cronache, ci sarebbe da raccomandate piu’ discernimento nel tempo e luogo adatto in cui dare libero sfogo al suo dono innato dell’ ironia.
Fare le cose nel tempo e momento sbagliato, come dice la Bibbia, vuol dire andare ” fuori tempo” ,cosa che in musica, per esempio, provoca cacofonia.
Non mi riferisco qui al caso in questione ma a possibili contributi alla crescita
https://youtu.be/PD2SNbx-WYQ
Viva il Sismografo. Il Sismografo ha ripreso questo mio post:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/tutti-lo-deplorano-ma-io-lodo-larcivescovo-delpini/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tutti-lo-deplorano-ma-io-lodo-larcivescovo-delpini
Ma Delpini, come (quasi) tutti hanno compreso anche se fanno finta di no, non scherzava mica.