“Avete visto che è successo in Svezia? In Svezia! Nella tranquilla, pacifica Svezia. Da non crederci!”: la gaffe di Trump [che avrebbe confuso la parola “Sweden”, Svezia, con Sehwan, città del Pakistan] somiglia a un’analoga confusione fatta da Papa Bergoglio tra Cina continentale e Taiwan. Nei commenti il richiamo all’errore del Papa e un mio minicommento.
Trump come Bergoglio: “Ecco che cosa succede in Svezia”
25 Comments
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Un Papa e due Cine. Nell’intervista del 21 gennaio a “El Pais” Papa Bergoglio scambia la Cina continentale con Taiwan, riguardo a una mostra dei Musei Vaticani che cita come esempio di progrediente buon rapporto con Pechino (e invece era stata fatta a Taipei, capitale di Taiwan): errore in cui era già incorso durante una conversazione in aereo, il 2 ottobre, di rientro dall’Azerbaijan. Nessuno glielo fece osservare? Glielo fecero osservare ma se ne è poi dimenticato?
Parole calde e fredde. L’errore freddo di Bergoglio e quello caldo di Trump hanno un significato simile per quello che ci dicono sui due personaggi che più diversi non potrebbero essere ma che spesso vengono paragonati per il populismo cui ambedue indulgerebbero, per la diffidenza verso gli apparati e le élites, per le affermazioni trancianti. Nei due errori che sto paragonando si avverte un comune disinteresse dei due rispetto all’aiuto che potrebbero avere dallo staff. Preferiscono l’improvvisazione, la battuta che viene alla lingua, l’immediatezza della comunicazione rispetto ai vantaggi della parola misurata e informata. Da tale preferenza traggono molti vantaggi e qualche rischio.
Ma due paroline (due!) sulla scissione del Pd e sull’ennesima crisi in cui le divisioni del PD trascinano l’Italia e le sue istituzioni democratiche non le vogliamo proprio dire?
Appena due.
Se parliamo di Trump…
Perrche’, Luigi, parli di “amore freddo” di Papa Francesco, contrapposto all'”amore caldo” di Donald Trump ? Puoi spiegarci questa tua definizione ?
In ogni caso, Luigi, mi pare che i due errori non siano proprio paragonabili tra di loro: un conto e’ non ricordare dove s’e’ svolta una mostra dei Musei Vaticani, ed un altro e’ parlare (di questi tempi, poi …..) di un (inesistente) attentato terroristico in Svezia.
O no ?
Buon martedi’ !
Roberto Caligaris
Errore non amore , roberto. Probabilmente si riferiva al fatto che uno parlava ” a caldo” a fatto inventato appena successo.
cristina vicquery
Anche a me la ” svista” di Trump pare più grossolana.
Su un argomento poi che è di ipersensibilità generale.
Da un po’ i brividi sapere che l’uomo che resta tra i più potenti del pianeta sparacchia dichiarazioni come se fosse me sul tram.
Per quanto riguarda le dichiarazioni papali, resto dell’idea che questo fatto di esternare liberamente in interviste varie è molto normalizzante e domestico, e non è certo una invenzione di Bergoglio, ma espone a una serie di inconvenienti tipo questo e, peggio assai, a una serie di distorsioni mediatiche e webbarole e interpretazioni fuorvianti a partire da quelle dei titolisti in poi….
Anche a me, i due errori non sembrano paragonabili.
Anzi, hanno forse un punto in comune che è un mio cavallo di battaglia (ma non mi dò troppa importanza): sia Trump che il papa dovrebbero forse stare più attenti ai consigli dei propri staff.
😉
Avete visto il video del comizio di Trump di due giorni fa in cui Melania recita il Padre nostro…leggendolo? Famiglia che prega molto evidentemente, ma ci sono cattolici che stravedono per quest’uomo: mah!
Roberto è buona la spiegazione di cristina vicquery: ambedue sbagliavano (errore), ma l’uno nella foga comiziante immediata (caldo), l’altro argomentando pacatamente dopo mesi (freddo).
