Turni al Duomo di Modena per tenerlo aperto

E comunque lei, che accusa altri di “trollare”, sta “trollando” anche peggio.
Si dia una calmata, per piacere.
Fra discepolo e lei non saprei a chi dare la palma del vaniloquio.
L’ abbiamo capito che lei è dalla parte dei poveri. Bravo!!
Ma non le viene il dubbio che la storia dei tre milioni sia tutta una bufala?

Sei andata fuori strada, Sara.
I Kung e i Mancuso non hanno mai detto agli altri papi davanti a chi devono inginocchiarsi.
Le loro critiche erano rivolte in ben altre direzioni, ben più di sostanza.
Ma loro sono intelligenti, Socci non lo è.
A chi non sa riconoscere il linguaggio metaforico dico solo che il Papa, che non mi risulta che si sia mai inginocchiato per davvero davanti ad un povero, voleva dire semplicemente che i poveri meritano rispetto massimo da parte di tutti e che in loro deve essere riconosciuto il volto del Cristo.
Il che è stato detto, prima che dal Papa, dal Cristo stesso.
Inginocchiarsi spiritualmente, dunque.
Chi trova strana questa cosa, fa capire ancora una volta che i rituali esteriori sono preferibili all’ atteggiamento interiore.
E sbaglia alla grande.
Meno male che Dio, a differenza degli uomini come Socci ed altri, guarda in fondo all’ anima di una persona e vede quel che gli uomini, giudici vani e vanagloriosi, non sanno vedere.

“Sì, io trovo strana e disdicevole questa cosa e sono dell’antica idea che l’atteggiamento di “venerazione”, “in chiesa”, vada rivolto al tabernacolo…
Vedo che poi lei è certa di cosa guarda Dio…”

Continui pure a trovarla ” strana” e “disdicevole” questa cosa, se ne è convinto.
Io, per quanto mi riguarda, so che le parole non vanno sempre intese in senso letterale. E so anche che bisogna saper leggere tra le righe. Altrimenti si possono determinare fraintendimenti pazzeschi che portano a diatribe inconcludenti. Come in questo caso.
Quanto allo sguardo di Dio, certamente più profondo e penetrante di quello dell’uomo, sono convinta–e non lo affermo solo io e non c’è bisogno di acuto intelletto per capirlo–che Egli entra nel cuore dei suoi figli e sa leggere le loro intenzioni. E sono anche convinta che Dio preferisce alle ritualità esterne gli atteggiamenti interiori. Perché è da lì, dall’intimo, che ci si può avvicinare realmente a Dio. La preghiera, per esempio, non è solo quella detta a parole; può esserlo di più quella meditata senza pronunciare verbo. Eppure arriva a Dio nonostante non la sentano orecchie umane.
Spero di essermi spiegata.

È un bellissimo discorso quello del Papa, e non dà adito a nessun fraintendimento.
Solo gli oppositori del Papa–sempre gli stessi, fra l’altro, e sempre dello stesso indirizzo– possono trovare cavilli di nessun peso per interpretarlo a modo loro.
Quando proveranno vergogna per certe mistificazioni di bassa lega?
Quando si decideranno ad imboccare la strada giusta rinunciando a seminare zizzania ?

Al prete mancato la sottoscritta risponde che la verità va sempre detta senza mezzi termini, soprattutto se qualcuno dice insulsaggini con lo scopo malevolo di seminare zizzania.
Per cui non c’ è proprio niente di cui scusarsi.
A lei ,Spiletti , rivolgo l’ invito ad impicciarsi degli affari suoi e, soprattutto, ad evitare di fare predicozzi tanto inutili quanto dettati da evidente faziosità.

E di quali “ingiurie” parla?
Lei ha una preoccupante sindrome di vittimismo (assai infantile).
Ci ponga rimedio.

Antonella, cambia il cappelluccio a Luigi e mettigli una falce in mano, e Luigi è tale e quale.
Ma migliore.
Hai visto mai che Accattoli si offenda?

Ma non i suoi salmi, Spiletti. Quelli non finiscono in gloria.

“Interessante che se la prendano con me e non con chi ha usato quelle espressioni offensive nei confronti del prossimo suo, asserendo ripetutamente di possedere la verità (una verità da usare sempre contro il prossimo, naturalmente).”

Spiletti, buon uomo, lei proprio se le tira.
Possibile che lei veda sempre come offese le mie critiche a certi personaggi incredibili che a lei piacciono molto solo perché ne condivide idee e parole?
Lo stampino con cui siete fatti è lo stesso, ma non è detto che sia quello giusto.
E io, secondo lei, non dovrei rilevare certe scempiaggini che fanno cascare le braccia a chi ha un minimo di buon senso?
E–mi dica– quando mai io “avrei asserito ripetutamente di possedere la verità” ?
Non crede, lei ,che questa sua affermazione debba essere considerata falsa-falsissima, anzi un’ OFFESA vera e propria nei miei confronti?
Non è, magari, che lei resti assai indispettito dal fatto che io MAI potrei accettare la vostra idea di cattolicità, preferendo di gran lunga una cattolicità libera da un bigottismo che io considero deleterio e perfino ridicolo?
Una cattolicità–ci tengo a dirlo– che, ancorché né a lei né a qualcun altro piaccia, io continuerò ad esprimere in piena libertà.