Gentile Usvelli, quello dei Trump è un cattolicesimo di maniera, esibito a mo’ di bandiera. La sostanza non c’ è.
Grazie, Luigi, e grazie, Cris, per la correzione: ho commesso un errore comico di cui chiedo venia a tutti -))))))))))))
Un caro saluto.
Roberto Caligaris
Scusate ma parlare del “cattolicesimo di Trump” è fuori luogo perchè il Presidente USA è, notoriamente protestante presbiteriano. Mi sembra anche che lo abbia rivendicato con orgoglio durante la campagna elettorale.
E quindi?
Che senso ha parlare di cattolicesimo o della lettura del padre nostro?
“Avete visto il video del comizio di Trump di due giorni fa ……….?”: no, amico Enrique; come diceva quella vecchia pubblicità, “preferisco vivere” -))))))))) !
Ciao a tutti.
Roberto Caligaris
Federico,
il Padre Nostro credo lo dicano tutti, cattolici e protestanti vari. Recitare il Padre Nostro all’inizio di un comizio leggendolo è una cosa penosa. Significa che ti vuoi accattivare le simpatie dei credenti ma non fai nemmeno lo sforzo di impararlo a memoria, cosa che ti avrebbe portato via pochi minuti.
L’errore di Trump deriva anche dal livello di considerazione che hanno tanti Statunitensi per il resto del mondo: zero. Da qui ignoranza su storia, geografia, religioni e tutto quanto non riguarda direttamente gli USA.
Enrico,
non hai pensato che la signora Trump è nata in Slovenia?
Magari lei, abitualmente, prega in sloveno o in serbocroato e ha letto quel foglietto solo perchè ha poca dimestichezza con la versione inglese del Pater Noster…
Non difendo la famiglia Trump, ma almeno in queste cose cerchiamo di non eccedere in inutili malignità…
può essere nata su Marte, ma vive da quanto? 10 anni? 20 anni? in Usa e a poco dimestichezza con il padre nostro, preghiera veramente lunghissima e che una persona che si dice cristiana dovrebbe aver sentito recitare mille volte?
ma mi faccia il piacere, direbbe Totò.
Faceva meglio a evitare il teatrino..
cristina Viquery
picchio,
va bene criticare sempre Trump (e famiglia) ogni volta che se ne ha l’occasione, ma questa polemica mi sembra di una meschinità assoluta.
Molti di noi leggono sul messale anche le preghiere che conoscono a memoria, magari per recitarle con maggiore attenzione e sfuggire alla tentazione della ripetizione automatica, accettiamo che Melania lo abbia fatto per recitare bene una preghiera ed evitiamo una polemica sgradevole.
Non avete mai sentito pregare in italiano degli stranieri? Non avete notato che, anche se vivono in Italia da decenni, a volte confondono le parole proprio nelle preghiere più comuni, quelle magari imparate nell’infanzia nella propria lingua madre?
A me è capitato più di una volta sedendo accanto a sudamericani e una volta in compagnia di africani francofoni.
E in quelle occasioni mi sono tornati in mente i nostri vecchi, che pregavano in latino “a orecchio”, non avendo studiato lettere all’Università: quanti strafalcioni avranno fatto e quante volte avranno cercato le parole giuste sul messale!
Ancora adesso, comunque, quando certi cori popolari intonano la Salve Regina SBAGLIANO sistematicamente alcune parole (in particolare lo spinosissimo passaggio del “fructus ventris tuis”!) che pronuncerebbero correttamente SE LEGGESSERO SU UN FOGLIETTO il canonico “fructum ventris tui”.
E’ una preghiera conosciutissima, eppure non si ricordano le desinenze corrette in latino e sarebbe opportuno leggerle su un foglietto… Molti coristi avrebbero da imparare da Melania Trump!
Altro esempio, personale: io conosco bene il dialetto della mia provincia e mi capita di parlarlo frequentemente con molte persone (anche ferraresi acquisiti), ma ho avuto difficoltà a leggere il Padre Nostro in dialetto quando ne ho avuto l’occasione. Mi venivano spontanee le parole in italiano, perchè è in italiano che sono abituato a recitarlo, e le espressioni dialettali, pur conosciute e comprese, non mi suonavano bene.
In conclusione, non sono avvocato dei coniugi Trump e non conosco bene la situazione, ma credo che sia veramente poco caritatevole infierire su una persona che prega. Ammettiamo pure che abbiate ragione voi, cosa c’è di scandaloso in una persona che legge una preghiera per recitarla correttamente? Sta pregando e merita il nostro rispetto.
Pensate forse che il Signore le rimprovererà di aver letto le parole del Padre Nostro? Siamo un po’ più misericordiosi, almeno di fronte a una preghiera!
No, Cris, ti sbagli !
Sono costretto ad intervenire per dover correggere questo tuo errore; Totò disse: “ma mi FACCI il piacere !” -)))))))))))))))) !
‘Notte a tutti !
Roberto Caligaris
Senza considerare che noi pensiamo alla Slovenia come è oggi, ricca e democratica repubblica dell’Unione Europea, ma Mrs Trump è nata e cresciuta nella Jugoslavia comunista e dubito che abbia potuto ricevere un’educazione religiosa. Molti di voi in quegli anni forse erano illusi che oltre la cortina di ferro ci fossero dei veri paradisi dei lavoratori, ma sappiamo bene di cosa erano capaci quei regimi atei e materialistici (e penso in particolare al “paradiso” titino per i dissidenti sull’Isola Calva/Goli Otok). I veggenti di Medjugorje, dei quali abbiamo parlato qualche giorno fa, ne sanno qualcosa.
Come si fa, in coscienza, ad alimentare una polemica per una persona che prega?
per ricapitolare Federico: ieri mi assicuravi che sicuramente la tipa prega in sloveno, oggi mi dici che non ha ricevuto un’educazione religiosa…vabbhe.. come se una persona senza educazione religiosa sia condannato a vita in caso di successiva conversione a non sapere una preghiera basic..
Inoltre ora Melania vive negli USA, ormai da anni, e una persona che in un meeting politico recita una preghiera vuol fare sapere a tutti che lei è una cristiana DOC.. mettendo insieme tutto, stava recitando a beneficio dei suoi elettori.
cristina vicquery
picchio,
non conosco personalmente Mrs Trump, ho fatto delle ipotesi ragionevoli.
Le ho fatte perchè rifiuto che si possa polemizzare così aspramente perchè una persona legge una preghiera. Una donna che prega va rispettata, anche se ha sposato Donald Trump.
ho parlato di trump??? ho parlato solo della signora perchè legge una preghiera e dove? ad un meeting anti immigrati.Un bel teatrino, ma tanto a quelli che assistono a queste farse basta che si faccia finta di essere cristiani.
Quello che succede in Italia ai family day.
cristina vicquery
Ma perchè parlare di teatrino?
A Natale e a Pasqua le nostre chiese si riempiono di persone che normalmente non vi mettono mai piede (mia nonna li chiamava nadalin e pasqualin), sanno a mala pena quando alzarsi e sedersi e come rispondere, eppure non li disprezziamo, anzi gioiamo della loro presenza.
Non capisco perchè accanirsi contro una persona che prega in pubblico.
Perchè invece di pensare che “faccia finta”, non pensi che voglia provare a pregare sul serio?
E lasciamo perdere il commento velenoso sul Family Day, inutilmente polemico e ingiustificato.
Io apprezzo chi prega in pubblico, tu apprezza pure chi bestemmia, a parole o nei fatti.
“Molti di voi in quegli anni forse erano illusi che oltre la cortina di ferro ci fossero dei veri paradisi dei lavoratori….”
Federico dixit.
Molti, chi?
E soprattutto, di voi, chi?!